- tetraonidae : specie e sottospecie -
Dipinti originali di: a sinistra Tetrao u. taczanowskii ( non corrispondente alla realtà ) - Autore: Barry Kent MacKay - a destra Terao u. urogallus - Autore: Marek Vodvarka
Nota: nei dipinti sopra esposti il Tetrao u. urogallus appare come piuttosto conforme alla realtà fenotipica che lo contraddistingue, mentre in riguardo al Tetrao u. taczanowskii l'autore deve aver "lavorato" un poco con la fantasia oppure basatosi su immagini photoshoppate o soggetto aberrante. Nella realtà, in questa forma il bianco sulle parti inferiori per quanto esteso è abbondantemente inframmezzato da piume grigie.
Tetraonidae ( Vigors......1825 )
TETRAONI o UROGALLI: il nome deriva dal greco TETRA = quattro - in riferimento ad alcune specie che presentano un adattamento piuttosto singolare, infatti le loro dita sono orlate e pressoché unite fra loro da placche cornee, con tarsi quasi o interamente ricoperti di penne o filamenti a guisa di pettine, che in un certo senso li rendono "semi palmipedi", e perfettamente adatti a muoversi e camminare sulla neve fresca senza fondare.
Attualmente i TETRAONIDAE comprendono 10 generi suddivisi in 21 specie, oltre ad un cospicuo n° di sottospecie.
GENERI: BONASA - TETRASTES - FALCIPENNIS - CANACHITES - DENDRAGAPUS - TYMPANUCHUS - CETROCERCUS - LAGOPUS - LYRURUS - TETRAO
Genere Bonasa ( Keyserling e Blasius J.H .....1840 ) - Per allevamento ecc, vedere in : GENERE TETRAONIDAE
In questo genere è compreso solo il tetraone dal collare ( Bonasa Umbellus ) del Nord America, Alaska e Canada.
Bonasa umbellus ( Tetraone dal collare ) ........Linnaeus....66
Politipica - 13 sottospecie attualmente riconosciute:
* Bonasa u. umbellus…...........Linnaeus..........................1766 - Stati Uniti centro-orientali * Bonasa u. togata…...............Linnaeus..........................1766 - Stati Uniti centro-settentrionali e nordorientali, Canada sudorientale
* Bonasa u. umbelloides.........Douglas............................1829 - Alaska sudorientale (USA) attraverso il Canada centrale fino all'Oregon centrale e al Wyoming nordoccidentale * Bonasa u. sabini...................Douglas............................1829 - Costa occidentale del Canada, Puget Trough e Cascades occidentali ( Washington ) Stati Uniti
* Bonasa u. yukonensis...........Grinnell............................1916 - Alaska (USA) e Canada nordoccidentale
* Bonasa u. brunnescens........Conover…........................1935 - Isola di Vancouver (Canada) * Bonasa u. mediana...............Todd.................................1940 - Stati Uniti centro-settentrionali * Bonasa u. monticola..............Todd….............................1940 - Stati Uniti centrali e verso centro-orientali.
* Bonasa u. castanea..............Aldrich & Friedmann….....1943 - Penisola Olimpica e Washington sud-occidentale (USA) * Bonasa u. incana..................Aldrich & Friedmann….....1943 - Dall'Idaho sudorientale allo Utah centrale (USA) * Bonasa u. phaios..................Aldrich & Friedmann........1943 - Sud-est Columbia Britannica (Canada), Washington orientale all'Idaho centromeridionale e est Oregon (USA) * Bonasa u. obscura................Todd.................................1947 - Ontario settentrionale (Canada) * Bonasa u. labradorensis.......Ouellet…..........................1991 - Penisola del Labrador (Canada)
Descrizione e comportamento: fu descritto per la prima volta da Carl Linnaeus nella sua dodicesima edizione del Systema Naturae del 1766 e lo classificò come Tetrao umbellus, collocandolo in una sottofamiglia con il gallo cedrone eurasiatico. Il genere Bonasa fu applicato dal naturalista britannico John Francis Stephens nel 1819. Ruffed grouse è il nome comune più utilizzato in quanto viene applicato solo a questa specie, tuttavia abbondano i nomi vernacolari fuorvianti. Questa specie, unica nel suo genere, si contraddistingue per il duplice morfismo, grigio e bruno-rossastro con variazioni degli stessi, con le penne della coda ancor più diversificate nella colorazione, infatti nelle aree settentrionali del Midwest ( USA ) sono state documentate 58 varianti di tonalità suddivise in 4 categorie: argento ( grigio ) - grigio intermedio - marrone e rosso . Nel morfotipo grigio la testa, il collo e la parte posteriore si presentano in una colorazione grigio-marrone, mentre il petto è chiaro, con maggiore presenza di colore bianco nella parte inferiore e sui fianchi, dando alla livrea un aspetto variegato. La gola è talvolta distintamente più bianca. La coda è essenzialmente grigia, nelle varie gradazioni e/o sfumature, con evidente banda nera nella parte subterminale. Nel morfotipo bruno il piumaggio assume una tonalità prevalentemente marrone o marrone rossastra ( nelle varie tonalità ), dando a tutto l'insieme un aspetto più uniforme, con minore presenza di piume bianche o chiare in genere. Come già sopra descritto, i due morfismi presentano una notevole variazione cromatica e numerose forme intermedie dovute principalmente alle aree in cui vivono. Con i grigi ( nelle varie tonalità ) a rappresentare i climi più rigidi, mentre nelle aree meno fredde il piumaggio tende a divenire marrone brunastro o rossastro. La specie, In entrambi i sessi, è caratterizzata da una gorgiera composta da piume, che una volta eretta circonda quasi completamente il collo, ed una breve cresta, non sempre visibile, sulla sommità del capo. Il dimorfismo sessuale è pressoché inesistente dato che i sessi presentano le stesse caratteristiche e dimensioni, che ne rendendo difficoltoso il riconoscimento. A volte le femmine, contrariamente ai maschi, presentano la barra nera subterminale della coda non uniforme. Altra caratteristica distintiva è la presenza sulla groppa delle femmine di un singolo puntino bianco per piuma, mentre quella dei maschi è contraddistinta da diversi punti bianchi su ogni piuma. Esistono tutti i tipi di intergradi tra i morfotipi più tipici. Durante il periodo riproduttivo i maschi cercano di attrarre le femmine sbattendo con forza le ali, talvolta contro tronchi abbattuti, con il picco della stagione degli amori che viene raggiunto alla fine di aprile. I nidi vengono posizionati a terra solitamente vicino a tronchi o ceppi d'albero. La deposizione consiste in 8-14 uova incubate dalla sola femmina per circa 23 giorni, ed è sempre la stessa ad occuparsi dell'allevamento della piccoli sino al raggiungimento del pieno sviluppo, cioè in circa 4 mesi. Nel frattempo il maschio si disinteressa completamente delle questioni famigliari.
Bonasa umbellus distribuzione da: Cephas
In ogni caso il riconoscimento sessuale fotograficamente è estremamente difficile, se non impossibile per la maggior parte dei casi. Solo con la manipolazione e l'osservazione diretta, ad esempio, delle macchie sopra citate sul groppone, si può cercare di capire se si tratta di maschio o femmina.
Foto da : 1 Bill Marchel / CLO - 2 Marcus Lilje Rockjumper Birding Tour - 3 www.bioweb.uwlax.edu
1 - Maschio ( Morfotipo grigio ) 2 - Femmina ( Probabile morfotipo grigio ) 3 - Maschio ( Morfotipo grigio )
Bonasa umbellus ( Tetraone dal collare )..........Linnaeus..........1766
Foto da : 1 Michael Quinton - 2 Tomasz Doron - 3 www.pinterest.com
1 - Maschio ( Morfotipo bruno con gorgiera scura ) 2 - Femmina ( Probabile morfotipo bruno ) 3 - Maschio ( Morfotipo bruno con gorgiera marrone )
Genere Tetrastes ( Linnaeus.....1758 ) - Per allevamento ecc, vedere in : GENERE TETRAONIDAE
In questo genere sono incluse due specie eurasiatiche, il francolino di monte ( Bonasa bonasia ) ed il tetraone di Severtzov ( Bonasa severtzovi ). Sono simili al Bonasa umbellus, tuttavia presentano caratteristiche più primitive rispetto a quest'ultimo, distinguibile per l'ampia gorgiera erettile ai lati del collo, che potrebbe rappresentare il risultato di un recente processo evolutivo.
Tetrastes bonasia ( Francolino di monte )...............Linnaeus.............1766
Luoghi di origine: vive nell'Eurasia settentrionale ed Europa centrale e orientale in terreni boschivi densi, umidi e misti di conifere, preferibilmente con qualche abete rosso. Sull'arco alpino italiano ( Tra 700 e 1500 metri di altitudine ) è presente la sottospecie Bonasia bonasia styriaca che dal confine svizzero-francese attraverso le Alpi e la Slovenia si propaga sino all'Ungheria e Polonia.
Descrizione e comportamento: relativamente piccolo, presenta una lunghezza che va dai 35 ai 39 cm., con piumaggio finemente ornato; parti superiori grigie le inferiori bianche screziate di castano; ali marrone. Il maschio è dotato di una piccola cresta erettile, mentre la gola è caratterizzata da una vistosa macchia nera bordata di bianco. La femmina è riconoscibile per la cresta più corta e per l'assenza di nero sulla gola. Nel nido, approntato direttamente sul terreno, vengono solitamente deposte 3-6 uova incubate dalla sola femmina. Cosi come solo a quest'ultima tocca l'incombenza dell'allevamento della prole
Politipica - 11 sottospecie attualmente riconosciute: tuttavia, esiste non poca confusione in merito, ed alcuni autori classificano ancora questa specie nel genere Bonasia
* Tetrastes bonasia bonasia......... .Linnaeus......................................1758 - Sud Scandinavia, Finlandia, Russia Europea sino a raggiungere la catena montuosa degli Urali.
* Tetrastes bonasia rupestris........ Brehm C. L. ................................1831 - Germania meridionale, Boemia e Monti Sudeti.
* Tetrastes bonasia vicinitas..........Riley..............................................1915 - Hokkaido ( Giappone )
* Tetrastes bonasia volgensis........Buturlin....................................... 1916 - Polonia e Ucraina fino alle aree centrali della Russia Europea.
* Tetrastes bonasia sibiricus......... Buturlin........................................1916 - Siberia fino alla catena montuosa degli Altai e Monti Saiani nella Siberia meridionale e Mongolia.
* Tetrastes bonasia kolymensis.....Buturlin........................................1916 - Estremi territori della Siberia fino al mare di Okhotsk
* Tetrastes bonasia amurensis......Riley..............................................1916 - Sud Amur e Little Khingan Mountains fino a raggiungere la Corea del Nord.
* Tetrastes bonasia rhenanus........Kleinschmidt O. ..........................1917 - Nord est della Francia, Lussemburgo, Belgio e ovest della Germania.
* Tetrastes bonasia schiebeli........ Kleinschmidt O. . 1943 - Penisola balcanica
* Tetrastes bonasia styriacus.........von Jordans & Schiebel..............1944 - Montagne del Jura, Slovacchia, Alpi ungheresi e Polonia
* Tetrastes bonasia griseonota......Salomonsen................................1947 - Svezia settentrionale
Foto da : 1 - 2 www.sibir.ru Autore: Sergey Chumakov - 3 www.birdnet.cn Autore: Yan Ji
1 - Maschio ( Sottospecie sibiricus ) 2 - Femmina ( Sottospecie sibiricus ) 3 - Maschio ( Sottospecie amurensis )
Tetrates severzowi ( Francolino di monte della Cina )...............Przewalski................1876
Politipica - 2 sottospecie attualmente riconosciute: Distribuzione sottoposta, e successivi dati. da IUCN.
* Tetrastes s. severzowi...........Przevalski........1876 - Cina, dalle province del Gansu e Qinghai meridionale al Tibet, Yunnan nordoccidentale e la maggior parte del Sichuan.). L'estensione totale della gamma è stata stimata in 12.400 kmq., nel Gansu e Quinghai. Verso ovest il limite della distribuzione sembra essere incerto; recentemente la specie è stata confermata nella porzione più occidentale Tibet a ca. 93°E (Lu 1997).
* Tetrastes s. secunda...............Riley................1925 - Per lo più nel Sichuan ( 303.000 kmq ), Tibet orientale e Yunnan settentrionale.
Stato di conservazione: IUCN 2006 (http://www.redlist.org/): rischio più basso (vicino al minacciato). CITES 2005: non elencato nelle Appendici. (http://www.cites.org/eng/append/appendices.shtml): National Red Data books: China (Wang 1997).
Tassonomia: alcuni autori ritengono che la specie sia monotipica (Johnsgard 1983, del Hoyo et al. 1994), mentre altri distinguono due sottospecie B. s. sewerzowi e B. s. secunda, separati da una distanza di 250 km., (Potapov cit. in Bergmann et al. 1996; Li 1996).
Protezione: la specie è totalmente protetta in tutto il suo areale. Essendo elencata nella categoria I del China Red Data Book of Endangered Animals, presenta le condizioni per svolgere un ruolo di primo piano nella politica di conservazione cinese.
Allevamento in cattività: finora nessun tentativo in tale senso è stato messo in atto: attualmente, sviluppare le tecniche di riproduzione in avicoltura non sono prioritarie per la conservazione della specie. Tuttavia, l’allevamento di uno stock in cattività può essere suggerito come attività a lungo termine.
Distribuzione delle sottospecie di Tetrastes s. sewerzowi e Tetrastes s. secunda da www.researchgate.net ( mappa originale )
A sinistra, distribuzione delle sottospecie di Tetrastes s. sewerzowi e Tetrastes s. secunda da: www.researchgate.net ( mappa elaborata da gbp.bio ). A destra, mappa della stessa gamma da: www.portals.iucn.org. Notare l'anomala area attribuita (?) alla foma nominale molto lontana dal range tipico.
Descrizione e comportamento: il nome specifico commemora il naturalista ed esploratore Nikolai Alekseevich Severtzov. Entrambe le sottospecie sono simili al congenere Tetrastes bonasia, ma facilmente distinguibili per la colorazione generalmente più scura e meno brillante. Prediligono foreste rade e praterie ricche di arbusti e bambù che si trovano ad altezze comprese tra 1000 e 4200 metri. Dalle osservazioni sembra che questa specie sopporti piuttosto bene sia la riduzione del suo habitat dovuto in gran parte al massiccio disboscamento, quanto la derivante pressione antropica. Il nido, solitamente approntato ai piedi di un grosso albero, consiste in semplice depressione del terreno grossolanamente rifinita con erbe, foglie, muschi e piume. La deposizione, che di norma si verifica nella seconda metà di maggio, consiste da 3, massimo 5-6 uova incubate per 25-29 giorni dalla femmina, che sempre da sola dovrà allevare la prole.
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Weeds S. - 2-3 Bīng Niǎo ( località indicate dai fotografi: 1 Contea autonoma di Menyuan Hui, Qinghai 13-04-2024 Cina - 2-3- Zhugu Township, Prefettura autonoma tibetana di Haibei, Qinghai 13-04-2024 Cina )
1 - Tetrastes s. sewerzowi ( maschio ) 2 - Tetrastes s. sewerzowi ( femmina ) 3 - Tetrastes s. sewerzowi ( maschio )
Tetrates sewerzowi secunda ( Francolino di monte della Cina di Riley ) ............Riley..............1925
Foto da : 1-3 www.ebird.org Autori: 1 Miguel Rouco - 3 Jun Tang - 2 www.flickr.com Autore: Dave Irving ( località indicate dai fotografi: 1-3 Gezangjiaze Mountain Pass, Sichuan 15-05-2015 e 28-05-2010 Cina - 2 Contea di Weiyuan, provincia del Gansu 30-06-2017 Cina )
1 - Tetrastes s. secunda ( maschio ) 2 - Tetrastes s. secunda ( femmina ) 3 - Tetrastes s. secunda ( maschio )
Genere Falcipennis ( Elliot.....1864 ) - Per allevamento ecc, vedere in : GENERE TETRAONIDAE
E' l'unico membro di questo genere
Falcipennis falcipennis ( Tetraone siberiano delle peccette )..............Hartlaub..............1855
Luoghi di origine: è distribuito nella Siberia orientale e nell'Estremo Oriente russo nei distretti federali di Primorsky Krai , Khabarovsk Krai , Amur Oblast e Sakhalin ( isola russa nell'oceano Pacifico, a nord del Giappone ) oltre ad una piccola popolazione che vive, o viveva, in quanto non esistono dati recenti a confermarne la presenza, nell'Heillongjiang e probabilmente anche nel Jilin, entrambe province dell'estremo nord est cinese.
Dai pendii montani e collinari dominati da taiga fitta costituita dai conifere miste a raggiungere picchi rocciosi al di sopra dei 1600 sul livello del mare, boschi di abete rosso, pino coreano, abete Khingan e larice di Dahurian. Nelle zone montuose effettua piccole migrazioni verticali stagionali. Raramente vola.
Note e descrizione: è molto simile al tetraone delle peccete nordamericano, con il quale è strettamente imparentato.
Specie ormai piuttosto rara e poco studiata con popolazioni il cui numero è in continua diminuzione. Incluso nel Libro rosso dell'IUCN e nel Libro rosso della Federazione Russa. Si tratta dell'unica specie inclusa nel genere Falcipennis, mentre la forma canadese è attualmente classificata come genere separato Canachites.
La particolarità di questo galliforme è quella di non mostrare nessuna paura nei confronti degli esseri umani, e questo ha portato la specie sull'orlo della completa distruzione. Paradossalmente, gli abitanti indigeni della taiga tradizionalmente non li uccidono, lasciandoli come aiuto ad un viaggiatore indebolito non in grado di cacciare altra selvaggina. La carne degli uccelli che mangiano principalmente aghi di pino è amara.
Leggermente più grande del consimile canadese con un pesa medio di 380-780 g. Ala 175-200 mm., coda 100-135 mm., lunghezza del becco 9,5-12 mm., altezza del becco 6-7 mm. I colori predominanti della livrea sono il marrone e nero, con macchie bianche sul dorso e fianchi. Nei maschi, le punte delle remiganti esterne sono ristrette.
Prediligono albergare in foreste di conifere umide e ombrose (soprattutto in inverno) con fitto sottobosco di muschio e cespugli di bacche, compresi boschi come sopra costituiti.
Durante i mesi invernali si nutre quasi esclusivamente con aghi di pino, mentre in estate e autunno predilige i baccelli di muschio, foglie di Vaccinium, Empetrum, Rubus e altri arbusti, germogli, bacche in particolare quelle dei mirtilli rossi ed occasionalmente insetti. E' poligamo, e nel suo territorio il maschio che si accoppia con qualsiasi femmina disponibile. I maschi confermano il loro territorio ogni primavera agitando la coda ed erigendo le penne del collo. Altre esibizioni di corteggiamento includono un dolce e trillante tubare che sale di tono, seguito da salti e volteggi mentre sbatte le ali a mezz'aria. Le femmine possono visitare l'area espositiva tra la fine di aprile e metà di maggio. I maschi di età superiore ai 3 anni si aggiudicano la maggior parte degli accoppiamenti.
Falcipennis falcipennis: mappa della gamma ipotizzata nel 2003 (Klaus & Andreev 2003, in Martens et al. (Eds ) - da www.portals.iucn org
La sola femmina appronta in un luogo appartato, tra il folto muschio o nei boschetti. Depone 7-12 fino a 15 uova ( ogni uovo mediamente 48x32 mm. ) per covata, di colore marrone chiaro con sfumature olivastre e piccole striature marroni sparse sulla superficie, ed incubazione 23-25 giorni. Il pulcino di un giorno pesa 15-17 g., ed alla fine di giugno inizia a volare. I maschi non prendono parte all'allevamento dei pulcini e restano separati per tutta l'estate. In autunno si riuniscono in piccoli stormi con un massimo di 9-12 soggetti, soprattutto comprendenti femmine e maschi subadulti. In inverno si accovacciano in "tane" nella neve, anche se possono appollaiarsi in alto sui rami degli alberi durante i periodi più miti.
L'ecologia e la storia della specie vennero esaminate attraverso individui in cattività presso la stazione di ricerca di Karasuk 1*) dall'Istituto di sistematica ed ecologia degli animali a Novosibirsk , in Russia. Il loro programma di allevamento cercava, e cerca, di apprendere in modo approfondito i loro comportamenti naturali, analizzare le minacce nei suoi areali naturali e propagare le popolazioni colpite rilasciando soggetti acclimatati quando necessario. I galli cedroni siberiani sono generalmente uccelli selvatici piuttosto difficili da allevare in un ambiente in cattività poiché le loro esigenze sono spesso complicate. Sono stati fatti diversi tentativi per mantenere e allevare con successo questo gallo cedrone arboricolo altrove in Russia e all'estero. Una delle cause è la loro vulnerabilità alle malattie che colpiscono sia gli uccelli selvatici che quelli domestici, dato che il freddo della taiga durante l’inverno inibisce la riproduzione di germi e agenti patogeni. Anche le loro esigenze dietetiche sono intrinsecamente specializzate, considerando che mangiano naturalmente aghi e bacche di conifere per la maggior parte dell'anno. Come già sopra menzionato, mostrano poca o nessuna paura degli esseri umani e di fuggire quando vengono avvicinati, tendono ad immobilizzarsi e/o a riprendere la normale attività.
Falcipennis falcipennis maschio - vista delle copritrici sottocaudali - www.inaturalist.org Autore: Alexander Yacovlev ( località indicata: Zeyskiy, regione di Amur 09-09-16 Russia )
Il ricercatore Alexander Andreev ha studiato l'effetto della pressione predatoria sul gallo cedrone siberiano in inverno, soprattutto da parte dei gufi, poiché tendono ad evitare di atterrare sulla neve durante il giorno e ricorrono ad altre precauzioni di sicurezza per ridurre al minimo il rumore durante gli spostamenti. Andreev ha anche scoperto che il gallo cedrone siberiano si disperdeva allo scendere della notte, per evitare i predatori, e si radunava durante il giorno per socializzare.
1*) Esemplari di questa specie vennero portati presso lo zoo di Novosibirsk in collaborazione con la stazione di ricerca di Karasuk (Novosibirsk) nel 1986. E nonostante le molte difficoltà, l'anno successivo furono deposte alcune uova e nel 1988 i primi pulcini. In soli 15 anni di lavoro con questa forma ne sono stati ottenuti più di 500. Dal 1988, lo zoo di Novosibirsk e la stazione di ricerca (Istituto di sistematica ed ecologia degli animali SB RAS) conduce lavori riguardanti lo studio della biologia, allevamento e sviluppo degli esemplari giovani. Nel 2008, più di 100 individui allevati in cattività furono rilasciati nelle foreste montane di Salair ( distretto di Maslyaninsky , circa 100 km a sud-est di Novosibirsk ) a livello sperimentale nel tentativo di creare una popolazione di riserva.
Foto da : 1-2 www.inaturalist.org Autore: Pavel Shukov - 3 www.ebird.org Autore: Grigory Evtukh ( località indicate dai fotografi: 1-2 Distretto di Noglikskiy, regione di Sakhalin isola 22-06-2022 Russia - 3 Passo di Zatyazhnoy, regione di Khabarovsk 24-05-2021 Russia )
1 - Maschio 2 - Mschio 3 - Maschio
Falcipennis falcipennis
Foto da : 1 www.ebird.org Autore: Grigory Evtukh - 2-3 Autore: Franz Hafner ( località indicate dai fotografi: 1 Bukhta Tabo, regione di Khabarovsk 20-05-2021 Russia - 2-3 East Siberia, appr. 100 Km north from Komsomolsk na-Amure, regione di Khabarovsk 1995 Russia )
1 - Femmina 2 - Femmina con prole 3 - Femmina
Genere Canachites ( Stejneger......1885 )
È l'unico membro di questo genere .
Canachites canadensis ( Tetraone canadese delle peccette )...........Linnaeus..........1876
Politipico - la tassonomia è cambiata frequentemente, attualmente sono riconosciute 2 sottospecie:
* Canachites c. canadensis...Linnaeus..........................1758 - Sud Alaska, ed attraverso l'Alberta al Labrador e Nuova Scozia (Canada). Introdotto a Terranova nel 1964 e isola di Anticosti nel 1985-86.
* Canachites c. franklinii.......Douglas............................1829 - Columbia Britannica, ovest Alberta ed a sud attraverso il nord delle Montagne Rocciose negli stati di Washington, Oregon, estremo nord ovest California, ovest Montana, Idaho, ovest Wyoming e nord-ovest-centro Utah.
* Canachites c. isleibi............Dickerman e Gustafson....1996 -Alaska sudorientale (Isola Principe di Galles e isole adiacenti nell'Arcipelago Alexander) il cui stato sottospecifico non è stato ancora del tutto chiarito, ma potrebbe essere una terza sottospecie intermedia.
La specie si trova nelle foreste montane di gran parte del Nord America. Sebbene siano stati meno colpiti dalle preoccupazioni a livello di areale del gallo cedrone delle praterie, ci sono molte preoccupazioni localizzate associate alle attività di gestione, comprese le pratiche forestali, il pascolo del bestiame, il raccolto, la frammentazione dell'habitat e il riscaldamento globale.
Gamma : ampiamente distribuiti in tutto il Nord America, sono presenti in 38 dei 50 stati e tutte le province canadesi estendendosi lungo i Monti Appalachi, dall'Alabama al Labrador. Erano diffusi ampiamente in tutto il Midwest fino all'estremo sud fino alle montagne di Ozark, ma ora si trovano solo in zone isolate (attraverso il Midwest) fino a raggiungere gli stati più settentrionali come Wisconsin e Minnesota. E’ presente anche su tutte le Montagne Rocciose spingendosi a sud si fino allo Utah centrale e montagne del Pacifico nordoccidentale espandendosi a nord a raggiungere l'Alaska ed a sud la regione di Klamath in California.
Habitat all'interno della gamma: prediligono aree boscose in regioni caratterizzati da lunghi inverni e neve alta. I tipi di foresta abitati possono variare in modo significativo all'interno dell'areale poiché vengono a trovarsi anche in habitat decidui misti con crescite precoci. In gran parte del loro areale questi primi habitat successionali includono spesso pioppi tremuli. Ampiamente distribuiti nelle foreste di conifere settentrionali del Nord America, nella taiga, aree dominate da betulle, pioppi e conifere ed ecosistemi che si trovano sulle pendici delle montagne, procedendo verso nord fino al limite degli alberi. La distribuzione verso sud nell'est e nelle cordigliere occidentali termina dove gli estesi pini e abeti rossi settentrionali lasciano il posto ad altre comunità vegetali. Il Canachites canadensis sovrappone la sua gamma a quella del Bonasa umbellus nella parte settentrionale di quest'ultimo.
Canachites canadensis distribuzione da: www.grousepartners.org
Occupano 12 stati settentrionali, ma sono rari in molti di essi, mentre si trovano in tutte le province e territori canadesi ad eccezione dell'Isola del Principe Edoardo e sono più rari in Nuova Scozia.
Predilige aree boscose in regioni caratterizzati da lunghi inverni e neve alta. I tipi di foresta abitati possono variare in modo significativo all'interno dell'areale poiché vengono a trovarsi in habitat decidui misti con crescite precoci. In gran parte del loro areale questi primi habitat successionali includono spesso pioppi tremuli.
Problemi e minacce attuali: le popolazioni sono diminuite significativamente in tutto il loro areale a partire dal 1700 a causa dei disturbi causati dagli esseri umani, perdita dei primi habitat forestali successionali e aumento dei predatori non nativi e sovvenzionati come i coyote orientali.
Caratteristiche dell'habitat: si trova nelle foreste di conifere, giovani e vecchie, dal limite degli alberi fino alle pianure umide. Generalmente, dagli aghi corti come il pino domestico, pino contorto, abete rosso balsamico e larici (Larix laricina) potendo occupare foreste miste di conifere e latifoglie. Nelle foreste miste è nota la loro predilezione per gli abeti neri e larici (Larix laricina) bassi nelle aree meridionali (stati nordorientali e Stati dei laghi) dove le popolazioni sono scarse; maturi cedri cicuta e abeti rossi di Sitka nella foresta pluviale temperata del sud-est Alaska; e abeti rossi subalpini di Engelmann ad alte quote sulle cordigliere occidentali. Con alcune eccezioni, come l'Alaska sud-orientale, la presenza e forse la densità del Canachite canadensis sono meglio associate ad un altezza degli alberi moderatamente bassa [<14 m], una chioma viva ≥ 50% dell'altezza dell'albero e/o rami degli alberi ≤ 4 m dal suolo. La foresta occupata, sia essa di pino immaturo o vecchio abete rosso, è simile in quanto mostra una densità di alberi e/o arbusti moderatamente elevata con ramificazioni che forniscono copertura orizzontale nel sottobosco a breve distanza dal suolo. Gli uccelli possono selezionare diverse strutture forestali nelle diverse stagioni, le più divergenti sono le aree aperte nelle quali i maschi si esibiscono in primavera o di nidificazione in estate. I rivestimenti del suolo forestale occupato vanno da miscele ragionevolmente semplici di ericacee e licheni su suoli sabbiosi molto ben drenati o strati prevalentemente di carici erbosi nelle pinete, a falde più complesse nelle vecchie pianure umide di abeti rossi e larici. Lo strato arbustivo appare particolarmente critico/selettivo per l’occupazione del sito.
Descrizione generale: sono trai più piccoli tetraonidi del Nord America con un peso compreso tra 450 e 650- 800 grammi. Dal piumaggio generalmente brunastro, grigiastro o rossastro in base al morfotipo che rappresentano, con alcune varianti degli stessi. I grigiastri si trovano tipicamente nei climi più freddi, mentre i rossastri, tipicamente, vivono nei nei climi più caldi come gli Appalachi meridionali. I maschi sono spesso più grandi delle femmine. Presenta piume del collo nero lucido o marrone scuro particolarmente grandi nei maschi. Nonostante entrambi i sessi siano caratterizzati da creste, quelle dei maschi di norma sono più alte. Anche il piumaggio è simile, tuttavia nei maschi, se tipici, le bande scure subterminali scure sulla coda si mostrano ininterrotte, mentre le femmine, se tipiche, queste bande sono discontinue. Le sono relativamente lunghe e arrotondate, con timoniere di norma più lunghe nei maschi (maschi: oltre 14,5 cm; femmine: meno di 14 cm).
Descrizione e note di specie, sottospecie e correlate: è relativamente piccolo rispetto ad altri tetraonidi nordamericani, la maggior parte degli adulti pesa da 450-650 grammi con i maschi in media circa 50 grammi più grandi delle femmine. Entrambi i sessi sono più pesanti in autunno-inverno e più leggeri all'inizio dell'estate. I sessi sono dimorfici di colore, facilmente distinguibili sul campo. I maschi sono pesantemente neri e grigio scuro con carrucole sopraorbitali scarlatte più sviluppate in primavera, mentre le femmine presentano varie tonalità di marrone e bianco. La tassonomia è cambiata frequentemente ed attualmente vengono riconosciute due sottospecie, il Canachites c. franklini delle Montagne Rocciose settentrionali, Alberta/Columbia britannica ed il Canachite c. canadensis nel resto della gamma attribuita a questo genere. Sottili divergenze di colore e dimensione si verificano in tutta la gamma continentale. Una possibile terza sottospecie, intermedia, si trova nell'Arcipelago Alexander, nel sud-est dell'Alaska ( Canachites c. islebi ). Le sottospecie riconosciute sono contraddistinte da due differenze principali. I maschi di Canachites c. franklini producono due battiti d'ali acuti e forti alla fine della loro breve esibizione e volano giù dagli alberi, mentre i quelli di Canachites c. canadensis fanno udire solo un ronzio d'ali morbido, breve e veloce prima di atterrare. Inoltre, entrambi i sessi del Canachites c. franklini sono caratterizzati da copritrici superiori della coda con apici bianchi, soprattutto i maschi, posizionati sopra alle timoniere che risultano prive della fascia terminale fulvo-rossastro, mentre la sottospecie Canachites c. canadensis mostra tale caratteristica molto meno definita, a volte appena visibile, con parte parte terminale delle timoniere contraddistinta da una evidente banda terminale di colore fulvo-rossastro. Le relazioni genetiche sono incerte, ma tra le specie nordamericane il più strettamente correlato al Canachites canadensis è il Bonasa umbellus; occasionalmente si verificano ibridi tra queste ultime due specie, o tra queste ed il Dendragapus obscurus o Lagopus lagopus . La distribuzione continentale del Canachites canadensis si sovrappone a quella di molte altri tetraonidi e, con tutta probabilità, ciò implica speciazione parapatrica. La simpatrica può essere maggiore con il Bonasa umbellus; le due specie spesso condividono gli stessi boschi di conifere nel Canada marittimo. La femmina del Canachites canadensis può essere confusa a distanza con quella del Bonasa umbellus, ma la prima non possiede le penne della corona erettili della consimile Bonasa umbellus.
Dieta: la dieta consiste di germogli, ramoscelli, amenti, foglie, felci, frutti di bosco, ghiande e alcuni insetti. I giovani si nutrono principalmente di insetti. Si nutre di conifere durante tutto l'anno ma quasi esclusivamente di aghi dal tardo autunno all'inizio della primavera, principalmente di pini e abeti rossi con aghi corti, occasionalmente di pini dagli aghi lunghi. Gli uccelli si appollaiano sempre più spesso sugli alberi prima dell'arrivo delle nevicate invernali. Importanti in estate sono gli insetti, gli aracnidi, le foglie, germogli, bacche e frutti di arbusti e cespugli.
Caratteristiche riproduttive: è una specie piuttosto tranquilla con entrambi i sessi territoriali. Le femmine identificano il territorio emettendo un richiamo più forte, una sorta di canto lungo e complesso, il più delle volte vicino all'alba ed al tramonto durante le fasi di pre-deposizione e deposizione delle uova. I maschi confermano il loro domini con il volo battendo le ali, potendolo mostrare anche in autunno, ma si tratta di un evento raro. Sono poligami e non formano legami di coppia; la copula è breve; le femmine scelgono il proprio sito di nidificazione spesso lontano dal maschio. I maschi esprimono il loro carattere territoriale per tutta la vita adottando un comportamento definito "tamburellante" con il quale mostrano il loro controllo su un territorio stando, solitamente, su un punto elevato come un tronco o roccia che si trova, preferibilmente, “immerso” in una boscaglia piuttosto fitta. Il rumore del tamburo viene prodotto mentre sbattono le ali contro l'aria. Il maschio “tamburella” tutto l'anno, ma diventa molto più frequente durante la stagione riproduttiva primaverile, quando cercano di attirare le femmine sessualmente ricettive nel loro dominio. Queste ultime selezionano i maschi in base al territorio; rituali e copula sono molto brevi, dopodichè lasciano il maschio alla ricerca di un luogo adatto alla nidificazione.
Caratteristiche riproduttive e di nidificazione: il nido è rappresentato da una depressione nella vegetazione del suolo foderata con muschio, foglie e piume, spesso posizionato alla base di un albero o ceppo, solitamente protetto da una copertura superiore ed una sorta di rialzo a circoscriverne i limiti, ma sufficientemente aperto da consentire alla femmina di rilevare i predatori. Tale occultamento, tuttavia, non garantisce il successo riproduttivo. La deposizione delle uova inizia circa 2 settimane e mezzo dopo che il 50% del terreno è privo di neve. Le femmine depongono da da 4 a 14 uova, di norma 4-8, tipicamente una ogni giorno e mezzo e solitamente nel pomeriggio, con macchie irregolari marrone scuro su sfondo fulvo chiaro, notevolmente diverse da quelle del Bonasa umbellus. Alcune femmine possono nidificare nuovamente se la prima covata dovesse andare persa, tuttavia il numero delle uova sarà inferiore. L'incubazione si protrae per 21-23 giorni (ma anche fino a 26 e più giorni, dopo la schiusa dell'ultimo uovo) ed inizia dopo la deposizione dell'ultimo uovo; durante la cova le femmine lasciano i nidi per brevi alla ricerca di cibo e bere, in media 25 minuti ognuna, tre volte al giorno. Tutte le uova, buone, si schiudono entro circa 24 ore l'una dall'altra. In due terzi delle covate le uova si schiudono entro un periodo di 7 giorni. Le dimensioni della covata e l’intera produzione alla fine dell'estate sono generalmente inferiori per i Canachites c. franklini rispetto ai Canachites c. canadensis.
I pulcini precoci e nidifughi, mostrano 7 primarie giovanili e pesano in media 15 grammi alla schiusa. Madre e prole lasciano il nido entro 24 ore dalla schiusa; i pulcini si nutrono autonomamente e sono in grado di volare per brevi distanze 6-8 giorni dopo la schiusa. La famigliola rimane unita per 70-100 giorni. I giovani iniziano a disperdersi senza mostrare aggressività, spesso partendo separatamente quando la coesione diminuisce e la comunicazione tra prole e madre non suscita più le risposte abituali. La dispersione è completa a novembre prima della copertura nevosa permanente. Alcuni giovani non si disperdono lontano e possono ripresentarsi con la madre nel corso dell’inverno.
Stato della popolazione: la specie è stata poco studiata fino alla seconda metà del 1900, quindi risulta difficile confrontare le popolazioni contemporanee con quelle dl passato. Inoltre, sono piuttosto difficili da osservare per la maggior parte delle persone ed anche venatoriamente sono poco apprezzati, tranne che in alcuni ambiti molto locali. Tuttavia, è probabile che le popolazioni siano diminuite con la crescita delle città e attività umane. Dei 12 stati settentrionali abitati dai Canachites canadensiscon, lo status di protezione speciale è stato messo in atto solo in 7; in 6 di questi, compreso il Wisconsin e tutti gli stati occupati ad est, la popolazione è bassa e la caccia sportiva non è consentita. È improbabile, tuttavia, che la pressione venatoria sia stata la causa principale della scarsa abbondanza di individui appartenenti a questa specie. Le densità totale dei Canachites canadensis adulti riscontrata negli ultimi 50 anni varia considerevolmente nel loro areale continentale, da 0 a oltre 80/100 ha. Le densità possono cambiare nel corso degli anni o differire tra i siti di studio vicini fino a 2-10 volte. Le densità più elevate registrate (80/100 ha) si trovano in boschi di pini jack a semina aerea, sovrastanti sabbia quasi pura, giovani fino a 10 anni ed alti 4-8 m nell'Ontario centrale. Gli schemi più evidenti nelle densità continentali sono: generalmente bassa nelle foreste di abete rosso-larice, più alta nelle pinete; più elevata nelle foreste giovani che in quelle vecchie con la stessa composizione di specie arboree; le aree occupate nel sud, dove la specie è minacciata, spesso mostrano densità non inferiori a quelle delle foreste di abeti rossi ampiamente occupate più a nord.
Predazione: una vasta gamma di predatori come mammiferi, uccelli e rettili, predano adulti, pulcini e uova. I rapaci sono tra i principali predatori di adulti e giovani, i mammiferi principalmente giovani e uova. Gli scoiattoli rossi risultano importanti predatori di uova e pulcini di alcune popolazioni e molto spesso distruggono o rimuovono solo parte delle covate. La predazione è considerata la principale causa di mortalità, ma non esistono sufficienti prove che sia l'unica a determinare la densità della specie. Un effetto indiretto riguarda la predazione dei nidi, pari al 70% in una popolazione di Canachites franclini, con un effetto che si trascina sul numero di soggetti che raggiungono l'età adulta a fine estate di fine estate e, conseguentemente, il successivo numero di riproduttori "primipari" che si affiancheranno agli adulti in primavera.
Problemi e minacce attuali: le popolazioni sono diminuite significativamente in tutto il loro areale a partire dal 1700 a causa dei disturbi causati dagli esseri umani, perdita delle foreste primarie successionali e aumento dei predatori non nativi come i coyote orientali. Nella metà settentrionale dell’areale continentale esiste una limitata conoscenza sullo stato delle popolazioni, soprattutto perché si trovano in una vasta area scarsamente popolata da umani, con pressione minima pressione venatoria e la specie non viene conteggiata. Tuttavia la specie risponde effettivamente alle dinamiche forestali naturali e agli effetti antropici. Uno scenario emergente su larga scala da tenere monitorato è la morte dei pini lodge in vaste aree della Columbia Britannica e di Washington a causa di estesi incendi e dello scarabeo del pino mugo e conseguenti tagli di recupero. È noto che, su scala ridotta, il taglio netto delle foreste riduce la densità locale degli adulti territoriali. Ma una ricerca produttiva condotta in Quebec dimostra che interventi forestali ben progettati possono essere utili: gli uccelli rimangono in molte fasce tampone residue larghe solo 50 metri. Colonizzano anche alcune giovani piantagioni di pino e abete rosso. I problemi più gravi per la specie sono causati dall'assenza di una gestione forestale progressiva e/o dalla limitazione dei processi naturali. Una politica pubblica che riduce la raccolta del legname, promuove uno stretto controllo degli incendi o favorisce solo la longevità delle foresta, limita chiaramente la capacità del Canachites canadensis di persistere. Ciò sembra in parte vero, almeno a New York. La maggior parte degli stati orientali occupati dalla specie hanno sviluppato piani di gestione per la sua salvaguardia. Il Vermont ha stabilito un protocollo di gestione sul campo per la sua piccola foresta di abeti rossi occupata. La ricerca del Quebec è appropriata come guida negli stati con popolazioni sparse. Si arriva a un punto in cui l’importanza della composizione stessa delle specie arboree viene superata dall’entità della crescente frammentazione, dalle distanze tra le rimanenti zone occupate. Il Canachites canadensis è un migratore su brevi distanze. Quindi, un primo passo potrebbe essere quello di modificare le zone non occupate immediatamente adiacenti alle restanti aree nelle quali si trova la specie per stimolare lo spostamento, una sorta di trampolini di lancio verso altri territori già colonizzati. In ogni caso, senza alcuna sperimentazione di gestione sul campo basata sulle conoscenze già disponibili, la specie andrà perduta nel suo areale meridionale.
Stato della popolazione: la specie è stata poco studiata fino alla seconda metà del 1900, quindi risulta difficile confrontare le popolazioni contemporanee con quelle dl passato. Inoltre, sono piuttosto difficili da osservare per la maggior parte delle persone ed anche venatoriamente sono poco apprezzati, tranne che in alcuni ambiti molto locali. Tuttavia, è probabile che le popolazioni siano diminuite con la crescita delle città e attività umane. Dei 12 stati settentrionali abitati dai Canachites canadensiscon, lo status di protezione speciale è stato messo in atto solo in 7; in 6 di questi, compreso il Wisconsin e tutti gli stati occupati ad est, la popolazione è bassa e la caccia sportiva non è consentita. È improbabile, tuttavia, che la pressione venatoria sia stata la causa principale della scarsa abbondanza di individui appartenenti a questa specie. Le densità totale dei Canachites canadensis adulti riscontrata negli ultimi 50 anni varia considerevolmente nel loro areale continentale, da 0 a oltre 80/100 ha. Le densità possono cambiare nel corso degli anni o differire tra i siti di studio vicini fino a 2-10 volte. Le densità più elevate registrate (80/100 ha) si trovano in boschi di pini jack a semina aerea, sovrastanti sabbia quasi pura, giovani fino a 10 anni ed alti 4-8 m nell'Ontario centrale. Gli schemi più evidenti nelle densità continentali sono: generalmente bassa nelle foreste di abete rosso-larice, più alta nelle pinete; più elevata nelle foreste giovani che in quelle vecchie con la stessa composizione di specie arboree; le aree occupate nel sud, dove la specie è minacciata, spesso mostrano densità non inferiori a quelle delle foreste di abeti rossi ampiamente occupate più a nord.
Problemi e minacce attuali: le popolazioni sono diminuite significativamente in tutto il loro areale a partire dal 1700 a causa dei disturbi causati dagli esseri umani, perdita delle foreste primarie successionali e aumento dei predatori non nativi come i coyote orientali.
Nella metà settentrionale dell’areale continentale esiste una limitata conoscenza sullo stato delle popolazioni, soprattutto perché si trovano in una vasta area scarsamente popolata da umani, con pressione minima pressione venatoria e la specie non viene conteggiata. Tuttavia la specie risponde effettivamente alle dinamiche forestali naturali e agli effetti antropici. Uno scenario emergente su larga scala da tenere monitorato è la morte dei pini lodge in vaste aree della Columbia Britannica e di Washington a causa di estesi incendi e dello scarabeo del pino mugo e conseguenti tagli di recupero. È noto che, su scala ridotta, il taglio netto delle foreste riduce la densità locale degli adulti territoriali. Ma una ricerca produttiva condotta in Quebec dimostra che interventi forestali ben progettati possono essere utili: gli uccelli rimangono in molte fasce tampone residue larghe solo 50 metri. Colonizzano anche alcune giovani piantagioni di pino e abete rosso. I problemi più gravi per la specie sono causati dall'assenza di una gestione forestale progressiva e/o dalla limitazione dei processi naturali. Una politica pubblica che riduce la raccolta del legname, promuove uno stretto controllo degli incendi o favorisce solo la longevità delle foresta, limita chiaramente la capacità del Canachites canadensis di persistere. Ciò sembra in parte vero, almeno a New York. La maggior parte degli stati orientali occupati dalla specie hanno sviluppato piani di gestione per la sua salvaguardia. Il Vermont ha stabilito un protocollo di gestione sul campo per la sua piccola foresta di abeti rossi occupata. La ricerca del Quebec è appropriata come guida negli stati con popolazioni sparse. Si arriva a un punto in cui l’importanza della composizione stessa delle specie arboree viene superata dall’entità della crescente frammentazione, dalle distanze tra le rimanenti zone occupate. Il Canachites canadensis è un migratore su brevi distanze. Quindi, un primo passo potrebbe essere quello di modificare le zone non occupate immediatamente adiacenti alle restanti aree nelle quali si trova la specie per stimolare lo spostamento, una sorta di trampolini di lancio verso altri territori già colonizzati. In ogni caso, senza alcuna sperimentazione di gestione sul campo basata sulle conoscenze già disponibili, la specie andrà perduta nel suo areale meridionale.
Canachites c. canadensis - Autore: Chris Rees
1 ) Copritrici superiori della coda con apici biancastri appena visibili
2 ) Apici delle timoniere con ampia banda terminale fulvo-rossastra
Canachites c. franklinii - Autore: Blair Dudeck
1 ) Copritrici superiori della coda con apici bianchi molto ampi
2 ) Apici delle timoniere senza l'ampia banda terminale fulvo-rossastra
Canachites c. canadensis
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Charles Fitzpatrick - 2 Andy Bankert - 3 Chris Rees ( località indicate dai fotografi: 1 TNNP--Dunphy's Pond trail, Bonavista-Trinity-Clarenville, Newfoundland and Labrador 23-05-2024 Canada - 2 Kincaid Park, Anchorage Municipality, Alaska 13-04-2024 USA - 3 Cynthia Area, Edmonton, Alberta 27-12-2023 Canada )
1 - Canachites c. canadensis ( maschio ) 2 - Canachites c. canadensis ( maschio ) 3 - Canachites c. canadensis ( maschio )
Canachites c. canadensis
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Nick Landers - 2 Michel Robert - 3 Alexander Skevington ( località indicate dai fotografi: 1 Moose Bog, Wenlock WMA, Essex, Vermont 14-04-2024 USA - 2 Ch. de Parent, Antoine-Labelle, Quebec, Canada 23-04-2024 USA - 3 Algonquin Provincial Park--Mizzy Lake Trail, Nipissing, Ontario, Canada 12-06-2024 USA )
1 - Canachites c. canadensis ( femmina ) 2 - Canachites c. canadensis ( femmina ) 3 - Canachites c. canadensis ( femmina )
Canachites c. franklinii ( Tetraone canadese delle peccette di Franklin )...........Douglas............1829
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Kathy Nuszdorfe - 2 Markus Weilmeier - 3 Blair Dudeck ( località indicate dai fotografi: 1 Okanagan Falls Rd, Kootenay Boundary, British Columbia 02-11-2019 Canada - 2 Brenda Mines Rd (Upper), Central Okanagan, British Columbia 25-05-2024 Canada - 3 Crooked Lake Road, Central Okanagan, British Columbia 02-05-2024 Canada )
1 - Canachites c. franklinii ( maschio ) 2 - Canachites c. franklinii ( maschio ) 3 - Canachites c. franklinii ( maschio )
Canachites c. franklinii
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Mason Flint - 2 Daniel Graca - 3 Chris Charlesworth ( località indicate dai fotografi: 1 Conrad Meadows, Yakima, Washington, 20-10-2023 USA - 2-3 Dee Lake Road, Central Okanagan, British Columbia 30-05-2024 e 21-02-2024 Canada )
1 - Canachites c. franklinii ( femmina ) 2 - Canachites c. franklinii( femmina ) 3 - Canachites c. franklinii ( femmina )
Genere Dendragapus ( Elliot.....1823 ) - Per allevamento ecc, vedere in : GENERE TETRAONIDAE
In questo genere sono incluse 2 specie: < Dendragapus fuliginosus > e < Dendragapus obscurus >. In passato venivano considerate come un'unica specie.
Nota: le specie fossili descritte, appartenenti al Pleistocene superiore, comprendono Dendragapus gilli, che occupava le aree occidentali e centro accidentali degli attuali USA. Inizialmente classificato nel Genere distinto Palaeotetrix - e Dendragapus lucasi ( I cui reperti fossili provenivano solamente dal Fossil Lake, negli USA), tuttavia, siccome in precedenza anche i tetraoni appartenenti al Genere Falcipennis venivano inclusi in Dendragapus, non è del tutto certo che queste specie siano incluse in quest'ultimo.
Info da: www.wdfw.wa.gov Nel 2006 l'American Ornithologists' Union (AOU) divise il Dendragapus obscrurus in due specie separate: Dendragapus obscurus e Dendragapus fuliginosus. Questa divisione è in realtà un ritorno alla precedente designazione avvenuta nei primi anni del 1900, quando le due forme erano considerate distinte. L'attuale riclassificazione è stata giustificata dall'AOU sulla base della ricerca sul DNA mitocondriale di Barrowclough et al. (2004), ma anche sui precedenti studi di Brooks (1929) in cui descrisse le differenze della coda, apteri cervicali e volume del richiamo.
Entrambe le forme sono ampiamente distribuite nelle aree montuose del Nord America occidentale e la loro distribuzione attuale sembra essere relativamente invariata rispetto ai livelli storici (Zwickel 1992). Tuttavia, le loro popolazioni sono state ridotte a livello locale, come nell’area metropolitana di Seattle e generalmente ridotti nelle aree in cui l’habitat nativo è stato convertito per la produzione agricola o degradato a causa di abusi. Si stima che l'attuale popolazione nordamericana di entrambe le specie sia di circa 1.000.000 di individui, dei quali 400.000 negli Stati Uniti e 600.000 in Canada (Storch 2000). Nessuna delle due specie è elencata da alcun governo statale, provinciale o federale come minacciata e/o in via di estinzione.
Sebbene sia gli obscurus, quanto i fuliginous, di norma svernano nelle foreste di conifere, i loro habitat riproduttivi sono piuttosto vari e comprendono steppa arbustiva, steppa, arbusti di montagna, foreste aperte di conifere, foreste secolari, tundra alpina e praterie. Entrambe le specie nidificano al suolo, generalmente protette da copertura arbustiva e/o erbacea non oltre 1,5 km., dalle conifere. Poiché i Dendragapus fuliginosus tendono a vivere in habitat boschivi durante tutto l'anno, sembrano vulnerabili alle variazioni delle pratiche forestali. Ad esempio, la ricerca eseguita nella Columbia Britannica ha indicato che le loro popolazioni fluttuavano drammaticamente a seconda dell’età della foresta a seguito del taglio della stessa (Zwickel & Bendell 2004). Sfortunatamente, ci sono stati pochi sforzi per valutare la relazione tra le attuali pratiche di gestione forestale e le popolazioni di questi tetraonidi in tutta la loro gamma. Contrariamente ai congenere Dendragapus fuliginosus, i Dendragapus obscurus possono adattarsi ad habitat boschivi relativamente aperti o ai margini forestali. Tuttavia, poiché questi tipi di habitat risultano essere le aree preferite per lo sviluppo e produzione di bestiame, i problemi di gestione tendono a essere diversi per i Dendragapus obscurus rispetto a quelli dei Dendragapus fuliginosus.
Descrizione e note per entrambe le specie:
Secondo Brooks (1929), si possono distinguere le due specie in base all’aspetto ed al comportamento. Brooks (1929), Zwickel (1992) e Zwickel & Bendell (2004), ci sono alcune differenze fondamentali tra le quali il colore degli degli apteria cervicali, l'aspetto della coda ed il volume del richiamo. È anche importante comprendere la differenza tra gli apteria ( in ornitologia: spazi di pelle nuda ai lati del collo che si rendono visibili quando il maschio si trova in uno stato di eccitazione ) e carrucole sopraorbitali. I maschi di entrambe le specie presentano queste ultime di colore giallo tendenti al rossastro soprattutto quando il maschio si trova vicino ad una femmine ed al culmine dell'eccitazione. Tutti caratteri facilmente travisabili e che sul campo a volte creano confusione. In alcune aree dell'Alaska sud-orientale, i Dendragapus fuliginosus mostrano gli apteria rossi (anziché gialli), ed in Colorado e Nuovo Messico, i Dendragapus obscurus sono caratterizzati dall'avere code con 18 penne ed ampia fascia terminale grigia ( anziché essere uniformemente nere ). Questa variazione potrebbe essere dovuta all'isolamento geografico ed ai movimenti relativamente ridotti del Dendragapus osbscurus all'interno delle zone occupate (Barrowclough et al. 2004).
Mappa da: www.wdfw.wa.gov della distribuzione stimata del Dendragapus fuliginosus e obscurus (modificato da Zwickel & Bendell 2004).
Considerazioni personali: da rilevare che in quanto sopra argomentato, relativamente alle anomalie di colore, non vengono considerati ibridi tra le due forme, mentre in altri testi viene menzionato l'incrocio occasionale tra Dendracapus obscurue e Dendragapus fuliginosus in una piccola zona di contatto nel sud-est Alaska ed interno della Columbia Britannica con esemplari di Dendragapus fuliginosus che mostrano apteria rosse anziché gialle. Tuttavia dovrebbe trattarsi di eventi sporadici e solo nelle aree canadesi o di confine con gli USA in quanto, oltre ad alcuni fattori ambientali che separano le due forme, l’osservazione della mappa/distribuzione allegata porta inevitabilmente a tale conclusione. Inoltre, contrariamente a quanto sopra menzionato, comunque confermato da altri, esemplari di Dendracapus obscurus con code ampiamente barrate di grigio si trovano, almeno, anche nell’Idaho, Utah e Arizona.
1) Perlomeno da quanto si evince dalla mappa/distribuzione allegata, la gamma dei Dendragapus obscurus potrebbe essere suddivisa in due parti. Occupa principalmente le zone più asciutte ed interne (orientali) delle catene montuose occidentali dal confine tra gli USA (stati di Washington, Idaho e Montana) compresa un piccola porzione confinante di questi ultimi, ed il Canada (stati della Columbia Britannica, Alberta fino a raggiungere il sud dello Yukon) e forse qualche propaggine dell'estremo sud est dell'Alaska.
2) Dal sopracitato confine, verso nord sino al limite della loro distribuzione le gamme di Dendragapus obscurus e fuliginisus si diffondono di pari passo senza mai separarsi.
3) Nell’area sopracitata, tutte le immagini, alcune centinaia, esaminate sino ad oggi, mostrano individui appartenenti alle sottospecie Dendragapus o. richardsonii e pallidus con code uniformemente nerastre, ad eccezione di una sottile banda apicale grigia più evidente in alcuni soggetti, meno in altri. Tuttavia, immediatamente sotto a quest'ultima, con condizioni di luce favorevoli, viene messa in risalto un'ampia barra sotto forma di soffusione di grigio-brunastro chiaro. Una sorta di preludio a quella sfoggiata più a sud dai conspecifici Dendragapus o. obscurus e oreinus.
4) Per contro, dal confine tra Stati Uniti e Canada, procedendo verso sud, con gli stati di gli stati di Washington, nord Idaho, centro e ovest Oregon, ovest Montana, Wyoming si trovano esemplari di Dendragapus obscurus con code uniformemente nerastre, ad eccezione di una sottile banda apicale grigia più evidente in alcuni soggetti, meno in altri, le gamme delle due specie si separano bruscamente escludendo la possibilità di interazione, incrocio e ibridazione, tra le due forme.
5) Nel resto della distribuzione che comprende gli stati del sud-est Idaho, nord Utah, Colorado, Nuovo Messico e Arizona abitano individui che presentano code ampiamente barrate di grigio, e soprattutto nelle aree più meridionali le popolazioni appaiono estremamente frazionate, circoscritte in più o meno grandi “sacche territoriali”. Negli dell’Idaho e Utah la presenza di soggetti, sia maschi che femmine, con barratura grigia, andrebbe ulteriormente studiata in modo da accertare l'ampiezza ed eventuale interazione con conspecifici dalla coda uniformemente nerastra.
Dendragapus obscurus ( Tetraone blu )...............Say................1822
Politipica - 4 sottospecie attualmente riconosciute:
* Dendragapus obscurus obscurus..........Say T. .....................................1822 - Montagne del sud-est Idaho, nord Utah, Colorado, Nuovo Messico e Arizona
* Dendragapus obscurus richardsonii......Douglas D. .............................1829 - Sud Yukon e Alberta (Canada), nord e centro l'Idaho, Montana e nord-ovest Wyoming
* Dendragapus obscurus pallidus............Swarth H.S. ............................1931 - Dal sud-centro della Columbia Britannica all'est di Washington e nord-est Oregon
* Dendragapus obscurus oreinus.............Behle W.H; Selander R.K. .....1951 - Montagne del nord-est Nevada e adiacente Utah
Nota: i maschi sono più grandi delle femmine, con una massa corporea media di 1,20 kg., rispetto ad una media di 0,91 kg., per le femmine. Le sottospecie Dendragapus o. obscurus e oreinus sono contraddistinti da timoniere grigio scuro/nerastro contraddistinte da una vistosa quanto ampia barra grigio chiaro. Per contro, Dendragapus o. richardsonii e pallidus presentano penne della coda grigio scuro/nerastro quasi uniforme con una fascia apicale più chiara quasi impercettibile.
Delle 4 sottospecie: * Dendragapus o. obscurus e Dendragapus o. oreinus........- presentano la parte terminale delle timoniere caudali ampiamente barrate di grigio.
* Dendragapus o. richardsoni e Dendragapus o. pallidus - con code uniformemente nerastre, ad eccezione di una sottile banda apicale grigia più evidente in alcuni soggetti, meno in altri. Tuttavia, immediatamente sotto a quest'ultima, con condizioni di luce favorevoli, viene messa in risalto un'ampia barra sotto forma di soffusione di grigio-brunastro chiaro. Una sorta di preludio a quella sfoggiata più a sud dai conspecifici Dendragapus o. obscurus e oreinus.
Dendragapus o. obscurus ( Tetraone blu oscuro )...........Say T. ......1822
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Meghin Spencer - 2 Danny Tripton - 3 Andrew Spencer ( località indicate dai fotografi: 1 Black Canyon of the Gunnison National Park--South Rim Campground, Montrose, Colorado 31-03-2018 USA - 2 Pajarito Nordic Ski Trails, Los Alamos, New Mexico 18-04-2020 USA - 3 Black Canyon of the Gunnison National Park-South Rim, Montrose, Colorado 04-04-2014 USA )
1 - Dendragapus o. obscurus ( maschio ) 2 - Dendragapus o. obscurus ( maschio ) 3 - Dendragapus o. obscurus ( maschio )
Dendragapus obscurus ( Tetraone blu oscuro )
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Kenny Frisch - 2 Mouser Williams - 3 Martina Nordstrand ( località indicate dai fotografi: 1 Eldorado Canyon SP--Inner Canyon, Boulder, Colorado 13-08-2023 USA - 2 Cañada Bonita Trail, Los Alamos, New Mexico 11-04-2015 - 3 Walden, Colorado, Jackson, Colorado 28-05-2024 USA )
1 - Dendragapus o. obscurus ( femmina ) 2 - Dendragapus o. obscurus ( femmina ) 3 - Dendragapus o. obscurus ( femmina )
Dendragapus obscurus ( maschi delle 3 sottospecie, oltre la nominale )
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 John Parker - 2 Blair Dudeck - 3 Tory Mathis ( località indicate dai fotografi: 1 Leverich Canyon (trails), Gallatin, Montana 21-05-2024 USA - 2 Mount Kobau, Okanagan-Similkameen, British Columbia 12-05-2024 Canada - 3 Blue Mountain Rd, Uintah, Utah 21-09-2023 USA )
1 - Dendragapus o. richardsonii ( maschio ) 2 - Dendragapus o. pallidus ( maschio ) 3 - Dendragapus o. oreinus ( maschio )
Dendragapus obscurus ( femmine delle 3 sottospecie, oltre la forma nominale )
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Lindsey Worden - 2 Sydney Mohr - 3 Tom Crabtree ( località indicate dai fotografi: 1 Grand Teton National Park, Pacific Creek, Rd Teton, Wyoming 15-05-2016 USA - 2 Wilmer National Wildlife Area, East Kootenay, British Columbia 07-07-2013 Canada - 3 Little Cottonwood Canyon--Cardiff Pass, Salt Lake, Utah 29-06-2013 USA )
1 - Dendragapus o. richardsoni ( femmina ) 2 - Dendragapus o. pallidus ( femmina ) 3 - Dendragapus o. oreinus ( femmina )
Dendragapus fuliginosus ( Tetraone fuliggiono )...............Ridgway...........1873
Politipica - 4 sottospecie attualmente riconosciute:
* Dendragapus f. fuliginosus....Ridgway R. .................................1873 - Dal confine di Yukon/Alaska attraverso la Columbia Britannica, isola di Vancouver, al nord-ovest California
** Dendragapus f. sitkensis......Swarth H.S. ................................1921 - Estremo sud-est Alaska e nord-ovest British Columbia ( verso sud a raggiungere Haida Gwaii )
* Dendragapus f. sierrae............Chapman F.M. ...........................1904 - Dalla catena montuosa Cascades nello stato di Washington, alla California e Nevada
** Dendragapus f. howardi........Dickey D.R; Van Rossem A.J. .. 1923 - Sud California (sud Sierra Nevada e Tehachapi Mountains)
** In riguardo al Dendragapus f. howardi, sono necessari ulteriori studi che utilizzino tecniche genetiche per chiarire lo stato tassonomico della specie nella Sierra Nevada meridionale e nelle aree montane isolate a sud della contea di Tulare. Dati mtDNA non pubblicati (G. Barrowclough) suggeriscono che la popolazione nella Sierra Nevada meridionale rappresenta la sottospecie Dendragapus f. sierrae piuttosto che Dendragapus f. howardi, e la popolazione di quest'ultima specie nelle aree montane isolate compreso il Monte Pinos potrebbe rappresentare una specie distinta, e forse estinta (J. Bland) .
** Dendragapus fuliginosus sitkensis, viene spesso considerato sinonimo della forma nominale
Distribuzione generale: dalla costa sudorientale dell'Alaska (a nord di Yakutat) e della Columbia Britannica costiera (comprese le isole Queen Charlotte e Vancouver) a sud nelle catene costiere e nelle Cascades Mountains fino alla California nordoccidentale, alla Sierra Nevada e (almeno in precedenza) alla California meridionale (Ventura County) e l'estremo Nevada occidentale (AOU 1998, 2006).
Descrizione e comportamento: il maschio, che in generale presenta una colorazione piuttosto scura, è caratterizzato da una sorta di sacca posta sotto alla gola di colore giallo contornato di bianco, che nei momenti di eccitazione e/o stati di tensione, può essere riempita d'aria ed estroflessa; gialle sono anche le carrucole che si trovano immediatamente sopra agli anelli oculari. Le femmine sono sostanzialmente brunastre con macchie chiare e scure. Prediligono stazionare lungo i bordi delle foreste di conifere e miste a decidue tipiche delle regioni montane che vanno dal sud-est dell'Alaska al sud della California. Sono per lo più stanziali ma in inverno, contrariamente a quanto succede di solito, e se le condizioni ambientali lo consentono, tendono a salire di quota.
La femmina è pressoché simile alla congenere D. obscurus, ma è facilmente distinguibile da quest'ultima per la banda terminale nera sulla coda.
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Cos van Wermeskerken - 2-3 Blair Dudeck ( località indicate dai fotografi: 1-2-3 Parksville--Little Mountain, Nanaimo, British Columbia 18-05-2021 - 09-05-2020 Canada )
1 - Dendragapus f. fuliginosus ( maschio ) 2 - Dendragapus f. fuliginosus ( maschio ) 3 - Dendragapus f. fuliginosus ( maschio )
Dendragapus fuliginosus ( Tetraone fuliggiono )
Foto da : 1 www.inaturalist.org Autore: Travis Gordon - 2-3 www.ebird.org Autori: 2 Becky Matsubara - 3 Tonette McEwan ( località indicate dai fotografi: 1 Olympic National Park, Port Angeles, Clallam County, Washington 17-05-2022 USA - 2 Grouse Mountain, Metro Vancouver, British Columbia 21-09-2015 Canada - 3 Uppper Torrent Creek, Squamish-Lillooet, British Columbia 10-06-2018 Canada )
1 - Dendragapus f. fuliginosus ( femmina ) 2 - Dendragapus f. fuliginosus ( femmina ) 3 - Dendragapus f. fuliginosus ( femmina )
Dendragapus fuliginosus ( maschi delle 3 sottospecie, oltre la nominale )
Foto da : 1-2 www.ebird.org Autori: 1 Cameron Eckert - 2 Noah Strycker - 3 www.inaturalist.org Autore: Spying Naturalist ( località indicate dai fotografi: 1 Chilkoot River mouth, Haines Borough, Alaska 09-10-2017 USA - 2 Creswell House, Lane, Oregon 04-04-2020 USA - 3 Contea di Tulare, California 04-07-2023 USA )
1 - Dendragapus f. sitkensis ( maschio ) 2 - Dendragapus f. sierrae ( maschio ) 3 - Dendragapus f. howardi ( maschio sub-adulto )
Dendragapus fuliginosus ( femmine delle 3 sottospecie, oltre la nominale )
Foto da : 1-3 www.ebird.org Autori: 1 Paul Suchanek - 3 Michael Peralez - 2 www.inaturalist.org Autore: Alex Wild ( località indicate dai fotografi: 1 Eaglecrest Road Uplands, Juneau City and Borough, Alaska 09-06-2009 USA - 2 Yosemite National Park, Mariposa, California 01-05-2021 USA - 3 Kearsarge Pass Trail - Onion Valley To Kearsarge Pass, Independence, Inyo, California 23-08-2020 USA )
1 - Dendragapus f. sitkensis ( femmina ) 2 - Dendragapus f. sierrae ( femmina ) 3 - Dendragapus f. howardi ( femmina )
Genere Tympanuchus ( Gloger.....1841 ) - Per allevamento ecc, vedere in : GENERE TETRAONIDAE
In questo Genere sono incluse 3 specie: < Tympanucus cupido > - < Tympanuchus pallidicinctus > - < Tympanucus phasianellus >
Tympanuchus cupido ( Gallo della prateria maggiore )...........Linnaeus............1758
Politipica - 3 sottospecie riconosciute delle quali una estinta:
* Tympanuchus c. cupido.........Gloger................1841 - Dichiarato estinto nel 1932. Storicamente viveva lungo la costa atlantica. Probabilmente si trattava si specie distinta.
* Tympanuchus c. pinnatus......Brewster W. ......1885 - Dal Canada centrale al nord dell'Oklahoma verso il Tennessee centrale. Cioè una piccola parte della gamma originale.
* Tympanuchus c. attwateri......Bendire C.E. .....1893 - Limitato alle aree costiere a costiera del Texas.
Luoghi di origine in generale: in epoca precolombiana era largamente diffuso nelle praterie nordamericane, dall'attuale Texas fino alle attuali province canadesi di Alberta, Saskatchewan, Manitoba e Ontario. In seguito alla colonizzazione delle Americhe ha subìto un importante ridimensionamento a causa dello sviluppo e diffusione dell'agricoltura e della pastorizia ed il suo habitat si è attualmente ridotto alle praterie del Midwest. La sottospecie nominale della costa atlantica ( Gallo della prateria di Heath o dell'erica ) è estinta, con gli ultimi esemplari che furono uccisi a Martha's Vineyard all'inizio degli anni '30. Un altra specie che vive lungo la costa texana ( Gallo della prateria di Attwater ) si trova in serio pericolo di estinzione. Estirpati localmente, sono notevolmente ridotti di numero e distribuzione rispetto ai loro numeri storici, con stime che li danno diminuiti di oltre il 90% negli ultimi quattro decenni a causa della distruzione degli habitat per favorire gli insediamenti umani. Attualmente sono ancora relativamente comuni in alcune parti del Kansas, del Nebraska e del Sud Dakota.
Tympanuchus c. cupido <estinto> ( Tetraone della prateria )...........Linnaeus............1758
Luoghi di origine: vivevano nelle boscose brughiere del Nord America costiero, dal New Hampshire meridionale al nord della Virginia.
Descrizione sommaria del Tympanuchus c. cupido (estinto): molto simile al Tympanuchus c. pinnatus, ma leggermente più piccolo, con una lunghezza media di 43 cm ed un peso di circa 0,9 kg. I maschi oltre alle apteria (sacche ai lati del collo che possono essere gonfiate d'aria ) di colore arancione acceso, mettono in mostra vistose carrucole gialle sopraorbitali e lunghe penne decorative scure, adagiate sui lati del collo se rilassati, che possono essere sollevate a stilizzare delle prominenti orecchie durante le esibizioni e/o quando sono particolarmente eccitati. Le loro "orecchie" erano generalmente appuntite e le code marrone grigiastro. Un esemplare dal peso di tre chili fu rivendicato da Alexander Wilson ma non venne mai verificata sia dagli ornitologi contemporanei che successivi. Diverse caratteristiche chiave del piumaggio separavano i galli di brughiera dai loro congenere della prateria: i primi, generalmente, mostravano una forte tonalità rossastra nel loro piumaggio, soprattutto nell’area del gozzo, ed una barratura molto più spessa su tutto il petto e fianchi.
Note e curiosità: estremamente comuni nel loro habitat durante il periodo coloniale, venivano sistematicamente cacciati dai coloni. Si ipotizza che le prime cene del Ringraziamento da parte dei pellegrini prevedesse galli della prateria e non tacchino selvatico come portata principale. Verso la fine del XVIII secolo, veniva considerata un cibo povero, essendo molto economica e abbondante. All’epoca, Thomas L. Winthrop riferiva che alcuni esemplari appartenenti a questo genere vivevano nel Boston Common (presumibilmente quando veniva ancora adibito a pascolo per il bestiame) e di braccianti locali che, a volte, contrattavano con i datori di lavoro per non doverla mangiare più di due o tre volte alla settimana.
Tassonomia: un primo confronto di aplotipi a D-loop mtDNA tra esemplari di galli di brughiera ( Tympanichus c. cupido ) e galli della prateria ( Tympanuchus c. pinnatus e attwateri ) portò al risultato inaspettato che, perlomeno i soggetti esaminati, formavano un gruppo molto distinto, dimostrandosi geneticamente più simili ai Tympanichus pinnatus. Tympanichus pallidicinctus.
I risultati di uno studio più recente di Johnson e Dunn condotto sugli stessi parametri, non concordano con il precedente, posizionando il Tympanucus c. cupido a livello di sottospecie e suggeriscono una relazione più stretta con Tympanuchus pallidicinctus.
Tuttavia, Johnson e Dunn consigliano molta cautela nel considerare gli esiti sopra argomentati: se il Tympanuchus pallidicinctus viene ritenuto una specie distinta, altrettanto lo dovrebbe essere il Tympanuchus c. cupido in quanto altrettanto, apparentemente, geneticamente distinto. E’ probabile che le strozzature (colli di bottiglia) in piccole popolazioni gli aplotipi del mtDNA mostrino una divergenza maggiore da quella si potrebbe evincere, a giudicare dal solo stato tassonomico, a causa della deriva genetica. Pertanto, dato che tutti gli esemplari di Tympanuchus c. cupido con località confermate studiate da Johnson e Dunn provenivano dall’isola di Martha's Vineyard (quindi con popolazioni limitate che potrebbero non aver mai superato alcune migliaia, a causa dello spazio limitato e del minimo scambio genetico con la terraferma), è possibile che la bassa diversità genetica e l'apparente distinzione della gallina d'erica siano il risultato dell’esiguo numero di esemplari studiati provenienti prevalentemente da una piccola popolazione insulare.
I galli della prateria furono introdotti indiscriminatamente sulla costa orientale dopo che i congenere della brughiera sparirono dalla terraferma, ma non riuscirono a prosperare. Esiste un numero considerevole di presunti esemplari di Tympanuchus c. cupido nelle collezioni pubbliche, però molti - tutti gli esemplari collezionati sulla terraferma e quelli con informazioni sulla località insufficienti - non possono essere inequivocabilmente considerati galli di brughiera. Ad esempio, nelle collezioni pubbliche ad oggi conosciute, solo sette uova possono essere inequivocabilmente ascritte al Tympanuchus c. cupido. Il fatto che il genere Tympanuchus si sia evoluto rapidamente generando un'elevata distinzione morfologica riuscendo a conservare la maggior parte del genoma tra i taxa complica ulteriormente la ricerca.
È anche importante notare che i Tympanuchus cupido pinnatus introdotti, rispetto alla specie indigena, cioè i Tympanuchus c. cupido, risultavano sufficientemente distinti nelle caratteristiche morfologiche da essere facilmente riconosciuti.
Considerando con generosità la presunta data di inizio del 1810, quando iniziarono le introduzioni, e tenendo conto del fatto che Lewis e Clark non tornarono dalla loro spedizione fino al 1806, si ottiene all'incirca un periodo di 60 anni di possibili rilasci. Per quel che concerne la biologia evolutiva, in un arco di tempo pari a 60 o addirittura 100 anni, una specie come il Tympanuchus c. pinnatus non avrebbe avuto la possibilità di evolversi al punto da assomigliare, se non essere confuso, con il Tympanuchus c. cupido. Un esempio potrebbe essere la contrapposizione del Tympanuchus pallidicinctus che differisce dal Tympanuchus c. pinnatus per essere più piccolo, leggero e con barrature meno distinte, al Tympanuchus c. cupido, che era più piccolo, scuro e con barratura più distinta, il che significa che il Tympanuchus pallidicinctus può essere facilmente distinto dal Tympanuchus c. pinnatus sia morfologicamente che geneticamente (molto simile al Tympanuchus c. cupido) quand’anche trovato in un'area nella quale viveva il Tympanuchus c. piannatus. L'apparente distinzione delle specie ed il fallimento delle prime introduzioni solleva la questione se il Tympanuchus c. cupido fosse particolarmente adattato (rispetto ai suoi parenti) al clima più oceanico così come agli habitat più boscosi della sua gamma, e di conseguenza , se un futuro tentativo di stabilire una popolazione di uccelli occidentali a Martha's Vineyard potrebbe essere destinato a fallire, mettendo a repentaglio le popolazioni esistenti in gran parte drasticamente diminuite. Chiaramente sono necessarie ulteriori ricerche analizzando esemplari continentali per determinare se possono essere assegnati ad un taxon dai caratteri molecolari e morfologici.
Estinzione: a causa dell'intensa pressione venatoria, la popolazione è diminuita rapidamente. Forse già nel 1840, o perlomeno nel 1870, tutti i galli di brughiera si erano estinti sulla terraferma. Ne rimasero circa 300 sull'isola di Martha's Vineyard, al largo del Massachusetts, ma nel 1890 questo numero era sceso a 120-200 individui, principalmente a causa della predazione di gatti selvatici e bracconaggio. Alla fine del 19 ° secolo, ne erano rimasti circa 70. Questi furono protetti da un divieto di caccia e dall'istituzione nel 1908 della "Heath Hen Reserve" (oggi la Foresta Statale di Manuel F. Correllus), e la popolazione crebbe rapidamente fino a quasi 2.000: verso la metà del 1910 l'osservazione degli uccelli nei loro terreni di lekking era diventata una sorta di attrazione turistica.
La stagione di nidificazione del 1916 fu contraddistinta da una serie devastante di eventi che alla fine portarono la specie al suo declino definitivo. Nello stesso anno, gli incendi si estesero a circa un terzo dell'isola, uccidendo più o meno l'80% della popolazione di Tympanuchus c. cupido. L'inverno successivo fu particolarmente rigido e gli astori provenienti da nord iniziarono a spostarsi sull'isola, riducendo ulteriormente il numero dei galli di brughiera. Edward Howe Forbush notò che "meno di 100 esemplari erano sopravvissuti" a seguito di questi eventi con il numero di maschi che sproporzionatamente eccedeva rispetto a quello delle femmine che complicò ulteriormente una a situazione già di per se grave. Vennero messi in atto tentativi di riproduzione in cattività, ma alcuni maschi sopravvissuti avevano testicoli non sviluppati, a causa della dieta inadeguata e/o dovuto al non adattamento alla prigionia. Di conseguenza, la specie dovette affrontare grandi difficoltà demografiche, come epidemie di malattie e inverni rigidi.
Nel 1927 rimasero solo 11 maschi e due femmine - nonostante fosse garantita la migliore protezione secondo la scienza contemporanea; numero che scese ad una manciata, tutti maschi, entro la fine dello stesso anno. Dopo l'8 dicembre 1928 solo un maschio era sopravvissuto, soprannominato amorevolmente "Booming Ben". Venne visto l'ultima volta nel suo tradizionale campo lekking tra West Tisbury e l'attuale Martha's Vineyard Airport l'11 marzo 1932 - all'inizio della stagione riproduttiva - e quindi presumibilmente è morto per cause sconosciute all’età di circa 8 anni.
I Tympanuchus c. cupido sono stati una delle prime specie di uccelli che gli americani cercarono di salvare dall'estinzione Già nel 1791, nella legislatura dello Stato di New York venne introdotto un disegno di legge che prevedeva "la conservazione dei galli di brughiera e altra selvaggina". Tuttavia, quando fu letto, alcuni rappresentanti lo interpretarono erroneamente credendo che proteggesse indiani e altri pagani. Nonostante la legislazione fosse approvata, si rivelò inapplicabile.
Sebbene lo sforzo per salvare i galli di brughiera dall'estinzione non abbia avuto esito positivo, spianò la strada alla conservazione di altre specie. L'istituzione della riserva della macchia arbustiva nell’area chiamata la Grande Pianura dei vigneti, potrebbe aver accelerato l'estinzione dei Tympanuchus c. cupido. Gli incendi naturali costituivano la normalità, ma con il tentativo di spegnerli anziché procurarli in successione controllata, peggiorava la qualità degli habitat aperti favorevoli alla specie, favorendo nel contempo la crescita abnorme del sottobosco al punto in cui un incendio normalmente limitato e facilmente controllabile avrebbe invece avuto conseguenze devastanti, come nel 1916.
Foto da : 1 Autore sconosciuto - 2 Boston Museum of Science by C. Horwitz - 3 A. C. Bent ( località indicate dai fotografi: 1 Great Plain of Martha's Vineyard Island, ca. 1909 - 2 Boston Museum of Science, USA - 3 nessuna località indicata, solo il nome della specie e data <1900> )
1 - Maschio ( foto del 1909 ) 2 - Femmina ( foto/pelle montata ) 3 - Maschio ( foto del 1900 )
Tympanuchus c. pinnatus ( Tetraone della prateria maggiore )..........Brewster W. ......1885
Descrizione e habitat: gli adulti di entrambi i sessi si presentano tozzi, dimensioni medio-grandi, ali e corte code tipicamente arrotondate. I maschi oltre alle apteria (sacche ai lati del collo che possono essere gonfiate d'aria ) di colore arancione acceso, mettono in mostra vistose carrucole gialle sopraorbitali e lunghe penne decorative scure, adagiate sui lati del collo se rilassati, che possono essere sollevate a stilizzare delle prominenti orecchie durante le esibizioni e/o quando sono particolarmente eccitati. Come molte altre specie di uccelli, le femmine adulte sono meno vistose, con piume sulla testa più corte e mancano anche delle escrescenze gialle sopraorbitali e apteria ai lati del collo. Gli adulti sono lunghi circa 43-45 cm., e pesano tra 700 e 1.200 g., con un'apertura alare di 70 - 73 cm.
Il Tympanuchus c. pinnatus predilige luoghi tranquilli come le praterie di erba alta dove originariamente veniva più spesso trovato. Può tollerare terreni agricoli misti a praterie, ma la densità di popolazione più sparsa si trova nelle aree più agricole. La sua dieta consiste principalmente di semi e frutta ma durante l'estate si nutre anche di piante verdi e insetti come cavallette, grilli e scarafaggi. Questa specie un tempo era diffusa in tutto l' ecosistema costituito principalmente da querce e praterie di erba alta .
Comportamento riproduttivo: sono stanziali, territoriali, e spesso difendono i loro domini ( aree lek ) entro i quali si esibiscono nella speranza di attirare le femmine. Le loro rappresentazioni consistono nel gonfiare le apteria situate ai lati collo e nello schioccare la coda. Solitamente questi terreni sono caratterizzati da vegetazione molto bassa o assente. I maschi rimangono in queste aree di esibizione per quasi due mesi. Negli USA la stagione riproduttiva inizia solitamente a partire dalla fine di marzo al termine di aprile. Durante questo periodo i maschi stabiliscono siti dove si esibiscono per le femmine. Uno o due maschi più dominanti possono ottenere il 90% delle opportunità di accoppiamento. A causa delle ormai piccole popolazioni e frammentazione dell'habitat, i Tympanuchus c. pinnatus vanno spesso soggetti alla consanguineità con tutto ciò che ne consegue: nidiate limitate con un tasso di sopravvivenza ridotto, maggiore ricettività alle malattie, sterilità, infecondità ecc.
Dopo l'accoppiamento, le femmine si spostano per circa un chilometro e mezzo dalle aree occupate dai maschi e iniziano la costruzione dei nidi. La deposizione consta da 5 a 17 uova per covata, incubate per 23 ai 24 giorni. Di norma schiudono 5-10 piccoli per covata accuditi dalla sola femmina. L’impennatura viene ottenuta in circa quattro settimane, mentre risultano completamente indipendenti tra la decima e la dodicesima settimana vita raggiungendo la maturità sessuale all'età di un anno (Ammann, 1957). Uno studio sulle femmine nel Kansas ha rilevato che i loro tassi di sopravvivenza erano da 1,6 a 2,0 volte più alti durante la stagione non riproduttiva rispetto alla stagione riproduttiva; ciò era dovuto alla forte predazione durante la nidificazione e l'allevamento della covata. Uno dei problemi che devono affrontare i galli delle praterie è la competizione con i Phasianus colchicus che depongono le loro uova nei nidi di galline della prateria (cuculizzandoli). Infatti, le uova del fagiano si schiudono per prime e questo fa sì che le galline della prateria abbandonino il nido credendo che i pulcini schiusi siano i loro. In realtà le loro uova abbandonate a se stesse non si schiudono e i piccoli solitamente muoiono all’interno per mancata incubazione.
Conservazione: il Tympanucus c. pinnatus era quasi estinto negli anni '30 a causa della pressione venatoria e della perdita dell’habitat. L’Illinois, ad esempio, nel 1800 contava milioni di individui mentre attualmente, come altri uccelli delle praterie, a causa della massiccia perdita di habitat sono sull'orlo dell'estinzione, con una popolazione di circa 200 esemplari nell'Illinois nel 2019. Circoscritti in piccoli appezzamenti. di prateria gestita. [6] In tutto il Nord America, si ritiene che la loro popolazione sia diminuita gravemente, fino a circa 500.000 individui. Nel maggio 2000, il Canadian Species at Risk Act ha elencato il Tympanuchus c. pinnatus estinto nel territorio canadese (Alberta , Saskatchewan , Manitoba , Ontario). Nuovamente confermato dal Comitato sullo stato della fauna selvatica in pericolo di estinzione in Canada nel novembre 2009. Nonostante ciò, segnalazioni ed avvistamenti continuano a verificarsi nelle regioni centro-meridionali dell'Alberta e Saskatchewan, così come nell'Ontario meridionale, con avvistamenti comunque estremamente rari.
In stati come Iowa e Missouri, un tempo con fiorenti popolazioni, stimate in centinaia di migliaia, il numero totale è sceso a circa 500. Per questo, dal Dipartimento di Conservazione del Missouri è stato avviato un programma che contempla l’importazione di esemplari dal Kansas e Nebraska nella speranza che riescano a ripopolare lo stato e ad aumentare il numero fino a 3.000 individui.
Il Wisconsin centrale ospita circa 600 individui, in calo rispetto ai 55.000 di quando la caccia fu proibita nel 1954. Zona prevalentemente paludosa, dominata da abeti rossi e tamarack (Larix laricina ) prima dell'insediamento europeo, venne bonificata dai primi pionieri nel tentativo di coltivare il terreno povero e poco adatto allo scopo. Quando le praterie a sud ed a ovest furono urbanizzate e riconvertite all’agricoltura, e disboscata la metà meridionale del Wisconsin, le praterie si estesero verso nord re-impossessandosi dei terreni agricoli abbandonati. Oggi, oltre 30.000 acri sono gestiti dal Dipartimento delle risorse naturali del Wisconsin come habitat per i galli della prateria. Gli appassionati di birdwatching viaggiano da tutto il mondo per visitare il Wisconsin ad aprile in occasione del Central Wisconsin Prairie Chicken Festival, avviato nel 2006 dal Golden Sands Resource Conservation & Development Council, Inc.
Minacce: la perdita di habitat è la più grande minaccia storica per le popolazioni di Timpanuchus. Oltre il 95% di tutte le praterie con erba alta negli Stati Uniti sono state convertite in terreni agricoli. La conversione delle praterie autoctone in coltivi è particolarmente dannosa per queste forme. In uno studio di radiotelemetria condotto dalla Kansas State University è stato scoperto che "la maggior parte delle galline delle praterie evitava di nidificare o allevare la propria covata entro un quarto di miglio dalle linee elettriche e entro un terzo miglio dalle strade migliorate". (Kansas Department of Wildlife and Parks), così come evitavano le torri di comunicazione e fattorie rurali.
Gli studi hanno scoperto che i mesopredatori come puzzole striate, procioni e opossum aumentano significativamente la perdita di uova; cosicché la rimozione sperimentale di questi predatori ha aumentato il successo della nidificazione dal 33% all'82%. La perdita di predatori al vertice come orsi, lupi e leoni di montagna si traduce in un aumento delle popolazioni di questi mesopredatori che si traduce in una riduzione delle popolazioni di galli della prateria, un esempio di cascata trofica dall'alto verso il basso. Anche i fagiani comuni non autoctoni riducono la riproduzione dei polli della prateria attraverso il parassitismo del nido .
Le dimensioni ridotte di alcune popolazioni isolate di polli della prateria nella parte orientale dell'areale hanno provocato una strozzatura (collo di bottiglia) della popolazione stessa, che ha ridotto la diversità genetica e, in definitiva, la sopravvivenza della prole. Nell'Illinois, la gestione della fauna selvatica includeva il "salvataggio genetico" di popolazioni piccole e potenzialmente consanguinee introducendo uccelli da altre aree.
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Dan Vichers - 2 Jacob Drucker - 3 Nigel Voaden ( località indicate dai fotografi: 1 Bledsoe Ranch (private property), Yuma, Colorado 29-04-2012 USA - 2 Bledsoe Ranch (restricted access), Yuma, Colorado 02-05-2017 USA - 3 Wray GPC lek--location non-specific, Yuma, Colorado 18-04-2015 USA )
1 - Maschio 2 - Maschio 3 - Maschio
Tympanuchus c. pinnatus
Foto da : 1-2 www.ebird Autori: 1 Jacob Drucker - 2 Anne Bielamowicz - 3 www.inaturalist.org Autore: docprt ( località indicate dai fotografi: 1 Bledsoe Ranch (restricted access), Yuma, Colorado 02-05-2017 USA - 2 Glade, Phillips, Kansas 13-04-2024 USA - 3 Yuma County, Colorado - 04-04-2023 USA )
1 - Maschio 2 - Maschio 3 - Maschio
Tympanuchus c. pinnatus
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Mark Siebers - 2 Tom Duncan - 3 Tommy Childers ( località indicate dai fotografi: 1 Buena Vista Grasslands-Marsh--Lake Rd., Portage, Wisconsin 13-04-2024 USA - 2 Audubon of Kansas 2024 (Generic), Phillips, Kansas 13-04-2024 USA - 3 Cairo, Hall, Nebraska 13-04-2024 USA )
1 - Maschio 2 - Maschio 3 - Maschio
Tympanuchus c. attwateri.....( Tetraone della prateria di Attwater )............Bendire C.E. .....1893
Luoghi di origine e habitat: il Tympanuchus cupido attwateri è originario del Texas costiero e Louisiana, dove ormai è estinto (Stati Uniti). Endemico delle praterie costiere del Golfo occidentale. Storicamente la sua gamma si estendeva a ovest dal Bayou Teche in Louisiana al fiume Nueces in Texas. Probabilmente estendeva i suoi areali fino a Tamaulipas (Messico) ed entroterra per circa 120 km. In totale la sua distribuzione copriva 24.000 km. Attualmente allo stato selvatico si trovano solo in due località: l' Attwater Prairie Chicken National Wildlife Refuge nei pressi dell’Eagle Lake, e su terreni privati nella contea di Goliad, entrambe le località si trovano nel Texas (USA).
Descrizione: misura mediamente da 40 a 45 cm., e pesa da 0,7 a 0,9 kg., con un’apertura alare di 70 cm. Presentano pesanti barre verticali di colore marrone scuro e bianco lucido sul mantello, fianchi e parti inferiori. Mostra un accentuato dimorfismo sessuale. I maschi oltre alle apteria (sacche ai lati del collo che può essere gonfiata d'aria ) di colore arancione acceso, mettono in mostra vistose carrucole gialle sopraorbitali e lunghe penne decorative scure, adagiate sui lati del collo se rilassati, che possono essere sollevate a stilizzare delle prominenti orecchie durante le esibizioni e/o quando sono particolarmente eccitati. Mediamente vivono da 2 a 5 anni.
Riproduzione: le esibizioni dei maschi e/o accoppiamenti si osservano da gennaio alla metà maggio, con un picco che si verifica verso la metà di marzo, quando si riuniscono in piccoli gruppi in luoghi con erba bassa, terreno nudo o collinari per scegliere un compagno. Queste particolari aree vengono chiamate lek o "terreno rimbombante”, relativamente ai richiami rimbombanti “woo-woo” dei maschi provenienti dagli apteria gonfiati di aria, mentre si pavoneggiano nel tentativo di attrare le femmine. Alcune delle danze tradizionali degli indiani delle pianure nordamericane si basano su questa forma di esibizione.
Nella tarda primavera vengono deposte da 10 a 14 uova in nidi rudimentali posti direttamente a terra, nascosti nell'erba alta. Le uova si schiudono circa 26 giorni dopo. Solo circa 3 uova su 10 si schiudono, mentre le rimanenti vengono perse a causa dei predatori. I pulcini restano con la madre per circa sei settimane.
Dieta e predazione: la specie mostra una dieta diversificata che principalmente include germogli d’erba, petali di fiori, semi e altri vegetali integrati con insetti in generale. I loro predatori includono falchi, gufi, coyote, procioni, puzzole, opossum, serpenti cani e gatti rinselvatichiti. I pulcini sono sensibili alle inondazioni.
Conservazione: nel 1900, fino a 1.000.000 di galli delle praterie di Attwater abitavano le praterie costiere. Si ritiene che la perdita di habitat sia la ragione principale del loro declino. Uno dei principali fattori fu la diffusa piantumazione, a partire dai primi anni del 1900, di alberi di sego cinesi ( Triadica sebifera ) per avviare la produzione industriale del sapone. Da allora, la Triadica sebifera ha dimostrato di essere un invasore aggressivo relativamente alle praterie costiere dove sostituisce il diverso assemblaggio di vegetali autoctoni, dominato da erbe di prateria e piante erbacee, con agglomeramenti densi e quasi monospecifici che alterano significativamente i processi biotici e abiotici dell'ecosistema. Anche le praterie costiere sono diminuite con l'invasione di erbe non autoctone come le graminacee del genere Andropogon importate dal Vecchio Mondo che creano monocolture e modificano la struttura delle praterie autoctone. L’urbanizzazione ha ulteriormente contribuito alla perdita di habitat. Come risultato di questi cambiamenti avvenuti negli ultimi 100 anni l’ecosistema delle praterie, dove un tempo prosperava il Tympanuchus c. attwateri, esiste solo in piccole zone sparse la cui continua esistenza è minacciata. Probabilmente anche altri cambiamenti meno evidenti hanno contribuito alla creazione dell'ecosistema attuale. Dove un tempo pascolavano i bisonti delle pianure e gli incendi periodici dovuti ai fulmini riducevano la boscaglia, ora i galli della prateria trovano difficoltà a farsi strada nel fitto sottobosco
Uno studio del 1937 registrò circa 8.700 polli delle praterie di Attwater rimasti in quattro contee del Texas. E' stato inserito nell'elenco delle specie a rischio di estinzione dal marzo 1967, quando in natura si contavano circa 1.070 individui. Nel 2003, meno di 50 uccelli erano rimasti allo stato selvatico.
Nel 1999, la Nature Conservancy decise di consentire nuove trivellazioni nel Texas vicino alle aree di riproduzione primarie in terreni di proprietà della stessa Conservancy. Secondo alcune organizzazioni, tra cui la Wildlife Society , ciò danneggiò la popolazione di galli della prateria in quella località. Il numero di galline della prateria di Attwater che nidificano sul terreno di proprietà della Conservancy è sceso da 36 nel 1998 a 16 nel 2003. Da allora le galline della prateria di Attwater sono scomparse dal sito.
Nel 2014 erano rimasti circa 260 uccelli, dei quali circa 100 vivevano allo stato selvatico. Sono in corso programmi di riproduzione in cattività in luoghi come il Fossil Rim Wildlife Center, gli zoo di Abilene e Caldwell (Tyler, TX). Attraverso la partnership con lo zoo di Houston, uno gruppo riproduttivo in cattività risiede sul terreno del Lyndon B. Johnson Space Center della NASA vicino a Clear Lake .
Nel 2016, la popolazione è scesa a 42 esemplari a seguito delle forti inondazioni primaverili, che hanno spazzato via un’intera generazione di uova. L’uragano Harvey nel 2017 è stato ancora più devastante, probabilmente uccidendo almeno 32 uccelli, con solo cinque femmine trovate nella zona nel corso dell’indagine post-uragano. Nella primavera del 2018, la popolazione selvatica stimata era di 12 esemplari. A febbraio 2019, dopo i molti rilasci avvenuti l’anno precedente ad opera dello zoo di Houston, la popolazione selvatica era di circa 200 individui. Da allora, la popolazione selvatica è nuovamente diminuita. Un conteggio effettuato sempre nello stesso anno, indicava che rimanevano solo 108 uccelli, ed in base ad un rapporto del febbraio 2021 ne rimanevano meno di 100.
Foto da : 1-2 www.ebird.org Autori: 1 Roseanna Denton - 2 John Cocanower - 3 www.inaturalist.org Autore: Esmeralda Fisher ( località indicate dai fotografi: 1-2 Attwater Prairie Chicken NWR, Colorado, Texas 22-02-2015 e 13-04-2013 USA - 3 Goliad country, Texas 23-04-2023 USA )
1 - Maschio 2 - Maschio 3 - Maschio
Tympanuchus c. attwateri
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autore: Troy Hibbitts ( località indicata dal fotografo: 1-2-3 Attwater Prairie Chicken NWR, Colorado, Texas 26-11-2020 USA )
1 - Femmina 2 - Femmina 3 - Femmina
Tympanuchus pallidicinctus ( Tetraone della prateria minore )...........Ridgway............1873
Luoghi di origine: della popolazione totale circa la metà vive nel Kansas occidentale, mentre l'altra metà si trova distribuita nelle praterie dell'ovest Oklahoma, Texas, Nuovo Messico e Colorado sud-orientale. La perdita dell'habitat ha reso vulnerabile questa specie. Considerato "vulnerabile" dalla IUCN a causa della sua gamma limitata e frammentata, è estremamente sensibile alla distruzione dell'habitat. Esistono prove indicanti che il riscaldamento globale può avere un'influenza particolarmente dannosa riducendo notevolmente le dimensioni dell'ecosistema di artemisia. Dai resti subfossili, ad esempio quelli provenienti da Rocky Arroyo nelle Montagne di Guadalupe, si intuisce che la loro gamma si estendeva ben oltre gli attuali confini, ed apparentemente la contrazione dei territori avvenne non oltre l'8000 A.C.
Descrizione e comportamento: leggermente più piccolo del congenere Tympanuchus cupido, con una colorazione generalmente meno definita rispetto a quest'ultimo, contraddistinta da tinte mimetiche che vanno dal grigiastro al marrone, più chiare sulle parti inferiori. I maschi oltre alle apteria (sacche ai lati del collo) di colore amaranto-arancione, mettono in mostra vistose escrescenze gialle sopraorbitali e lunghe penne decorative scure, adagiate sui lati del collo se rilassati, che possono essere sollevate a stilizzare delle prominenti orecchie durante le esibizioni e/o quando sono particolarmente eccitati. Tipicamente, misurano 35-45 cm., di lunghezza compresa la corta coda, per un peso di peso di circa 700-800 grammi. Abitano l'ecosistema delle alte pianure, ed i loro habitat preferiti includono arbusti, querceti, arenarie e/o sabbia mescolati ad erbe alte, necessari per nascondersi dai predatori aerei e terrestri durante i mesi estivi. Inoltre queste zone vegetali forniscono il fogliame e gli insetti di cui si cibano.
I maschi mostrano mostrano il comportamento classico del lekking, riunendosi in primavera in aree che offrono maggiore visibilità e competono per la posizione all'interno delle stesse. Le dimostrazioni aggressive nella maggior parte dei casi risultano perlopiù solo figurate, anche se occasionalmente possono sfociare in veri e propri combattimenti. Una volta stabiliti i territori, iniziano le esibizioni, generalmente all'alba ed al tramonto, con i maschi che cercano di attrarre le femmine, ballano e facendo gesti aggressivi nei confronti dei rivali. Le femmine selezionano i maschi in base all'attività e alle abilità vocali, tuttavia i soggetti dominanti tendono ad occupare il centro del lek e ottengono una percentuale sproporzionatamente alta di copulazioni.
Nonostante i maschi possano esibirsi in lekking anche in autunno, i galli della prateria minori si riproducono in primavera, e questo potrebbe essere legato alla creazione di posizioni lekking per la stagione successiva, mostrando una "fedeltà" territoriale al loro lek per più stagioni. Nonostante la frammentazione delle popolazioni a causa dello sfruttamento del territorio, la diversità genetica viene mantenuta, anche dopo una perdita di circa il 97% della popolazione storica. Questa fluidità genetica è probabilmente mantenuta dalle femmine che lasciano il terreno lekking dove sono state inseminate e cercano condizioni di nidificazione favorevoli vicino ad altri terreni di lekkin. Dopo l'accoppiamento, le femmine ricercano un posto adatto per il nidificazione, selezionando le aree principalmente in base alla copertura vegetale orizzontale e verticale, la disponibilità di lettiere e la vicinanza ad altri siti di lekking. Le deposizioni consiste in 6-14 uova color crema finemente punteggiate di macchie da oliva a marrone chiaro, a volte con segni di lavanda. L'incubazione si protrae per circa tre settimane. I giovani diventano indipendenti dopo 12 -15 settimane dalla nascita. Le femmine che non hanno avuto successo con la loro prima covata, possono tentare di approntarne una seconda nella stessa stagione. I maschi, oltre al materiale genetico, contribuiscono molto poco nell'allevamento della prole. Nei mesi invernali, quando le temperature diventano estreme, questi uccelli si nasconderanno nella neve per ripararsi. Generalmente non hanno una durata della vita prolungata, e ben il 65% di loro soccombe nel corso nel primo anno, e solo una piccola parte raggiunge la durata massima della vita stimata in cinque anni. L'alto tasso di mortalità è influenzato da predatori e collisioni durante il volo con ostacoli artificiali come recinzioni e linee elettriche.
Foto da : 1-2-3 www-ebird.org Autori: 1 Adam Wood - 2 David McQuade - 3 Julio Mulero ( località indicate dai fotografi: 1 Lipscomb, Texas <no data> USA - 2 Chaves, New Mexico <no data> USA - 3 Gove, Kansas <no data> USA )
1 - Maschio 2 - Maschio 3 - Maschio
Tympanuchus pallidicinctus ( Tetraone della prateria minore )...........Ridgway............1873
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Richard Thunen - 2 Matt Baumann - 3 Dan O'Brien ( località indicate dai fotografi: 1-3 Gove, Kansas <no data> USA - 2 Roosevelt, New Mexico <no data> USA )
1 - Maschio 2 - Maschio 3 - Maschio
Tympanuchus pallidicinctus ( Tetraone della prateria minore )...........Ridgway............1873
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Bob Foehring - 2 Sue Newland - 3 Julio Mulero ( località indicate dai fotografi: 1-2-3 Gove, Kansas <no data> USA )
1 - Femmina 2 - Femmina 3 - Femmina
Tympanuchus phasianellus ( Tetraone coda aguzza ).........Linnaeus..........1758
Politipica - 7 sottospecie attualmente riconosciute - sei viventi ed una estinta:
* Tympanuchus p. phasianellus.......Linnaeus......1758 - Si trova nel Manitoba, Ontario settentrionale e Quebec centrale (Canada)
* Tympanuchus p. columbianus.......Ord...............1815 - Praterie di artemisia dell'Idaho, Wyoming, Colorado, Utah ( USA ) e Columbia Britannica ( Canada )
* Tympanuchus p. kennicotti............Suckley.........1862 - Dal fiume Mackenzie al Grande Lago degli Schiavi ( Territori del Nord- Ovest, Canada )
* Tympanuchus p. campestris.........Ridgway.......1884 - Vive nel Saskatchewan, Manitoba sud-orientale, Ontario sud-occidentale e nella Penisola superiore del Michigan fino al Minnesota settentrionale e al Wisconsin settentrionale .
* Tympanuchus p. jamesi.................Lincoln.........1917 - Sud di Alberta e Saskatchewan ( Canada ), est Montana, nord/sud Dakota, ovest Nebraska e nord-est Wyoming ( USA )
* Tympanuchus p. caurus................Friedmann....1943 - Si trova nell'Alaska orientale ( USA ), sud dello Yukon, nord della Columbia Britannica e nord Alberta (Canada )
* * † T. p. hueyi : La pernice codaguzza del New Messico è estinta
* Tympanuchus p. phasianellus..................Tetraone coda aguzza settentrionale - In parte migratorio
* Tympanuchus p. columbianus..................Tetraone coda aguzza della Columbia - Predilige zone isolate pianeggianti di artemisia e erbe alte autoctone
* Tympanuchus p. kennicotti.......................Tetraone coda aguzza nordoccidentale - E' specie residente
* Tympanuchus p. campestris....................Tetraone coda aguzza delle praterie - Predilige il sottobosco basso di foreste recentemente convertite alle zone arbustive. Convive con il congenere Tympanuchus cupido pinnatus nei pressi della Red River Valley settentrionale
* Tympanuchus p. jamesi...........................Tetraone coda aguzza di James - Predilige le praterie miste autoctone, terreni coltivati e rivieraschi boscosi/cespugliati, ruscelli e fiumi che offrano una fonte di cibo invernale sopra la coltre di neve sotto forma di gemme e bacche
* Tympanuchus p. caurus...........................Tetraone coda aguzza dell'Alaska
Luoghi di origine: le diverse sottospecie occupavano storicamente 8 delle attuali province canadesi e 21 degli odierni Stati Uniti prime dell'insediamento europeo nel Nord America (Johnsgard 2002). Raggiungendo l'Alaska a nord, a sud, attraverso la California, fino al New Mexico, e l'est del Quebec in Canada ( Johnsgard 2002 ). A seguito dell'insediamento europeo, il tetraone è stato estirpato da California , Kansas , Illinois , Iowa , Nevada e New Mexico, ( Johnsgard 1973, Connelly e altri 1998 )
Le sei sottospecie spaziano in tutte le aree precedentemente elencate. Tympanuchus phasianellus phasianellus varia dall'Ontario al Quebec. Tympanuchus phasianellus columbianus si estende dalla Columbia Britannica verso sud, a Washington, Idaho e Colorado. Tympanuchus phasianellus kennicotti abita aree dei Territori del Nordovest in Canada. Tympanuchus phasianellus campestris si estende dall'Ontario occidentale ai Grandi Laghi occidentali. Tympanuchus phasianellus jamesi è diffuso nell'Alberta e nel Saskatchewan in Canada, e copre anche il Montana, il Nord e il Sud Dakota, il Wyoming, il Nebraska e il Kansas. Tympanuchus phasianellus carus si estende dal lato orientale dell'Alaska, verso est fino alla Provvidenza dello Yukon, alla Columbia Britannica e all'Alberta ( Birdlife International, 2012 ; Connelly, et al., 1998 ; Lisney, et al., 2012 ).
Note descrittive e comportamento: nel 1750 il naturalista inglese George Edwards incluse un'illustrazione con relativa descrizione dei questa forma nel terzo volume della sua " "A Natural History of Uncommon Birds" utilizzando il nome inglese "The Long-tailed Grous from Hudson's-Bay". Edwards basò la sua incisione colorata a mano su un esemplare conservato catturato nella Baia di Hudson e portato a Londra da James Isham. Quando nel 1758 il naturalista svedese Carl Linnaeus aggiornò il suo "Systema Naturae" per la decima edizione, incluse la specie nel genere Tetrao. Linnaeus allegò una breve descrizione e coniò il nome binomiale Tetrao phasianellus citando il lavoro di Edwards. Il gallo coda appuntita è ora inserito nel genere Tympanuchus introdotto nel 1841 dallo zoologo tedesco Constantin Wilhelm Lambert Gloger per il tetraone maggiore della prateria. Il nome del genere combina il greco antico tumpanon = "tamburo" con ēkheō = "suonare". L'epiteto specifico phasianellus è un diminutivo del latino Phasianus = "fagiano".
Negli adulti la coda si mostra relativamente breve con le due timoniere centrali a punta quadrata ed un poco più lunghe delle esterne. Caratteristica che suggerì quello che divenne il loro nome comune. Il piumaggio è screziato di marrone scuro e chiaro su uno sfondo biancastro, risultando più chiari sulle parti inferiori con ventre uniformemente bianco coperto da deboli marcature a forma di "V". I maschi adulti presentano carrucole gialle sopra agli anelli oculari, e vistose apteria ( sacche che possono essere gonfiate d'aria) viola ai lati del collo, caratteristica che distingue il gallo codaguzza dal gallo della salvia, dato che i maschi di questi ultimi presentano apteria di colore giallo o arancione ( Connelly et al., 1998 ). La femmina assomiglia al maschio, ma è più piccola, con colorazione meno distintiva e carrucole gialle sopra agli anelli oculari meno evidenti. I maschi pesano in media 951 g e le femmine 815 g.
I giovani sono completamente piumati all'età di 6 settimane e sembrano simili a femmine dai colori opachi. Mostrano un aspetto grigiastro e piume del petto più color cuoio che bianche.
I maschi si esibiscono in zone aperte ( arene ) conosciute come lek frequentate, ognuna, da uno ad un massimo di 20 maschi (in media 8-12). Un lek è un'area comune in cui vengono esibiti rituali di corteggiamento (Merriam-Webster Dictionary 2010). Queste arene vengono solitamente utilizzate da marzo a luglio con il picco di presenze che si verifica a fine aprile, inizio maggio (Conelly et al., 1998). Tuttavia questi periodi possono variare in funzione delle condizioni climatico/ambientali. Nel nord Dakota Johnsgard (2002) ha constatato un ritardo protrattosi fino a due settimane a causa delle intemperie. I maschi stando all'interno dei loro minuscoli domini si esibiscono battendo rapidamente i piedi, circa 20 volte al secondo, e facendo vibrare le penne della coda mentre girano in tondo o danzano in avanti, mentre le sacche viola vengono gonfiate e sgonfiate. I maschi usano "tubare" e competere per attrarre le femmine (Sisson 1969, Bergerud e Gratson 1988, Conelly e altri 1998), che daranno la preferenza ai soggetti ( uno o due, più o meno dominanti ) che si trovano al centro del lek. Avvenuta la copula si allontanano per approntare il nido, covare ed allevare i piccoli senza nessun tipo di aiuto da parte del maschi. Occasionalmente un soggetto di basso rango può camuffarsi da femmina ed avvicinarsi all'area in si trova il maschio dominante per sfidarlo.
Tympanuchus phasianellus specie/gamma - www.allaboutbirds.org
Il lek, o arena per esibizione, è solitamente costituito da una vegetazione nativa corta e relativamente piatta (Manske e Barker 1987, Hanowski et al., 2000). Altri tipi di habitat utilizzati per i lek sono terre coltivate, aree incendiatesi di recente, siti in cui l'erba è stata falciata, cime di colline e prati umidi ( Ammann 1957, Kobriger 1965 e Johnsgard 1973, Johnsgard 2002). Viene selezionato qualsiasi punto che offra un buon campo visivo in modo da poter vedere gli altri maschi, l' avvicinarsi delle femmine e/o eventuali predatori (Sisson 1969; Manske and Barker1987; Johnsgard 2002).
Il tipo di vegetazione entro la quale approntare il nido, costituisce uno dei tipi di habitat più importanti per le femmine, che tuttavia può variare profondamente in relazione alle diverse sottospecie ( Roersma 2001 ). Hamerstrom Jr. ( 1939 ) trovò la maggior parte dei nidi di Tympanuchus p. campestris approntati in aree con fitta boscaglia e boschi ai bordi di paludi. Gieson e Connelly ( 1993 ) hanno riportato che il T. p. columbianus per celare il nido predilige gli arbusti densi di varia altezza, mentre il congenere T. p. jamesii seleziona siti a vegetazione residua densa con una componente arbustiva ( Kirby e Grosz 1995, Roersma 2001 ). In ogni caso i siti di nidificazione sono solitamente caratterizzati da una vegetazione residua alta e densa ( crescita dell'anno precedente ) con la presenza, o perlomeno nelle vicinanze, di vegetazione legnosa (Manske e Barker 1987; Prosa et al. 2002 ). Goddard et al. ( 2009 ) affermano che l'uso di habitat dominati da arbusti non è stato documentato da molti altri ricercatori. Goddard et al. ( 2009 ) scoprirono che le femmine di T. phasianellus ad Alberta, in Canada, all'inizio della stagione riproduttiva hanno dato la preferenza ad habitat tipo steppa arbustiva nei loro primi tentativi di nidificazione a causa del maggiore copertura fornita dagli arbusti rispetto all'erba residua. Roersma ( 2001 ) scoprì anche anche scoperto che nel sud di Alberta è stata selezionata una vegetazione legnosa più alta rispetto a quella di tutti gli altri habitat valutati, e che vengono utilizzate in proporzioni maggiori rispetto all'habitat boscoso disponibile. Questi risultati contraddicono Prose et al. ( 2002 ), e cioè che la vegetazione residua è fondamentale a causa della precocità riproduttiva stagionale di questi tetraonidi.
La frammentazione degli habitat è stato uno dei fattori principali che hanno determinato il declino delle sottospecie di P. phasianellus in tutta la loro distribuzione sul territorio nordamericano ( Silvy e Hagen 2004 ). Il tipo di frammentazione dell'habitat varia in base alla successione ecologica, in quanto le aree arbustive / praterie si trasformano in boschive. La soppressione degli incendi, le piantagioni di alberi, la limitazione delle pratiche di registrazione e un aumento delle specie legnose invasive hanno anche portato alla frammentazione degli habitat, tuttavia la causa principale e/o fattore determinante, è stata l'industria agricola.
L'Homestead Act del 1862 concesse ai primi coloni grandi distese di prateria vergine, e nel 1905 circa 41 milioni di ettari erano stati coltivati ( Olsen 1997 ). Gran parte di questa vastissima area era caratterizzata da pascoli semi-aridi con precipitazioni sub-marginali comunque in grado di alimentare la produzione vegetale ( Olsen 1997 ). L'aratura ha rappresentato un cambiamento epocale e permanente della natura dei terreni. Un altro contributo alla frammentazione dell'habitat di questi tetraoni, non monitorato, è l'eccessivo pascolo del bestiame ( Kirsch e altri 1973, Giesen e Connelly 1993, Kirby e Grosz 1995, Reece e altri 2001, Sidle 2005 ). Il bestiame e relativo pascolo, se condotto correttamente può essere uno strumento importante nella gestione dell'habitat per questi tetraonii ( Evens 1968, Kirby and Grosz 1995, Sidle 2005 ). L'habitat è stato gravemente degradato dai primi coloni, ed ancor prima che si capisse quanto fosse impattante sull'ambiente il pascolo eccessivo.
Un effetto secondario dell'agricoltura primitiva durante gli anni del Dust Bowl e della Grande Depressione alla fine degli anni '20 e all'inizio degli anni '30, fu l'abbandono dei terreni giudicati improduttivi ( Olsen 1997 ). Il governo degli Stati Uniti acquistò gran parte di questa terra attraverso il Programma di utilizzazione del suolo, con la gestione controllata dal servizio Forestale degli Stati Uniti e dal Bureau of Land Management ( Wooten 1965; Olsen 1997 ). Durante la siccità degli anni '30, queste agenzie hanno ripiantato alcune di queste aree con vegetazione non nativa altamente competitiva com Bromus inermis e Agropyron cristatum ( servizio forestale USDA-USA 2001 ). Queste piante servirono al loro scopo, ri-vegetando e proteggendo il terreno, ma questi invasori divennero grandi concorrenti e influenzarono direttamente la vegetazione nativa. In alcuni casi addirittura forzando la vegetazione nativa, creando habitat mono culturali non tra i favoriti da questi tetraoni, che prediligono siti con elevata eterogeneità. Hamerstrom (1939 ) affermava che "più importante delle singole piante di copertura è il fatto che la maggior parte dei nidi di tutte le sottospecie erano in un mix di copertura piuttosto che in stand puri".
Determinazione del sesso – Le caratteristiche principali del maschio e femmina differiscono solo leggermente. Il sesso può essere distinto con una precisione di circa l'87% in base all'aspetto delle due timoniere centrali (penne della coda). Le marcature su queste piume mostrano uno schema fortemente trasversale nelle femmine, mentre quelle del maschio sono quasi paralleli al rachide (asta della piuma).
Henderson et al. (1967) identificarono anche differenze nei modelli delle piume della corona sulla quale le singole piume nei maschi sono uniformemente scure con bordo color cuoio, mentre nelle femmine presentano bande trasversali chiare e scure alternate.
Le marcature sulle piume della corona dei maschi possono "suggerire" una barra trasversale chiara, in particolare sugli apici, ma nell'aspetto grossolano mostrano un'area scura a forma di V. Le corone dei maschi sono scure e di aspetto relativamente uniforme. Le corone delle femmine appaiono macchiate e barrate.
I meno esperti dovrebbero esaminare le singole piume sulla corona piuttosto che i modelli grossolani della stessa. L'identificazione di ovaie e testicoli è sicuramente il metodo più affidabile per determinare il sesso. La posizione e l'aspetto delle gonadi sono gli stessi per tutti i tetraoni.
Determinazione dell'età – Le tecniche per determinare l'età dei giovani non sono così ben descritte come lo sono per gli adulti., e vengono approssimativamente indicate come giovanile, immatura e adulta in base a velocità e modello della muta primaria. I pulcini probabilmente sostituiscono le primarie giovanili a partire dal primo mese di vita e continuano al ritmo di circa una piuma ogni cinque giorni. Le due primarie più esterne vengono conservate durante il primo inverno e sostituite nel corso della muta post-nuziale, entro il secondo inverno. In autunno, i giovani possono essere distinti dagli adulti in base all'aspetto delle 2 primarie esterne (più strette e più appuntite rispetto a quelle primarie degli adulti) che si mostrano pesantemente sbiadite e usurate dopo il primo inverno. Caratteristica utilizzata per distinguere i soggetti di un anno (negli esemplari immaturi, l'aspetto delle due primarie esterne è più ruvido, usurato e sbiadito rispetto alle primarie da uno a otto. Le due primarie esterne degli uccelli adulti appariranno nuove, scure e arrotondate nella parte superiore). La muta post-nuziale dei giovani phasianellus è simile per frequenza e modello a quella di altre specie di tetraoni (Johnsgard 1973). la muta nuziale è apparentemente associata a cambiamenti endocrini e potrebbe avvenire un poco prima nei maschi.
Curiosità: le apteria (estensioni dell’esofago di colore viola che possono essere gonfiate come sacche ai lati del collo) mostrate dai maschi nel corso delle esibizioni riproduttive, non sono solo semplici ornamenti. Amplificano il tubante richiamo di corteggiamento del maschio e possono aiutare a mostrare la sua prestanza generale.
Questa specie sviluppa proiezioni carnose sulle dita dei piedi chiamate pectinae (singolare: pectina) che distribuiscono il peso mentre cammina su superfici instabili come i nevai.
Come le pernici bianche ed altre specie di tetraoni della prateria, i Tympanichus phasianellus a volte approntano dei tunnel nella neve per trascorrervi la notte come protezione dai predatori e isolamento dal freddo estremo.
Alcune tribù di nativi americani hanno molta familiarità con le esibizioni primaverili del gallo cedrone e hanno incorporato elementi delle esibizioni degli uccelli nelle loro danze tradizionali. Alcuni, inclusa la danza del gallo cedrone del popolo Tutchone settentrionale, continuano ad essere praticati nel ventunesimo secolo.
Tympanuchus phasianellus jamesi ( Tetraone coda aguzza di James ).........Lincoln............1917
Nota: come spesso accade con i Galliformi, e non solo, fotograficamente le sottospecie risultano pressoché indistinguibili, quindi, a rappresentare la specie è stato scelto il Tympanuchus p. jamesi in quanto, con il conspecifico Tympanuchus p. columbianus sembrano, perlomeno fotograficamente, le due forme più "diffuse" e "numerose" nonostante quest'ultimo sia ormai raro nello stato di Washington con sette popolazioni residue circoscritte nelle contee di Douglas, Lincoln e Okanogan con un totale che conta circa 1.000 individui distribuiti in meno del 5 percento del loro areale storico mentre un tempo erano centinaia di migliaia.
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1-3 Sam Zhang - 2 Tony Lammers ( località indicate dai fotografi: 1-3 Bluestem Prairie SNA, Clay, Minnesota 12-05-2023 USA - 2 Fortification Rd, Campbell, Wyoming 21-04-2024 USA )
1 - Tympanuchus. p. jamesi ( maschio ) 2 -Tympanuchus. p. Jamesi ( maschio ) 3 - Tympanuchus. p. jamesi maschio )
Tympanuchus phasianellus jamesi femmine e Tympanuchus p. columbianus maschio come esempi "tipici" per successiva presentazione
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Aaron Roberge - 2 Corey Husic - 3 Cheryl Rosenfeld ( località indicate dai fotografi: 1 Maple Creek, Saskatchewan 21-05-2023 Canada - 2 Nord Wetland (McHenry Co.), McHenry, North Dakota 14-07-2023 USA - 3 Fawn Creek Rd, Steamboat Springs (Routt Cty, CO), Routt, Colorado 26-04-2024 USA )
1 - Tympanuchus. p. jamesi ( femmina ) 2 -Tympanuchus. p. jamesi( femmina ) 3 - Tympanuchus. p. columbianus ( maschio "tipico" )
Tympanuchus phasianellus alcuni esempi di livree che appaiono diverse da quelle tipiche
Nota: le tre immagini sottoposte devono essere interpretate con la necessaria cautela in quanto potrebbe anche trattarsi di effetto fotografico anche se, soprattutto per le N° 1 e 3 parrebbero piuttosto realistiche. Come riferimento "tipicità" prendere in esame le foto della serie sopra esposta con due femmine Tympanuchus p. jamesi ed un maschio di Tymphanucus p. columbianus.
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Bill Telfair - 2 Calvin S. - 3 Darren Pendleton ( località indicate dai fotografi: 1 )
1 - Tympanuchus. p. jamesi ( maschio <?> ) 2 -Tympanuchus. p. jamesi ( femmina ) 3 - Tympanuchus. p. columbianus ( maschio )
Determinazione del sesso attraverso l'esaminazione della coda:
Nota: considerando che entrambi i sessi mostrano più o meno le stesse caratteristiche del piumaggio (indipendentemente da come possano risultare fotograficamente) e che le femmine sono provviste di carrucole gialle sopraorbitali, seppur più ridotte, e si esibiscono come i maschi, un metodo relativamente sicuro (87%), come indicato anche nella parte sopra esposta dedicata alla determinazione del sesso, riguarda l'osservazione del modello e colore delle code di maschio e femmina che nei soggetti adulti risultano completamente diverse come ben si può vedere negli esempi fotografici sotto esposti. Ciò riguarda non solo le code aperte a ventaglio, molto più semplice, ma anche, seppur non senza qualche difficoltà, quando le timoniere sono completamente serrate.
Foto da : 1 Autore sconosciuto - 2-3-4 www.ebird.org Autori: 1 Brock Gunter-Smith - 2 Elizabeth Szekeres - 4 Jay McGowan ( località indicate dai fotografi: 2 Winnipeg-: Brady Road Landfill, Winnipeg, Manitoba 28-10-2023 Canada - 3 Highway 540 fields, Manitoulin, Ontario15-04-2023 Canada - 4 Rt. 28 Powerline Cut, Schoolcraft, Michigan 06-06-2010 USA )
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Tympanuchus p. campestris ( maschio ) 4 - Tympanuchus p. campestris ( femmina )
Determinazione del sesso attraverso l'esaminazione della coda:
Nota: indipendentemente dalla colorazione del piumaggio, leggermente diverso da una sottospecie all'altra, e che può trarre in inganno a seconda della luce e/o posizione assunta al momento dello scatto fotografico, così come fondamentale è la capacità del fotografo, la marcatura della coda risulta quasi sempre un elemento visivo di distinzione sessuale, com'anche si evince nelle due immagini sottoposte.
Foto da : 1-2 www.ebird.org Autori: 1 Jean Carpentier - 2 Jean Carpentier ( località indicate dai fotografi: 1 Bluestem Prairie SNA, Clay, Minnesota 12-05-2023 USA - 2 Poulaires, Abitibi-Ouest, Quebec 30-12-2023 Canada )
1 - Tympanuchus p. jamesi ( maschio ) 2 - Tympanuchus p. pasianellus ( femmina
Determinazione del sesso attraverso l'esaminazione della coda:
Nota: indipendentemente dalla colorazione del piumaggio, leggermente diverso da una sottospecie all'altra, e che può trarre in inganno a seconda della luce e/o posizione assunta al momento dello scatto fotografico, così come fondamentale è la capacità del fotografo, la marcatura della coda risulta quasi sempre un elemento visivo di distinzione sessuale, com'anche si evince nelle immagini sottoposte.
Foto da : 1-2-3-4 www.ebird.org Autori: 1 Scott Somershoe - 2 Phil Bartley - 3 Patrick McGill - 4 Brock Gunter-Smith ( località indicate dai fotografi: 1 Ester Lake BBS route point No. 38, Phillips, Montana 09-06-2016 USA - 2 Road 12 South, Potter, Kimball, Nebraska 29-06-2024 USA - 3 Lostwood NWR, Burke, North Dakota 04-06-2022 USA - 4 Winnipeg--Brady Road Landfill, Winnipeg, Manitoba 28-10-2023 Canada )
1 - Tympanuchus p. jamesi (maschio) 2 - Tympanuchus p. jamesi (femmina) 3 - Tympanuchus p. jamesi (maschio) 4 - Tympanuchus p. campestris (femmina)
Tympanuchus phasianellus campestris e jamesi "rintanati" nella neve
Nota: nelle immagini sottoposte due soggetti che si sono scavati una "tana" nella neve in cerca di sicurezza ed un poco di tepore.
Foto da : 1 www.ebird.org Autore: Nicholas March - 2 www.inaturalist.org Autore: John Krampl ( località indicate dai fotografi: 1 Sax-Zim Bog, St. Louis, Minnesota, 14-01-2018 USA - 2 Division N° 3, Pincher Creek No. 9, Alberta 03-11-2022 Canada )
1 - Tympanuchus p. campestris 2 - Tympanuchus p. jamesi
Genere Centrocercus ( Elliot.....1823 ) - Per allevamento ecc, vedere in : GENERE TETRAONIDAE
In questo genere sono incluse 2 specie: < Centrocercus urophasianus > e < Centrocercus minimus >.
Centrocercus urophasianus ( Tetraone della salvia comune )............Bonaparte........1827
Luoghi di origine: si trova nelle pianure aride nel Canada meridionale e negli Stati Uniti occidentali.
Descrizione e comportamento: è la più grande specie di tetraone del Nord America. Si presenta con una colorazione grigiastra sulle parti superiori, con gola ventre neri; coda appuntita, e piume sul collo a formare un voluminoso colletto bianco. La femmina è più piccola, con livrea generalmente grigiastra inframmezzata da barrature marroni su schiena, gola e testa.. Durante il corteggiamento, il gallo gonfia le sacche di colore giallo-verdastro per attirare le femmine.
Foto da : 1 Jan Hempsted < www.hbw.com - 2 Dorian Anderson < www.allaboutbirds.org - 3 www.joelsartore.com
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Centrocercus minimus ( Tetraone della salvia di Gunnison ) .....Young, Braun, Oyler-McCance, Hupp,& Quinn........ 2000
Luoghi di origine: questa specie ha una distribuzione limitata alle steppe di artemisia del Nord America occidentale che e si trovano solitamente a quote non inferiori ai 2000 metri di altitudine.
Da - speakupforthevoiceless.org: questo articolo riguarda una delle specie più in pericolo di estinzione, ed una delle recenti scoperte, o forse, "una specie semplicemente trascurata" . Il Centrocercus minimus, comunemente noto negli USA come Gunnison Sage Grouse, spesso confuso con il congenere Centrocercus urophasianus o "Grande Sage Grouse", è elencato come ( in via di estinzione ) a causa del drastico calo delle popolazioni. La specie è stata identificata come "nuova specie" dal dott. Mark Young e altri nel 2000, nonostante gli ambientalisti ritenessero si trattasse del Centrocercus urophasianus. Per fortuna, dopo molte ricerche, questo splendido uccello, e le differenze rispetto al C. urophasianus, sono state finalmente identificate e portate a conoscenza dell'opinione pubblica.
Endemico degli Stati Uniti, dove le popolazioni sono costituite da un numero di esemplari drammaticamente scarso. Dal censimento risalente al 2005, gli individui adulti non superavano le 1.700 unità, il che equivale approssimativamente a 2.500-2.600 individui totali. Se negli Stati Uniti esistevano uccelli che dovevano beneficiare di "conservazione estrema"", il C. minimus è una delle specie che richiedevano uno stato di protezione immediato.
Le azioni di conservazione iniziarono nel 2005, ed inizialmente venne formato un gruppo di lavoro allo scopo di proteggere e sovraintendere tutti i progetti di conservazione di questa magnifica specie, e già nel 2008 il piano di conservazione identificò oltre 200 condizioni che richiedevano un intervento immediato per fermare l'improvviso declino e prossima estinzione. Nel 2005 oltre il novantacinque percento della popolazione di C. minimus era studiato e protetto da gruppi di lavoro.
Azioni di conservazione proposte / in corso:
Ripristinare e migliorare l'habitat, continuando a lavorare per prevenire ulteriori perdite e frammentazioni. Supportare la considerazione riguardante le leggi che tutelano le specie in via di estinzione. Continuare il monitoraggio della popolazione nei siti chiave. Condurre ulteriori ricerche ecologiche, concentrandosi sulla sopravvivenza, dispersione e sull'utilizzazione dell'habitat nelle diverse fasi della vita. Incoraggiare e facilitare l'attuazione di piani di gestione locali ed per l'intera gamma. Ridurre i disturbi, specialmente durante le esibizioni in lek. Indagare sulla possibilità di effettuare ripopolamenti in altre aree adeguate allo scopo di incrementare le piccole popolazioni. Continuare a lavorare per aumentare la consapevolezza, tra le parti interessate, sulle questioni chiave.
I Centocercus sono noti per i loro elaborati rituali di corteggiamento. In primavera i maschi si riuniscono in apposite "arene" ( lek, cioè piccoli spazi che ogni maschio si aggiudica, spesso combattendo anche ferocemente, solitamente situati in aree aperte nei pressi di macchie di artemisia ) esibendosi durante i mesi primaverili, per diverse ore al mattino presto ed a tarda sera, nel tentativo di attrarre le femmine, che stando in gruppo osservano queste esposizioni, per poi selezionare i maschi più adatti per accoppiarsi. Quindi solo i maschi più vigorosi e prestanti si accoppia.
Minacce:
Perdita, degrado e frammentazione degli habitat derivanti dalla costruzione di strade, nuovi insediamenti umani, pascoli e altre colture, linee elettriche, trattamenti chimici effettuati in agricoltura e considerevole aumento delle popolazioni di cervi, per i quali viene permessa una caccia stagionale allo scopo di mantenerne il numero sotto controllo, sono le principali cause del degrado di questa specie.
Molti siti utilizzati nei mesi invernali sono direttamente minacciati e ormai preclusi dall'urbanizzazione. Popolazioni fortemente frammentate hanno una bassa variazione genetica e la recente ri-trasmissione del virus del Nilo occidentale aumenta la preoccupazione. Sembra che la "depressione" da consanguineità a causa del sistema di lek distorto, stia causando problemi di fecondità: Tuttavia sei, delle sette popolazioni esistenti, sembrano per ora con numeri troppo bassi di esemplari per soffrire di questo problema. Inoltre, disturbi da studio scientifico e birdwatching ricreativo possono causare stress e ridotta costituzione e partecipazione di lek.
Gli inverni severi e potenziale la siccità possono rappresentare i "colli di bottiglia" per la sopravvivenza ( ad esempio nel 1984, meno del 10% dei galli di Gunnison è sopravvissuto alle abbondanti nevicate, così come altri fattori dell'habitat influenzano la sopravvivenza dei pulcini ). Le richieste di aumentare la ricerca ed estrazione di gas naturale, nelle aree abituali di questa specie, rappresentano una potenziale minaccia futura.
Da quando la nuova specie è stata identificata formalmente nel 2000, la caccia è stata vietata, e sono iniziate le azioni di conservazione. Centrocercus minimus è per lo più confinato in Colorado, con alcune popolazioni più piccole che si trovano nello Utah. La specie è stata riconosciuta dalla American Ornithological Union come una delle dieci specie di uccelli più a rischio in Nord America, ed è quindi elencato come un possibile candidato per la futura protezione ai sensi della legge sulle specie in via di estinzione ( ESA ). Tuttavia, mentre numerosi gruppi hanno sviluppato piani di conservazione, la specie continua a essere a rischio significativo per la mancanza di protezione federale nell'ambito dell'ESA.
Descrizione e comportamento: questa specie ha una distribuzione limitata alle steppe di artemisia del Nord America occidentale che e si trovano solitamente a quote non inferiori ai 2000 metri di altitudine. Utilizzano i diversi tipi di habitat costituiti da questi vegetali, nei diversi periodi dell'anno, così come zone con erbe e cespugli. Se disponibili danno la preferenza alle aree umide per la ricerca del cibo. In inverno, ad altitudini di 1800-2700 metri, fruttano i luoghi con abbondante copertura di artemisia, salvia nera e bassa artemisia, nonché aree con arbusti a foglia caduca come la quercia di Gambel, il mirtillo l'amarena, nutrendosi di foglie, germogli, fiori, radici succulente e insetti ( scarafaggi, cavallette e formiche ). Le foglie ( principalmente di artemisia ) costituiscono la principale fonte alimentare durante la maggior parte dell'anno, per poi divenire il cibo principale da novembre ad aprile. I piccoli, che dopo la schiusa, non possono digerire l'artemisia per diverse settimane, gli insetti risultano la principale fonte di cibo. Denti di leone e altri vegetali similari, sono importanti per le femmine che si preparano alla deposizione. Per l'approntamento del nido vengono solitamente scelte aree con copertura relativamente densa di grande artemisia ( Artemisia tridentata ), sebbene possano utilizzare anche cespugli o erbe alte. La deposizione consiste in 3-10 uova. Dopo la schiusa le femmine conducono i loro pulcini, oltre alla salvia, in pascoli irrigati artificialmente, prati umidi e campi di erba medica. Le sole femmine provvedono sia all'incubazione, quanto all'allevamento dei pulcini, con i maschi completamente indifferenti alle questioni famigliari. In genere i piccoli son in grado di compiere brevi voletti dopo 10 giorni dalla nascita, e sostenersi completamente dopo circa 5 settimane.
Foto da : 1 Dave Showalter - 2 www.pinterest.com - 3 www.stgeorgeutah.com
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Come distinguere facilmente le due specie:
Da: Marcella Fremgen, Ecologa, Bird Conservancy of the Rockies (e partner)
Lewis e Clark furono i primi a documentare i galli della salvia durante l'esplorazione delle terre occidentali nel 1806. Ma non fu prima della fine degli anni '70 che i ricercatori, in Colorado, iniziarono a notare differenze tra la specie settentrionale rispetto a quella ch viveva nella parte meridionale dello stato .
Nel 2000 la dottoressa Jessica Young e i suoi colleghi pubblicarono un articolo nel Bollettino Wilson, suggerendo che i galli cedroni nel bacino del Gunnison erano distinti dai galli della salvia comuni. Dopo aver esaminato i dati, l' American Ornithologist's Union (AOU) ha riconosciuto i galli di Gunnison come specie, facendone la più recente specie riconosciuta AOU sul continente nordamericano Quali sono le differenze principali che distinguono le due specie ?
Le più ovvie sono quelle morfologiche: i Gunnison sono più piccoli, circa due terzi delle dimensioni di un grande gallo della salvia, e presentano anche diversi modelli di bande sulle penne della coda e piume più lunghe ( che gli scienziati chiamano "filoplumes"). E sono pure geneticamente e comportamentalmente diversi. Mentre entrambe le specie si riuniscono ogni giorno nelle arene ( lek ), le esibizioni dei maschi appaiono diverse: i Gunnison dimenano la coda alla fine della esibizione, le pompano anche le loro sacche d'aria diverse volte più grande gallo della salvia.
Autore: Tim Avery www.ebird.org
CENTROCERCUS UROPHASIANUS ( Tetraone della salvia maggiore o comune )
Tratti fisici:
* Più grande del congenere C. minimus
* Nessuna fascia distinta sulle penne della coda
* Filopiume più rade e brevi Tratti comportamentali:
* Più esibizioni al minuto
* Sacche d'aria pompate meno volte durante ogni esibizione ( 2 volte ),diversa vocalizzazione
* Non muove la coda al termine dell'esibizione
* Non inarca distintamente le filopiume del ciuffo/cresta
* Ritenuto meno sensibile ai disturbi procurati ai lek e agli appostamenti Tratti genetici:
* Maggiore diversità genetica su tutta la loro gamma
* Flusso genico più elevato tra le popolazione
Autore: Seth Owens www.ebird.org
CENTROCERCUS MINIMUS ( Tetraone della salvia di Guinnison )
Tratti fisici:
* 2/3 della dimensione di un grande gallo della salvia
* Distintivo motivo di bande sulle penne della coda
* Filopiume della cresta/ciuffo più lunghe e prominenti ( "coda di cavallo" ) Tratti comportamentali:
* Minor numero di esibizioni al minuto
* Sacche d'aria pompate più volte durante ogni esibizione ( 9 volte ), diversa vocalizzazione
* Muove la coda alla fine dell'esibizione
* Inarca le filopiume del ciuffo/cresata in modo più appariscente
* Ritenuto più sensibile ai disturbi procurati ai lek e agli appostamenti Tratti genetici:
* Minore diversità genetica all'interno e tra le popolazioni in tutta la loro gamma
* Flusso di geni inferiore tra le popolazioni
Genere Lagopus ( Brisson.....1760 ) - Per allevamento ecc, vedere in : GENERE TETRAONIDAE
In questo Genere sono incluse 3 specie: < Lagopus lagopus > - < Lagopus muta > - < Lagopus leucura >
Approfondimento: il termine specifico Lagopus, deriva dal greco lagos, letteralmente = lepre e pus, letteralmente = piede in riferimento alle zampe piumate di questi tetraonidi che assomigliano vagamente a quelle di una lepre . Le tre specie sono perfettamente adattate alle regioni fredde. Loagopus lagopus abita le foreste boreali circumpolari - Lagopus muta si trova sia nelle regioni artiche euroasiatiche e nordamericane - Lagopus leucura è una specie Nord Americana prettamente alpina. Sono tutte stanziali ad eccezione della pernice bianca scozzese. Presentano un piumaggio bianco invernale, adatto ad un ambiente innevato.
Sono uccelli strettamente vegetariani che in età giovanile integrano abbondantemente la dieta con insetti ed invertebrati. Per tutte le specie, ad eccezione della Lagopus lagopus, è la sola femmina ad avere l'incombenza dell'incubazione e successivo allevamento della prole.
Nota: per le successive 3 specie, suddivise in ben 44 sottospecie descritte in base a piccole differenze di colore riscontrabili soprattutto, se non solo, dal piumaggio estivo, servirebbero, a mio avviso, altri e più approfonditi studi, comprese analisi del DNA, per accertarne l’effettivo status sottospecifico.
Non sono in possesso di notizie dettagliate sui percorsi descrittivi adottati dagli autori riguardanti le vari specie/sottospecie, quindi le successive considerazioni potrebbero essere superflue. Tuttavia, se non si sono tenuti in debito conto il periodo preciso di acquisizione dei campioni, non solo riferito a stagione o mese, bensì alla settimana, in quanto, alle latitudini in cui vivono queste forme, i piumaggi in muta possono mostrarsi significativamente diversi da una settimana all’altra traendo in inganno un descrittore poco accorto. Così come età, anche approssimativa, dei soggetti presi in esame, stato delle piume ecc., lo status sottospecifico delle tre specie in questione rimane alquanto dubbio.
Lagopus lagopus ( Pernice bianca nordica ).........Linnaeus.........1758
Politipica - 16 sottospecie attualmente riconosciute che differiscono poco nell'aspetto, con differenze fenotipiche per lo più riscontrabili quando viene assunta la livrea estiva, ad eccezione della pernice rossa scozzese ( Lagopus l. scoticus ) piuttosto distinta dalle altre. Infatti, la tassonomia a tale proposito è piuttosto confusa, in parte a causa dei cambiamenti del piumaggio che si verificano durante l'anno, quanto per il diverso colore e disegno della livrea estiva ):
* Lagopus l. lagopus…...............Linnaeus…............1758 - Scandinavia, Finlandia e Russia ( europea ) settentrionale
* Lagopus l. scoticus..….............Latham…..............1787 - Gran Bretagna e Irlanda
* Lagopus l. alba…….................Gmelin & J.F. ….....1789 - Canada settentrionale
* Lagopus l. alleni……...............Stejneger…............1884 - Terranova
* Lagopus l. maior……...............Lorenz T. ...............1904 - Nord Kazakhstan e sud-ovest Siberia
* Lagopus l. alexandrae…..........Grinnell…..............1909 - Alaska e Columbia Britannica
* Lagopus l. ungavus……..........Riley…...................1911 - Canada nord orientale
* Lagopus l. brevirostris…..........Hesse…................1912 - Montagne degli Altai e Sayan
* Lagopus l. koreni……..............Thayer & Bangs….1914 - Dalla Siberia alla Kamchatka peninsula
* Lagopus l. rossica……............Serebrovski…........1926 - Dalla Russia centrale agli stati baltici
* Lagopus l. alascensis…….......Swarth…...............1926 - Alaska
* Lagopus l. okadai…….............Momiyama….........1928 - Isola di Sakhalin ( Russia )
* Lagopus l. kozlowae….............Portenko…............1931 - Mongolia settentrionale e adiacente Siberia meridionale
* Lagopus l. leucoptera…...........Taverner…............1932 - Estremo nord del Canada e le sue isole artiche
* Lagopus l. sserebrowsky….....Domaniewski…......1933 - Dal nord-est della Mongolia al sud-est Siberia e nord-est Cina
* Lagopus l. variegata……….....Salomonsen….......1936 - Trondheim, Norvegia
Luoghi di origine in generale: Questa specie si trova in Norvegia, Svezia, Finlandia, Russia europea, Siberia, Alaska e Canada, in particolare nella provincia di Terranova e Labrador. Nel 1955 fu eletta uccello nazionale dell'Alaska. In natura è piuttosto comune, e considerata la più abbondante rispetto ai congenere.
Descrizione e comportamento: questa specie, nota anche come tetraone del salice, si è poco modificata rispetto al morfotipo che viveva durante il Pleistocene. Sono uccelli di media grandezza che vivono essenzialmente sul terreno. Entrambi i sessi hanno all'incirca le stesse dimensioni con un peso che non supera gli 800-900 gr. In estate i maschi sfoggiano un piumaggio marrone marmorizzato con riflessi rossastri su collo e petto, coda nera e parti inferiori delle ali bianche. Carrucole sopraorbitali poco evidenti che si inturgidiscono, divenendo rossi, prominenti e fortemente papillati, durante il periodo degli amori. La femmina è simile, ma a differenza del maschio manca delle carrucole sopraorbitali, ed è caratterizzata da piume marroni sparse tra le bianche del ventre. In estate il piumaggio del maschio si mostra marrone marmorizzato, con sfumatura rossastra su collo e petto; coda nera; ali e parti inferiori bianche. Carrucola semicircolare rossa sopra ciascun occhio, che diventa rosso intenso e prominente durante la stagione riproduttiva. La femmina è simile nell'aspetto ma con carrucole sopraorbitali molto più piccole ed alcune piume marroni sparse tra quelle bianche sul ventre. Durante l'inverno il piumaggio del corpo e le due penne centrali della coda di entrambi i sessi diventano completamente bianchi, ad eccezione delle timoniere esterne nere. Le penne delle ali rimangono bianche tutto l'anno. Gli uccelli immaturi assomigliano agli adulti La pernice bianca nordica può essere distinta dalla conspecifica Lagopus muta, grazie alle maggiori dimensioni, per Il piumaggio estivo con preponderante predominanza di marrone, e l'assenza nel maschio durante l'inverno della striscia nera tra occhi e becco. Inoltre Lagopus lagopus, solitamente non si trova sopra la linea degli alberi, mentre la congenere Lagopus muta predilige quote più elevate ed ambienti privi di vegetazione arbustiva. È specie sedentaria che occupa principalmente habitat subalpini e subartici caratterizzati da foreste di pini e betulle, boschetti di salici e ontani , brughiere di erica , tundra e pendii montani. La dieta degli adulti è prettamente vegetariana e varia in relazione alle stagioni, mentre i giovani non potendo digerire i vegetali, o comunque la maggior parte di essi, integrano abbondantemente con incetti ed invertebrati. Sono territoriali, e nei mesi di aprile e maggio, i maschi raggiunte le aree ( lek ) stabiliscono, sfidando, ed a volte combattendo con i rivali, i piccoli territori entro i quali esibirsi, difendendoli aggressivamente contro gli intrusi. All'arrivo delle femmine, generalmente dopo qualche settimana, i maschi danno inizio ai rituali di corteggiamento, nel tentativo di attirare le femmine che una volta scelto un compagno, e quindi formatasi la coppia, viene scelto un sito adatto in cui approntare il nido entro il quale verranno deposte 6-10 uova. Entro la fine di settembre, le famiglie si uniscono in gruppi e le femmine con i giovani compiono sia brevi migrazioni verticali, portandosi quote più basse, alla ricerca di condizioni migliori per svernare, quanto spostarsi a notevole distanza rispetto ai siti di nidificazione. Anche i maschi si riuniscono in piccoli gruppi, ma solitamente non si uniscono alle femmine. Essenzialmente monogami, nonostante una piccola minoranza di maschi sia di indole poligama, con entrambi i sessi che si prodigano nella difesa del nido e cura della prole. Per la maggior parte dei tetraonidi, è la sola femmina ad assumersi le incombenze di cova ed allevamento dei piccoli, mentre nel caso della pernice bianca nordica anche maschio aiuta a proteggere e nutrire la prole. Potendo sostituire completamente la compagna nel malaugurato caso in cui questa dovesse venire a mancare. In particolare il maschio difende adottando vari stratagemmi, compagna e nidiata, dai numerosi predatori. Tuttavia a causa dei molti pericoli che debbono affrontare, compresa la coccidiosi innescata da condizioni climatico/ambientali non adeguate, meno del 35% dei pulcini sopravvive entro il primo anno di vita, e solo una minoranza di loro raggiunge la maturità. Nonostante ciò, ed al fatto che è è soggetta a fluttuazioni annuali, in natura la specie è piuttosto numerosa.
Nota: causa delle numerose forme nelle quali è stata suddivisa questa specie, le minime differenze che le distinguono, con conseguente difficoltà di riconoscimento soprattutto fotograficamente, viene considerata come riferimento/specie vengono pubblicate le foto della forma nominale e Lagopus l. scoticus.
Lagopus l. lagopus ( Pernice bianca nordica ).......Linnaeus......1758
Foto da : 1 www.lintukuvaaja.kuvat.fi Autore: Tomi Muukkonen - 2 www.lintukuva.fi Autore: Jari Peltomäki - 3 www.ebird.org Autore: Paul Chapman ( località indicate dai fotografi: 1 Kuusamo, provincia di Oulu, regione del nord Ostrobotnia 15-06-2007 Finlandia - 2 solo Finlandia 2008 - 3 Inari--Kiilopää, Lapland, 27-05-2014 Finlandia )
1 - Maschio ( Livrea estiva ) 2 - Femmina ( Livrea estiva ) 3 - Maschio ( Livrea estiva )
Lagopus l. lagopus ( Pernice bianca nordica ).......Linnaeus......1758
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Richard Kaskan - 2 Sebastian Ekbom - 3 Kit Britten ( località indicate dai fotografi: 1 Inari--Kiilopää, Lapland 03-05-2024 Finlandia - 2 Fulufjällets National Park, Njupeskär, Dalarnas län 01-07-2021 Svezia - 3 kuusamo general, Northern Ostrobothnia 03-06-2024 Finlandia )
1 - Maschio ( Livrea intermedia ) 2 - Femmina ( Livrea estiva ) 3 - Maschio ( Livrea intermedia )
Lagopus l. lagopus ( Pernice bianca nordica )
Foto da : 1 www.lintukuvaaja.kuvat.fi Autore: Tomi Muukkonen - 2-3 www.inaturalist.org Autori: 2 Tatiana Kosykh - 3 Christoph Moning ( località indicata dal fotografo: 1 Utsjoki, Lapland, Finlandia 02-04-2007 - 2 Distretto di Apatity gorsovet, Kirovsk, Murmansk 19-03-2024 Russia - 3 Lapland, Ivalontie, Sodankylä 10-04-2022 Finlandia )
1 - Maschio ( Livrea invernale ) 2 - Femmina ( Livrea invernale ) 3 - Maschio ( Livrea invernale non ancora completata )
Lagopus lagopus scoticus ( Pernice rossa scozzese ).........Latham........1787
La pernice rossa scozzese, sottospecie della Lagopus lagopus , è stata a volte considerata una specie separata, tuttavia da tempo non viene più riconosciuta come tale >.
Luoghi di origine: questa specie è endemica delle isole britanniche sviluppandosi in isolamento da altre sottospecie di Lagopus diffuse nelle regioni settentrionali dell'Eurasia e Nord America. Vive in gran parte della Scozia, comprese le Orcadi , le Shetland e la maggior parte delle Ebridi esterne. Sono assenti solo dalle aree urbane, come nella Central Belt. In Galles sono piuttosto comuni, ma la loro gamma si è ritirata, ed attualmente sono assenti in gran parte dell'estremo sud. In Inghilterra si trova principalmente nel nord <Lake District, Northumberland, County Durham, in gran parte dello Yorkshire, dei Pennines e del Peak District, ed a sud nello Staffordshire Moorlands>. Una popolazione isolata e introdotta sull'altopiano di Dartmoor (Contea del Devon) , mentre gli esemplari in soprannumero proveniente dalle aree gallesi visitano le Colline dello Shropshire (come Long Mynd) , dove si riproducono. La popolazione di Exmoor sembra essere estinta, con gli ultimi uccelli avvistati fino al 2005. Una popolazione introdotta nel Suffolk si estinse all'inizio del XX secolo, anche se un'altra popolazione introdotta nel Cannock Chase (Staffordshire) sopravvisse più a lungo. In Irlanda si trova localmente in molte parti del paese: è più comune a Mayo, dove la popolazione è in aumento, e sull'altopiano di Antrim , con altre popolazioni vitali sulle montagne di Slieve Bloom e Knockmealdown; alcune coppie si riproducono ancora nel sud della contea di Dublino.
La piccola popolazione nell'Isola di Man è per lo più concentrata nelle colline meridionali, ma i lavori di conservazione sono in corso in tutte le zone montane per garantire la sopravvivenza della specie.
Descrizione e comportamento: di taglia media, viene solitamente classificata come sottospecie della Lagopus lagopus (pernice bianca nordica), nonostante a volte sia considerata come specie separata. Si differenzia dalle congenere per il piumaggio marrone scuro rossastro piuttosto uniforme, e soprattutto per non presentare la livrea bianca invernale. Le femmine sono meno rossicce, con carrucole sopraorbitali poco evidenti, quando non del tutto assenti. Alcuni sono propensi a credere che gli uccelli presenti in Irlanda appartengano a una sottospecie separata L. l. hibernica. Sono leggermente più chiari rispetto a quelli della Gran Bretagna e le femmine contraddistinte da un piumaggio più giallognolo con parti inferiori più finemente barrate. Tuttavia questo potrebbe essere solo un adattamento per meglio mimetizzarsi in brughiera con molta più erba alta inframmezzata a carice, rispetto all'erica mentre l'habitat tipico è costituito da distese di quest'ultima prive di alberi. Possono anche essere trovati in aree paludose e/o in terreni agricoli durante i periodi in cui il cibo scarseggia.
Iniziano a formare coppie durante l'autunno con i maschi che diventano sempre più territoriali con l'avanzare dell'inverno. Il nido è una poca profonda depressione del terreno trovata o scavata dalla stessa femmina, e successivamente rivestito di vegetazione e qualche piuma. Vengono deposte circa 6-9 uova, solitamente nei mesi di aprile e maggio, di colore giallo pallido con macchie marrone scuro, incubate per 19-25 giorni. I piccoli iniziano a volare dopo 12-13 giorni dalla schiusa e trascorsi 30-35 giorni dalla nascita, sono completamente cresciuti.
Foto da : 1 www.pinterest.com - 2 Nigel Blake < www.flickr.com Autore: Niegel Blake > - 3 www.oiseauxenphoto.e-monsite.com
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Lagopus muta ( Pernice bianca )............Montin............1781
Politipica - 23 sottospecie riconosciute e molto simili tra loro, con differenze per lo più riscontrabili solo quando viene sfoggiata la livrea estiva:
* Lagopus m. muta………........Montin……….................1781 - Scandinavia verso la penisola di Kola (Russia)
* Lagopus m. rupestris….........Gmelin J.F. ….................1789 - North America settentrionale * Lagopus m. reinhardi…... .....Brehm C.L. ….................1824 - Groenlandia meridionale * Lagopus m. islandorum…......Faber…..........................1822 - Islanda * Lagopus m. helvetica……......Thienemann…...............1829 - Alpi
* Lagopus m. hyperborea….....Sundevall…....................1845 - Isole Svalbard (Norvegia) e Franz Josef Land (Russia) * Lagopus m. atkhensis…….....Turner….........................1882 - Isole di Tanaga, Adak e Atka (ovest centrale delle isole Aleutine (USA) * Lagopus m. ridgwayi………...Stejneger……….............1884 - Isola Commander (Russia) * Lagopus m. nelsoni……........Stejneger…....................1884 - Isole Unimak (est isole Aleutine (USA) sud Alaska (USA)
* Lagopus m. welchi……..........Brewster….....................1885 - Terranova (Canada)
* Lagopus m. evermanni……...Elliot D.G. …...................1896 - Isola di Attu (ovest isole Aleutine USA) * Lagopus m. townsendi….......Elliot D.G. ......................1896 - Isole Kiska, Amchitka,Little Sitkin e Rat ( ovest isole Aleutine, USA)
* Lagopus m. japonica……......Clark A.H. ……...............1907 - Honshu (Giappone)
* Lagopus m. dixoni……..........Grinnell….......................1909 - Isola di Glacier Bay e sud-est Alaska
* Lagopus m. pyrenaica……....Hartert…........................1921 - Pirenei centrali e orientali (Francia e Spagna)
* Lagopus m. millaisi…………..Hartert…........................1923 - Scozia
* Lagopus m. kurilensis……….Kuroda…........................1924 - Isole Kuril (Russia)
* Lagopus m. macruros……….Schiøler…......................1925 - Nord-est Groenlandia (Norvegia)
* Lagopus m. nadezdae……....Serebrovski……............1926 - Siberia meridionale (Russia) e nord Mongolia
* Lagopus m. pleskei…….........Serebrovski…................1926 - Siberia settentrionale (Russia)
* Lagopus m. saturata…..........Salomonsen…................1950 - Groenlandia nord-occidentale
* Lagopus m. yunaskensis……Gabrielson & Lincoln…..1951 - Isola Yunaska (centro isole Aleutine, USA)
* Lagopus m. gerasimovi…..…Red'kin…….....................2005- Isola Karaginskiy (Russia)
Luoghi di origine: è una specie stanziale che popola la zona artica e subartica dell'Eurasia e del Nord America inclusa la Groenlandia. Inoltre vi sono popolazioni isolate in Scozia, Pirenei, Alpi, Bulgaria, Urali ( Russia ), sugli Altai, Pamir e Giappone.
Descrizione e comportamento: il nome latino della specie mutus, letteralmente = "muto", è in esplicito riferimento al canto gracidante del maschio. Vive esclusivamente sopra il limite superiore delle foreste in aree con alternanza di praterie alpine, pietraie, creste rocciose e vallette nivali. In estate predilige i versanti più freschi e quote di norma non inferiori a 2400–2500 m, mentre in inverno sfrutta i versanti esposti a sud e le creste ventose, ove il manto nevoso è meno duraturo ed è quindi in grado di reperire i vegetali di cui si nutre. È l'unico uccello alpino di medie dimensioni ad avere le ali interamente bianche; in estate il resto del corpo è grigio o brunastro, mentre in inverno la livrea è totalmente candida ad eccezione delle penne esterne della coda nere. Il maschio primaverile eurasiatico ha parti superiori grigiastre con ali bianche e parti inferiori bianche. In volo ricorda un piccione, con rapidi battiti d'ala alternati a brevi planate; al suolo la silhouette è resa relativamente slanciata dal lungo collo e dalla coda, tenuta spesso sollevata; le zampe sono assai corte. Da novembre a marzo il piumaggio è interamente candido e solo in volo sono visibili le penne esterne della coda nere.
A partire da aprile viene assunto l'abito nuziale: il maschio presenta il petto nerastro e le parti superiori grigio-brune, la femmina è bruno-giallastra barrata di nero, mentre entrambi i sessi mantengono le ali e il ventre bianchi. L'abito estivo, grigio-brunastro, viene progressivamente mutato nella livrea invernale a partire da settembre.
Visti a breve distanza i maschi mostrano una stria nera fra occhio e becco e caruncole rosse sopra gli occhi ( molto ridotte nelle femmine ). l piedi sono interamente piumati e in inverno formano una sorta di racchetta che consente all'animale di spostarsi agevolmente anche sulla neve fresca. Gli uccelli nordamericani sono più vari e generalmente più marroni ma in alcune popolazioni delle Aleutine risultano quasi completamente neri. In inverno il piumaggio di entrambi i sessi diventa completamente bianco tranne che per la coda nera. Possono essere distinti dalla pernice bianca nordica con livrea invernale per il loro habitat, la dimensione più ridotta, ciuffo più delicato e soprattutto perché il maschio ( Livrea invernale ) è caratterizzato dalla striscia nera tra occhio e becco.
Sono uccelli prettamente vegetariani, ad eccezione dei primi periodi di vita, quando a causa della difficoltà a digerire i vegetali, e la necessità d alimenti altamente proteici, si cibano per lo più di insetti e invertebrati.
La Pernice bianca è tendenzialmente gregaria cosicché in estate e autunno può formare stormi di alcune decine di individui. In primavera i maschi divengono territoriali e difendono superfici di ampiezza pari a poche decine di ettari ( sulle Alpi densità dell'ordine di 4-5 maschi per chilometro quadrato sono considerate buone ); con comportamenti dimostrativi, quali il canto ripetutamente emesso da speroni rocciosi e i voli circolari con punti di decollo e atterraggio ravvicinati, attirano le femmine con le quali formano stabili coppie per un periodo di due o tre mesi. Il nido viene approntato a terra al riparo di una roccia o arbusto nano. La deposizione consiste mediamente in 4-8 uova ( mediamente 6 ). L'incubazione, che si protrae per 21-23 giorni, e successivo allevamento della prole sono incombenze della sola femmina mentre il maschio funge da sentinella durante la cova e solitamente abbandona la compagna poco dopo la schiusa. I pulcini, subito in grado di seguire la madre, si sviluppano molto rapidamente e raggiungono l'80-90% del peso corporeo definitivo in circa 90 giorni, e diventano sessualmente matura a sei mesi.
Lagopus m. muta ( Pernice bianca )............Montin............1781
Foto da : 1-2 www.ebird.org Autori: 1 Dominic More O’Ferrall - 2 Zongzhuang Liu - 3 www.flckr.com Autore: Kimmo Järvinen ( località indicate dai fotografi: 1 Berlevåg, Finnmark 10-07-2023 Norvegia - 2 Abisko -- Njulla, Norrbottens 09-07-2023 Svezia - 3 Kiiruna, Rovaniemi 28-04-2011 Finlandia )
1 - Maschio ( livrea estiva ) 2 - Femmina ( livrea estiva ) 3 - Maschio ( livrea estiva non ancora ultimata )
Lagopus muta ( Pernice bianca )
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autore: Mario Martin ( località indicata dal fotografo: 1-2-3 Adamsvatnet--Road 891, Finnmark 08-03-2024 Norvegia )
1 - Maschio probabile ( livrea invernale ) 2 - Coppia probabile ( livrea invernale ) 3 - Maschio probabile ( livrea invernale )
Lagopus leucura ( Pernice coda bianca ).................Richardson.......1831
Sono attualmente riconosciute 5 sottospecie:
* Lagopus l. leucura..............Richardson.....1831 - Nord Yukon, ovest Columbia Britannica e Alberta fino al confine con gli USA..
* Lagopus l. altipetens……...Osgood……...1901 - Montagne Rocciose ( dal Montana al New Mexico ).
* Lagopus l. penisularis….....Chapman…....1902 - Montagne dell'Alaska centrale fino a Glacier Bay e White Pass.
* Lagopus l. saxatilis…….....Cowan…….....1939 - Vette più alte che si trovano nell'isola di Vancouver.
* Lagopus l. rainierensis.......Taylor..............1920 - Vette alpine dello Stato di Washington.
Luoghi di origine : è specie prettamente alpina la cui gamma spazia dall'Alaska e nord Canada occidentale a tutto il New Mexico. Nel corso degli anni 70 fu introdotta nella Sierra Nevada della California, sulle montagne di Wallowa nell'Oregon e montagne dell'Uinta nello Utah. Tutte aree in cui questa specie probabilmente si trovava durante il primo Pleistocene, ma si estinse localmente a causa dei cambiamenti climatici che portarono ad una maggiore copertura nevosa in primavera con un impatto devastante sulla stagione riproduttiva. Tuttavia potrebbe non essere stato in grado di colonizzare la Sierra Nevada a causa delle barriere fornite dal fiume Columbia e dal Grande Bacino e dalle basse altitudini delle Cascate del Sud.
Descrizione e comportamento: Leucura, dal greco latinizzato leukos - letteralmente = bianco e oura - letteralmente = coda, in esplicito riferimento alla coda permanentemente bianca. Studi molecolari hanno dimostrato che è monofilettico con la congenere Lagopus muta, mentre la posizione di Lagopus lagopus è meno chiara, mostrando qualche divergenza genetica nella sua vasta gamma. Conosciuta anche come la quaglia delle nevi, è la più minuta delle pernici bianche nonché la più piccola tra i Tetraonidi. È un uccello tozzo con ali arrotondate e coda quadrata, piccolo becco nero e zampe corte con piume che si estendono fino a ricoprire le dita dei piedi. I maschi sono leggermente più grandi delle femmine con un peso medio compreso tra 300 e 500 g. Durante l'estate la livrea si presenta marrone grigiastro maculato con parti inferiori, coda e ali bianche, mentre in autunno assume un colore molto più bruno-rossastro e le piume bianche iniziano a crescere. Col sopraggiungere dell'inverno il piumaggio di entrambi i sessi è completamente bianco. Un'ulteriore muta primaverile precede la stagione riproduttiva ritornandoli alla colorazione estiva, che essendo grigiastra finemente striata, sulle parti superiori, li rende facilmente distinguibili dalle congenere. Entrambi i sessi mantengono la coda e penne delle ali bianche nel corso di tutto l'anno, ed i maschi possono essere identificati dalle carrucole carnose rosse sopraorbitali che risultano pressoché sempre evidenti. La pernice dalla coda bianca è l'unico uccello del Nord America a risiedere permanentemente nella zona alpina sopra la linea degli alberi, ed anche in inverno rimane in alte vallate e pendii montani dove tra ontani, salici, betulle e abeti la neve tende ad accumularsi di meno, agevolando in qualche modo la sopravvivenza. Ad aprile i maschi tornano dalle zone di svernamento per stabilire i territori all'interno delle aree riproduttive, mentre le femmine arrivano all'inizio di maggio per assistere alle esibizioni dei maschi, scegliere un compagno e formare la coppia. I maschi di questa specie sono solitamente monogami e rimangono con lo stesso compagno per tutto il corso della stagione riproduttiva. Il nido consiste in una semplice depressione del terreno poco profonda approntata in un'area priva di neve, generalmente protetta dal vento e foderata con erba e qualche piuma, mentre il maschio protegge l'area e nel contempo funge da sentinella fimo alla schiusa delle uova, dopo di che si allontana.
La deposizione consiste in 2-8 uova, che per la maggior parte dell'incubazione mantengono un colore cannella, ma sviluppano macchie marroni quando sono quasi pronte a schiudersi. L'incubazione si protrae per circa 23 giorni.
I pulcini della pernice bianca iniziano la loro vita cibandosi di insetti, ma appena i tratti digestivi sono più sviluppati, la loro dieta si sposta su alimenti vegetali come germogli, fiori, foglie ecc .
Lagopus l. leucura ( Pernice coda bianca ).................Richardson.......1831
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1 Lirin Gertsman - 2 Ian Routley - 3 Tom Beeke ( località indicate dai fotografi: 1 Needle Peak trail, Fraser Valley, Columbia Britannica 02-09-2017 Canada - 2 Mission Ridge Hike, Squamish-Lillooet, Columbia Brittannica 23-07-2017 Canada - 3 Salmon Glacier Overlook and surrounding area, Kitimat-Stikine, Columbia Britannica 12-08-2017 Canada )
1 - Maschio ( livrea estiva ) 2 - Femmina ( livrea estiva ) 3 - Maschio ( livrea estiva )
Lagopus l. leucura ( Pernice coda bianca )
Foto da : 1-2-3 www.ebird.org Autori: 1-3 Christian Keller - 2 Caroline Lambert ( località indicate dai fotografi: 1-3 Wells, distretto di Cariboo, British Columbia 04-02-2024 Canada - 2 Peter Lougheed PP--Highwood Pass, Banff, Alberta 24-11-2016 )
1 - Maschio ( Livrea invernale ) 2 - Femmina ( Livrea invernale ) 3 - Maschio ( Livrea invernale )
Genere Lyrurus ( Swainson........1832 ) - Per allevamento ecc, vedere in : GENERE TETRAONIDAE
In questo Genere sono incluse 2 specie: < Lyrurus tetrix > e < Lyrurus miokosiewiczi >
Lyrurus tetrix ( Fagiano di monte o gallo forcello euroasiatico )..........Linnaeus..........1758
Luoghi di origine: questa specie pur spingendosi maggiormente verso nord, diffuso all'incirca nelle stesse zone in cui si trova il gallo cedrone, mentre sembrerebbe estinto in Spagna e Grecia, ed anche sulle Alpi italiane ( ad eccezione delle Dolomiti ) il loro numero è in diminuzione, se non addirittura scomparso in alcune aree, soprattutto a causa dello sfruttamento turistico intensivo del territorio. Per contro in Germania è ancora piuttosto comune sia in pianura quanto in montagna, mentre nella Svizzera lo si trova tanto nella superiore che nella media zona boscosa, spingendosi sino all'estremo confine della vegetazione. Abbondante anche in Scandinavia, Russia e Asia settentrionale compreso il nord della Cina.
In Italia la popolazione che vive stanzialmente nelle aree più meridionali della loro gamma, si trova in Liguria.
Descrizione e comportamento: è conosciuto anche come gallo forcello per la particolare forma delle penne della coda del maschio. Questa specie presenta un dimorfismo sessuale molto accentuato, forme piuttosto snelle, ali brevi, ottuse o tondeggianti, come per la maggior parte dei Galliformi, con la terza remigante sporgente; coda composta da diciotto penne, leggermente intagliata nella femmina, mentre nel maschio invece risulta così profondamente forcuta che le più lunghe fra le copritrici del sottocoda oltrepassano le più brevi tra le timoniere, le esterne tra le quali si volgono all'infuori a guisa di corna o di mezzaluna, facendo assumere alla coda la forma di lira. Il becco è forte e di mediocre lunghezza; i piedi risultano piumati non solo fino alle dita, ma anche sulla membrana interdigitale.
Lunghezza media di 40-58 cm con un peso di 1200-1300 g kg per il maschio e 0,900-1000 g per la femmina. Il peso degli adulti tende ad aumentare progressivamente verso nord. I giovani sono normalmente più leggeri.
Il piumaggio è generalmente nero, con la testa, il collo e la parte inferiore del dorso di un bellissimo azzurro-acciaio disegnato a fasce bianche quando le ali sono raccolte; piume del sottocoda bianchissime. L'occhio è bruno, le pupille nero-turchine, il becco nero, le dita brunicce, il sopra dell'occhio e lo spazio nudo perioculare sono rosso-vivo. La femmina assomiglia a quella del gallo cedrone, e il suo abito è un misto di giallo-ruggine e bruno-ruggine con liste e macchie trasversali nere. Può prosperare in tutti i tipi di habitat forestale, ed in particolare in boschi radi e ben illuminati e vicino ai margini di aree aperte come torbiere, aree forestali abbattute e terreni agricoli. Nelle regioni centrali d'Europa il periodo degli amori inizia nella seconda metà di marzo e si protrae sino ad aprile inizi di maggio; sui rilievi e nei paesi nordici solitamente si verifica più tardi, e può durare fino al mese di luglio. Il maschio è poligamo e si accoppia con più femmine; i preparativi per la cova iniziano verso la metà di maggio ed è un incombenza della sola femmina. La deposizione consiste normalmente in 8-10, talvolta 12 uova ( raramente possono arrivare anche a 15 ) cosparse fittamente di punti e macchie su fondo giallo-grigio, giallo-rossiccio o grigio pallido incubate per 23-29 giorni a seconda della sottospecie. Benché meno zelante rispetto a quella del gallo cedrone, la femmina cova con dedizione e si dedica con amore all'allevamento della prole. I piccoli iniziano a compiere brevi voletti entro 7-14 giorni dalla nascita, ma fino al tardo autunno restano con la madre, e si allontanano solo dopo aver completato la livrea da adulti.
Nelle aree in cui i territori dei galli cedroni e fagiani di monte si sovrappongono si possono verificare incroci con la produzione di ibridi. In natura, ed anche in Italia, vive una forma ibrida definita "tetraone mezzano" ( in Germania viene chiamato Tetrao rachelhahn, mentre in altri Paesi europei Tetrao mey o Tetrao spark hibridus ). Si tratta di un ibrido naturale prodotto dall'incrocio tra femmina di gallo cedrone e maschio di forcello, con i maschi ibridi che presentano la coda tronca del cedrone e la testa simile a quella del forcello, e durante il periodo degli amori possono essere visti nelle arene di questi questi ultimi.
Foto da : 1 www.luontoportti.com Autore: Jari Peltomaki - 2 www.lintuja.net - 3 www.naturfoto.cz Autore: Jiri Bohdal
1 - Maschio 2 - Femmina 3 - Maschio
Lyrurus mlokosiewiczi ( Fagiano di monte o gallo forcello caucasico ).............Taczanowski.........1875
Luoghi di origine: i loro territori sono distribuiti sul sistema montuoso del Grande e piccolo Caucaso, montagne adiacenti del Ponto e creste dell'altopiano armeno. ad altezze di 1700-2000 m. In Iran vive circoscritto in una piccola area su versante nord-ovest dei monti Karadaga Kamkov e Suradzhartepe verso est ( Scott et al., 1975). In Turchia lo si trova nelle valli montane attraversate dal fiume Chorokh e montagne ad altezze generalmente superiori ai 3000 metri.
Descrizione e comportamento: il nome specifico commemora Ludwig Frantsevich Mlokosiewicz (25 agosto 1831 – 22 luglio 1909), esploratore della natura del Caucaso, ed in particolare al quale si deve la scoperta dell'endemico gallo cedrone del Caucaso Lyrurus mlokosiewiczi (Taczanowski, 1875). Il maschio adulto si presenta quasi interamente nero, con una debole lucentezza metallica su petto, testa, collo e schiena. Alcune delle copritrici alari inferiori sono di colore bianco solitamente visibile durante il decollo o in volo; piumaggio delle zampe bruno-nerastro, talvolta con macchioline biancastre. Alcuni individui mostrano la fronte marrone scuro alla base del becco. Il grado di nerezza degli uccelli varia, aumentando con l'età; occasionalmente si trovano individui con piumaggio completamente nero (senza tonalità nero-brune), compresi metatarso e timoniere, e la lucentezza metallica si estende fino al ventre. Un maschio adulto nel piumaggio estivo, che si sviluppa solo su testa e collo, si distingue per la gola bianca circondata da grandi macchie marroni, ed il marrone scuro attorno alla macchia bianca, ai lati di testa, nuca e parte superiore del collo. Un maschio adulto nel secondo piumaggio adulto (primo nero) si distingue per i resti di un motivo maculato marrone sulle secondarie interne delle ali e su quelle nascoste dell'ala, sulla parte inferiore della schiena e lungo i bordi delle penne della coda. Le piume delle narici e parte di quelle sulla fronte sono marrone scuro, il metatarso è grigio-brunastro.
Il maschio nel suo primo piumaggio adulto differisce nettamente dagli uccelli più anziani per l'uniforme grigio-marrone e la quasi totale assenza di nero nel piumaggio. Il colore generale delle parti superiori è grigio, con modello striato brunastro e macchie marroni uniformi. Sulle piume della fronte sono presenti piccole macchie apicali bianche; corona marrone. Sullo sfondo grigio del disegno striato della parte inferiore del corpo, spiccano la gola biancastra e una macchia bruno-nera sul ventre. Le primarie presentano piccole macchie bianche sulle punte, con bordo apicale biancastro sulle prime 4-5 penne, i cui vessilli esterni presentano tracce di leggere strisce trasversali. Secondarie con larghe punte bianche e strisce trasversali biancastre sui vessilli esterni. Scapolari con punte triangolari biancastre e un motivo a strisce marroni. Le copritrici alari superiori presentano strisce bianche verticali, che si allargano verso l'apice. Penne della coda con macchie apicali bianche triangolari e motivo trasversale di strisce marroni, marroni e gialle: ciascuna striscia marrone è delimitata da due sottili strisce marrone più scuro. Il piumaggio delle zampe è grigio con striature biancastre.
La femmina adulta è caratterizzata da una colorazione variegata grigio-marrone, tuttavia il disegno si mostra più grossolano rispetto a quello dei maschi, con striature che creano uno sfondo solo nella parte inferiore del torace e sui lati del ventre. La parte superiore del torace presenta un motivo a strisce incrociate, più grossolano sui lati del corpo. Il centro del ventre è occupato da una macchia marrone. Le remiganti sono caratterizzate da bordi bianchi nella parte superiore e motivo a strisce trasversali chiare sui vessilli esterni. Timoniere con strisce nere e marroni più strette; allontanandosi dal rachide ad angolo, formano un disegno a spina di pesce. Parti superiori con strette strisce bianche e motivo a barre. Copritrici superiori della coda dello stesso colore, mentre quelle inferiori mostrano la parte superiore rigata e alternano larghe strisce nere e strette giallastre. Il primo piumaggio adulto della femmina differisce da quello successivo per la presenza di piccole macchie bianche sugli apici delle 2 primarie esterne, gli apici stessi appuntiti, e per il fatto che sono presenti anche macchie bianche cuneiformi apicali sulle primarie secondarie interne, e sugli omeri sono presenti strisce bianche del fusto.
Il piumaggio giovanile dei maschi e femmine è identico con uniforme predominanza di variegature giallo-brunastro. La maggior parte delle piume presenta un motivo regolare a strisce incrociate. Sul petto è presente una debole striatura longitudinale dovuta a strisce bianche del rachide, che si allarga leggermente verso gli apici. I vessilli esterni delle remiganti mostrano il bordo apicale biancastro e disegno trasversale poco definito. Sulle spalle si sviluppa un modello complesso di strisce e macchie marrone-nere sul vessillo esterno. Sono presenti strisce biancastre sulle copritrici superiori delle ali superiori e scapolari. Penne della coda con punte triangolari bianche e motivo a strisce trasversali marroni e ocra, leggermente sfumate con disegno striato.
Il pulcino presenta parti inferiori giallo limone e superiori marroni. Sulla corona si evince una “calotta” marrone bordata di nero; lati della testa con motivo a strisce e macchie nere.
Probabilmente è il meno conosciuto tra tutti i tetraonidi, con il maschio che si distingue facilmente dal congenere L. tetrix, per la livrea completamente nera con riflessi verde brillante ( in generale appare più scuro L. tetrix ), fatta eccezione per le carrucole rosse che si trovano sopra agli anelli oculari, manca del bianco su ali e sottocoda, e. la lunga coda forma di lira mostra una curvatura esterna verso il basso più corta. La femmina è grigia striata di scuro.
Risulta più o meno stanziale oltre il limite superiore delle foreste e nei prati subalpini, tuttavia gli esemplari che albergano nelle aree più aperte ( prati alpini ) compiono brevi migrazioni verticali col sopraggiungere della brutta stagione, portandosi vicino il limite forestale, ed entrandovi all'occorrenza. Nel caso di inverni particolarmente nevosi scende a quote di 700-800 m in cerca di condizioni più favorevoli.
Il periodo riproduttivo di norma si verifica tra maggio e giugno con i maschi riuniti in arene ( lek ) si esibiscono nel tentativo di attirare le femmine, e diversamente dal fagiano di monte è pressoché muto, emettendo solo un sottile sibilo nel mentre salta e si gira in aria sbattendo le ali. Le femmine iniziano a nidificare a partire dalla metà di maggio, dopodiché le visite ai maschi per accoppiarsi iniziano sensibilmente a ridursi. Spesso il nido viene celato su ripidi pendii esposti a sud cosi da risultare non visibile dall'alto alto, ed approntato in modo tale da offrire una buona visuale verso il basso. La deposizione mediamente consiste in 4-12 uova di colore grigio-giallastro disseminato di piccoli punti marroni, incubate dalla sola femmina alla quale tocca anche l'incombenza dell'allevamento della prole.
Foto da : 1 www.ebird.org Autore: Birol Hatinoğlu - 2-3 www.russia.birding.day Autore: Khasan Zhurtov ( località indicata dai fotografi: 1 D-925, İkizdere TR-Rize 25-10-2019 Turchia - 2-3 Fiume Adilsu, Cabardino-Balcaria 19-05-2019 Russia )
1 - Maschio 2 - Maschio 3 - Maschio
Lyrurus mlokosiewiczi ( Fagiano di monte o gallo forcello caucasico )
Foto da : 1-2-3 www.russia.birding.day Autore: Khasan Zhurtov ( località indicata dai fotografi: 1-2-3 Fiume Adilsu, Cabardino-Balcaria 16-05-2019 Russia )
1 - Maschio 2 - Maschio 3 - Maschio
Lyrurus mlokosiewiczi ( Fagiano di monte o gallo forcello caucasico )
Foto da : 1-3 www.as1.ftcdn.net Autore: Golubev Dmitrii - 2 www.ebird.org Autore: Ferit Başbuğ ( località indicate dai fotografi: 1-3 nessuna località e data, tuttavia è più che probabile che si tratti di Cabardino-Balcaria, Russia - 2 IBA Dogu Karadeniz Daglari--Sivrikaya, Rize 29-10-2015 Tutchia )
1 - Femmina 2 - Femmina 3 - Femmina
Lyrurus mlokosiewiczi ( Fagiano di monte o gallo forcello caucasico )
Nota: l'esemplare ritratto nelle tre foto sottoposte, in particolare le prime due, a prima vista potrebbe essere scambiato per una femmina, tuttavia il nero su ali e coda indica senza dubbio che si tratta di un maschio giovane che sta assumendo il piumaggio adulto.
Foto da : 1-2-3 www.birds-online.ru ( località indicate dai fotografi: 1-2-3 Karačaevo-Čerkesija, Caucaso 13-07-2014 Russia )
1 - Maschio sub-adulto 2 - Maschio sub-adulto 3 - Maschio sub-adulto
Genere Tetrao ( Linnaeus.......1758 ) - Per allevamento ecc, vedere in : GENERE TETRAONIDAE
Tetrao urogallus ( Gallo cedrone )............Linnaeus...........1758
In questa pagina vengono considerate 8 sottospecie. Tuttavia data la confusione tassonomica, il considerare alcune delle specie sottoelencate come distinte sottospecificatamente o incluse in altre, molto dipende dai testi citati e dalla considerazione che riponiamo in essi.
*Tetrao urogallus urogallus.............( comprende: Tetrao u. karelicus, pleskei o lonnbergi e lugens )....Linnaeus….............1758
*Tetrao urogallus major..................( comprende: Tetrao u. rudolfi e crassirostris )…............................Brehm C.L. …..........1831
*Tetrao urogallus uralensis….........( comprende: Tetrao u. grisescens )................................................Nazarov…...............1886
*Tetrao urogallus taczanowskii…...........................................................................................................Stejneger….............1885
*Tetrao urogallus volgensis….................................................................................................................Buturlin…................1907
*Tetrao urogallus aquitanicus……..........................................................................................................Ingram….................1915
*Tetrao urogallus kureikensis…......( comprende: Tetrao u. obsoletus )..................................................Buturlin S.A. ….......1927
*Tetrao urogallus cantabricus….............................................................................................................Castroviejo…...........1967
Distribuzione sintetizzata:
Tetrao urogallus urogallus................................- Scozia, Scandinavia e adiacente Russia nord-occidentale
*Tetrao urogallus major....................................- Dalle Alpi alla Germania ai paesi baltici occidentali e penisola balcanica
*Tetrao urogallus uralensis…...........................- Monti Urali meridionali e Siberia sudoccidentale
*Tetrao urogallus taczanowskii….....................- Dalla Siberia centrale ai monti Altai, Kazakistan orientale, nord Xinjiang (Cina), nord-ovest Mongolia, Heilongjiang (Cina)
*Tetrao urogallus volgensis…...........................- Dalla Bielorussia meridionale e centrale alla Russia europea centrale
*Tetrao urogallus aquitanicus……....................- Pirenei
*Tetrao urogallus kureikensis…........................- Dal nord-est Russia al nord-centro Siberia
*Tetrao urogallus cantabricus….......................- Monti Cantabrici (Spagna nord-occidentale)
Luoghi di origine: distribuzione. Eurasia da Cantabria montagne dei Pirenei e valli ad est alla parte bassa della Vilyuya valli Olekma, Olekma-Charsky Highland Ridge Khamar- Daban. A nord in Scandinavia, Finlandia e penisola di Kola ( circa 69° parallelo ), tra il Mar Bianco e gli Urali fino al parallelo 67 °, tra gli Urali e la valle del fiume Lena al parallelo 66 °. A sud la parte meridionale dei Pirenei, le Alpi, Italia settentrionale, a nord di Albania, Macedonia, Monti Rodopi, Carpazi meridionali, zone settentrionali delle regioni Kiev e Chernihiv, regione di Serpukhov, Ryazan, nelle valli di Tsna e Sura, sul Volga al 53 ° parallelo a Buzuluk, negli Urali meridionali al 51 ° parallelo, alle regioni di Tyumen, Tara, Tomsk, Barnaul, pendici occidentali e meridionali della catena montuosa Altai Tannu-Ola cresta Sangilen ( presumibilmente ) e montagne Tunka del sud Khamar-Daban.
La variabilità tra sottospecie riguarda, oltre alle dimensioni, le differenze cromatiche complessive del piumaggio, il grado di sviluppo del colore bianco, soprattutto nei maschi e le diverse iridescenze metalliche nell'area del gozzo. Quest'ultima particolarità, in alcuni casi, può essere di natura modificativa e reversibile nelle serie di generazione successive. Tutte caratteristiche che, sia individualmente, quanto di gruppo, sono altamente sviluppate
Ai limiti orientali della distribuzione di Tetrao urogallus, nella zona di sovrapposizione della sua gamma con i territori di Tetrao parvirostris, vi è un'ibridazione stabile tra queste specie. Nella zona di contatto, parte della popolazione mista è rappresentata da individui ibridi.
La popolazione scozzese nativa, che si estinse tra il 1770 e il 1785, ed era probabilmente una sottospecie distinta, sebbene non fosse mai stata formalmente descritta come tale; la stessa probabilità è possibile che ci potesse essere anche per la popolazione irlandese estinta.
A seguito alcune specifiche riguardanti descrizione e distribuzione delle 6 specie che si trovano anche, o solo in Russia, quindi le meno conosciute dagli a.
DA : WWW.APSU.RU
Tetrao urogallus urogallus.... Linnaeus....1758 - Subspecie: Tetrao u. lugens... Lonnberg...1905 - Tetrao u. karelicus... Lonnberg...1924 - Tetrao u. pleskei....Stegmann ....1926 - Tetrao u. lonnbergi.... Johansen....1957.
La colorazione generale dei maschi è più leggera rispetto a quella dei congenere T. u. kureikensis e T. u. major, ma più scura rispetto a quella di T. u. taczanowskii, con il colore bianco nella parte inferiore del corpo meno sviluppato che in T. u. kureikensis, T. u. major e T. u. taczanowskii. I toni grigi della testa, il lato superiore del collo e della schiena sono più scuri e più sviluppati rispetto a T. u. kureikensis, mentre quelli "arrugginiti" nel piumaggio delle femmine sono più leggeri di quelli di T. u. kureikensis, ma più scuri rispetto a T. u. taczanowski.
Distribuzione: Dall'est Scandinavia al Mar Bianco sino al Lago Onega. A nord raggiungono i confini stabiliti per questa specie. Verso sud, all'interno della Russia , fino al 60 ° parallelo. Ai limiti dei confini orientali della loro distribuzione, i territori si sovrappongono a quelli di T. u. kureikensis, mentre quelli meridionali con T. u. volgensis. In entrambi i casi le specie si incrociano tra loro.
Tetrao uurogallus kureikensis...Buturlin.... 1927 Uragus Kareika inferiore Siberia - Subspecie: Tetrao u. obsoletus....( Snigirevski...1937 ).
Il colore complessivo dei maschi è più scuro rispetto a quello di T. u. urogallus e T. u. taczanovskii con il marrone nella parte posteriore meno sviluppato che nel congenere T. u. volgenesi. Testa grigia; lato superiore di collo e schiena più "pulito" che in T. u. major e T. u. volgensis, e leggermente più leggero rispetto a T. u. urogallo ma più scuro di T. u. taczanowski, mentre il bianco sulla parte inferiore è poco sviluppato. Nella colorazione delle femmine i toni neri sono maggiormente sviluppanti rendendole complessivamente più scure di tutte le altre congenere.
Distribuzione: Dal Mar Bianco e la regione del Lago Onega, si spinge a est fino a raggiungere la valle del Vilyui inferiore e la parte settentrionale degli altopiani Olekma-Charsky. A nord raggiungono i confini stabiliti per questa specie. A sud della Russia europea fino al 58 ° parallelo, ed al 59 ° sugli Urali, nella Siberia occidentale al 61 ° parallelo, e 62° parallelo nel bacino dello Yenisei ( parte settentrionale delle Highlands Olekma-Charsky ). I limiti meridionali della loro distribuzione sono piuttosto ipotetici non potendo essere definiti con precisione. Ampi spazi in Siberia, che coincidono approssimativamente con la aree settentrionali della foresta mista, sono caratterizzate da popolazioni tassonomicamente intermedie tra T. u. kureikensis e T. u. taczanowskii, e quindi non classificabili con precisione, pertanto, è impossibile tracciare un confine definito dei territori di queste specie.
Tetrao urogallus major... C.L Brehm... 1831 - Subsepie: Tetrao u. crassirostris ( Brehm.... C.L. 1831) - Tetrao u. rudolfi....( Dombrowski.... 1912 ) - Tetrao u. hiomanus.... ( Loudon....1951 )
La colorazione generale dei maschi è più scura rispetto a quella dei congenere T. u. urogallus, T. u. volgensis e T. u. kureikensis, con il marrone della zona posteriore più saturo e luminoso rispetto alle sottospecie precedenti. Il colore bianco sul lato inferiore del corpo è poco sviluppato. La colorazione generale delle femmine è scura con tonalità ocracea più ricca rispetto alle femmine dei congenere sopracitati.
Distribuzione: Dal confine di stato occidentale della Germania ai Pesi Baltici ( Estonia, Lettonia e Lituania ) e centro Bielorussia. A nord dei confini orientali della loro distribuzione interagiscono con il congenere T. u. volgensis.
Tetrao urogallus volgensis... Buturlin....1907 - Subspecie: nessuna
Il colore complessivo dei maschi è più leggero rispetto a quello di T. u. kureikensis e T. u. major, ma è più scuro di quello di T. u. uralensis. I toni grigi di testa, lato superiore del collo e schiena sono più deboli, meno brillanti rispetto a quelli di T. u. kureikensis e T. u. major mentre il marrone nella parte posteriore è meno intenso rispetto a quello di quest'ultimo e meno sviluppato che in T. u. kureikensis. Il bianco della parte inferiore più sviluppato rispetto a T. u. major. Il colore complessivo delle femmine è più scuro e saturo rispetto a quello di T. u. uralensis.
Distribuzione: Dal nord della Russia europea ( Regioni di Pskov e Novgorod ) sino a raggiungere a sud le valli di Tsna e Sura sul fiume Volga sino al 54° meridiano. Bielorussia ad ovest, e territori settentrionali dell'Ukraina ( Regioni di Kiev e Chernigov ). Nell'estrema parte nord-occidentale della loro distribuzione, possono occasionalmente incrociarsi con T. u. urogallus.
Tetrao urogallus uralensis.... Nasarov....1887 - Subspecie: Tetrao u. grisescens.... Kirikov....1932.
Il colore complessivo dei maschi è più leggero rispetto a tutte le altre specie presenti sul territori della Federazione Russa. La parte superiore del corpo presenta il massimo sviluppo di grigio, e le tonalità marroni sono più chiare rispetto ai congenere, con il bianco della parte inferiore molto diffuso. Il colore complessivo delle femmine è leggermente più chiaro rispetto alla congenere T. u. taczanowskii.
Distribuzione: Sugli Urali la distribuzione si estende ad est dal 54° meridiano sino al ( presunto ) 62 °. Ci sono indicazioni secondo le quali esemplari appartenenti a questa sottospecie si incontrano lungo il confine meridionale della taiga siberiana, sino a raggiungere Barnaul ( Altaj ). A nord, nella regione dell'Ural, fino al 59-60 ° parallelo mentre a sud a raggiungere il 51 ° parallelo. Lungo i confini occidentali della distribuzione interagisce con T. u. volgensis, in quelli settentrionali con T. u. kureikensis ed a oriente con T. u. taczanowskii.
Urogallus urogallus taczanowskii.... Stejneger.... 1885 - Subspecie: Nessuna.
Il colore complessivo dei maschi è più leggero di quello di T. u. urogallus e T. u. kureikenis, ma è più scuro di T. u. uralensis, mentre il grigio di testa, lato superiore di collo e schiena cosi come il bianco sula parte inferiore del corpo sono meno sviluppati rispetto a quelli di T. u. uralensis. Il colore complessivo delle femmine è leggermente più scuro di quello della congenere T. u. uralensis.
Distribuzione: Comprende dal ( circa ) 62 ° meridiano ad est attraverso l'altopiano di Olekma-Chara e la valle in cui scorre il fiume Olekma a raggiungere i monti Khamar-Daban ( catena di alte montagne situate lungo la costa sud-orientale del lago Bajkal sud della Siberia ed a nord della Mongolia ). A sud, ai confini della catena montuosa di Olekma e Khamar-Dabanelle, secondo alcune indicazioni, vivono soggetti del tipo T. u. uralensis. A nord i limiti della distribuzione delineati, grosso modo, dalla parte settentrionale della foresta mista, sono popolati da esemplari tassonomicamente intermedi tra T. u. taczanowskii e T. u. kureikensis. Le specie appartenenti a queste popolazioni non possono essere determinate individualmente, pertanto è impossibile tracciare un confine definito tra le gamme di queste sottospecie.
Descrizione e comportamento: il maschio è sicuramente il più grande e pesante tra tutti i tetraonidi: mediamente 4-5 kg sino ad una massimo documentato di otre 7 kg in allevamento. Nelle femmine, molto più piccole dei maschi, i tratti distintivi del colore sono dati dalle striature trasversali giallo-ruggine e bruno-nere che segnano il nericcio della testa e della parte superiore del collo, dal bruno-nero, giallo-ruggine e giallo-grigio-ruggine che si mescolano nelle altre parti superiori del corpo, dal rosso-ruggine con fasce trasversali nere delle penne timoniere; la gola e la curva dell'ala sono giallo-rosse, la parte superiore del petto è rosso-ruggine, il ventre ha fasce interrotte bianche e nere su fondo giallo-ruggine.
Predilige i boschi di montagna a quelli di pianura, necessitando di alberi di alto fusto, soprattutto quelli resinosi, in zone abbondantemente irrigate ricche di cespugli e bassi arbusti con bacche; tuttavia non disdegna neppure i terreni paludosi. Sulle Alpi vive prevalentemente a quote comprese tra 1.200 e 1.700 metri, in boschi maturi di conifere o miste a caducifoglie ( generalmente faggi ), con piante secolari, a bassa densità oppure fitta ma con radure, e strato arbustivo discontinuo. Foreste e boschi un tempo comuni, ora a causa della riduzione dei tagli selvicolturali, hanno progressivamente lasciato il posto ad una fitta ed impenetrabile boscaglia in cui i galli cedroni non possono vivere.
Sono stanziali, ed indotti a brevi migrazioni, solitamente verticali, solo a causa di condizioni climatiche particolarmente avverse e/o abbondanti nevicate che rendono impossibile il reperimento del cibo, ma con l'arrivo della bella stagione ritornano negli abituali territori. A volte però non si sposta preferendo ritirarsi sui rami degli alberi, conducendo una vita per lo più arboricola, nutrendosi di foglie, aghi di pino, pinoli, bacche ecc, ma con l'arrivo della bella stagione ritornano negli abituali territori. Con condizioni adeguate trascorre le giornate sul terreno in cerca di nutrimento per lo più costituito da gemme, germogli, foglie tenere, erbe varie, bacche, semi, insetti ecc. Nel periodo riproduttivo i maschi, a differenza delle femmine, presi dall'enfasi amorosa quasi non si alimentano, o si accontentano di cibi molto più grossolani, ed è forse per tale motivo che in questo periodo la dura fibrosità rende le carni difficili da mangiare, per contro quelle della femmina risultano delicatissime e saporite. Amano albergare vicino a fonti d'acqua, dove vi si recano più volte al giorno, e per favorire la digestione ingeriscono piccoli sassolini o sabbia grossolana.
Durante il periodo degli amori i maschi sembrano divenire completamente sordi, forse a causa della pressione ormonale, e conseguente smisurata eccitazione esercitata sulle parti uditive interessate. Vengono dominati da una sorta di follia che si produce nelle manifestazioni più singolari, spingendoli a fronteggiare gravi pericoli, e sfidare anche gli esseri umani che vengono a trovarsi nei loro territori, rinnegando la loro timida natura. Tuttavia, pur dimostrando un indole piuttosto bellicosa, non sempre arrivano a questi eccessi. Generalmente i maschi adulti non tollerano che i giovani si stabiliscano nelle vicinanze, e combattono, anche selvaggiamente se necessario, in difesa della loro identità. I giovani divengono timidi e si esibiscono in maniera sommessa quando sanno che nelle vicinanze c'è un esemplare dominante.
Dopo qualche settimana i galli fanno ritornano nei territori abituali, mentre le femmine approntano i nidi direttamente sul terreno consistenti in una depressione poco profonda rivestita sommariamente muschio, ramoscelli secchi, foglie e qualche piuma. La deposizione solitamente inizia tre giorni dopo la copula, ed è completa nel giro di 10-12 giorni. Il numero delle uova deposte può variare in rapporto all'età della femmina, che se giovane non ne produrrà più 6-8, mentre se adulta può arrivare a 10-12. Le uova risultano, in proporzione, piuttosto piccole, con guscio sottile e lucido cosparse di macchie e punti scuri su fondo grigio-giallo o giallo-bruniccio. L'incubazione si protrae per 26-28 giorni in base anche alle condizioni climatico ambientali del periodo. All'inizio le femmine sono molto sensibili e abbandonano il nido rapidamente se disturbate, ma trascorso qualche giorno si dedicano amorevolmente alla cova. Le uova schiudono pressoché contemporaneamente, ed una volta che i piccoli sono asciutti la madre li conduce lontano dal nido che può dimostrarsi un pericoloso veicolo di varie patologie alle quali i piccoli sono particolarmente sensibili. Crescono rapidamente e 3-4 settimane dopo la schiusa sono in grado di compiere brevi voletti, e da questo momento in poi iniziano ad appollaiarsi sugli alberi per trascorrervi la notte. Raggiunte le 6 settimane di vita sono pienamente in grado di mantenere la loro temperatura corporea grazie al piumaggio da immaturi, mentre a 3 mesi un'altra muta li riveste del piumaggio secondario, ed in questa fase i sessi risultano facilmente distinguibili.
Con l'inizio di settembre le famiglie iniziano a dissolversi. I primi sono i giovani maschi, seguiti dopo poco dalle giovani femmine, ed entrambi i sessi possono formare gruppi durante il periodo invernale.
Foto da : 1 Lars Petersen < www.larsfoto.com > - 2 www.forum.zoologist.ru - 3 John Anderson
1 - Maschio Urogallus u. urogallus 2 - Femmina Urogallus u. urogallus 3 - Maschio Urogallus u. urogallus
Tetrao urogalloides ( Gallo cedrone dal becco nero ).........Middendorf.........1853
Nomi vernacolari: Gallo cedrone dal becco nero - Gallo cedrone orientale - Gallo cedrone siberiano - Gallo cedrone maculato o ( in russo ) Gallo cedrone di pietra.
Politipica - 2 sottospecie attualmente riconosciute:
Tetrao urogalloides urogalloides......................Middendorff.............1853 - Asia nord-orientale
Tetrao urogalloides kamtschaticus...................Kittlitz......................1858 - Penisola della Kamchatka
Descrizione, in generale, della specie: il maschio presenta una lunghezza media di circa 85-100 centimetri e pesa 3,4-4,6 kg (7,5-10,1 libbre), con le femmine che misurano circa 69-75 cm (27-30 pollici) e pesano 1,7-2,2 kg (3,7-4,9 libbre). [4] La loro apertura alare si estende per circa 75-115 cm (30-45 pollici) di lunghezza. [5] Rispetto al gallo cedrone occidentale, è leggermente più piccolo con un profilo del corpo più snello e un collo più lungo, ha un becco nero (da cui il suo nome) invece di essere color corno e una coda più lunga e spatolata. Il gallo cedrone orientale ha una testa e un collo bluastri-neri un po' lucidi fino a un petto turchese metallico. Le marcature bianche distinte sulle punte delle sue copritrici superiori e inferiori della coda, così come sulle copritrici alari e sui fianchi, danno a questo gallo cedrone il soprannome di "gallo cedrone maculato". La femmina è simile a quella della sua controparte occidentale, tranne per il fatto che il suo piumaggio è complessivamente più grigio con parti inferiori più squamose, non ha un solido petto rossiccio a differenza del gallo cedrone e ha macchie bianche notevolmente più grandi sulle sue copritrici alari e caudali
Precedentemente suddiviso in alcune sub-specie: Tetrao u.sachalinensis......Bogdanc*....1884 -Tetrao u.macrurus.....Stegmann....1927 - Tetrao u. janensis.....Tugarinov...1932 - Tetrao u. kolymensis.....Buturlin.....1932 - Tetrao u. turensis...... Buturlin......1932 - Tetrao u. stegmanni..... Potapov....1985. Nonostante alcuni ne riconoscono 3 sottospecie, dalla maggior parte delle autorità ne vengono considerate solo due, ritenendo il Tetrao u. parvirostris sinonimo della forma nominale. Le due forme differiscono tra loro per tonalità e particolari cromatici:
Tetrao urogalloides urogalloides.......Middendorff.............1853
Il maschio del Tetrao u. urogalloides è simile al congenere occidentale, ma se distingue per essere generalmente più scuro, leggermente più piccolo, con profilo del corpo più snello, collo e coda spatolata più lunghi. Parte superiore del corpo grigio scuro; remiganti con punti apicali bianchi e stretti a formare sull'ala una sorta di striscia trasversale discontinua; scapolari caratterizzate da evidenti macchie bianche a forma di goccia che delineano una banda, anch'essa trasversale, discontinua. Testa e collo bluastro-nero-verdastro leggermente iridescenti; becco più piccolo e nero (dal quale deriva il nome comune), anziché color corno. Petto verde brillante, tuttavia meno luminoso rispetto alla forma occidentale. Livrea quasi del tutto blu-nera, con motivo contrastante di macchie bianche, solitamente rotonde, su ali e coda; timoniere nere prive di striature, con copritrici caudali superiori e inferiori contraddistinte da apici bianchi in netto contrasto con il resto della colorazione. Canto, caratterizzato da vocalizzazioni brevi, secche e chiare simili al suono delle nacchere e trilli invece di clic e ronzii. Tra le caratteristiche della struttura interna, le più notevoli sono la cresta corneo longitudinale sul palato e la trachea nettamente allungata. La prima è associata alla nutrizione invernale, basata sui germogli terminali del larice: quando si “morde” una parte del germoglio, la cresta palatale lo rompe a metà, facilitandone così il passaggio attraverso l'esofago. L'allungamento della trachea, che forma un ampio anello nella zona del gozzo, è associato alle vocalizzazioni del periodo riproduttivo.
La femmina si differenzia dalla congenere occidentale per essere generalmente più scura, con piume che ricoprono il gozzo più scure; per l'assenza del piastrone rossiccio sul collo con elementi rossicci del tutto assenti sul petto; questa zona appare più scura per la condensazione delle striature nere. Tuttavia, sebbene sia raro, questo fenomeno si verifica anche nelle femmine del gallo cedrone occidentale. Nella femmina della forma nominale, le parti bianche del piumaggio sono meno grandi rispetto a quelle della conspecifica Tetrao u. kamtschaticus così come il motivo trasversale sulle parti inferiori è costituito da bande biancastro-giallastre, meno ampie e lunghe.
In Kamchatka, i maschi del Tetrao u. kamtschaticus presentano macchie bianche sulle ali, coda più chiara e barba più grande rispetto ai consimili nominali.
Il peso dei maschi va da 3,2 a 4,6 kg, le femmine 1,7-2,2 kg. La lunghezza dei maschi è di 70-100 cm, le femmine di 55-70 cm. Apertura alare di 80-110 cm.
La differenziazione tra specie e sub-specie si manifesta sia nelle diverse tonalità della colorazione complessiva, quanto nel grado di sviluppo del bianco nel piumaggio. Esiste anche una notevole variabilità individuale. Ai limiti occidentali della distribuzione, dove i loro territori si sovrappongono a quelli del Tetrao. u. urogallus, si verifica una stabile ibridazione tra le due specie. Nelle aree di sovrapposizione, una parte della popolazione (mista) è rappresentata da individui ibridi.
Distribuzione: la distribuzione della forma nominale coincide in gran parte con le foreste di larici. E poiché questo tipo di habitat (taiga) si estende piuttosto in profondità a nord, con essa penetrano anche i Tetrao u. urogalliodes in aree dominate da foresta-tundra, soprattutto lungo le valli dei grandi fiumi. Il confine del suo areale qui si estende oltre il Circolo Polare Artico, raggiungendo i 71° di latitudine nord lungo i fiumi Popigai e Lena ed i 67-68° di latitudine nord lungo Yana, Indigirka e Kolyma. Ad est il gallo cedrone dal becco nero è soprattutto distribuito lungo coste dei mari dell’Estremo Oriente, mentre il confine meridionale corre vicino ai 50° di latitudine nord, formando una profonda sporgenza a sud lungo i monti Sikhote-Alin fino ai 45° di latitudine nord. Il confine occidentale è complesso e tortuoso. La maggior parte corre lungo i 110° di longitudine est ( Baikal , corso superiore della Bassa Tunguska ), ma a sud raggiunge i monti Sayan orientali e a nord i laghi Norilsk
Tetrao urogalloides kamtschaticus...... Kittlitz....1858
Il colore generale del piumaggio del maschio e della femmina è più leggero rispetto alla forma nominale. La parte superiore del maschio è grigio chiaro contraddistinto da una leggera sfumatura brunastra. Sulle remiganti secondarie spiccano ampie e vistose macchie bianche apicali. Sulla sparte alta delle scapolari vi sono macchie triangolari bianche a formare una evidente striscia bianca, mentre una seconda striscia bianca è formata dai vertici delle delle remiganti secondarie stesse, ed entrambe le bande sono più ampie rispetto a quelle presentate dalla sottospecie nominale. La parte inferiore del corpo è grigia con rari macchie bianchi. La femmina, rispetto alla conspecifica nominale, presenta un piumaggio con trame bianche più ampie. Il motivo a croce sul lato inferiore del corpo costituito da bande bianco-gialle e nere, nella femmina della sottospecie T. u. kamtschaticus risultano un poco più strette rispetto a quelle della conspecifica nominale.
Distribuzione: Penisola della Kamchatka ( Russia ).
Sintesi dei risultati conclusivi riguardanti un recente studio condotto da: L. N. Spiridonova, E. G. Lobkov S. V. Shedko, A. P. Kryukov OMOGENEITÀ GENETICA DELLA SOTTOSPECIE DEL GALLO CEDRONE TETRAO UROGALLOIDES UROGALLOIDES BONAPARTE, 1856 E TETRAO UROGALLOIDES KAMTSCHATICUS, KITTLITZ, 1858 (TETRAONIDAE, AVES) MEDIANTE DNA MITOCONDRIALE E NUCLEARE
1) Centro scientifico federale per la biodiversità del biota terrestre dell'Asia orientale, filiale dell'Estremo Oriente dell'Accademia russa delle scienze 690022 Vladivostok, Russia - 2) Università tecnica statale della Kamchatka 683003 Petropavlovsk-Kamchatsky, Russia
* E-mail: spiridonova@biosoil.ru
Ricevuto dall'editore il 22/04/2019
Dopo la revisione il 04/06/2019
Accettato per la pubblicazione il 24/06/2019
Testo completo consultabile qui: https://sciencejournals.ru/view-article/?j=genrus&y=2020&v=56&n=4&a=GenRus2004013Spiridonova
"...Per la prima volta è stato sequenziato il genoma mitocondriale completo di quattro esemplari appartenenti alle due sottospecie del gallo cedrone dal becco nero, Tetrao urogalloides urogalloides (popolazione continentale) e Tetrao urogalloides kamtschaticus (penisola della Kamchatka), fam. Tetraonidi. La divergenza genetica tra la forma nominale e della Kamchatka è stata dello 0,1% ed è a livello di variabilità individuale. Sullo sfondo di un'elevata diversità aplotipica, è stato rivelato un basso polimorfismo nucleotidico del mtDNA ed è stata mostrata l'assenza di differenziazione genetica intersottospecifica, probabilmente la conservazione del genoma della specie nel suo insieme è dovuto all'isolamento relativamente recente delTetrao urogalloides kamtschaticus nella Kamchatka. L'analisi di un frammento del gene nucleare OCA2, associato alla colorazione che codifica la proteina P transmembrana, ha rivelato l'identità delle due sottospecie. Questa mancanza di divergenza nei marcatori mitocondriali e nucleari tra le popolazioni delle due forme contraddice le loro differenze morfologiche. La comparsa di una popolazione isolata di gallo cedrone in Kamchatka è probabilmente una conseguenza della riduzione dell'areale precedentemente ampio della popolazione continentale con la formazione di un vero e proprio divario o di una recente invasione dalla terraferma..."
“….La specie è rappresentata in Kamchatka dalla forma endemica Tetrao urogalloides kamtschaticus Kittlitz, 1858 che risulta ben distinta morfologicamente dalle altre sottospecie, indipendentemente da quante e dove all'interno dei confini della gamma vengano identificate. Differenze che riguardano soprattutto la colorazione più chiara del piumaggio nei soggetti della Kamchatka: le parti bianche del loro piumaggio sono più estese e più sviluppate. Anche considerando la variabilità individuale, nel caso i cromatismi del piumaggio del T. p. kamtschaticus possa risultare simile ai congenere in alcune parti del corpo, è sempre molto diverso su altre proprio nella riduzione dei pigmenti. Inoltre, Tetrao urogalloides della Kamchatka mostrano una notevole tendenza verso dimensioni corporee più grandi.
L'areale di distribuzione del T. u. kamtschaticus è rappresentato da un isolato geografico entro i confini della penisola della Kamchatka. Abita regolarmente foreste ad alto fusto che si trovano a nord dei fiumi Karaga e Shamanka. Più a nord sono stati isolatamente documentati nel bacino di Tymlat, mentre precedentemente venivano segnalati avvistamenti sporadici anche nel bacino di Vyvenka, anche se da anni non vengono più registrati in questa località.
Come è noto, il gallo cedrone dal becco nero è una specie della taiga, il cui areale in generale coincide con la distribuzione delle foreste prevalentemente di conifere principalmente costituite da larici e miste a larici. All'interno dei confini della penisola della Kamchatka, il gallo cedrone nidifica in ambienti forestali vario tipo. Nel bacino del fiume Kamchatka abita principalmente foreste di conifere e miste con larici di Cajander ( Larix cajanderi ) e abeti rossi di Ayan ( Picea ajanensis ), che nella penisola si sono formate in epoca relativamente recente, cioè alcune migliaia di anni fa sotto forma di "isola di conifere", ed in base a dati recenti anche meno - circa 500 anni fa. Nelle regioni orientali e occidentali della Kamchatka abita forzatamente solo boschi di betulle ( Betula ermanii e Betula platyphylla ), poiché in questa parte della penisola non si trovano conifere, ad eccezione di una piccolissima area con una superficie di 23 ettari nel corso inferiore del fiume New Semyachik, costituita da abeti della Kamchatka ( Abies gracilis ). Evita le foreste alluvionali, in quanto costantemente umide.
Gli altopiani Koryak, la valle Parapolsky e la catena Penzhinsky, situata a nord della penisola di Kamchatka, formano un'area di disgiunzione dell’habitat. Più a nord-ovest il Gallo cedrone si trova solo nella parte superiore del bacino fluviale Penzhin dominato da larici (Larix dahurica) provenienti dai bacini di Kolyma e Anadyr che costituiscono a Penzhina il confine orientale delle foreste di larici, caratteristici di vaste regioni della Siberia orientale. La popolazione che si trova in queste aree appartiene alla sottospecie nominale Tetrao urogalloides urogalloides Bonaparte, 185, che estende i suoi areali nel nord ovest della Kamchatka e occupa la maggior parte della gamma attribuita alla specie sul continente. Nel bacino della Penzhina è concentrato proprio entro i confini delle foreste di larici e miste a larici, al di fuori di questi, verso sud, esistono informazioni su possibili incontri con il Tetrao urogalloides urogalloides nella valle del fiume Belaya.
Considerando quanto sopra, è di grande interesse determinare le differenze genetiche tra il gallo cedrone della Kamchatka e la forma nominale. Ciò è importante, innanzitutto, per comprendere le basi genetiche del fenomeno conosciuto in ornitologia, come “endemismo sottospecifico nell'avifauna della Kamchatka”, la cui essenza è che la maggior parte delle sottospecie endemiche della Kamchatka differiscono in un modo o nell'altro nel grado di depigmentazione del piumaggio. Inoltre, ciò consentirebbe di chiarire, utilizzando metodi molecolari, lo status tassonomico della popolazione dell'Alta Penzhina della specie, con caratteristiche morfologiche attribuibili alla forma nominale….”
Foto da : 1 www.wildlifemongolia.com - 2 Galtulga B. < www.touristinforcenter.mn - 3 Gansukh Namgar
1 - Maschio ( tetrao u. urogalloides ) 2 - Femmina ( Tetrao u. urogalloides ) 3 - Maschio ( Tetrao u. kamtschaticus )
Tetrao urogalloides kamtschaticus ( Gallo cedrone dal becco nero della Kamchatka )
Foto da : 1 Jon Hornbuckle - 2 Ruslan Kirillin
1 - Maschio ( Tetrao u. kamtschaticus ) 2 - Maschio ( Tetrao u. kamtschaticus )
1 - Centrocercus urophasianus - 2 Tymphanuchus cupido - 3 Lyrurus tetrix mutazioni di colore
Foto da : 1 www.meeteetsecowboycorner.com - 2 www.pinterest.com - 3 Esemplari maschi impagliati da: Museo Darwin ( Mosca - Russia )
1 - Maschio ( Rara mutazione bianca o isabella ) 2 - Maschio ( Rara mutazione bianca o isabella ) 3 - Maschi impagliati ( Rara mutazione pezzata )
Lyrurus tetrix ( Fagiano di monte o Gallo forcello )
Foto esemplari impagliati da : 1 - 2 Museo Darwin ( Mosca - Russia )
1 - Maschio ( Rara mutazione naturale bianca ) 2 - Femmina ( Rara mutazione naturale bianca )
Terao e Tetrix ibridi
Testo di Jan Porkert:
Gli ibridi più frequenti tra i Tetraonidi sono quelli generati dall’incrocio tra un maschio di Gallo forcello ( Tetrao tetrix ) e una femmina di Gallo cedrone ( Tetrao urogallus ). Per l’Europa centrale sono stati riportati due periodi in cui si è riscontrata una alta frequenza di tali ibridi. Il primo è coincidente con la pesante pressione venatoria sui maschi di Gallo cedrone tra 1880 e 1920, epoca in cui entrambi i Tetraonidi erano ancora presenti con popolazioni consistenti, mentre il secondo è compreso tra 1950 e 1980, quando molte popolazioni di cedrone scomparvero. Durante questo ultimo periodo, i pulcini maschi di cedrone avevano un tasso di sopravvivenza minore rispetto alle femmine, e questo ‘forzò’ le galline adulte ad accoppiarsi con dei Galli forcelli.
L'ibridizzazioni a scopo di studio effettuate nella Stazione di Ricerca sulla Selvaggina di Boda, in Svezia, negli anni ’50, mostrò che le femmine di cedrone e i galli di forcello si ibridano facilmente ( rakkelhøns ), mentre gli ibridi tra gallina di forcello e gallo di cedrone si sono ottenuti solo artificialmente. Entrambi i tipi di ibridi erano comunque fertili. Nacque anche un maschio di F2 dall’incrocio di un ibrido ( forcello maschio x cedrone femmina ) con una gallina di cedrone.
La qualità dello sperma varia tra gli ibridi maschi di F1 ( rakkelhane ). Tale sperma è ben sviluppato, ma meno mobile dello sperma del Gallo cedrone.
Delle osservazioni effettuate in un’arena con tre maschi ibridi in parata a Øvre Landvik ( Aust-Agder, Norvegia ) nel 1992 e nel 1994, mostrarono che le galline di cedrone preferiscono accoppiarsi con gli ibridi piuttosto che con i Galli forcelli.
Caratteristiche degli ibridi : Generazione F1
a) Forcello maschio x Cedrone femmina: rakkelhøns
Petto, collo, schiena e solitamente testa del maschio sono neri con riflessi violacei metallici. Le copritrici alari sono marroni. Il sottocoda presenta macchie bianche di grandezza variabile. Becco nero, talvolta con bordo più chiaro. Peso: 1,9-2,6 kg.
Il piumaggio della femmina è intermedio tra quello delle femmine delle specie genitrici, ma senza la zona fulva che caratterizza il petto della gallina di cedrone.
In entrambi i sessi, le timoniere sono nettamente troncate; quelle più esterne sono un po’ più lunghe di quelle centrali. Le piume del sottocoda sono sempre più corte delle timoniere centrali, come nel Cedrone e al contrario del Forcello.
Le secondarie presentano una fascia bianca, spesso maculata di marrone.
b) Cedrone maschio x Forcello femmina: storfuglorre
Sono simili ai rakkelhøns, ma il piumaggio delle femmine è più simile a quello delle galline di cedrone.
Generazione F2:
Ibrido F2 ‘rakkelhane’ x femmina di Cedrone: rakkelhanestorfugl
Aree dei riflessi su petto e collo più ristrette rispetto al ‘rakkelhane’, ma colorazione più bluastra o verde-violacea. Piumaggio di testa e collo simile a quello del Gallo cedrone. Becco chiaro con zone marroni.
Dimensioni, lunghezza della coda e aspetto dei due sessi intermedi tra ‘rakkelhøns’ e Gallo cedrone; le femmine hanno piume bruno-rossicce bordate di castano-nero sul petto Ibrido F2 ‘rakkelhane’ x femmina di Forcello: rakkelhaneorre
Maschi simili a grossi Galli forcelli con copritrici alari marroni e penne del sottocoda più corte delle timoniere, bianche con macchie nere. Femmine dall’aspetto intermedio tra le femmine di forcello e le femmine ibride di F1 (rakkelhøner), sia per le dimensioni che per il piumaggio.
Probabile Generazione F3
Ibrido F3 "rakkelhanestorfugl" x femmina di Cedrone
Maschi simili a piccoli Galli cedroni con becco meno massiccio e coda più corta e meno nettamente tronca. Riflessi delle piume del petto colore verde scuro, eventualmente con del verde-bluastro o del viola metallico ai bordi. Peso: 3,22-3,38 kg.
Le femmine di questo tipo sono presumibilmente prive di caratteri distintivi marcati, ma i campioni sono stati perduti dalle collezioni indagate.
Ci si potrebbe aspettare un incremento del successo riproduttivo in F2, F3 e nelle generazioni figliali successive. Ad ogni modo, con sempre più ibridizzazioni, i caratteri distintivi dell’ibrido tendono a scomparire e i discendenti.
Carl Gunnar stima che le dimensioni di questi maschi siano paragonabili a quelle di una femmina di gallo cedrone e descrive il comportamento lek come piuttosto simile a quello dell'urogallo. Gli ibridi maschi hanno scarsa qualità dello sperma, ma possono produrre ancora ibridi F2 se accoppiati ad una femmina di gallo cedrone. Esistono ibridi femminili ma sono considerati sterili. Apparentemente gli ibridi femminili ereditano il loro schema cromatico dai padri, quindi la discendenza ibrida di un gallo forcello risulterà priva di colorazione marrone-bruno e con barratura più stretto, mentre quella derivante dall'incrocio di gallo cedrone x femmina di forcello presenta il petto marrone-arancio ed una barratura più ampia somigliante alla femmina di cedrone. Quest'ultimo ibrido si presume tuttavia che non si verifichi in natura.
Foto da : 1 - 2 - 3 www.magnusfriberg.com
Nelle foto 1 - 2 - 3 maschi ibridi: T. tetrix maschio x T. urogallus femmina
Terao e Tetrix ibridi
Foto da: 1 - 2 Thomas Bernhardsson - 3 Tom Schandy
Nelle foto 1 - 2 - 3 non è chiaro se trattasi di Ibridi: T. tetrix x T. urogallus oppure Tetrao urogallus x Tetrao tetrix
Curiosità e....... diversità.....
Foto da: 1 www.adressa.no - 2 Autore sconosciuto
1 - Gruppo di Tetrao urogallus, con quello che presumibilmente è l'unico esemplare sino ad oggi conosciuto di cedrone maschio dalla livrea femminile. Probabilmente ermafrodita.
2 - Schema della colorazione distintiva delle penne esterne della coda del genere Lagopus.