- lerwa lerwa : specie e sottospecie -
Illustrazione: Lerwa lerwa
Genere Lerwa ( Bonaparte..... 1786 )
La specie, a seconda dei testi presi in considerazione, è monotipica o suddivisa in due sottospecie:
* Lerwa l. lerwa......................................Hodgson...........................1833 - Nord-nord-ovest Pakistan ed aree di frontiera dell'India settentrionale, sud-sud-est Sud dell'altopiano tibetano ed estremo nord ovest dello Yunnana ( Cina ). La presenza della specie nell'est Afghanistan necessita di ulteriori conferme, anche se apparentemente si trovano nelle regioni di confine con l'adiacente Pakistan.
* Lerwa l. major.......................................Meinertzhagen R. ...........1927 - Sichuan occidentale. ( Non da tutti ritenuta valida ed inclusa con la forma nominale )
** Lerwa lerwa callipigia......................Stegmann.........................1938 - Gansu meridionale e Sichuan nord occidentale( Cina ). Non valida in quanto ritenuta conspecifica della sottospecie nominale.
Distribuzione: Questa specie si trova n Pakistan, India, Bhutan, Nepal e Cina ( altopiano del Qinghai-Tibet, ovest Sichuan e sud Gansu )
Descrizione e comportamento: questa specie fu descritta per la prima volta da Brian Houghton Hodgson nel 1833 che la classificò come Lerwa, basandosi sul termine con cui i Bhutia ( antica popolazione nepalese ) definivano questi uccelli. Inizialmente la incluse nel genere Perdix come Perdix lerwa. Una sottospecie, L. l. major venne descritta da Richard Meinertzhagen, mentre L. l. callipigia del sud Gansu è stata proposta da Stegmann nel 1938. Tuttavia queste ultime due forme, ed in particolare L. l callipygia, non vengono generalmente riconosciute. La specie è stata mantenuta in questo genere monotipico a causa di varie peculiarità tra le quali i tarsi piumati e la mancanza di un chiaro dimorfismo sessuale nella colorazione della livrea.
La IOC Osservazioni include L. l. major e L. l. callipygia nella forma nominale - Madge & McGowan, 2002; McGowan, 1994.
Misura mediamente 35-40 cm di lunghezza, con un peso di 550-700 gr per i maschi, e 450-580 gr le femmine. I sessi sono simili, tuttavia le femmine sono prive di speroni tarsali, mentre i maschi ne presentano uno spuntato e talvolta un secondo incipiente.
Il piumaggio in generale si presenta completamente grigio con “gessati” bianchi e nerastri, sulla parte superiore del corpo; testa, collo, dorso, ali e coda marrone chiaro; petto bianco attraversato da larghe e sagomate strisce marroni. Iris bruno-rossastro; becco cremisi; zampe rosso-arancio. Le tre sottospecie risultano molto difficili da distinguere in natura.
La forma Lerwa lerwa major è "riconoscibile" dalla nominale per le maggiori dimensioni, le parti superiori meno fulve e quelle inferiori mediamente più chiare, ma presumibilmente questo cromatismo non è costante e probabilmente dovuto solo a variazioni territoriali 1*)
Mappa distribuzione ( elaborata ) Genere lerwa da: www.gbp.bio
1*) Infatti, com'anche indiscutibilmente confermato dalle molte immagini analizzate, la colorazione del piumaggio appare come puramente individuale e non distingue le due forme. Probabilmente un cromatismo più accentuato, soprattutto sulle parti inferiori, oltre che carattere sessuale ( maschi solitamente più colorati delle femmine ), potrebbe anche essere dovuto all'età e/o periodo, come ad esempio quello riproduttivo. Ovviamente fotograficamente non è possibile stabilire le proporzioni corporee.
Le pernici delle nevi sono distribuite principalmente nell'Himalaya, altopiano del Qinghai-Tibet e parti centrali e meridionali della Cina. Piuttosto comuni nei prati alpini ed aree ghiaiose ad altitudini, in base alla stagionalità, di 2000-5500 metri. Si nutre principalmente di vegeta ed insetti.
Nomi vernacolari: Larwa, Nepal; Jungooria, Kumaon; Quoir-moonal, Koor-moonal, Garhwal; Golabi, Bhair, Ter-tetur, Busahir e altri stati collinari; Barf-ka-tetur, Kulu ; Biju, Chamba.
L'ambiente naturale in cui vivono, estremamente aspro, è costituito per la maggior parte da arbusti, prati alpini e aree rocciose nude ad un'altitudine di 3000-5500 metri. Il clima in questi luoghi già di per sé rigido, è spesso ulteriormente inasprito da violente bufere di neve. A queste latitudini l'inverno si protrae per 8-9 mesi ma le gelate pressoché tutto il corso dell’anno così come abbondanti nevicate possono verificarsi nel mese di giugno. .In primavera autunno predilige albergare in aree di roccia nuda al di sopra del limite delle nevi e zone dove si accumulano detriti franati e di notte in fessure rocciose o sotto sporgenze naturali. In un simile ambiente anche i nemici naturali non sono molti e, ciò, li favorisce nel quotidiano vivere. Durante la stagione riproduttiva è per lo più attivo sui prati alpini sotto la fascia rocciosa dove il clima è fresco con precipitazioni abbondanti che favoriscono crescite vegetali rigogliose e varie. In inverno si trova principalmente all’interno di aree cespugliose alpine, nei prati durante i pendii soleggiati e/o zone umide pedemontane dove il clima secco è relativamente più mite con presenza di arbusti radi ( Spiraea < o Spirea> , Rododendri ecc. ) che costituiscono un luogo ideale, per loro, di svernamento Durante il periodo invernale, l’attività principale si svolge su pendii rocciosi ripidi con piante alpine caratterizzati dalla presenza di rododendri, felci, muschi, licheni, ecc. In estate, si trova prevalentemente in zone rocciose sopra i 4.000 metri sul livello del mare, mentre in inverno scende, a seconda degli habitat, a circa 4.000-3.000 metri, ma può essere visto anche a 2.000 metri. A Lijiang a Longshan nello Yunnan ( Cina ) anche a gennaio lo si incontra ad altitudini di 4700-4800 metri sul livello del mare.
Vivono spesso in gruppo. Nonostante la camminata sembri piuttosto goffa, ondeggiante e barcollante, tanto da farli sembrare ridicoli, preferiscono pedinare e/o planare “scivolando” da un pendio all'altro per sottrarsi ad un pericolo. La colorazione altamente mimetica del piumaggio, in perfetta armonia con l’ambiente che li circonda, contribuisce ulteriormente ad aumentarne le difese nei confronti dei predatori. Inoltre, queste zone sono spesso avvolte da fitta nebbia che li costringe a comunicare tra loro tramite richiami, quindi, il più delle volte vengono solo sentiti. I richiami di questa specie sono striduli e brevi. I maschi li emettono in maniera continua e crescenti di tono, mentre nella femmina risultano più bassi e meno vocali.
Sono caratterizzati da forte adattabilità alle condizioni naturali di alta montagna con le attività quotidiane generalmente svolte soprattutto in due periodi di punta, uno al mattino presto e l'altro alla sera. Fatta eccezione per la stagione riproduttiva, la ricerca del cibo, così come altre incombenze, vengono svolte in gruppo. Solitamente non temono gli esseri umani che, non di rado, lasciano avvicinare anche troppo. Infastidito, si invola repentinamente, emettendo un grido rapido ed acuto durante il decollo. Si nutre a terra. Il cibo è principalmente costituito da oltre 40 tipi di muschi, felci, erbe e arbusti, foglie, germogli, fiori e semi integrando con una piccola quantità di proteine costituita da insetti vari ecc.
La formazione delle coppie avviene e successiva attività riproduttiva avviene tra aprile e maggio. I nidi, solitamente ben nascosti, vengono approntati in piccole grotte, anfratti, sotto a sporgenze o rocce, cespugli, erbe alte e quant'altro possa servire a tale scopo e rifinito con muschi, licheni, steli d’erba ecc. La covata è costituita da 2-5 uova ( massimo 7 ) di colore bianco crema o giallo scuro, densamente ricoperte di punti e macchie rossastre incubate dalla sola femmina. Uova: dimensione media è di 48,2-51,8 x 37,7-39,3 mm; peso medio è di 35,4-36 grammi.
Il loro numero varia notevolmente a seconda delle diverse aree di distribuzione ma complessivamente sono ancora relativamente numerosi ed in particolare nelle zone centrali della sua distribuzione, mentre in quelle marginali, comprese nel sud del Gansu e nord-ovest dello Yunnan ( Cina ), è molto raro. Comunque, ad oggi, le popolazioni di Lerwa lerwa appaiono stabili e distribuite su vasti areali, quindi non si avvicinano ai valori critici di sopravvivenza e/o vulnerabilità riferibili alle specie in pericolo o via di estinzione ( cioè quando la gamma o l'intervallo di fluttuazione è inferiore a 20.000 chilometri quadrati, qualità dell'habitat, dimensione della popolazione e l'area di distribuzione risulta frammentata). Ciò premesso, serve considerare che, nonostante l’altitudine nella quale alberga, la sopravvivenza di questa forma, è sempre più gravemente minacciata dalle crescenti attività dei residenti locali. Inoltre, le ridotte dimensioni della covata e l'habitat estremamente duro e povero, costituisco ulteriori ed importanti ragioni che ne potrebbero limitare l’incremento di numero nel prossimo futuro.
Lerwa lerwa lerwa ( Pernice delle nevi )........Hodgson.......1833
Foto da : 1-3 www.birdnet.cn Autori: 1 Duancheng Birdman - 3 Xia Yu Dong Xue - 2 Autore: Koel ko ( località indicate dai fotografi: 1 Wolong, contea di Wenchuan, Aba Tibetan e Qiang, Sichuan 08-05-2020 Cina - 2 Balangshan Pass, Sichuan 23-06-2011 Cina - 3 Rilong, contea di Xiaojin, Aba Tibetan e Qiang, Sichuan 02-05-2020 Cina )
1 - Lerwa l. lerwa maschio 2 - Lerwa l. lerwa femmina in primo piano 3 - Lerwa l. lerwa maschio
Lerwa lerwa major ( Pernice delle nevi maggiore )........Meinertzhagen R. .......1927
Foto da : 1 Autore: Aseem Kothiala - 2 Autore: Vivek Sarkar - 3 www.igoterra.com Autore: Paul Matson ( località indicate dai fotografi: 1 Tungnath, Rudraprayag, Uttarakhand 04-04-2014 India - 2 Tungnath, Rudraprayag, Uttarakhand 15-12-2023 India - 3 Sela pass, Arunachal Pradesh, Arunachal Pradesh 13-04-2022 India )
1 - Lerwa l. major maschio 2 - Lerwa l. major femmina 3 - Lerwa l. major maschio
Lerwa lerwa < presumibilmente: major >
Foto da : 1-2 Autore: - Dr. Ealit Photography www.lalitventures.blogspot.com ( località indicate dai fotografi: 1 nessun dato eccetto, India )
1 - Lerwa lerwa < nido con uova > 2 - Lerwa lerwa < pulcino >