- Ithaginis cruentus : Research - Study & Revision -
Ithaginis cruentus holoptilis sui Gaoligongshan
Ricerca - Studio e Revisione relativi ad alcune sottospecie di Ithaginis cruentus - ( Research - Study and Revision of some subspecies of Ithaginis cruentus ) aggiornato al 16/02/2023.
Per una più ampia esposizione fotografica e informazioni vedere alla pagina: Ithaginis c. sottospecie
Testi, quando non specificatamente dichiarati di altra fonte.....- Autore: Giuliano Forni
Grafica ed elaborazione delle immagini...........................................- Di........: Giuliano Forni
Ricerche relative alle varie sottospecie descritte..........................- Di.........: Giuliano Forni
Ricerche relative alla sottospecie Ithaginis c. kuseri....................- Di.........: Giuliano Forni e Njal Bergè
Conclusioni, osservazioni e supposizioni........................................- Di.........: Giuliano Forni
Questo genere comprende 11 sottospecie riconosciute più 3 in contestazione. Una delle quali, come vedremo nel proseguo della disamina, viene mantenuta forse per leggerezza, incompetenza e scarso interesse, in una sorta di comune errore letterario.
ll genere Ithaginis comprende 11 sottospecie riconosciute più 3 in discussione - I. c. affinis - I. c. annae - I. c. holoptilus.
In rosso le sottospecie considerate in questo studio:
* Ithaginis c. cruentus.............Hardwicke...............1821
* Ithaginis c. sinensis..............David........................1873
* Ithaginis c. geoffroyi............Verreaux J. P. ..........1867 ( considerato solo marginalmente in questo studio )
* Ithaginis c. michaelis............Bianchi.....................1903
* Ithaginis c. berezowskii.......Bianchi.....................1903
* Ithaginis c. affinis.................Beebe........................1912
* Ithaginis c. kuseri..................Beebe.......................1912
* Ithaginis c. tibetanus...........Baker E. C. S. ...........1914
* Ithaginis c. clarkei.................Rothschild...............1920
* Ithaginis c. rocki....................Riley,.........................1925
* Ithaginis c. holoptilus..........Greenway,................1933
* Ithaginis c. beicki..................Mayr & Birckhead....1937
* Ithaginis c. annae..................Mayr & Birckhead....1937
* Ithaginis c. marionae............Mayr.........................1941
Specifiche più dettagliate relative ai luoghi di origine in allegato ad ogni singola sottospecie.
** Importante: è doveroso sottolineare che in molte, se non tutte, le regioni cinesi si trovano località, montagne, fiumi ecc., con lo stesso nome, e ciò complica moltissimo sia il ritrovamento che l’identificazione di un determinato luogo. Lo Yunnan, cioè la provincia cinese che più delle altre è coinvolta nello studio in questione, abbonda di queste semplicisticamente definibili "contraddizioni", che però rendono particolarmente ardua il delineamento, quand'anche approssimativo, delle gamme.
Ithaginis c. geoffroyi fotografati sulle Jaozi Mountain Yunnan Cina
Nota: questa sottospecie non è espressamente implicata nello studio in questione in quanto al sua posizione sottospecifica non presenta nessuna contraddizione. Lo diventa invece come probabile forma coinvolta negli incroci che verranno argomentati nelle successive disamine.
Foto da: www.birdnet.cn Autori 1-2 Chu Tianshu - 3 Tōngtōng. Come si evince dalle immagini, gli esemplari delle Jaozi Mountain ( città-prefettura di Kunming Yunnan Cina ) sembrano, perlomeno fotograficamente, più piccoli rispetto ai loro conspecifici che vivono a nord e con ciuffo ( cresta ) notevolmente più corto. Simili all'I. c. wilsoni sopra menzionato.
1 - Ithaginis c. geoffroyi 2 - Ithaginis c. geoffroyi 3 - Ithaginis c. geoffroyi
Ithaginis c. geoffroyi definibile tipico del Sichuan ( Cina )
Foto da: www.birdnet.cn Autori 1 Blow shadow - 2 Leshan - Xuefeng - 3 Daocheng
1 - Ithaginis c. geoffroyi 2 - Ithaginis c. geoffroyi 3 - Ithaginis c. geoffroyi
Provincia dello Yunnan - Cina: La mappa, come le due successive, è relativa alle sole prefetture del nord-ovest della provincia comprendenti la maggior parte delle gamme storiche attribuite alle forme esaminate in questo studio:
A ) Contrassegnati con colori diversi i territori, i cui limiti sono da ritenere come indicativi, comprendono sia le aree tipiche, quanto le nuove nelle quali ne è stata registrata la presenza sia fotograficamente che attraverso osservazioni confermate.
B ) Gran parte delle aree all'interno dei territori indicati con diversi colori, sono da considerare come nuove per la o le sottospecie che vi si trova/no.
C ) Le prove fotografiche confermano che in alcune aree vi sia promiscuità territoriale:
Gaoligongshan e Gongshan: Ithaginis c. holoptilus - Ithaginis c. marionae. Relativamente a quest'ultimo, innanzitutto ne andrebbe confermata la presenza su queste montagne e di conseguenza la distinzione sottospecifica in quanto potrebbe essere stato descritto e classificato per errore.
Dalle ricerche e conseguente analisi delle immagini, risulta che Ithaginis c. clarkei, non si trova solo nella gamma identificata come tipica ( Yulong Mountain o Jade Dragon Snow Mountain nella Prefettura di Lijiang o Likiang - Yunnan Cina ), ma occupa un areale ben più vasto che si espande da Shangri-La, città-contea amministrata dalla prefettura autonoma tibetana di Dêqên - Yunnan, Cina, verso sud a raggiungere l'area tipica per poi piegare verso ovest-nord sino alle Baima Snow Mountain Nature Reserve e, probabilmente anche in altri luoghi. Da rilevare che la maggior parte, se non tutte, delle comunque pochissime immagini ( e video ) trovate, sono state scattate e registrato ( video ) nell'area di Shangri-La.
D ) Delimitate, approssimativamente, da rettangoli le gamme storiche nello Yunnan: blu = Ithaginis c. rocki - rosso = Ithaginis c. holoptilus - nero = Ithaginis c. clarkei.
E ) Delimitata, approssimativamente, con un cerchio l'area delle Baima Snow Mounatin National Nature Reserve dove sono stati fotografati: Ithaginis c. holoptilus - Ithaginis c. rocki - Ithaginis c. clarkei. Con tutta probabilità vi si trova anche Ithaginis c. geoffroyi, perlomeno a lambirne i confini orientali. Interazione pressoché certa tra alcune di queste forme.
N° 1:
Ithaginis c. holoptilus/marionae
Sovrapposizione delle aree e possibile interazione: nord con Ithaginis c. geoffroyi, est e sud con Ithaginis c. rocki.
N° 2:
Ithaginis c. rocki
Sovrapposizione delle aree e interazione: nord e nord-est, con Ithaginis c. geoffroyi e Ithaginis c. clarkei - ovest e sud con Ithaginis c. holoptilus/marionae.
N° 3:
Ithaginis c. clarkei
Vedere quanto argomentato per questa forma.
N°4:
Ithaginis c. geoffroyi
Vedere quanto argomentato per questa forma nelle parti dedicate ai congenere Ithaginis c. holoptilus, rocki e clarkei.
Nota: molte delle località cinesi nel corso dei decenni hanno cambiato nome e/o vengono menzionate in modi diversi sia per questioni geografiche/ambientali che di lingua locale potendo creare una certa confusione. Ad esempio: Laojun, Laojunshan, ( shan = montagna, montagne in cinese ), Jade Dragon mountain, Yulong mountain, Jade Dragon mountain, Ninety-nine Dragon Lakes sono tutti appellativi che in realtà identificano la stessa località, o circa la stessa, sia essa distretto, montagna ecc., compresa nella contea di Lijiang o Likiang nel nord ovest della provincia cinese dello Yunnan.
La breve presentazione è stata necessaria ad introdurre all’argomento principale di questa disamina, sintesi, non facile, del lavoro di ricerca iniziato circa 3 anni fa riguardante 5 forme per certi aspetti definibili emblematiche, I. c. kuseri di Beebe – I. c. marionae – I. c. holoptilus – I. c. clarkei e I. c. rocki. Studio, che pur non essendo ancora giunto ad una definitiva conclusione, ha raggiunto uno stadio molto avanzato tale da suggerire, oltre ad alcune certezze, la formulazione di teorie ed ipotesi. Supposizioni certo, ma sostenute da ricerca approfondita e prove fotografiche. Del resto, volendo essere critici, gran parte della letteratura, è costituita da opinioni personali più o meno fondate. Soprattutto nei secoli scorsi, sino alla metà del 1900, le pratiche descrittive si basavano quasi esclusivamente sull’analisi visiva correlata alla bravura ed esperienza dell’autore. Spesso il lavoro non veniva eseguito sul campo, ma in qualche museo, studio o laboratorio privato utilizzavano, all’occorrenza, i lavori dei colleghi, così come per determinare le gamme, non di rado, si basavano sulle testimonianze delle genti locali ecc., ecc. Con questo non voglio certo sminuire il grande e minuzioso lavoro fatto dagli autori del passato, per i quali nutro grande stima e rispetto, ma avendo accertato non poche contraddizioni tra i testi e quanto ho potuto constatare, mi è parso corretto pubblicarli. Probabilmente questi sono anche parte dei motivi per i quali ai nostri giorni molte specie e sottospecie in accertamento e/o contestazione. Nulla di strano a mio avviso in quanto, oltre agli errori commessi, stiamo semplicemente assistendo al processo evolutivo che induce a continui mutamenti più o meno avvertibili nel corso della nostra breve esistenza, se paragonata all'infinito corso che ne regola i cambiamenti, siano essi correlati alle caratteristiche fisiche oppure ambientali delle specie, anche se in quest’ultimo caso l’espansione antropica, in tutti i suoi aspetti, ha contribuito ad accelerarne di molto i ritmi. Quindi, la scelta di un criterio univoco e universalmente riconosciuto atto all’identificazione degli esseri viventi, siano essi animali o vegetali potrebbe, in un certo qual modo, non essere del tutto corretto, soprattutto se parametrato ad epoche diverse in quanto il meccanismo evolutivo, in continuo fermento, non si arresta nel tempo, ad uno specifico momento. Pertanto, ciò che è stato osservato, studiato e classificato nei decenni o secoli scorsi, appartiene ad una frazione di questo inarrestabile processo naturale in costante mutazione che ai nostri occhi potrebbe anche sembrare parzialmente o profondamente diverso.
Nota: come per la precedente, le mappe sottoposte riguardano solo alcune prefetture del nord ovest dello Yunnan, che comprendono la gran arte delle aree considerate su questa pagina, raffigurate, per una migliore comprensione geografica, in verde ( study area ), mentre il resto della provincia è colorata in grigio.
Ithaginis cruentus kuseri......Beebe...... 1912 ( in realtà: Ithaginis c. "kuseri " tibetano - no Beebe )
Tutto ebbe inizio nella primavera del 2020 quando, controllando il mio archivio fotografico, ebbi modo di riesaminare un'illustrazione di I. c. kuseri tratta dalla Monografia di William Beebe ( descrittore della sottospecie ). Qualcosa che prima non avevo notato attirò la mia attenzione e nel contempo dare modo di formulare una sorta di esclamazione mentale, “questo non è kuseri” !. Perlomeno non è l'Ithaginis c. kuseri tibetano fenotipicamente descritto da Delacour, ad esempio, e che conosciamo oggi. Stavo disquisendo sul lavoro di uno degli autori più conosciuti, quindi avevo bisogno di prove. In seguito ricordai che anche Mayr, nella sua descrizione di I. c. marionae ( sottospecie simile a I. c. kuseri la cui validità sottospecifica sarebbe da chiarire ) mise, senza però rendersene quasi conto, in dubbio la legittimità di I. c. kuseri di Beebe, e questo mi fece capire di essere sulla giusta strada, cioè che i miei dubbi avevano fondamento. Per quanto la descrizione del citato Mayr riguardante I. c. marionae, sia piuttosto stringata, risulta, in alcuni passaggi, basilare alla determinazione del livello di conoscenza che all’epoca avevano di queste sottospecie, ed in particolare alcune considerazioni assumono un ruolo fondamentale.
Prima parte in sintesi: interamente dedicata allo studio ed analisi del lavoro di William Beebe.
Descrizione originale di William Beebe:
Ho avuto un grande piacere nel nominare questo bellissimo fagiano in onore del colonnello Anthony R. Kuser, il cui interesse e generosità hanno reso possibili queste ricerche.
Nome Specifico: kuseri in onore del colonnello Anthony R. Kuser di Bernardsville, New Jersey.
Località tipo: "area Tseku o Tsekou – attuale distretto di Yanmen ( Diqing Tibetan Autonomous Prefecture ) nord-ovest Yunnan - Cina", Beebe, Zoologica, I. 191 2, p. 190. L’esemplare tipo si trova al Musee Nationale d'Histoire Naturelle di Parigi ( immagini allegate a seguito ).
Distribuzione geografica. - Estremo nord-ovest dello Yunnan sino a raggiungere le Mishmi Hills ( Nord est India ).
Un anno e mezzo dopo, mentre studiavo gli esemplari di fagiani nel museo del Jardin des Plantes di Parigi, mi sono imbattuto in due esemplari montati che mostrano quanto l’Ithaginis dell'estremo nord-ovest Yunnan sia una forma molto ben marcata, di gran lunga la più bella e brillantemente colorata del suo genere. In mancanza di dati sugli esemplari intermedi, gli ho concesso un rango specifico completo .
La conferma di questa decisione, ed un'estensione della gamma dell’Ithaginis kuseri, è stata resa possibile dal Capitano F. W. Bailey, che ha trovato la specie anche nelle Mishmi Hills, cioè molto a ovest della località da me conosciuta, tra 2400 e 3650 metri di altitudine. In totale sono stati catturati altri dieci esemplari, sette maschi e tre femmine. Tutti questi sostengono la validità dei caratteri sui quali ho basato la determinazione della specie. All’inizio di maggio, sono state raccolte anche tre uova, abbastanza simili a quelle del congenere Ithaginis c. geoffroyi, ad un’altezza di 3650 metri, adagiati sulla nuda terra sotto un ciuffo di bambù, non lontano dal manto nevoso
Tutto ebbe inizio nella primavera del 2020 quando, controllando il mio archivio fotografico, ritrovai un'illustrazione di I. c. kuseri tratta dalla Monografia di William Beebe ( descrittore della sottospecie ). Qualcosa che prima non avevo notato attirò la mia attenzione e nel contempo dare modo di formulare una sorta di esclamazione mentale, “questo non è kuseri” !. Perlomeno non è l'Ithaginis c. kuseri tibetano che fenotipicamente conosciamo oggi. Stavo disquisendo sul lavoro di uno degli autori più conosciuti, quindi avevo bisogno di prove. In seguito scoprii che anche Mayr, nella sua descrizione di I. c. marionae ( sottospecie simile a I. c. kuseri la cui validità sottospecifica sarebbe da provare ) mise, senza però rendersene quasi conto, in dubbio la validità di I. c. kuseri di Beebe, e questo mi fece capire di essere sulla giusta strada, cioè che i miei dubbi avevano fondamento. Per quanto la descrizione del citato Mayr riguardante I. c. marionae, sia piuttosto stringata, risulta, in alcuni passaggi, basilare alla determinazione del livello di conoscenza che all’epoca avevano di queste sottospecie, ed in particolare alcune considerazioni assumono un ruolo fondamentale.
Nel maschio, la fronte, mento, gola e lati della testa sono cremisi; parte superiore del petto attraversata da uno “stretto” ( ? ) collare di piume nere con frange cremisi che ai lati si unisce al blu-grigio del mantello; parte bassa del petto, quella superiore del ventre e le corrispondenti del corpo sono cremisi intenso, marcato solo sul rachide da linee verde chiaro molto strette; parte inferiore del ventre ed i fianchi, fino alla coscia, sono in verde mela brillante e chiaro. L'intera testa è principalmente nera, senza colore bianco o crema, tranne qualche traccia sulla nuca; parte superiore del corpo uniformemente blu-grigio, con vistose strisce bianche sul rachide senza alcuna sfumatura verde; copritrici alari uniformemente in verde chiaro luminoso; copritrici medie e maggiori molto lunghe con punte ricurve e decomposte. Sulla parte visibile di queste copritrici, il nero manca del tutto, l'unica caratteristica di rilievo è la striscia verde leggermente più chiara. Le basi nascoste mostrano una sfumatura bruno-rossastra, mentre ancora più basalmente le piume diventano grigio-blu con strette linee nere che delimitano il rachide; frange nascoste, così come quelle della coda, si presentano ben sviluppate e di colore cremisi che sulle copritrici inferiori assume una tonalità brillante.
La descrizione è dell'esemplare designato come tipo ed è un maschio completamente adulto . No. 179A nella collezione montata del Musee Nationale d'Histoire Naturelle. È contrassegnato con "Yunnan. Prince H. d'Orleans, 1896". Le misure di questo esemplare sono: culmen, 12; ala, 215; coda, 132; tarso, 64; dito medio e artiglio, 53 mm. Ci sono due speroni sulla gamba destra e un unico a sinistra, ciascuno lungo circa mezzo pollice. L'esemplare è notevolmente tarlato e in cattivo stato di conservazione.
Un secondo esemplare di Ithaginis kuseri, il n. 179B, della stessa collezione, è un giovane soggetto nel suo primo anno di vita, con speroni che si presentano come semplici noduli piatti. Corrisponde in tutto e per tutto al tipo, tranne per il fatto che c'è un'infusione di nero ancora maggiore in tutto il piumaggio. La coda, più perfetta che nell'altro maschio, è leggermente più lunga. Sull'etichetta è riportato '' Tsekon”, Yunnan. R. P. Soulie, 1897. Questa località si trova nel "dito", cioè un’area molto stretta ed allungata che caratterizza il nord-ovest dello Yunnan, sul fiume Mekong, a 28 ° di latitudine nord e longitudine di circa 99 ° est, dando così una posizione precisa per la specie.
Successivamente, il signor Eagle Clarke fu tanto gentile da mandarmi un Ithaginis maschio piuttosto giovane in piena muta che sull'etichetta recava la località "Yunnan". Dopo un attento esame sono giunto alla conclusione che si trattava, senza dubbio, di Ithaginis kuseri, ma un individuo anormale. In nessuna specie compresa in questo genere vi è di norma un aumento dello scarlatto pettorale dopo la prima muta post-giovanile, ma in due o tre sub-adulti avevo già riscontrato una condizione anormale di pigmentazione sotto forma di macchie color ruggine sul piumaggio del petto, sostituite da cremisi nella muta successiva.
Uno di questi è un maschio dal piumaggio eccessivamente consumato a causa della muta autunnale del secondo anno. La gola ed il petto sono un misto di colore scamosciato e grigio blu, con numerose macchie cremisi semi nascoste sulle nuove piume in crescita. La metà delle primarie è evidente, mentre la coda mostra qualche mutilazione dato che restano solo le due timoniere destre. Per cattiva alimentazione o per qualche altra causa, l'uccello è entrato nella sua muta post- giovanile con una colorazione molto impura e sembra che stia recuperando in parte i colori normali nella muta attuale. Due giovani uccelli maschi del Nepal che ho esaminato mostrano la stessa cosa, un eccesso di color cuoio al posto del cremisi.
La femmina di Ithaginis c. kuseri differisce dalla conspecifica I. c. cruentus per essere generalmente più scura. Il rossiccio della forma nominale è sostituito dal marrone, ed il petto, invece di essere semplicemente marrone ruggine o rossiccio, è vermicolato con marrone e color scamosciato. L’ardesia di testa e nuca è molto più scuro, quasi nero, ed il castagno di fronte e lati della testa è molto più ricco e profondo.
Riflessione: ammesso che anche la descrizione della femmina non sia successiva al 1912 ( in questo caso, però, dovrebbe essere specificato, ma perlomeno sino ad oggi, non sono riuscito a dare una spiegazione valida all'apparente incongruenza ), sapendo che le pelli dei due maschi esaminate da Beebe appartenevano ad una specie ( due in realtà ) ancora sconosciuta, l'autore, dove ha visto, o meglio, come è riuscito a capire che la femmina apparteneva alla stessa specie dei due maschi quando anche le due pelli in oggetto, come appare chiaro dallo studio esposto, appartenevano a due forme diverse ?
Particolare dell'illustrazione ( painted by Lodge and Thorburn - Monograph of the Pheasants, Volume 1 by William Beebe ) di "Ithaginis c. kuseri " ( ? ) descritto da Wlliam Beebe. In realtà, un ottima rappresentazione dell'Ithaginis c. holoptilus.
Illustrazione originale ( painted by Lodge and Thorburn - Monograph of the Pheasants, Volume 1 by William Beebe ) di "I. c. kuseri " ( ? ) descritto da Wlliam Beebe, con evidenziati i particolari che non corrispondono alla forma tibetana.
Ithaginis kuseri..... Beebe, Zoologica, I. 191 2, p, 190. Ithagenes cruentus kuseri Baker, Bull. Brit Orn. Club, XXXIII, 191 3, p. 83.
Ithagenes kuseri... Baker, Bull. Brit Orn. Club, XXXV. 1914, p. 18; Baker, Ibis, 1915, pagg. 122; Baker, Jour. Bomba. Nat His. Soc, XXIV. 1916, p. 395.
Pelle olotipo, originalmente montata, di Ithaginis descritta e denominata Ithaginis c. kuseri da Wlliam Beebe ( Museo d'Histoire Naturelle de Paris - Francia )
Targhette identificative della pelle, originalmente montata, descritta e denominata Ithaginis c. kuseri da Wlliam Beebe ( Museo d'Histoire Naturelle Paris - Francia )
Qualche passaggio riguardante le osservazioni del Capitano F. M. Baily in cui vengono menzionati alcuni uccelli, ed in particolare un maschio che potrebbe essere il vero kuseri tibetano, com’anche marionae:
“Gli esemplari descritti da Beebe, entrambi maschi, vennero collezionati nello Yunnan ( Cina ), ad una considerevole distanza dalle Mishmi Hills, ed il maschio inviatomi da quest'ultimo luogo differisce da loro in diversi particolari. In generale, i colori sono più profondi e vividi, il grigio è ovunque più scuro e il cremisi più ricco e ancora più esteso nelle parti inferiori. Le strie bianche sul dorso sono più strette e meno cospicue, mentre quelle sulle penne delle ali sono più larghe. Quest’ultime sembrano ancora più scure, mentre le secondarie, specialmente quelle più interne, presentano bordi meno larghi in color cuoio biancastro. Nel kuseri di Beebe, le penne interne sono molto screziate, mentre nel presente esemplare sono immacolate tranne che per le ampie strie bianche, mentre le screziature color cuoio sono generalmente più scure. Il bruno rossastro di I. c. cruentus in I. c. kuseri è sostituito da brunastro e, il petto è vermicolato da un instabile marrone e cuoio quasi un semplice color ruggine. L’ardesia di testa e nuca è molto più scuro, quasi nero, e il castano della fronte e lati del capo di un colore più ricco.
Nella pelle fresca le zampe del maschio sono di un vivido scarlatto con due corti speroni neri su ciascun tarso; becco brunastro quasi nero. Nella femmina le zampe sono marrone corno opaco, forse più color carne in vita; becco praticamente nero”.
La dimensione di entrambi i sessi ( delle pelli da Mishmi Hills ) sembra essere la stessa di I. c. cruentus.
Sintesi delle osservazioni di E. C. Stuart Baker:
Ithaginis cruentus kuseri (Beebe). [ da: 1.91 3.] E. C. S. BAKER: Birds from the· Mishmi Hills. ] No. 25380. is, Upper Matun Valley, Mishmi Hills 2500 metri - 28-iii-I3.
“Questo bellissimo fagiano è stato recentemente descritto da W. Beebe da due pelli, una conservata al Museum d'Histoire Naturelle de Paris e l’altra nella collezione del British Museum di Londra. Rispetto a quest'ultima pelle il presente esemplare è notevolmente più luminoso, il nero è più intenso, il cremisi sia del petto che delle altre parti è più vivo e forse più esteso sull'addome, il verde è più ricco, il grigio della schiena più profondo ed in tinta più chiara. Tutte queste difformità, tuttavia, sono probabilmente dovute solo al fatto che la pelle in esame è fresca mentre quelle studiate da Beebe sono un poco, sbiadite. Un'altra differenza, richiede un'attenta osservazione, e riguarda le striature bianche sulle parti superiori. Nella pelle dalle Mishmi Hills, queste, sono molto strette, larghe poco più del fusto, mentre nelle pelli dello Yunnan, le striature, sono decisamente più ampie, in alcuni casi fino a mezzo centimetro. Un esame della serie di Ithaginis c. cruentus conservati nel Museo ( non specificato quale ) mostra che la specie è caratterizzata da una notevole variabilità in riguardo alle sopracitate striature, quindi non sono in grado di asserire che questa caratteristica sia tutt'altro che individuale. Comunque, se in futuro verranno esaminati altri esemplari e le striature saranno costantemente strette come nel presente uccello, combinate alla colorazione generalmente più intensa, sarà sufficiente dividerlo sottospecificamente da I. c. kuseri. È notevole, ed al tempo stesso molto interessante, che la specie o sottospecie si trovi in un’area tanto vasta da comprendere Mishmi Hills e Yunnan”.
Riflessioni personali in riguardo a I. c. kuseri: dalle osservazioni/descrizioni sia del Capitano Bayli che di Baker traspare la fisionomia piuttosto incerta di una forma che potrebbe sì, essere il vero I. c kuseri,( no Beebe ed innominato ) com'anche più verosimilmente I. c. marionae o una variante del primo che, in realtà, potrebbero essere la stessa forma. Purtroppo entrambi si sono concentrati soprattutto sui cromatismi dorsali, importanti sicuramente, però al fine di differenziare gli esemplari da loro esaminati, dalle pelli descritte da Beebe, ma che a noi risultano di poco aiuto per determinare, con una certa sicurezza, a quale sottospecie appartenessero. Tuttavia, pur se in base a quanto sono riuscito a stabilire, la classificazione di I. c. kuseri, sarebbe da considerare come un evidente sbaglio, quindi andrebbe rivisto e corretto, il “mondo” delle autorità in materia sembra non considerarlo. Anzi, tra le altre cose, continuano ad indicare lo Yunnan come gamma di questa forma. Probabilmente, troppo impegnati nel pubblicare libri o monografie, dispensare consigli e giudizi, non se ne sono neppure accorti. Quindi, gli stessi errori verranno immancabilmente ripetuti nelle varie pubblicazioni.
Da Delacour, stringata descrizione di I. c. kuseri: Il maschio è simile al conspecifico I. c. tibetanus, ma ne differisce nei colori rosso e nero ancora più estesi; fronte, gola e petto rosso cremisi quasi puro; sopracciglio, copritrici auricolari, lati della testa e del collo completamente neri con una larga fascia, sempre, nera tra il rosso della gola e del petto.
< " Sintesi della descrizione originale di I. c. marionae pubblicata da Mayr nel 1941, inserita in questo punto, ma che troveremo anche più avanti, in quanto estremamente importante per comprendere la conoscenza che all'epoca avevano delle varie sottospecie di Ithaginis e kuseri nello specifico: “Simile a I. c. kuseri di Beebe ma, con sopracciglia interamente rosse, o rosse con alcune macchie nere; gorgiera nera più o meno interrotta al centro della gola, ed anche le penne nere sparse di quella regione sono in parte rosse; striature bianche più strette e quasi obsolete sulla parte superiore della schiena; petto con maggiore estensione e densità del rosso; ala più corta, 190-200, contro 200-208 mm. Si differenzia dai congenere per avere i ciuffi auricolari completamente neri e la notevole quantità di rosso nel piumaggio.
Un confronto della presente serie di pelli con l’illustrazione dell’esemplare tipo di I. c. kuseri ( Beebe, "Monograph of Pheasants, vol. io. pl. i.), illustrazioni aggiuntive ( Ibis, 1915, tav. iii. ) e descrizioni ( Greenway, 1933, Bull. Mus. Comp. Zool. lxxiv. p. 115 ) evidenzia che due diverse forme sono state incluse in "kuseri ". Un esemplare con sopracciglia prevalentemente nere e l’altro con sopracciglia prevalentemente rosse. La descrizione originale di I. c. kuseri purtroppo non è molto dettagliata, ma le illustrazioni mostrano chiaramente che l’esemplare tipo presenta sopracciglia più o meno nere. Un soggetto quasi topotipico ( la tipologia è Tseku o Tsekou – Attuale Yanmen - località del nord-ovest Yunnan - Cina ) raccolto da Rock sul Mt. Uombala presenta sopracciglia completamente nere, ed è quindi ovvio che l'esemplare con le sopracciglia rosse è senza nome. Un solo maschio adulto della valle di Adung è esattamente intermedio tra I. c kuseri e I. c. marionae. Una serie più ampia deve essere esaminata, in considerazione della variazione individuale riscontrata in questa specie, prima che la popolazione della valle di Adung ( nord Myanmar al confine con il Tibet cinese ) possa essere assegnata a una delle due forme. Nel colore del viso sembra più simile a I. c. marionae, ma con larghe strisce dorsali tipiche di I. c. kuseri di Beebe. Gli Ithaginis delle colline di Mishmi sembrano appartenere a I. c. kuseri, a giudicare dall’illustrazione iii. in "L'Ibis", 1915 (p. 122)". >.
Alcune interessanti note di Mayr, riguardanti i due esemplari ( pelli originali ) descritti da Beebe come “kuseri” raccolte e donate al M.N.H.N de Paris, da R. G. Soulie: La descrizione è dell'esemplare designato come tipo ed è un maschio adulto No. 179A della collezione montata del Musee Nationale d'Histoire Naturelle di Parigi. Contrassegnato con "Yunnan”. Prince H. d'Orleans, 1896. "Le misure di questo esemplare sono: culmen, 12; ala, 215; coda, 132; tarso, 64; dito medio e artiglio, 53 mm. Presenta due speroni sulla zampa destra e solo uno sulla sinistra, ciascuno lungo poco più di un centimetro. L'esemplare è notevolmente tarlato e in cattivo stato di conservazione.
Un secondo esemplare di Ithaginis c. “kuseri” è il n. 179B della stessa collezione. Si tratta di un giovane maschio di circa un anno, con speroni che appaiono come semplici noduli piatti. Corrisponde in tutto e per tutto al tipo, tranne per il fatto che c'è un'infusione di nero ancora maggiore in tutto il piumaggio. La coda, più perfetta che nell'altro esemplare, è leggermente più lunga. L’ etichetta riporta '' Tsekon, Yunnan. RP Soulie, 1897. "Questa località si trova nel “dito” nord- occidentale dello Yunnan, sul fiume Mekong, a 28 ° di latitudine nord e longitudine circa 99 ° est, dando così una posizione precisa per la specie.
Ricapitolando: Sulla targhetta della prima pelle ( Olotipo N° 179 ) descritta da Beebe è riportato solo Yunnan ( come si evince anche dalla foto sopra poste ), mentre sulla seconda Tsekon o Tseku ( nord-ovest Yunnan ) che, guarda caso, è in piena area I. c. rocki. L’esemplare ritratto nell’illustrazione di Beebe, per ovvi motivi fenotipici non può essere l’I. c. kuseri, tibetano ( no Beebe ) che conosciamo attualmente né tantomeno I. c. rocki . Tra l’altro, all’epoca della descrizione del presunto “kuseri”, questa forma, così come altre che si trovano soprattutto nello Yunnan, non erano ancora note. Nell’illustrazione l'aspetto in generale così come le caratteristiche suggeriscono che la pelle del Musee Nationale d'Histoire Naturelle di Parigi sulla quale Beebe basò la descrizione del suo kuseri, in realtà appartenga all'I. c. holoptilus, mentre l’altra, attualmente conservata nel Museo di Londra, come da provenienza indicata sulla targhetta, è senza dubbio di I. c. rocki. Oltretutto, ed a maggior conferma di quanto appena asserito, non ho mai trovato la benché minima traccia fotografica della presenza di I. c. kuseri tibetano ( no Beebe ) nello Yunnan. Quest’ultima riflessione mi da modo d’allacciami ad un'altra questione, per quanto non ancora del tutto chiarita, riguardante la gamma di questa sottospecie che storicamente dovrebbe comprendere le Mishmi Hills ( Arunachal Pradesh nord-orientale – India ), sud est Tibet ( Cina ) ed estremo nord-ovest dello Yunnan ( Cina meridionale ). Escluso lo Yunnan, dalle ricerche supportate da prove fotografiche appare piuttosto evidente, perlomeno sino ad oggi, che questa forma viva solo in alcune aree della Prefettura di Nyingchi, ed in particolare nel Grand Canyon del fiume Yarlung Zangbo. Probabilmente lo stesso Yarlung ne delinea il confine sud-occidentale, mentre i fiumi Nujiang e Lanchang quello sud-orientale, oltre i quali, tra l’altro, si trova I. c. geoffroyi. Con questo non escludo la possibilità che possa verificarsi anche sulle Mishmi Hills e territori intermedi, ma ad oggi non sono state trovate prove attendibili che lo possano confermare, pur essendo le Mishmi Hills e aree circostanti, piuttosto frequentate da turisti, fotografi di ogni livello e birdwatching, i fagiani insanguinati che vengono molto spesso immortalati sono altri. In effetti qualche rara immagine esiste, per quanto siano di pessima qualità, alcune pubblicate anche su questa pagina, che mostrano esemplari potenzialmente riconducibili sia all'I. c. marionae che ad I. c. holoptilus oppure rappresentare una delle varianti dell'I. c. kuseri tibetano no Beebe. Ma di quest'ultimo, perlomeno in quello che dovrebbe essere il suo feno-tipo descritto da Delacour, ad oggi, neppure l’ombra. Per ulteriori approfondimenti vedere foto e commenti nelle parti relative all'I. c. marionae e I. c. holoptilus.
Considerazioni personali: in riguardo al maschio esattamente intermedio tra I. c. kuseri e I. c. marionae della valle Adung ( estremo nord del Myanmar ) menzionato nella descrizione di Mayr, è probabile che si trattasse di Ithaginis c. holoptilus oppure, più verosimigliante, una variante dell'Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) come da immagini pubblicate a seguito. All’epoca, cioè verso metà del secolo scorso, ma volendo, anche ai nostri giorni, la conoscenza delle varie sottospecie era ancora piuttosto limitata e conseguentemente a ciò, confusione ed errori erano, e sono, piuttosto comuni. Un successivo ritrovamento di immagini che ritraggono individui senza dubbio ascrivibili all’Ithaginis c. holoptilus scattate nel nord del Myanmar, confermano che la gamma di questa forma è molto più ampia del presunto estendendosi anche nell'Arunachal Pradesh o, comunque, fino a lambirne i confini.
Ernst Walter Mayr, nel corso delle sue osservazioni, a mio avviso, ha frainteso alcuni aspetti del lavoro di Beebe. Aveva intuito che la descrizione di “kuseri” poteva essere il frutto di un errore, pur non avendolo completamente compreso. Infatti pensa che la pelle con sopracciglia nere, per quanto lo stesso Beebe la definisca come appartenente ad un esemplare giovane, sia quella utilizzata per la descrizione di “kuseri”, mentre l’altra, con sopracciglia più o meno rosse, secondo lui, sarebbe senza nome. In realtà è esattamente l’opposto, in quanto, com'anche ben si evince dall'illustrazione, Beebe, ha sicuramente esaminato l’esemplare ( adulto ) con sopracciglia più o meno rosse, cioè, quello che oggi conosciamo come I. c. holoptilus, accentuando, seppur di poco, solo il colore della striscia sopraorbitale che in quest’ultimo è rossa o rossa più o meno spruzzata di nero. Soprattutto la pelle dell’esemplare adulto ( olotipo ) era vecchia ed in pessime condizioni, quindi è evidente che nel descrivere e illustrare certe parti, l’autore si sia affidato un poco alla fantasia facendo, nel contempo, una sorta di piccolo collage da entrambe. Ciò è rilevabile sia dalla descrizione, che in alcune parti non corrisponde all'illustrazione quanto dalla località indicata ( Tseku o Tsekou – attuale Yanmen - località del nord-ovest Yunnan - Cina ) che oggi sappiamo essere area di Ithaginis c. rocki, ai limiti se non sovrapposta a quella di Ithaginis c. geoffroyi a nord ed a est e Ithaginis c. marionae/holoptilus ad ovest e sud. Avendo a disposizione solo due pelli malridotte, Beebe non poteva sapere che l’area indicata era, ed è, frequentata o comunque delimitata anche da altre sottospecie. Pensando che le due pelli appartenessero alla stessa forma ( un adulto ed un giovane ) e quella che gli servì da base per la descrizione non aveva indicata una precisa area di provenienza, ma solo Yunnan decise, come dallo stesso ammesso, di attribuire anche a questa la località indicata per l’esemplare giovane. Ecco spiegato il perché dell’apparente incongruenza tra località e fenotipo presentato dalle pelli.
Riflessioni finali: in riferimento ai sopracitati motivi, e ad altri, che per ragioni di spazio non posso elencare, l’illustrazione ecc., è palese che la descrizione di Beebe ( 1912 ) è riferita alla forma denominata successivamente da Greenway Ithaginis c. holoptilus ( 1933 ). Quindi, oltre al fatto che quest'ultimo dovrebbe assumere l'appellativo di Ithaginis c. kuseri, in quanto formalmente descritto molto prima, spetterebbe a William Beebe il titolo di suo descrittore. Allo stato tassonomico attuale questo significa, come già sottolineato più volte, che ad oggi la forma registrata nelle aree tibetane è senza nome. Forse in futuro si verificherà un naturale espansione con conquista di nuovi territori, ma ad oggi, eccetto forse qualche esemplare che occasionalmente può aver raggiunto alcune aree confinanti dell'Arunachal Pradesh e/o nord del Myanmar ( in questo però caso dovrebbe condividere i territori con Ithaginis c. holoptilus e Ithaginis c. marionae ), devo ritenere, sostenuto da ricerche e prove fotografiche, che la gamma dell’Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) sia circoscritta in alcune aree del Tibet sud-orientale. In riferimento alla sopramenzionata promiscuità territoriale nel nord del Myanmar, la validità sottospecifica di Ithaginis c. marionae andrebbe verificata in quanto l'ipotesi che possa trattarsi di una variante del "kuseri" tibetano ( no Beebe ) assume toni sempre più realistici.
Seconda parte in sintesi: con foto, interamente dedicata all'Ithaginis cruentus kuseri tibetano no Beebe.
Ithaginis cruentus kuseri ( tibetano no Beebe ed attualmente apparentemente innominato )
Il “kuseri”, o meglio, la forma tibetana che conosciamo oggi, corrisponde alla sottospecie di Ithaginis ritenuta più bella e colorata, con caratteristiche particolarmente distintive riguardanti soprattutto le bande sopraorbitali e ciuffi auricolari completamente neri; parte posteriore del collo sulla quale spicca un ampio ed evidente “collare” bianco quasi puro; larga gorgiera nera mai interrotta al centro della gola; petto in un esteso quanto marcato rosso cremisi; pelle nuda che circonda l'apertura oculare gialla o giallastro aranciato. Quindi tutte particolarità facilmente riscontrabili anche attraverso le immagini. Mayr, descrive I. c. marionae con sopracciglia rosse o macchiate di nero ( I. c. kuseri interamente nere ) e ciuffi auricolari neri ( come nell'I. c. kuseri tibetano no Beebe ed innominato), aggiungendo un particolare importantissimo: < “quest’ultima caratteristica e la notevole quantità di rosso nel piumaggio, distingue I. c. marionae da tutti conspecifici” >. Quindi, nel 1941, non conosceva la forma che viveva appena oltre il confine tra Myanmar e Provincia del Tibet cinese, cioè il kuseri tibetano ed innominato. Dall’illustrazione raffigurante il “kuseri" di Beebe si evince: ciuffi auricolari biancastri; fronte sfumata di cannella; parte posteriore del collo non significativamente bianca; quantità di rosso, soprattutto, sul petto tutt’altro che notevole. Inoltre, la descrizione di I. c. marionae è avvenuta nel 1941, cioè quando tutte le altre sottospecie di Ithaginis erano già conosciute, o si presumeva lo fossero, perciò è evidente che Mayr, come sopra precisato, e altri autori, sino ad allora, ma nella sostanza neppure oggi, non si fossero ancora accorti dell’esistenza di un altra forma in un area tibetana indicata come gamma per il I. c. kuseri di Beebe.
Provincia cinese del Tibet ( Xizang per i cinesi ):
A ) Le frecce suggeriscono le possibili "vie" utilizzate da Ithaginis c. holoptilus per una realistica propagazione dal nord-nord ovest dello Yunnan ( Cina ) a raggiungere la provincia del Tibet ( Cina ), le Mishmi Hills, Dibang Valley, distretto di Shi Yomi e aree circostanti dell'Arunachal Pradesh ( India nord orientale ), proseguendo verso ovest a raggiungere il Bhutan, Sikkim e Nepal evolvendosi, nel contempo, nelle specie locali descritte e denominate Ithaginis c. tibetanus e Ithaginis c. cruentus. I percorsi suggeriti dalle frecce, così come le località indicate, sono da intendere come prova puramente aneddotica in quanto non è possibile, per ora, stabilire le priorità di percorso né di luogo.
1 ) Aree del Myanmar ( e parte dello Yunnan ), che comprendono sia quelle nelle quali sono state scattate le foto di Ithaginis c. holoptilus pubblicate su questa pagina, quanto la gamma tipo attribuita ad Ithaginis c. marionae. Tuttavia, ad oggi non è dato conoscere la reale distribuzione di entrambe le forme in questo paese.
2 ) Approssimativamente delimitata l'area nella quale sono state scattate tutte le immagini di I. c. kuseri ( no Beebe ) trovate sino ad oggi, comprese quelle con esemplari che presentano alcune caratteristiche non propriamente corrispondenti a questa forma in base alla descrizione di Delacour.
3 ) Aree dell'Arunachal Pradesh < Mishmi Hills e Dibang Valley > ( India ) dalle quali provengono le uniche foto ( esemplari intrappolati ) attribuibili, non senza dubbi, all'Ithaginis c. marionae come rappresentare una delle varianti di Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe. 4 ) Approssimativamente delimitata la parte più occidentale della gamma di Ithaginis c. geoffroyi che in generale comprende le province del Qinghai orientale, gran parte del Sichuan ( probabilmente alche le aree occidentali delle vicine province orientali ), Tibet orientale e nord Yunnan. Come ben si evince, confina, e probabilmente si sovrappone a quella di Ithaginis c. kuseri ( no Beebe - ed attualmente innominato ) nel Tibet ed a quella di ithaginis c. rochi ( ? ) e Ithaginis c. holoptilus nell'estremo nord ovest dello Yunnan. 5 ) Approssimativamente delimitati i territori dell'Assam ( nord est india ) dove è presumibile si trovi Ithaginis c. holoptilus/marionae.
Nota: Per questioni geo-politiche a seconda dei casi le mappe, come quella sotto posta, possono o meno prevedere i confini dello Stato dell'Arunachal Pradesh ( cinese: Zangnan ) conteso da India e Cina. Quindi, essendo stati delineati successivamente ed in maniera approssimativa, vanno intesi come al solo scopo indicativo.
Fotograficamente, come già menzionato più volte, non è possibile stabilire con certezza sia le misure, quanto la reale colorazione di alcune parti del piumaggio, quindi ci si può solo attenere a quelle che sono le caratteristiche più evidenti e distintive che in alcuni casi riguardano soltanto uno o due, seppur importanti particolari, comunque forse troppo pochi per poter definire questi soggetti varianti o intermedi. Quella in oggetto è una specie nei confronti della quale, stranamente, gli autori sia del passato, quanto i moderni, hanno avuto, e mantengono, uno starno atteggiamento, sostenendo una sorta di tacito parallelismo tra la forma descritta da William Beebe, che in realtà corrisponde all'Ithaginis c. holoptilus ( marginalmente coinvolto anche Ithaginis c. rocki, ) e l'Ithaginis che alberga nella provincia del Tibet ( Cina ). Percui, a tuttora non conosciamo, ed ancor meno siamo in grado di stabilire con certezza, quale, come e con che frequenza la variazione individuale possa presentarsi. Detto questo, in merito al "quale", presumo di aver fotograficamente contribuito nel dare ottime indicazioni, ed in riguardo al "come" e "frequenza", sembrerebbe che gli esemplari con sopracciglio rosso o spruzzato di nero, non di rado associato alla base della cresta cannella aranciato, prevalgano di gran lunga su quelli con sopracciglio nero. Quindi, quale fenotipo dobbiamo considerare ? Quello descritto da Delacour, oppure tener conto di ciò che si evince in natura ?
Se quanto sopra menzionato corrispondesse alla realtà ci troveremmo di fronte ad un nuovo crocevia sottospecifico tra queste forme, in quanto la variazione constatata fotograficamente attraverso ottime immagini permette di ipotizzare con una certa verosimiglianza che Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) e Ithaginis c. marionae siano la stessa forma, con Ithaginis c. holoptilus basale ai due, che a seconda dei casi ed in maniera del tutto casuale, può presentare il sopracciglio nero di Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ), rosso o rosso spruzzato di nero come in Ithaginis c. marionae. A questo punto il “kuseri” tibetano ( no Beebe ) potrebbe assumere l’appellativo tri-nominale Ithaginis cruentus marionae ed il merito come descrittore andrebbe a Ernst Walter Mayr. Si potrebbe obiettare che se dovessimo attenerci a quanto argomentato nelle descrizioni, di Delacour in particolare, Ithaginis c. marionae presenta alcuni caratteri che lo diversificano dall'Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe. Tuttavia, ancora una volta le immagini parrebbero smentire quanto menzionato nella letteratura, con un buon numero di esemplari fotografati nelle aree tibetane che potrebbero essere indifferentemente ascritti all’una o altra forma.
Un'altra ipotesi, ugualmente attendibile, per quanto non escluda la precedente, contempla la possibilità che Ithaginis c. marionae sia solo una variante naturale occasionale di Ithaginis c. holoptilus, questo spiegherebbe il perché sui Gaoligongshan vi siano fenotipi riconducibili all'Ithaginis c. marionae e nel nord del Myanmar, compreso l'area tipo di quest'ultimo, si trovi anche Ithaginis c. holoptilus. Mentre gli esemplari delle Mishmi Hills potrebbero essere rappresentati da una, o più, varianti del kuseri tibetano ( no Beebe ).
Nel caso le relazioni tra Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) e congeneri, non dovesse trovare conferma, propongo l'appellativo trinominale di Ithaginis cruentus tibetanensis o magnificus.
Nota: sia la ristretta gamma, quanto il risultato delle ricerche, suggeriscono che l’Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) sia strettamente correlato all'Ithaginis c. holoptilus. Per motivi geografici e/o ambientali è probabile che una piccola popolazione si sia trovata isolata nelle aree tibetane. Ciò ha favorito i mutamenti fenotipici, che contraddistinguono una specie locale ( Speciazione Allopatrica ) assumendo, in questo caso, le caratteristiche di Ithaginis c. kuseri no Beebe. Tuttavia, alcuni caratteri parrebbero ancora non ben fissati potendo mostrare, a seconda dell’individuo, perlomeno fotograficamente, sopracciglio e redini neri, come da descrizione di Delacour, oppure più frequentemente sopracciglio rosso più o meno spruzzato di nero e redini nere o nerastre, sopracciglio e redini rossi o sopracciglio rosso e redini nere come in Ithaginis c. holoptilus. Non di rado la base della cresta appare inequivocabilmente cannella aranciato come in quest'ultimo e Ithaginis c. marionae. Ciò potrebbe anche costituire un retaggio della forma basale. Quindi, escludendo possibili effetti fotografici, comunque possibili, si tratta di stabilire quale sia il fenotipo da nominare, ammesso che sottospecificatamente ce ne sia motivo, la forma descritta da Delacour, che parrebbe in netta minoranza rispetto alle altre varianti, ed in particolare quella con sopracciglio e redini più o meno spruzzate di nero, o una di queste ?
Le immagini di Ithaginis c. holoptilus, pubblicate su questa pagina, scattate nel nord del Myanmar, non lontano dal confine con la gamma dell'Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) avvalorano la supposizione precedentemente esposta.
Ithaginis cruentus kuseri ( tibetano no Beebe < "tipico" > )
Nelle prime 4 immagini, ed in particolare le prime 2, dei maschi che, fotograficamente, corrispondono perfettamente al fenotipo descritto da Delacour. Fotograficamente in quanto, a causa del solito effetto fotografico il nero in realtà potrebbe in realtà essere rosso o rosso spruzzato di nero.
Foto da: 1-2 www.toutiao.com ( Località indicata : 1-2 solo Tibet 26-07-2022 - Cina )
1 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) 2 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe )
Ithaginis cruentus kuseri ( tibetano - no Beebe fenotipo < "tipico" > )
Foto da: 1 Jianlong Tourism Company Jon's Private Tours - 2 mwww.cnbird.org-cn Autore: Niaolin Whispering ( Località indicate dai fotografi : 1 non precisata ma dovrebbe essere la Prefettura di Linzhi o Nyingchi - Tibet - Cina - 2 prefettura di Linzhi o Nyingchi, 30-03-2022 Tibet - Cina )
1 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) 2 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe )
Ithaginis cruentus kuseri ( tibetano no Beebe < "variante" > )
Foto 1 e 2: vedere quanto argomentato per le foto 5 e 6
Foto da: www.birdnet.cn Autore: 1 Xiaoping - 2 by 0529 ( Località indicate dai fotografi: 1 prefettura di Nyingchi o Linzhi 19-02-2023 provincia del Tibet o Xizang Cina - 2 Highway 318, prefettura di Nyingchi 23-03-2023 provincia del Tibet o Xizang 23-03-2023 Cina )
1 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) 2 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe )
Ithaginis cruentus kuseri ( tibetano no Beebe < "variante" > )
Nota: vedere quanto argomentato per le foto 5 e 6
Foto da: 3-4 www.birdnet.cn Autore: by 0529 ( Località indicata dal fotografo: 3-4 Highway 318, prefettura di Nyingchi, provincia del Tibet o Xizang 23-03-2023 Cina )
3 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) 4 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe )
Ithaginis cruentus kuseri ( tibetano no Beebe < "variante" > )
Nota: il maschio ritratto nella foto 5, con ingrandimento nella 6, e lo stesso delle precedenti 4 foto postate al fine di meglio comprendere i particolari del piumaggio in questo, importante, documento fotografico, a prima vista potrebbe rappresentare un ottimo esempio fenotipico per Ithaginis c. marionae. Tuttavia, oltre al fatto che le immagini sono state scattate nella prefettura di Nyingchi, provincia del Tibet o Xizang, quindi considerabile come epicentro della distribuzione dell’Ithaginis c. kuseri tibetano, ad una attenta analisi il maschio mostra la completa mancanza della sfumatura cannella alla base della cresta ed il collare bianco apparentemente troppo ampio per Ithagini c. marionae. Ma non può neppure essere ascritto all’Ithaginis c. kuseri in quanto manca, senza dubbio, della striscia nera sopra all’apertura oculare, la gorgiera nera è poco sviluppata e frammentata così come il rosso cremisi sul petto è scarsamente sviluppato. Tenendo pur conto di una certa variabilità individuale, quelli appena menzionati rappresentano caratteri che, in un senso o nell’altro, supportano la teoria, ampiamente argomentata in questo studio, dell’Ithaginis c. kuseri, variante clinale o geografica.
Foto da: 5-6 www.birdnet.cn Autore: by 0529 ( Località indicata dal fotografo: 5-6 Highway 318, prefettura di Nyingchi, provincia del Tibet o Xizang 23-03-2023 Cina )
5 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) 6 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ). In evidenza il sopracciglio rosso
Ithaginis cruentus kuseri ( tibetano no Beebe < "variante" > )
Foto 7 e 8 : fronte rosso-cremisi con base della cresta cannella-scamosciato che sfuma in biancastro; cresta non completamente visibile, ma dal poco che si evince, sembra grigiastra scura quasi nerastra; apparente assenza di nero sopraccigliare o comunque solo costituito da più o meno numerose macchie sparse; redini anch’esse spruzzate, seppur più intensamente, di nero su fondo rosso-cremisi; pelle nuda attorno alle aperture oculari di colore giallastro; copritrici auricolari nerastre, per quanto il maschio della foto 1 sembra mostrare alcune piume grigiastre; collare bianco sulla parte posteriore e lati del collo che, perlomeno fotograficamente, appare non particolarmente esteso e bianco; gorgiera nera non uniforme e poco ampia inframmezzata da alcune piume rosso-cremisi. Questi due maschi, nonostante si trovino in piena area dell’Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe e di primo acchito possano essere confusi con quest’ultimo, mostrano evidenti caratteri difformi da quelle che dovrebbe presentare la forma tibetana, descritta da Delacour. Credo che pochi, forse nessuno, siano a conoscenza dell’esistenza di queste varianti, ne tantomeno il noto autore, che collegano direttamente questi soggetti sia all'Ithaginis c. marionae, relativamente al fenotipo mostrato, che all’Ithaginis c. holoptilus come forma basale per entrambi.
Foto da: 7-8 www.birdnet.cn Autore: Zong Yunlin ( Località indicata dal fotografo: 7-8 prefettura di Nyingchi o Linzhi - provincia del Tibet 07-04-2021- Cina )
7 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) 8 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe )
Ithaginis cruentus kuseri ( tibetano no Beebe < "variante" > )
Foto 9 e 10 ( stesso maschio ): fronte rosso-cremisi con base della cresta che sfuma direttamente in biancastro; cresta grigio scuro quasi nerastro; nero sopraccigliare costituito da macchie sparse su fondo rosso; redini anch’esse spruzzate, seppur più intensamente, di nero su fondo rosso-cremisi: copritrici auricolari con evidenti piume grigiastre; pelle nuda attorno alla aperture oculari di colore giallastro; collare sulla parte posteriore e lati del collo ampio e bianco quasi puro; gorgiera nera che appare non uniforme e poco ampia inframmezzata da alcune piume rosso-cremisi. Molto più Ithaginis c. kuseri descritto da Delacour, rispetto ai due precedenti maschi, ma anche in questo caso con alcuni caratteri non conformi al fenotipo che dovrebbe presentare la forma tibetana. Ammesso che si riesca a capire, quale sia quello corretto.
Appunto: l'analisi del piumaggio di questo maschio indurrebbe pensare che talune caratteristiche difformi, come le piume biancastre sulla gorgiera nera, alcune copritrici auricolari grigiastre ed il nero sul rosso sopracciliare, vengano messe in risalto dal fatto di essere in muta. Perlomeno in base alla data indicata, 30-01-2021, ciò non parrebbe possibile. Sempre che non vi sia stato un errore di scrittura. Comunque, dall'ambiente circostante parrebbe pieno inverno. Particolarmente evidente nelle foto 9 e 10, con il maschio sulla neve che mostra le pressoché identiche peculiarità. Eccetto, forse, il sopracciglio ancor meno spruzzato di nero. Inoltre, in non rare immagini ( HD ) alcuni maschi di Ithaginis c. holoptilus, foto pubblicate nella relativa parte,, presentano la stessa "anomalia" in un periodo non collegabile alla muta delle penne.
Foto da: 9-10 Autore: Su Li ( Località indicata dal fotografo: 9-10 - la stessa foto , con prospettiva diversa - Strada Nazionale 318, prefettura di Nyingchi o Linzhi Tibet 30-01-2022 - Cina )
9 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) 10 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe )
Ithaginis cruentus kuseri ( tibetano no Beebe < "variante" > )
Nota: come sopra menzionato, questo maschio, sicuramente fotografato nel periodo invernale, mostra le stesse caratteristiche del precedente, con alcune delle copertura auricolari grigiastre ed il sopracciglio ancor meno spruzzato di nero, quindi esclude possibili errori di scrittura o effetti fotografici.
Foto da: 11-12 www.weibo.com ( località indicata dal fotografo: 11-12 Sejila Shan Forest Park, lato sud-est della città di Bayi nei pressi della città di Bomi, nella prefettura di Nyingch Tibet 26-01-21 - Cina )
11 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) 12 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe )
Ithaginis cruentus kuseri ( tibetano no Beebe < "varianti"? > )
Foto 13: il maschio presenta la gorgiera nera molto frammentata ed inframmezzata da piume rosse cremisi; il sopracciglio mostrato nelle foto 13 e 14 appare soprattutto rosso-cremisi, per contro il collare sulla parte posteriore e lati del collo appare ampio e in bianco quasi puro; pelle nuda che circonda le aperture oculari di colore giallastro; il maschio della foto 15, per quanto non sia di buona qualità, permette comunque di scorgere le copritrici auricolari apparentemente grigiastre e la base della cresta cannella aranciato, mentre il collare sulla parte posteriore e lati del collo è ampio ed in bianco quasi puro )
Foto da: 13-14 Autore: Kevin Zhong - 15 www.weibo.com ( Località indicata dai fotografi: 13-14 Contea di Medong <o Motuo> , prefettura di Nyingchi Tibet no data - Cina - 15 Galung-la o Doxong La, Contea di Mêdog, prefettura di Nyingchi o Linzhi Tibet - no data - Cina )
13 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) 14 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) 15 - Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe )
Ithaginis cruentus marionae........Mayr Ernst Walter ........1941
Molto interessante, e non meno complesso, anche quanto è emerso dalle ricerche riguardanti Ithaginis c. marionae, che in molti testi della letteratura classica ( Delacour, per citare uno dei più famosi autori ) è ritenuto, seppur con punto interrogativo, distribuito solo, perlomeno in base alle conoscente di quel tempo, nel nord-est Myanmar ( Nyetmaw Pass - nei pressi del confine con lo Yunnan - Cina ), mentre esemplari fenotipicamente simili a questa forma sono osservabili anche nel nord dell’Arunachal Pradesh ( Mishmi Hills - Nord-est India ), lambendo se non occupando le aree storiche attribuite a I. c. kuseri come alcune immagini parrebbero indicare. Così come in quella più recente o moderna nella quale, oltre alle località appena citate, vengono anche menzionati i Gaoligongshan catena montuosa nell'ovest dello Yunnan ( Cina ). Va detto, a tale proposito, che le osservazioni ascrivibili a questa forma, perlomeno sino ad oggi, sono occasionali, lasciando ad intendere che possa trattarsi di piccole ed estremamente frammentate popolazioni che condividono il territorio con il congenere Ithaginis c. holoptilus. Condizione, questa, che fa sorgere alcune domande, non per ultima, quella di stabilire se Ithaginis c. marionae debba essere considerato sottospecificatamente distinto.
Illustrazioni di I. c. marionae da: 1 Chinese National Geography www.birdingbeijing.com ( notare, come da letteratura cinese, le coperture auricolari siano biancastre e la linea sopraorbitale interamente rossa. Comunque, entrambe le raffigurazioni possono essere considerate corrette, nonostante l'illustrazione cinese sia sicuramente riferita ad I. c. holoptilus, in quanto come da descrizione, I. c. marionae presenta copritrici auricolari nere - 2 © Anil Dave Dinodia Photo Dinodia Photo ( con coperture auricolari interamente nere , linea sopraorbitale rossa ma, con pelle che circonda le aperture oculari arancione anziché essere giallastra come in Ithaginis c. marionae ).
Sintesi della descrizione originale di I. c. marionae pubblicata di Mayr nel 1941 ( già sopra citata ): “Simile all'Ithaginis c. kuseri di Beebe ma, con sopracciglia interamente rosse, o rosse con alcune macchie nere; gorgiera nera più o meno interrotta al centro della gola, ed anche le penne nere sparse di quella regione sono in parte rosse; striature bianche sul dorso più strette e quasi obsolete sulla parte superiore della schiena; petto con una maggiore estensione del rosso; ala più corta, 190-200, contro 200-208 mm. Si differenzia dai conspecifici per avere i ciuffi auricolari completamente neri e la notevole quantità di rosso nel piumaggio.
Un confronto della presente serie di pelli con l’illustrazione dell’esemplare tipo di I. c. kuseri ( Beebe, "Monograph of Pheasants, vol. io. pl. i.) e con illustrazioni aggiuntive ( Ibis, 1915, tav. iii. ) e descrizioni ( Greenway, 1933, Bull. Mus. Comp. Zool. lxxiv. p. 115 ) evidenzia che due diverse forme sono state incluse in "kuseri ". Un esemplare con sopracciglia prevalentemente nere e l’altro con sopracciglia prevalentemente rosse. La descrizione originale di I. c. kuseri purtroppo non è molto dettagliata, ma le illustrazioni mostrano chiaramente che l’esemplare tipo presenta sopracciglia più o meno nere. Un soggetto quasi topotipico ( la tipologia è Tseku – Località del nord-ovest Yunnan ) raccolto da Rock sul Mt. Uombala presenta sopracciglia completamente nere, ed è quindi ovvio che l'esemplare con le sopracciglia rosse è senza nome. Un solo maschio adulto della valle di Adung è esattamente intermedio tra I. c kuseri e I. c. marionae 1*). Una serie più ampia deve essere esaminata, in considerazione della variazione individuale riscontrata in questa specie, prima che la popolazione della valle di Adung ( nord Myanmar al confine con il Tibet ) possa essere assegnata a una delle due forme. Nel colore del viso sembra più simile a I. c. marionae, ma con larghe strisce dorsali tipiche di I. c. kuseri di Beebe. Gli Ithaginis delle colline di Mishmi sembrano appartenere a I. c. kuseri, a giudicare dall’illustrazione iii. in ( "L'Ibis", 1915 (p. 122”).
1*) E' probabile che il maschio esattamente intermedio menzionato da Mayr, potesse far parte di una delle varianti dell'Ithaginis c. kuseri no Beebe ( vedere foto e didascalie nella parte dedicata a questa forma ).
Descrizione: da ( Delacour ) Il maschio è simile a I. c. kuseri, tuttavia se ne distingue per la fronte meno rossa e più aranciata; fascia bianca attorno al collo con colorazione meno intesa e definita; bande sopraccigliari interamente rosse, o rosse con alcune ( poche ) macchie nere; Gorgiera nera più o meno interrotta nella parte centrale della gola, le penne sparse in quella regione sono parzialmente rosse; striature bianche sul nero più strette, rispetto al conspecifico I. c. kuseri, e quasi inesistenti sulla parte superiore del dorso; petto ampiamente colorato di rosso-cremisi.
La femmina è molto simile alla conspecifica I. c. kuseri.
Foto da: 1 www.toutiao.com by Gaoligong regno segreto - 2-3 Njal Bergè ( Località indicata dal fotografo: foto 1 Gongshan Nu River Yunnan 11-01-2019 - Cina - 2 nessuna indicazione sia per la località quanto la data, tuttavia, le due foto, facendo parte di una più ampia serie di immagini, dall'ambiente che circonda gli esemplari sono pressoché certo che si tratta dei Gaoligonshan e più precisamente di un area compresa tra i fiumi Irrawaddy ( o Ayeyarwady ) e Nu )
1 - Ithaginis c. marionae (?) 2 - Ithaginis c. marionae (?) 3 - Ithaginis c. marionae (?)
Dopo una breve e necessaria introduzione, per rimanere in tema con lo studio in questione, è doveroso ricordare che nel 1925 e 1926 Geoge Forrest raccolse alcuni esemplari classificandoli, erroneamente, come I. c. kuseri, essendo, dall'analisi delle pelli, palesemente attribuibili a I. c. marionae, o comunque una variante di Ithaginis c. holoptilus in un area dello Yunnan occidentale compresa tra i fiumi Salween e Sweli ( Salween/Sweli divide ) non ben precisata che potrebbe far parte sia della prefettura di Nujiang quanto trovarsi più a sud di quest’ultima. In ogni caso un'area assolutamente "fuori luogo" per Ithaginis c. kuseri, perlomeno la forma tibetana no Beebe ed innominato, ma che conferma come facilmente gli autori, esploratori ed ornitologi, per quanto noti, possano cadere in gravi errori. Ciò nonostante, la promiscuità territoriale tra Itahginis c. holoptilus e Ithaginis c. marionae osservabile sui Gaoligongshan induce a pensare che ci possa essere una relazione sottospecifica tra queste due forme con Ithaginis c. marionae che potrebbe corrispondere ad una variazione occasionale di Ithaginis c. holoptilus. Il Nyetmaw Pass ( nord-est del Myanmar al confine con lo Yunnan ), località indicata come tipica per I. c. marionae, e più a nord l'Isu Razi Pass nella contea di i Gongshan Derung e Nu, danno modo all'Ithaginis c. holoptilus di spostarsi con relativa facilità nel confinante Myanmar. Le nostre cognizioni in materia si basano su quanto menzionato nella letteratura che di prassi cita come tipica la località in cui una determinata specie viene scoperta, indicando anche come morfo-feno-tipo gli esemplari trovati in quella determinata area. Ciò però non significa che si sia evoluta proprio in quel luogo e neppure che quelli addotti ad esemplari tipo, lo siano realmente, in quanto possono aver raggiunto nell'area indicata come tipica, da quello che era il vero sito di origine, nel corso di più o meno lunghe migrazioni per effetto delle quali anche il morfo-feno-tipo potrebbe essersi modificato. O costituire solo una variante della forma basale.
E' evidente che ci sia molto da chiarire, ma solo attraverso approfondite analisi del DNA si potrebbe arrivare ad una conclusione riguardante direttamente anche il congenere Itahginis c. kuseri tibetano no Beebe ed innominato , o meglio, quella/e, che parrebbero le sue varianti ( vedere quanto argomentato nella parte relativa a questa forma o in conclusioni ). Sempre se, per identificare un esemplare tipo consideriamo valida la descrizione di Delacour che, a giudicare da ottime immagini, parrebbe non corrispondere alla realtà in quanto, oltre ad altre difformità, gli esemplari con sopracciglio rosso o rosso più o meno spruzzato di nero sono di gran lunga la maggioranza. Ciò permette di ipotizzare con una certa verosimilità, che Ithaginis c. kuseri e Ithaginis c. marionae possano essere la stessa forma ( con Ithaginis c. holoptilus basale ) che a seconda dei casi ed in maniera del tutto casuale, può presentare i caratteri dell'una o altra forma come essere intermedio tra le due. Se ciò corrispondesse al vero il “kuseri” tibetano no Beebe ed innominato potrebbe assumere l’appellativo tri-nominale Ithaginis cruentus marionae ed il merito come descrittore andrebbe a Ernst Walter Mayr.
Ithaginis cruentus marionae nell'Arunachal Pradesh - India
Lo stesso maschio ripreso da una foto trappola. Come si evince la località indicata è, o potrebbe essere, compresa nella gamma dell'Ithaginis c. kuseri di Beebe. Potrebbe, in quanto si trova più a nord-ovest rispetto alle Mishmi Hill, al confine con la provincia del Tibet e la prefettura di Shanna dove si trova anche l'Ithaginis c. tibetanus. Evidente, che il maschio ripreso in queste foto non può essere un Ithaginis c. kuseri di Beebe, ad ulteriore testimonianza dell’errore perpetuato sia nella letteratura, quanto nella comune opinione di ornitologi ed autori. Ciò significa anche che buona parte delle pelli collezionate nei Musei o presenti in raccolte private, in realtà sono state “riconosciute” e catalogate in maniera errata. Va altresì detto che a causa dell’immagine non definibile di buona qualità, e l’impossibilità di esaminare in maniera appropriata il piumaggio, è difficile stabilire con certezza se si tratta di Ithaginis c. marionae o una delle varianti dell'Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe.
Foto da: 1-2 foto trappola - pubblicate da: Pasang Dorjee Sona ( Località indicata: 1-2 distretto di Shi-Yomi < Shi-Yomi Mountain> Arunachal Pradesh 08-09-2021 - India )
1 - Ithaginis c. marionae (?) 2 - Ithaginis c. marionae (?)
Ithaginis cruentus marionae nell'Arunachal Pradesh - India
Immagini crude, comunque non uniche, in grado di dar adito ad altrettante dure considerazioni, che tuttavia non intendo commentare, se non per chiarire che la loro pubblicazione si rende esclusivamente necessaria a testimonianza della località indicata. Gli esemplari ritratti di primo acchito parrebbero da riferire all'Ithaginis c. marionae o una delle varianti dell'Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe. Tuttavia, l'esaminazione, per quanto possibile, date le posture e condizioni dei soggetti ritratti, di alcune parti del piumaggio, non ultimo, il becco apparentemente rosso della femmina nella foto a sinistra, suggeriscono che potrebbe anche trattarsi dell'Ithaginis c. holoptilus.
Foto da: 1 by Pasang Dorjee Sona - 2 by Janmejay Sethy ( Località indicata: 1 Acheshan, distretto di Anini, Dibang Valley- Arunachal Pradesh 08-09-2021 - India - 2 Namdapha National Park & Tiger Reserve nord-est Arunachal Pradesh < no data >- India )
1 - Ithaginis c. marionae (?) 2 - Ithaginis c. marionae (?)
Ithaginis cruentus holoptilus .......Greenway.........1933
Holoptilus / Holoptilides – Greco antico: ὅλος, solus; πτίλον, ala – hólos = unico, globale, totale – ptílon = piuma, piumino ala ecc.
Stato tassonomico ( vedere anche in "Conclusioni a fondo pagina" ): Paul Austin Johnsgard nel 1986 include Ithaginis c. holoptilus in Ithaginis c. rocki ed elenca 13 sottospecie in tutto. Come, Johnsgard, sia riuscito a trovare sinonimia tra le due forme resta, a me, incomprensibile, spiegabile solo dal fatto che abbia tratto le sue conclusioni dalla sola esaminazioni delle pelli, non considerando le descrizioni né tantomeno il materiale fotografico facilmente reperibile sul web.
Ora, per poter comprendere a fondo la disamina, diviene indispensabile una breve, quanto doverosa, cronistoria della trattazione dalla quale, ovviamente, è stato estrapolato tutto quanto precedentemente citato in relazione a I. c. geoffroyi - kuseri e marionae. Studio che nel corso dei mesi, con la continua acquisizione di ulteriori informazioni ha cambiato spesso "volto", dando vita a nuove supposizioni ed ipotesi. Attualmente, essendo stato uno dei primi, se non il primo, perlomeno da quello che si evince dai risultati, ad interessarsi attivamente a questo genere, intenzionato come nel caso di altri, a dare una reale fisionomia a sterili nomi scientifici o comuni, iniziai la non facile ricerca. Per alcune, le più comuni, non fu troppo complicato, per le altre invece, potendomi basare solo su descrizioni spesso troppo sintetiche ed approssimative, quindi non adatte alla formulazione di valutazioni o confronti attendibili, non è stato affatto semplice. Anzi, ci sono voluti circa tre anni per completare la serie di immagini con tutte le sottospecie di Ithaginis, visibili alla pagina < Itahginis c. sottospecie >, ed alla fine del 2017 potevo affermare che il mio sito, gbp.bio, era l’unico a poterle mostrare fotograficamente. Tutte, tranne I. c. holoptilus, ma ero per così dire tra l’incudine ed il martello, tra la mia voglia di chiarire il mistero ed i “corridoi” del web, sempre stracolmi di pseudo saggi e/o presunti esperti, che mi facevano capire di non perdere tempo nella ricerca dell’inesistente.
Per fortuna, mia, sono una persona piuttosto indipendente, soprattutto mentalmente, e la contrarietà, quando reputo ingiustificata, è per me un ulteriore stimolo a perseverare. Nonostante tendessi a voler concentrare la ricerca sui Gaoligongshan < Shan in cinese = montagna/e > ( Yunnan - Cina ), il più delle volte trovavo immagini di soggetti, che in un primo momento ritenetti fossero di Ithaginis c. marionae, sui Changshan cioè nella Prefettura di Dali Bai - Yunnan nord-occidentale, geograficamente confinate con il sud del Distretto di Lijiang indicato nella letteratura sia classica che moderna, come area, anche, di I. c. holoptilus e, relativamente lontano dai Gaoligogshan. Immagini che, aimè pubblicai, senza troppo approfondire, sul Web come I. c. marionae. Tuttavia nessuno, neppure gli autori e/o allevatori più conosciuti, ebbe da obiettare. A dire il vero, mi accorsi di alcune differenze di colorazione del piumaggio e dei ciuffi auricolari biancastri, ma li considerai come naturale variazione. Solo quando, come menzionato nella parte dedicata a I. c. kuseri, notai la difformità tra l’illustrazione di Beebe ed il kuseri tibetano che attualmente conosciamo, o meglio, la forma innominata, qualcosa si accese nella mia mente, ed in un attimo tutto, o quasi, mi fu chiaro. Certo, a voler essere pignoli, la gamma storica di I. c. holoptilus si trova un poco più a nord ovest, nel Distretto di Lijiang, ma come avevo, ed ho, potuto constatare in molte altre occasioni, sono distanze non certo proibitive. Particolari che possono sembrare di poco conto, che però mi sono bastati a formulare una serie di ragionamenti in netto contrasto con la letteratura, ed a concentrare le ricerche proprio nell’area menzionata.
A questo punto era ormai evidente che gli uccelli di Dali non appartenevano alla sottospecie Ithaginis c. marionae come asserito dagli autori cinesi. Certezza dovuta sia alle differenze fenotipiche quanto all'iniziale presumere che per questioni geografiche e barriere naturali, quest'ultimo non fosse mai sceso dai Gaoligongshan e oltrepassato i fiumi Nu-Jang e Lancang per poi dirigersi verso est a raggiungere Dali ed i Changshan. Esaminando la mappa dello Yunnan ( a seguito ) si evince una topografia piuttosto regolare si sviluppa pressoché solo in verticale ( Longitudine ) con imponenti catene montuose intercorse da estese vallate nelle quali scorrono ampi ed impetuosi fiumi. Quindi, pareva arduo, per quanto non impossibile, che uccelli adattati alle alte ed altissime quote, poco inclini al volo, il cui limite a eventuali migrazioni sembrava suggerito proprio da questa loro attitudine o alla possibilità di poter utilizzare per gli spostamenti “corridoi” in quota, scendessero a valle ed attraversassero vasti corsi d’acqua per raggiungere località ignote. Tuttavia, Ithaginis c. holoptilus ha indubbiamente sfatato il mito diffondendosi oltre che nei territori vicini all'area storica, anche sui monti Gaoligongshan, nord Myanmar condividendo, apparentemente, gli stessi territori con Ithaginis c. holoptilus, e probabilmente anche nell'Arunachal Pradesh ( nord est India ) creando i presupposti per nuove teorie.
Luoghi di origine: distribuzione ancora non del tutto definita. Secondo Delacour, questa forma era stata trovata ( all'epoca ) solo a Chou-yu-gkp ( parte superiore di Tao-mung-chung - Area Ninety-nine Dragon Lakes – Laojun Mountain - Distretto di Lijiang o Likiang - Yunnan - Cina ) ed il raggio d'azione, relativamente alla sua gamma, intermedio tra I. c. kuseri ( di Beebe ) - I. c. clarkei - I. c. marionae - I. c. rocki. Tuttavia ciò non corrisponde più, e probabilmente non corrispondeva neppure in passato, alla realtà attuale in quanto come appurato attraverso numerose immagini, la sottospecie ha ampliato la sua gamma originale, o presunta tale, raggiungendo la Contea sia Dali insediandosi sui Cangshan ( catena montuosa ) dove sembrano relativamente numerosi, e le aree che si trovano a sud della omonima città. Continuando verso ovest a raggiungere i Gaoligongshan ( catena montuosa che si estende lungo il confine con il Myanmar ) occupando territori che, indicativamente, da Baoshan raggiungono il nord della citata catena montuosa spingendosi, se le indicazioni dei fotografi correlate alle immagini sono corrette, sino alle Meili Snow Mountain, cioè a lambire, se non sovrapporsi alla gamma di Ithaginis c. rocki. In base alle ultime registrazioni fotografiche recuperate si trova anche nel nord del Myanmar a rasentare, e probabilmente anche oltrepassare, i confini della provincia cinese del Tibet ed interessare la gamma dell’Ithaginis c. kuseri ( non Beebe ed innominato ). Inoltre, perlomeno da quello che si evince da alcune immagini, per quanto non facili da interpretare, parrebbe essersi spinto sino all’Arunachal Pradesh nelle aree attribuite all’Ithaginis c. kuseri di Beebe. Tuttavia, l’incertezza nel riconoscimento della forma dovrebbe riguardare i soli l’Ithaginis c. holoptilus e Ithaginis c. marionae, ammesso che quest'ultimo non sia una delle varianti dell’Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe. Quindi, se tutto fosse confermato, una diffusione incredibilmente ampia, ma non del tutto insospettabile dato che in buona sostanza ricalca la gamma, per quanto presunta non essendo mai stata accertata, attribuita all'Itahginis c. kuseri di Beebe.
Descrizione di Delacour: il maschio è intermedio tra i conspecifici I. c. marionae e I. c. rocki ( n.b., per altri autori assomiglia a I. c. kuseri ). Differisce da I. c. rocki nell'avere la banda sopraccigliare e redini neri e rossi anziché solo neri; piume dei lati e del collo bianche delineate da stretta orlatura grigia, piuttosto che grigie con linee del fusto bianco scamosciato caldo; lati della parte superiore del petto più luminoso, di colore rosso e verde, senza la presenza di colore scamosciato; cresta composta da piume corte e lunghe più o meno come le circostanti. Somiglia molto anche al conspecifico I. c. marionae, al quale è del tutto identico nelle parti inferiori; ma se ne distingue per le copritrici auricolari biancastre non completamente nere; strie sopraccigliari rosse più mescolate al nero con macchia color cannella cuoio alla base della cresta che posteriormente sbiadisce in biancastro. La femmina è simile alla conspecifica I. c. kuseri.
Nota: in riferimento ad una certa approssimazione che traspare dalla descrizione, verrebbe da pensare che Delacour non sia mai stato sul posto o abbia avuto modo di vedere personalmente e/o descrivere attraverso l'osservazione di esemplari vivi o pelli sia fresche che collezionate nei Musei, dovendosi quindi basare sul lavoro portato a termine da altri colleghi. Ciò è possibile, all'epoca succedeva più spesso di quel che si potrebbe pensare, ma tema è comunque confermato anche da altri autori.
L'essere intermedio tra due sottospecie, comporta anche una certa variabilità all'interno della stessa forma per quanto nella maggior parte dei casi sia ridotta alla sola gorgiera nera e/o punteggiatura nera sia sopracciliare che attorno all'apertura oculare, come si può anche vedere nelle numerose immagini sotto poste scattate in aree diverse.
Precisazione: rara, o comunque non comune per Ithaginis c. holoptilus la totale assenza della gorgiera nera. Tuttavia, considerato che i soggetti esibenti tale difformità vengono fotografati, ad oggi, solo in alcune aree della gamma storica attribuita a questa sottospecie mentre nel resto della, molto ampia, distribuzione non si evince, è supponibile che tale caratteristica sia dominante e perpetuata solo in piccoli gruppi famigliari. Comunque sia, ed al fine di escludere ogni possibile dubbio, sarebbe molto interessante poterne accertare la purezza genetica. Probabilmente, l’equivoco della sinonimia con Itahginis c. rocki, è dovuto proprio a questi esemplari ed alla superficialità con la quale questo genere, comprendente misteriose quanto stupende creature, è stato, ed è trattato tutt'ora da autori e ornitologi, così come dal continuo reiterare in errori letterari che facilmente potrebbero essere corretti dando il giusto riconoscimento e merito ad animali e persone.
Ithaginis c. holoptilus - www.birdnet.cn Autore: Aichimù ( Dali - Yunnan - Cina )
Foto da: 1-2 Autore: Aichimù ( Località indicata dal fotografo: 1-2 solo Contea di Dali ma è più che probabile che si tratti dei Cangshan, Yunnan 17-05-2022 - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus holoptilus
Foto da: www.flickr.com 1 Autore: Myngs Chen - 2 Autore: Chou Mo Yin Chu ( Località indicata dai fotografi: 1 Laojunshan, Lijiang 13-06-2021 - Cina - 2 Cangshan, città contea di Dali, Yunnan 31-10-21 - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus holoptilus
Foto da: 1 www.flickr.com Autore: Chou Mo Yin Chu - 2 www.tuchong.com Autore: Wang Jian ( località indicata dai fotografi: 1 Cangshan, città contea di Dali, Yunnan 31-10-21 - Cina - 2 Laojunshan, Ninety-nine Dragon Lakes, contea di Lijiang, Yunnan no data - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus ( femmina con becco rossastro )
Confronto: i caratteri dissimili rispetto al congenere Ithaginis c. rocki rendono impossibile sinonimizzarlo con quest'ultimo. Per cui, se dobbiamo ritenere valida la distinzione sottospecifica tra Ithaginis c. sinensis, michaelis e berezoskyi, ad esempio, pur essendo pressoché indistinguibili l’uno dall’altro al punto che la loro classificazione fece sorgere non pochi dubbi, è incomprensibile il perché le caratteristiche molto più distintive, e se vogliamo, anche temporali e letterarie/descrittive, tra Ithaginis c. holoptilus e Ithaginis c. rocki, non permettano al primo di essere, definitivamente, elevato al rango che gli compete. Un'altra conferma, se così la si può definire, viene involontariamente menzionata da George Forrest nella sua descrizione di Ithaginis c. clarkei, riguardante la femmina del congenere Ithaginis c. rocki: <…"Nella femmina di Ithaginis clarkei il becco e le cere si presentano nero opaco ( nella pelle ); rosso, solo con cere e base estrema nerastra in Ithaginis rocki"...>. Avendo avuto la possibilità di esaminare un gran numero di immagini mi risulta che l’elemento distintivo, per quanto apparentemente non comune, menzionato da Forrest sia riscontrabile sia nella femmina di Ithaginis c. rocki quanto in quella di Ithaginis c. holoptilus, così come di altre sottospecie ( foto a seguito ). Ad ogni modo, caratteristica che ancor più avvalora, a mio avviso, l’esposta teoria sulla genetica ibrida di Ithaginis c. rocki, ma non considerabile come elemento distintivo dell'una o altra forma.
Non dobbiamo dimenticare che gli autori del passato, per quanto potessero essere esperti e bravi, ciò che nessuno potrebbe contraddire, non avendo a disposizione le moderne tecnologie d’analisi e l’impossibilità di esaminare foto e video, anche, in alta definizione, dovevano il più delle volte basare i propri lavori sull’osservazione di pelli, spesso vecchie e logore, conservate nei Musei o collezioni private, esemplari tenuti negli zoo o presso qualche avicoltore e meno frequentemente attraverso soggetti da poco cacciati o appena catturati. Quindi, il più delle volte, non in grado di effettuare i necessari confronti e parametrazioni attraverso la verifica di un adeguato numero di individui al fine di ottenere risultati che fossero il più veritieri possibile e nel contempo capire se, e quanta, variazione individuale poteva presentare la forma oggetto di analisi.
Ithaginis cruentus holoptilus - Autore della foto: Chou Mo Yin Chu
Principali differenze fenotipiche che distinguono questa forma dal congenere Ithaginis c. rocki.
1 ) Linea sopraorbitale, redini ed area che circonda l’apertura oculare rosse o rosse punteggiate di nero, non nere come in Ithaginis c. rochi, Ithaginis c. clarkei e Ithaginis c. geoffroyi.
2 ) Pelle nuda che circonda l’apertura oculare, nella maggior parte dei casi, arancio giallastro o giallastra come in Ithaginis c. marionae e Ithaginis c. kuseri, non rosso aranciato come in Ithaginis c. rocki, Ithaginis c. clarkei e Ithaginis c. geoffroyi.
3 ) Composizione, struttura e forma delle piume ai lati della testa molto simili, se non identiche, a quelle presentate da Ithaginis c. marionae e Ithaginis c. kuseri ( con i debiti distinguo, esibiti anche dalle sottospecie del nord ), ed in particolare le ampie zone ricoperte da piume nere che, quando erette, vanno a formare evidenti ciuffi laterali sufficientemente difformi da quelli visibili in Ithaginis c. rochi ma completamente diversi dagli stessi presentati da Ithaginis c. clarkei e Ithaginis c. geoffroyi. Copritrici auricolari bianco grigiastro che celano solo minimamente quelle nere sottostanti, ne sono più lunghe di queste ultime, come invece mostrato da Ithaginis c. rocki, Ithaginis c. clarkei e Ithaginis c. geoffroyi; cresta composta costituita da piume corte, pressoché della stessa misura di quelle circostanti, anziché essere lunga e con piume scomposte come in Ithaginis c. rocki, clarkei e geoffroyi.
4 ) Piume sulla parte posteriore del collo bianche che visivamente appaiono ampie e ben delineate da sottilissima bordatura grigiastra, spesso fotograficamente non rilevabile, anziché essere grigie pervase da leggerissima sfumatura scamosciata con evidente rachide biancastro come in Ithaginis c. rocki; striature bianche sul nero strette e quasi inesistenti sulla parte superiore del dorso come in Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe e Ithaginis c. marionae
5 ) Gorgiera nera nella maggior parte dei casi ben evidente, nonostante ciò, in alcuni soggetti può essere solo accennata ed in forma rudimentale, o del tutto assente. Tuttavia, considerato che questa alterazione fenotipica parrebbe piuttosto limitata, il non mostrare la gorgiera nera, oppure essere solo accennata, potrebbe dipendere da naturale variazione.
6 ) Parti inferiori del tutto identiche a quelle presentate da Ithaginis c. marionae con il petto ampiamente contraddistinto da luminoso rosso cremisi, non cannella camosciato più o meno ampio ed intenso come in Ithaginis c. rochi.
Ithaginis cruentus holoptilus
Le due immagini mettono ancor meglio in evidenza quanto argomentato al punto 4 della precedente disamina relativamente alle piume della parte posteriore e laterale. Foto 1, piume mostrate da I. c. holoptilus, I. c. marionae, I. c. kuseri tibetano e di Beebe. Foto 2, piume presentate da I. c. geoffroyi, I. c. clarkei e I. c. rocki.
Foto da: www.flickr.com 1 Autore: Chou Mo Yin Chu - 2 Autore: Henry Koh ( Località indicata dai fotografi: 1 Cangshan, città contea di Dali, Yunnan 31-10-21 - Cina - 2 prefettura di Garzè provincia del Sichuan 09-04-2018 - Cina ) )
1 - Ithaginis c. holotilus 2 - Ithaginis c. geoffroyi
Ithaginis cruentus holoptilus
In evidenza fronte rosso cremisi, colorazione della cresta ( foto 2 ), base della stessa cannella arancio che sfuma in bianco visibile soprattutto quanto le piume sono sollevate ( foto 1 ) com'anche in I. c. marionare, mentre nell'Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe è, o dovrebbe essere secondo la descrizione di Delacour, sollo rosso cremisi che sfuma in bianco. Foto 2, oltre ad evidenziare ulteriormente le parti del piumaggio già argomentate, mette in risalto la colorazione di fronte, cresta e coperture auricolari.
Foto da: 1 www.birdnet.cn Autore: Ping Heng - 2 www.flickr.com Autore: Chou Mo Yin Chu ( Località indicata dal fotografo: 1 non indicata ma dovrebbe essere la Contea di Dali - Yunnan 06-03-2023 - Cina - 2 Cangshan, città contea di Dali, Yunnan 31-10-21 - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus holoptilus
Anche in queste immagini in bell'evidenza oltre alla fronte rosso cremisi, cresta e base della stessa cannella arancio, sono visibili nel dettaglio la picchettatura nera della banda sopracciliare rosso cremisi, redini, coperture auricolari e le ampie zone costituite da piume nere che contraddistinguono in maniera inequivocabile la parti laterali della testa molto diverse da quelle mostrate dall’Ithaginis c. rocki, così come il collare bianco che delinea la parte posteriore del collo.
Foto da: 1 www.birdnet.cn Autore: Li Daming ( Località indicata dal fotografo: 1-2 solo Yunnan 28-03-2023 Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus holoptilus
Foto 1: maschio con pelle gialla che circonda le aperture oculari. Colorazione che non è difficile da riscontrare in questa forma. Foto 2: oltre ad evidenziare ulteriormente le parti del piumaggio già sopra argomentate, mette in risalto la sottile bordura grigiastra delle piume biancastre sulla parte posteriore e laterale del collo.
Foto da: 1 www.bbs.tianya.cn Autore: Huihui 919 - 2 www.birdnet.cn Autore: Aichi ( Località indicata dal fotografo: 1 Cangshan Nature Center, contea di Dali, Yunnan 20-04-22 - Cina - 2 contea di Dali , quindi è probabile che si tratti dei Cangshan,Yunnan 14-01-2023 - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus holoptilus e geoffroy - creste a confronto.
Le due immagini con testa e collo in primo piano mostrano le evidenti difformità spesso argomentate su questa pagina:
1 ) Cresta composta, in I. c. holoptilus - Decomposta in I. c. geoffroyi - rocki e I. c. clarkei. Si intende composta o normale, quando il vessillo è formato da barbe e barbule unite le lune alle altre a formare un unica struttura. Decomposta quando il vessillo è costituito da barbe, ed in parte le barbule, lunghe non agganciate le une alle altre dando a tutto l'insieme un aspetto scomposto e disordinato.
2 ) Maschera facciale a sinistra, con le stesse caratteristiche generali in I. c. holoptilus, I. c. marionae e I. c. kuseri sia tibetano che di Beebe. A destra con lo stesso disegno in I. c. geoffroyi, I. c. clarkei e I. c. rocki. A differenza degli altri due, quest'ultimo mostra la fronte rossa.
3 ) Copritrici auricolari che in I. c. holoptilus, I. c. marionae, I. c. kuseri tibetano e di Beebe, sono di forma, lunghezza e colore diverso rispetto a quelle presentate da I. c. geoffroyi e I. c. clarkei e, seppur meno evidentemente, anche da I. c. rocki. Nelle prime tre forme menzionate, dette copritrici celano solo parzialmente le piume nere sottostanti.
Foto da: Autore: Brillante - 2 Autore: Henry Koh ( Località indicate dai fotografi: 1 solo nord-ovest Yunnan 06-03-2023 - Cinac - 2 prefettura di Garzè provincia del Sichuan 09-04-2018 - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus ( esempio di cresta composta ) 2 - Ithaginis c. geoffroyi ( esempio di cresta scomposta )
Ithaginis cruentus holoptilus
Purtroppo l’editor ( site builder ) utilizzato non permette di poter visualizzare le foto come in originale, riducendo notevolmente il formato e pregiudicandone la qualità. Quindi, una volta pubblicate, anche la possibilità di cogliere alcuni importanti dettagli viene meno. Ciò premesso, Dall’osservazione di una grande quantità di immagini relative a questa forma, sempre più spesso in alta definizione, si evince, come già precedentemente menzionato, che i caratteri variabili sono riferiti alla gorgiera, colorazione cremisi del petto più o meno intensa e spruzzata di nero sulla striscia sopracciliare, Tuttavia, mai significativamente tali da potersi considerare instabili.
Nelle due foto sottoposte come esempio, i due maschi, pur non potendo essere confusi con nessun' altra forma, oltre a presentare entrambi una colorazione generale piuttosto intensa, mostrano le difformità fenotipiche sopra menzionate.
Foto da: 1-2 www.flickr.com Autore: Chou Mo Yin Chu ( Località indicata dal fotografo: 1-2 Cangshan mountain Dali, Yunnan 31-10-21 - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus holoptilus
Come ben si evince dalle immagini sottoposte, i 3 maschi presi ad esempio, pur mostrando tutte le caratteristiche fenotipiche dell'Ithaginis c. holoptilus si presentano, in riguardo alla gorgiera nera e qualche altro particolare, l'uno diverso dall'altro:
Foto 1: gorgiera molto pronunciata in una sorta di V rovesciata; rachidi grigiastri piuttosto visibili; al centro della V, piume biancastro-verdastro bordate di nero sul lato esterno.
Foto 2: gorgiera nera poco evidente costituita da solo alcune piume nere; copritrici auricolari quasi interamente nere; sopracciglio con una minima presenza di nero. Pigmentazione in generale, e rossa-cremisi in particolare, molto intensa.
Foto 3: gorgiera nera frammentata al centro ed il nero laterale alla testa contraddistinto da piume con apici bianchi come in Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe.
Foto da: 1-2-3 www.flickr.com Autore: Chou Mo Yin Chu ( Località indicata dal fotografo: 1-2 Cangshan, città contea di Dali, Yunnan 31-10-21 - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus 3 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus holoptilus
Come ben si evince dalle immagini sottoposte, i due maschi, pur mostrando tutte le caratteristiche fenotipiche dell'Ithaginis c. holoptilus, ad eccezione di qualche piuma, sono pressochè privi di gorgiera nera.
Foto da: 1 www.tuchong com Autore: Wang Jian 2 www.birdnet.cn Autore: Ping Heng ( località indicate dai fotografi : 1 Laojunshan, Ninety-nine Dragon Lakes, contea di Lijiang no data - Cina - 2 solo Dali, Yunnan 03-03-2023 - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus holoptilus sui Gaoligongshan - Yunnan - Cina
Foto da: 1 foto trappola pubblicata da www.toutiao.com ( Località indicata : 1 Gaoligongshan Yunnan 04-01-2011 - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus holoptilus/marionae sui Gaoligongshan - Yunnan - Cina
Provincia meravigliosa lo Yunnan, con una biodiversità unica. Luoghi ancora poco esplorati che hanno ancora molto da raccontare, talmente varia, da creare, a volte, qualche difficoltà nel riconoscimento tra specie. In particolare sulla catena montuosa dei Gaoligong ( Gaoligong-shan < shan in cinese = monte, momtagne > ). Qui pubblicate un piccolo esempio delle molte immagini scattate in aree diverse. Con esemplari che, nonostante il più delle volte siano ascrivibili all'Itahginis c. holoptilus, mostrano le caratteristiche di Ithaginis c. marionae. Per ora è solo una supposizione, per quanto piuttosto realistica, ma è possibile che l’area di “differenziazione” che ha portato al riconoscimento della forma denominata Ithaginis c. marionae nel vicino Myanmar, abbia avuto come “epicentro” queste montagne, o perlomeno alcune aree di quest'ultime. Nel contempo, grazie all’espansione di Itahginis c. holoptilus, che ha coinvolto anche altri Paesi, inaspettatamente avere la possibilità di manifestarsi in luoghi diversi senza un preciso schema. Sempre che non si tratti di una delle varianti di Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) riconosciuto come Ithaginis c. marionae e sottospecificatamente distinto.
Variabilità occasionale che fotograficamente può essere riassunta a seconda di casi in: 1) Sopracciglio rosso o rosso più o meno spruzzato di nero con ciuffi auricolari neri. 2) Sopracciglio rosso o rosso più o meno spruzzato di nero ma con ciuffi auricolari bianco-grigiastro. 3) Fronte rossa e base della cresta cannella-scamosciato nella maggior parte dei casi. 4) Fronte rossa priva della sfumatura cannella-scamosciato alla base della cresta che, perlomeno per quanto sino ad ora constatato, coinvolge una minima parte dei soggetti.
5) Perlomeno da quello che si evince dalle immagini, Ithaginis c. marionae dev'essere rappresentato da pochi individui distribuiti in piccole ed estremamente frammentate popolazioni, perlomeno da quello che sino ad oggi "raccontano" le immagini. Ciò che alla luce dei fatti potrebbe dare un senso all'ipotesi sopra esposta che coinvolge una delle varianti dell'Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe.
Nota: Le 4 foto sotto poste, prese ad esempio, sono state scattate in aree comprese nella catena montuosa dei Gaoligong.
Foto da: 1 www.zi.media - 2 www.toutinao.com ( Località indicata : 1 solo Gaoligongshan Yunnan <no data> - Cina - 2 Gongshan Nu River Yunnan 11-01-2019 - Cina ).
I maschi delle foto 1-2 a prima vista parrebbero presentare le caratteristiche distintive di Itahginis c. marionae. Tuttavia, l’esemplare della foto 1 parrebbe mostrare la pelle nuda che circonda l'apertura oculare giallo-aranciato e, sempre apparentemente, alcune piume color cannella alla base della cresta, caratteristiche che, ammesso non siano da attribuire ad un effetto ottico-fotografico, portano ad inevitabili dubbi. Per contro, tenuta in debito conto la bassa qualità della foto, quindi non senza alcuni dubbi, il maschio della foto 2 sembrerebbe attribuibile all’Ithaginis c. marionae. Va altresì detto che sui Gaoligongshan, salvo ulteriori aggiornamenti, esemplari con queste caratteristiche sono piuttosto rari.
1 - Ithaginis c. holoptilus/marionae ( ? ) 2 - Ithaginis c. holoptilus/marionae ( ? )
Ithaginis cruentus holoptilus/marionae sui Gaoligongshan - Yunnan - Cina
Come si può ben vedere dalle immagini, i due maschi presentano caratteri attribuibili sia all'una che all'altra sottospecie:
1 ) Sopracciglio e redini rosse; pelle nuda arancione e non gialla; copritrici auricolari biancastre.
2 ) Sopracciglio apparentemente spuzzato di nero; pelle nuda attorno alle aperture oculari, fotograficamente, arancio giallastro; copritrici auricolari apparentemente nere.
Foto da: 1 Autore: Zeng Xiangle - 2 by Birdman a Baihualing ( Località indicata : 1 Yingjiang Hengduan Mountain Dehong (villaggio di Gaoshan Shenhe Shiti Village popoli Jingpo e Lisu - 2 Baihualing Gaoligongshan Yunnan 06-12-2018 - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus/marionae ( ? ) 2 - Ithaginis c. holoptilus/marionae ( ? )
Ithaginis cruentus holoptilus/marionae sui Gaoligongshan - Yunnan - Cina
Il maschio raffigurato ( foto 1 ingrandimento della 2 ) rappresenta, perlomeno fotograficamente, un perfetto esempio della presumibile relazione sottospecifica tra Ithaginis c. holoptilus, marionae e kuseri tibetano no Beebe, infatti mostra caratteristiche attribuibili alle tre forme:
Di Ithaginis c. holoptilus e Ithaginis c. marionae: sopracciglio rosso e minimamente spruzzato di nero, in particolare le redini. Di Ithaginis c. holoptilus: pelle nuda arancione che circonda le aperture oculari. Gialla o giallastra in Ithaginis c. marionae e Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe. Di Ithaginis c. holoptilus, marionae e kuseri tibetano no Beebe: fronte rosso cremisi. Di Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe: base della cresta biancastro, non cannella aranciato come in Ithaginis c. holoptilus e marionae. Di Ithaginis c. marionae e Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe: copritrici auricolari nere. Dato il periodo indicato, e la posizione basale, è pressoché certo che il bianco visibile sia costituito dalle cere delle piume in crescita. In ogni caso che siano cere, o piume bianco-grigiastre, non è rilevante in quanto andrebbero comunque a costituire, con il resto, l'insieme di caratteri misti sopra menzionato.
Di Ithaginis c. holoptilus e Ithaginis c. marionae: sia la gorgiera nera che il collare bianco sulla parte posteriore e laterale del collo poco sviluppati. Molto più ampi in Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe.
Foto da: 1-2 www.isenlin.cn Autore: Wang Bing ( località indicata dal fotografo: 1 Prefettura Autonoma di Nujiang Lisu, Yunnan 27-05-2022 - Cina )
1 - Ithaginis c. holoptilus/marionae ( ? ) 2 - Ithaginis c. holoptilus/marionae ( ? )
Ithaginis cruentus holoptilus nel nord Myanmar
Com'è facilmente intuibile, la località indicata si trova non lontano sia dal confine con la provincia del Tibet, che dalla prefettura di Nyingchi o Linzhi - Cina, area in cui si trova l'Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ed innominato ) ma, soprattutto, più o meno compresa nella Adung Valley ( Myanmarr ), spesso citata nella letteratura, con le Mishmi Hills nell'Arunachal Pradesh ( nord est India ) come gamma per Ithaginis c. kuseri ( ovviamente il "kuseri" di Beebe, cioè Ithaginis c. holoptilus ). L'Adung Valley è altresì la località menzionata da George Forrest relativamente all'esemplare perfettamente intermedio tra Ithaginis c. kuseri di Beebe ed ithaginis c. marionae. Quindi è presumibile che fosse l'Ithaginis c. holoptilus l'internedio menzionato da Forrest che, essendo stato descritto solo qualche anno prima non era ancora ben conosciuto, così come essere una delle varianti dell'Ithaginis c. kuseri tibetano no Beebe. Tuttavia questo porrebbe qualche interrogativo, infatti, se così fosse, ben tre forme vivrebbero nella stessa area e ciò, confermato anche dalle immagini, per ora sembrerebbe per ora non corrispondere alla realtà.
Foto da: 1-2-3 foto trappola - pubblicate da: Branhaung Shaung ( Località indicata : 1-2 -3 Khakaborazi National Park 28-06-2022 nord Myanmar )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus 3 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus holoptilus nel nord Myanmar
Altre immagini che, per quanto di scarsa qualità, permettono di identificare senza alcun dubbio Itahginis c. holoptilus scattate in un area nella quale dovrebbe invece trovarsi l'Ithaginis c. marionae.
Foto da: 1 foto trappola - pubblicata da: Aung Ko Lin - 2 Autore: Winnaing-oo ( Località indicata dai fotografi: 1-2 Stato del Kachin, Distretto di Putao in data 01-12-2019 e 24-12-2018 nord Myanmar )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus holoptilus/marionae nel nord-ovest Myanmar
Immagini crude in grado di dar adito ad altrettante dure considerazioni, che tuttavia non intendo commentare, se non per chiarire che la loro pubblicazione si rende esclusivamente necessaria a testimonianza della località indicata. Ciò premesso, da immagini come queste non è possibile stabilire con certezza se sia Itaginis c. marionae oppure Ithaginis c. holoptilus.
1) Ciuffi auricolari che sembrano, sottolineo il sembrano, neri, ma nel contempo pare di scorgere anche qualche piuma bianco-grigiastra. 2) Base della cresta apparentemente cannella scamosciato;
3) Sopracciglio probabilmente spruzzato di nero e redini nerastre.
Foto da: 1-2 by Putao Outdoor Adventures ( Località indicata : 1-2 distretto di Putao, senza ulteriori precisazioni, 04-12-2017 nord ovest Myanmar ).
1 - Ithaginis c. holoptilus o marionae ( ? ) 2 - Ithaginis c. holoptilus o marionae ( ? )
Ithaginis cruentus ( con becco rosso )
Ithaginis cruentus holoptilus ( con becco rosso )
"... < Un'altra conferma, se così la si può definire, viene involontariamente menzionata da George Forrest nella sua descrizione di Ithaginis c. clarkei, riguardante la femmina del congenere Ithaginis c. rocki: <…"Nella femmina di Ithaginis clarkei il becco e le cere si presentano nero opaco ( nella pelle ); rosso, solo con cere e base estrema nerastra in Ithaginis rocki...">.
Nota: avendo la possibilità di esaminare un gran numero di immagini mi risulta che l’elemento distintivo menzionato da Forrest, relativamente comune, sia riscontrabile pressoché in tutte le sottospecie. Quindi non considerabile come carattere distintivo dell'una o altra forma. Non credo che tale caratteristica possa essere dovuta all’età come accade in altre specie, in quanto si evince in diversi periodi dell’anno ed esclusivamente nelle femmine.
Precisazione: apparentemente le femmine di Ithaginis c. holoptilus con becco rosso potrebbero sembrare più numerose rispetto alle congenere, tuttavia ciò è solo dovuto al fatto che quest'ultimo è rappresentato da popolazioni più numerose, o comunque più facilmente fotografabile, rispetto alle altre sottospecie prese in esame nello studio in oggetto.
Foto da: 1 www.meipian.cn Autore: Xiao Wuge - 2 www.meipian.cn Tīng fēng ( località indicata dai fotografi: 1-2 Laojunshan, contea di Lijiang Yunnan 23-11-2021 e 08-11-2022 - Cina ).
1 - Ithaginis c. holoptilus con becco rosso 2 - Ithaginis c. holoptilus con becco rosso
Ithaginis cruentus holoptilus ( con becco rosso )
Foto da: 3 www.cnbird.org.cn Autore: Hóng zuǐ lán xǐquè - 4 www.meipian.cn Tīng fēng ( località indicata dai fotografi: 3-4 Laojunshan, contea di Lijiang Yunnan 03-11-2022 e 08 -11-2022 - Cina
3 - Ithaginis c. holoptilus con becco rosso ( 2 femmine con becco rosso - 1 nerastro ) 4 - Ithaginis c. holoptilus con becco rosso
Ithaginis cruentus rocki ( con becco rosso )
Foto da: 5 www.birdmet.cn Autore: Guo Liang - 6 www. flickr.com Autore: Ugly ( località indicata dai fotografi: 5 Baima Snow Mountain no data Yunnan - Cina - 6 Baima Snow Mountain 16-10-2018 Yunnan - Cina, ma, è pressoché certo, come nel caso della gran parte delle foto scattate in questo territorio, che sia la Baima Snow Mountain Nature Reserve - Yunnan - Cina. ).
5 - Ithaginis c. clarkei con becco rosso 6 - Ithaginis c. rocki con becco rosso
Ithaginis cruentus geoffroyi ( con becco rosso )
Foto da: www.birdnet.cn Autori: 7 Lanting - 8 Lao Niu 5588 ( località indicata dai fotografi: 9 Jiagenba, Kangding, Ganzi, Sichuan 16-11-2018 - Cina - 10 Sichuan occidentale no data - Cina ).
7 - Ithaginis c. sinensis con becco rosso 8 - Ithaginis c. geoffroyi con becco rosso
Ithaginis cruentus cruentus ( con becco rosso ) Ithaginis cruentus tibetanus ( con becco rosso )
Foto da: 9 Autore: Leki Wangdi - 10 Autore: Aaron Lang ( località indicata dai fotografi: 9 Khangchendzonga N.P. - Phedang Camp, West Sikkim, 01-12-2021 - India - 10 Bumthang 20-11-2022 - Bhutan )
9 - Ithaginis c. cruentus con becco rosso 10 - Ithaginis c. tibetanus con becco rosso
Ithaginis cruentus sinensis ( con becco rosso ) Ithaginis cruentus berezowskii ( con becco rosso )
Foto da: 11 www.baike.baidu Autore: Guanke - 12 www.birdnet.cn Autore: Peng Gang ( località indicata dai fotografi: 7 Qinling Mountain ,sud Shaanxi no data - Cina - 8 Lanzhou, Gannan, Gansu 11-03-2019 - Cina ).
11 - Ithaginis c. berezowskii con becco rosso 12 - Ithaginis c. berezowskii con becco rosso
Ithaginis cruentus rocki........Riley........1925
Descrizione originale di J. F. Rock:
Type, adult male, U.S. National Museum, Nà 296085-Hofiping Mountains Mekong Valley Yunnan – November 1923. Collected by J. F. Rock ( Original N° 1351 ) - Simile all'Ithaginis c. kuseri di Beebe, ma con copritrici auricolari largamente striate di bianco grigiastro e redini nere non rosse.
Maschio, con fronte rosso cremisi e cresta delimitata posteriormente da alcune penne grigie striate di cannella; cresta complessivamente grigio neutro con striature bianco grigiastre bordate di nerastro su ogni lato; parti superiori, copritrici delle remiganti minori e mediane grigio neutro con striature bianche lungo il rachide delimitate da nerastro su ogni lato; mento gola rosso cremisi; redini e piume che circondano la porzione di pelle nuda attorno all'apertura oculare nere; copritrici auricolari nere con ampie striature grigiastro biancastre lungo il rachide che, anteriormente, assumono una colorazione cannella chiaro; gorgiera nera che si estende da dietro le copritrici auricolari sino alla parte anteriore del collo con alcune striature molto fini sui lati dello stesso; collo anteriore e parte alta del petto con alcune striature rosse e cannella; petto rosso cremisi, con striature cannella sulla parte anteriore delle penne e verde chrysolite bordate da una sfumatura dello stesso colore su quella posteriore; parte centrale del petto verde erba ( crescione ) chiaro con striature verde chrysolite lungo il rachide; piume della parte inferiore del petto basalmente grigio neutro con striature lungo il rachide delimitate da nerastro su ogni lato; ventre grigio neutro chiaro; fianchi grigio neutro con striature bianche lungo il rachide mentre posteriormente risultano bordate di nero su ogni lato, con alcune sfumature e centrate di biancastro; copritrici sottocaudali rosso cremisi con rachide e apici bianchi; porzione esposta delle copritrici alari maggiori e scapolari più lunghe verde erba ( crescione ) con striature lungo il rachide in verde chrysolite, posteriormente bordate di nerastro su ogni lato; primarie e loro copritrici, grigio topo profondo con rachide bianco; secondarie grigio topo profondo con vessillo esterno fulvo dorato e rachide bianco; copritrici caudali superiori grigio neutro con striature bianche lungo il rachide bordato, su ciascun lato, da nerastro, e vessillo esterno ampiamente delimitato da rosso cremisi; coda grigio fumo pallido screziato di grigio topo scuro che, basalmente, diventa di questo colore, vessillo esterno orlato di rosso cremisi ad eccezione della coppia più esterna; cosce grigio neutro con striature bianche ; becco nero con cere salmone ocraceo; zampe rosso corallo ( nella pelle ); iris rosso pesca. La femmina assomiglia alla conspecifica I. c. clarkei, ma la parte posteriore del collo non è così ampiamente contraddistinta da grigio neutro; fronte, guance e gola color cannella rossastra, non fulva oliva; becco rosso più piccolo, e nero solo basalmente.
Osservazioni: il dottor Rock ha ottenuto tre maschi e tre femmine di questo interessante forma. Un maschio assomiglia al tipo, tranne per il fatto che il rosso sul petto presenta più piume centrate sul verde mentre l'altro non ha il nero che si estende lungo la parte anteriore del collo, ma il rosso della gola continua senza interruzione a raggiungere il petto con alcune penne della coda che si presentano grigio fumo senza screziature, diventando biancastre agli apici. L’esemplare tipo e il secondo maschio hanno due speroni sul tarso, il terzo, senza nero sulla parte anteriore del collo, ne è privo; altrimenti sono essenzialmente simili.
Descrizione di Delacour: nel complesso il maschio assomiglia a I. c. tibetanus, ma con colorazione generalmente più chiara, con meno rosso sul petto, più verde sull'ala; cresta grigia moderatamente lunga e scomposta, rossastro fulvo alla base; fronte rossa; redini e sopracciliari neri; copritrici auricolari nere con rachidi bianchi e fulvi, mentre il rosso di gola e guance risulta striato con colorazione fulvo-cannella; copritrici alari interamente verdi con rachide chiaro; parte superiore del petto verde grigiastro con rosso, più fulvo che in I. c. tibetanus; piume del dorso e della groppa grigie senza sfumature verdi, con margini grigio scuro fino a rachide bianco; coda grigio chiaro. La femmina è simile alla conspecifica I. c. tibetanus ma più chiara, più grigiastra e più maculata.
Appunto: ho incluso anche la descrizione di Delacour, ma potrei allegarne anche altre, per far meglio comprendere quanto queste possano essere individualizzate a seconda della bravura non solo scientifica dell’autore, ma anche dalla sua preparazione, convinzione, percezione dei colori, capacità di cogliere i particolari, scrivere ecc., ecc.
Ithaginis c. rocki non è sinonimo di Ithaginis c. holoptilus: già ampiamente esposto nella parte relativa al congenere Ithaginis c. holoptilus, non mi dilungherò in altre spiegazioni se non per aggiungere che contrariamente a quanto riportato dalla letteratura, l’esaminazione delle foto di esemplari in natura scattate anche in area non tipica per Ithaginis c. rocki, suggerisce una certa uniformità fenotipica quanto l'indubbia differenziazione da Ithaginis c. holoptilus, nonostante dalla maggior parte degli autori venga ritenuto sinonimo di Ithaginis c. rocki. Ciò non può essere più sbagliato sia cronologicamente che per il fenotipo ( spiegazioni in Ithaginis c. holoptilus, kuseri e “Conclusioni” a fondo pagina ). Ovviamente, per quanto omogenea la sottospecie presenta una certa variazione individuale ma, perlomeno da quello che "raccontano" le immagini, mai da potersi sinonimizzare all'Ithaginis c. holoptilus. Alcuni maschi possono mostrare cromatismi simili a quest’ultimo, tuttavia, sono generalmente più chiari ed opachi, con il rosso misto a cannella sulla parte alta del petto. Colorazioni dai toni più intensi e brillanti sono molto dubbiose. Striscia sopraorbitale, redini e piume che circondano l'apertura oculare in maniera più o meno estesa, uniformemente neri, non rosse o rosse punteggiate di nero.
Ithaginis c. rocki - Autore/foto: Staffan Widstrand
Ithaginis c. holoptilus - Autore/foto: Chou Mo Yin Chu
Il maschio ritratto nella foto 3, pur essendo un Ithaginis c. rocki, mostra dei cromatismi piuttosto troppo accesi che di norma non appartengono a questa forma. Purtroppo il fotografo non considerando l'importanza dal punto di vista ornitologico/scientifico del lasciare al naturale l'immagine, ha "ben" pensato di accentuare un poco la colorazione, soprattutto, delle parti inferiori rendendole più "sceniche, ma compromettendone, o meglio, rendendone difficoltoso il riconoscimento. La fronte, come accade piuttosto spesso in questi casi, pur essendo rossa sfumata di cannella arancio, appare "falsamente" nerastra. Si tratta solo di un comune effetto fotografico che riguarda principalmente i colori rosso e nero, con quest'ultimo che nella maggior parte dei casi domina sull'altro. Probabilmente ciò accade anche causa di fotografi non molto esperti e/o attrezzature poco adeguate.
Ithaginis cruentus rocki........ ( prima serie di 4 foto scattata in piena area tipica per questa sottospecie: Meili Snow Mountain )
Foto da: 1-2 Autore Dong Lei - 3 Autore Peng Jiansheng ( località indicata dai fotografi: 1-2-3 Lancang-Mekong river, Kawakarpo Mountain, Meili Snow Mountain National Park - Yunnan 17-04-2015 - Cina - Come si evince, la località citata è in piena gamma Ithaginis c. rocki )
1 - Ithaginis c. rocki 2 - Ithaginis c. rocki 3 - Ithaginis c. rochi
Ithaginis cruentus rocki
Foto da: 1 Autore Dong Lei ( località indicata dal fotografo: come sopra citato )
1 - Ithaginis c. rocki
Ithaginis cruentus rocki ....( serie di 3 foto scattata sulle Baima Snow Mountain, National Nature Reserve, area non tipica per questa sottospecie )
Nota: la successiva serie di 3 foto, ed altre non pubblicate per ragioni di spazio/pagina, sono state scattate, come ben si evince dalla località indicata, in un area da ritenere nuova, quindi la distribuzione di questa forma andrebbe rivista e come tale considerata anche da autori, ornitologi, fotografi e documentaristi. Dubito comunque che qualcuno lo vorrà fare reiterando, col solito copia/incolla, nell'errore.
Foto da: 1-2-3 www.wildwondersofchina.com Autore: Staffan Widstrand ( località indicata dal fotografo: 1-2-3 Baima Snow Mountain Nature Reserve - Yunnan 24-10-2017 - Cina - Quindi confinante, se non a sovrapporsi, alle gamme tipiche di Ithaginis c. holoptilus e Ithaginis c. clarkei ) )
1 - Ithaginis c. rocki 2 - Ithaginis c. rocki 3 - Ithaginis c. rochi
Ithaginis cruentus rocki o clarkei ?....( serie di 5 foto scattata sulle Baima Snow Mountain, area non tipica per questa sottospecie )
Nota: al centro, tra le parte dedicate a Ithaginis c. rocki e Ithaginis c. clarkei, non dimenticando l'Ithaginis c. holoptilus, sono inserite le foto di soggetti ( coppia o tuttalpiù, due maschi ed una femmina ) che potrebbero, con alcuni distinguo, essere attribuiti all’una o altra sottospecie. Anche le indicazioni di località fornite dal fotografo non aiutano molto, in quanto la catena montuosa delle Baima Snow Mountain a nord lambisce la gamma storica dell’Ithaginis c. rochi, ed a sud quella dell’Ithaginis c. holoptilus. Tuttavia, dato che la maggior parte, se non tutte, le foto vengono scattate sulle Baima Snow Mountain Nature Reserve, quindi nell’estremo sud della sopracitata catena montuosa, è plausibile che anche queste provengano dalla riserva sopra menzionata fornendo un ulteriore indicazione sulla natura ibrida di entrambe le forme e quelle che in queste immagini parrebbero contraddizioni o caratteri intermedi, troverebbero la loro giustificazione. Le 5 sottoposte costituiscono la gran parte della stessa serie fotografica, e gli individui, maschio e femmina dovrebbero essere sempre gli stessi. Condizionale d’obbligo in quanto nelle foto 1 e 3 il maschio, ad eccezione della fronte apparentemente nerastra leggermente sfumata di camoscio, mostra certe caratteristiche associabili all’thaginis c. rocki, mentre nelle foto 4 e 5 il soggetto/i, perlomeno fotograficamente, parrebbe presentare alcune peculiarità assegnabili all'Ithaginis c. clarkei. Ciò è particolarmente visibile nella foto 4.
Foto da: 1-2-3 www. flickr.com Autore: Ugly ( località indicata dal fotografo: Baima Snow Mountain 16-10-2018 Yunnan - Cina, ma, è pressoché certo, come nel caso della gran parte delle foto scattate in questo territorio, che sia la Baima Snow Mountain Nature Reserve - Yunnan - Cina. Tuttavia ciò non è di prioritaria importanza. Da sapere: le Baima Snow Mountain Nature Reserve - Yunnan - Cina, confinano se non si sovrappongono, alle gamme tipiche di Ithaginis c. holoptilus e Ithaginis c. clarkei )
1 - Ithaginis c. rocki ? 2 - Ithaginis c. rocki ? ( femmina con becco rosso ) 3 - Ithaginis c. rochi ?
Ithaginis cruentus rocki o clarkei ?
Foto da: 4-5 www. flickr.com Autore: Ugly ( località indicata dal fotografo: Baima Snow Mountain 16-10-2018 Yunnan - Cina, ma, è pressoché certo, come nel caso della gran parte delle foto scattate in questo territorio, che sia la Baima Snow Mountain Nature Reserve - Yunnan - Cina. Tuttavia ciò non è di prioritaria importanza. Da sapere: le Baima Snow Mountain Nature Reserve - Yunnan - Cina, confinano se non si sovrappongono, alle gamme tipiche di Ithaginis c. holoptilus e Ithaginis c. clarkei )
4 - Ithaginis c. rocki ? 5 - Ithaginis c. rocki ?
Ithaginis cruentus rocki, clarkei.....o ?
Nota: immagini emblematiche, scattate in luoghi diversi, ancora una volta a suggerire l’incertezza del considerare sottospecificatamente distinti Ithaginis c. rochi e Ithaginis c. clarkei. I 4 maschi ripresi nelle foto, ad eccezione della n° 5 con Ithaginis c. holoptilus, ed in particolare la n° 1 e 2, dovrebbero, in base alle indicazioni, convivere con i congenere Ithaginis c. rocki. Per tutti, data la ricchezza ed uniforme intensità del nero che compone la maschera facciale, con qualche dubbio per il maschio della foto 4, mentre la gola mostra il rosso cremisi, parrebbe sia da escludere il solito effetto fotografico, quindi con caratteri attribuibili, perlomeno da quello che risulta dalle immagini, non mi stancherò mai di ripeterlo, sia ad Ithaginis c. rochi quanto all’ithaginis c. clarkei facendone, se così fosse, dei potenziali ibridi .
Foto 1 e 2 ) Gola rosso cremisi come in entrambe le forme; maschera facciale, compresa la fronte, che appare in un uniforme nero come nell'ithaginis c. clarkei, mentre in ithaginis c. rochi quest'ultima è rossastro cannella. Va detto che in entrambe le foto, in particolare la 1, parrebbe di scorgere una leggera sfumatura camoscio alla base della cresta. Quest'ultima che, in entrambe le foto, oltre a sembrare non eccessivamente lunga ( in Ithaginis c. clarkei si presenta piuttosto sviluppata ), quindi in linea con quella dell'Ithaginis c. rochi, si mostra con fattura diversa. In entrambe le forme dovrebbe essere scomposta, tuttavia nella foto 1 è palesemente corta e apparentemente composta, o comunque non del tutto scomposta, mentre nella foto 2 è del tutto scomposta; copritrici auricolari piuttosto lunghe come in entrambe le forme, soprattutto in Ithaginis c. clarkei. Nella foto 1, si evince l'assenza della, o comunque solo accennata, gorgiera nera, cioè come nell'Ithaginis c. rocki, mentre nella foto 2, viene mostrata una gorgiera nera ben evidente, difforme da entrambe le forme, più simile a quella presentata, solitamente, dall'Ithaginis c. holoptilus. I due maschi, come già sopra menzionato, sono stati fotografati nella stessa area e gruppo, ciò si evince, anche, sia dalla località indicata dal fotografo, che dall'habitat circostante che dalla sequenza delle immagini ( qui pubblicate solo alcune ).
Foto da: 1-2 Autore: Dong Lei ( loclità indicata dal fotografo: 1-2 Lancang Mekong river, Kawakarpo Mountain, Meili Snow Mountain National Park, Yunnan ( gennaio ) pubblicato 17-04-15 )
1 - Ithaginis c. rocki , clarkei.....o ? 2 - Ithaginis c. rocki, clarkei....o ?
Ithaginis cruentus rocki, clarkei.....o ?
Foto 3-4 ) Stessi caratteri argomentati per i due precedenti maschi. In questo caso data la postura, non è possibile analizzare le parti inferiori e constatare la presenza o meno della gorgiera nera che, comunque, parrebbe non esserci. L'unico dubbio riguarda la colorazione della fronte del maschio nella foto n°4 che potrebbe essere soggetta al solito effetto fotografico. Difficile anche valutare il collare sulla parte posteriore e lati del collo che sembrano più ampie e bianche rispetto a quelle presentate da Ithaginis c. rocki e Ithaginis c. clarkei.
Foto 5 ) L'Ithaginis c. holoptilus è stato volutamente inserito in questa parte, in quanto come postura è simile a quella assunta nelle altre due, ma come ben si evince, la fronte risulta chiaramente rossastra; cresta con base cannella aranciato e piume composte relativamente brevi.
Foto da: 3 by IBE - 4 www.lcj.yn.gov.cn - 5 www.cnbird.org.cn Autore: Whispering Birds ( località indicata dai fotografi: 1-2 solo Yunnan, ma dall'ambiente circostante con tutta probabilità di tratta delle Baima Snow Mountain Nature Reserve no data - Cina - 3 Dulong River, Nu River, Gongshan, Yunnan 26-04-2020 - Cina )
3 - Ithaginis c. rocki , clarkei.....o ? 4 - Ithaginis c. rocki, clarkei....o ? 5 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis cruentus clarkei......Rothschild....1920
Luoghi di origine: Nord-ovest dello Yunnan nella Prefettura di Lijiang o Likiang ( Jade Dragon Snow Mountain 1* - 2* ), tuttavia la distribuzione di questa specie è tutt'altro che chiara. Infatti, inequivocabili prove ( foto e video ) suggeriscono che gli areali occupati dall'Ithaginis c. clarkei, siano ben più vasti estendendosi da Shangri-La, città-contea amministrata dalla prefettura autonoma tibetana di Diqing o Dêqên - Yunnan, Cina, dove, tra l'altro, alberga l'Ithaginis c. geoffroyi e, con tutta probabilità anche l'Ithaginus c. rocki, verso sud a raggiungere l'area tipica per poi piegare a ovest-nord sino alle Baima Snow Mountain Nature Reserve e, presumibilmente anche in altri luoghi. Da rilevare che la maggior parte delle, comunque pochissime immagini ( e video ) trovate, sono state scattate e registrato ( video ) nell'area di Shangri-La. Gli stessi cinesi non menzionano registrazioni ascrivibili all'Ithaginis c. clarkei sulle Jade Dragon Snow Mountain, né personalmente ho trovato, almeno sino ad oggi, testimonianza fotografica di questa sottospecie nella detta località, ma di un ibrido derivato dall'incrocio tra Ithaginis c. kuseri ( ovviamente si tratta del "kuseri" di Beebe, cioè, in questo caso, considerata la località indicata, di Ithaginis c. rochi. Proprio per questioni geografiche ne dubito, ma potrebbe anche trattarsi di Ithaginis c. holoptilus/marionae ) e Ithaginis c. geoffroyi, osservabile in una zona compresa tra tra Diqing e Shangri-La area dove, tra l'altro, sono state scattate pressoché tutte, se non tutte, le foto di Ithaginis c. clarkei. E' palese, che l'ibrido menzionato dai cinesi sia Ithaginis c. clarkei e, l'incrocio da loro suggerito non fa altro che dare maggior senso e supportare le mie teorie riguardanti sia questa forma che Ithaginis c. rocki.
1* ) Yùlóng Xuěshān, letteralmente = Jade Dragon Snow Mountain; conosciuto anche come Monti Yulong o Yulong Snow Mountains. Si tratta di massiccio o piccola catena montuosa che si erge nella contea autonoma di Yulong Naxi , Lijiang ( Yunnan - Cina ). La sua vetta più alta è il shanzidou o Shan-Tzu-tou. In lingua Naxi le Jade Dragon Snow Mountains sono conosciute come Monti Satseto.
2* ) In base a quanto è emerso dalle mie ricerche e prove fotografiche, parrebbe che l'area tipo per questa forma sia più a nord rispetto a quella indicata nella letteratura, potendola identificare compresa tra Diqing e Shangri-La area. In particolare quest'ultima. Da qui alcuni esemplari potrebbero aver raggiunto la, non lontana, zona dove vennero scoperti, e per tale motivo indicata come gamma tipo. Tuttavia, va altresì precisato che le Jade Dragon Snow Mountain, intese come gamma tipo per Ithaginis c. clarkei, sono delimitati dalla distribuzione di Ithaginis c. geoffroyi ad est, e Ithaginis c. holoptilus a ovest.
Descrizione originale ed osservazioni di Geoge Forrest: Quattro maschi ed una femmina provenienti dai Jade Dragon Snow Mountains < vedere al punto 1 sopra esposto > ( Likiang o Lijiang ,città-prefettura nella provincia dello Yunnan - Cina ) Lat. 27° - 20' - Lung. 100° - 2' Est. Catturati dal Sig. George Forrest per il Colonnello Stephenson Clarke ad un'altitudine di circa 400 metri nei mesi di maggio e giugno. Nessuno dei maschi è esattamente uguale. Solo uno di questi manca di rosso su gola e petto, per quanto in un esemplare il rosso sul petto sia molto ridotto, mentre in un altro gola e mento risultano profondamente tinti di rosso che si estende sino alle guance. Tutti i maschi presentano la zona pettorale più o meno contraddistinta da colorazione cannella che, in tre soggetti, si propaga anche alla parte anteriore di collo e gola. Il maschio con gola e guance fortemente tinte di rosso assomiglia all'Ithaginis rocki, ma il becco è più grande, la cresta più lunga e scomposta; fronte nera e cere (nella pelle) rosse. La tonalità rossa della gola è più profonda e ristretta mentre quella del torace appare ridotta a più o meno tracce e le striature cannella sulla parte anteriore del collo e sul petto sono intensificate anche nell'Ithaginis clarkei. L'unico maschio di Ithaginis geoffroyi disponibile per il confronto presenta molto meno rosso sulle copritrici sottocaudali rispetto agli esemplari di Ithaginis clarkei esaminati, tuttavia, il soggetto appartenente a quest'ultima forma privo di rosso su gola e petto, è simile all'Ithaginis c. geoffroyi. Inoltre, il maschio di Ithaginis clarkei presenta un becco più grande e pesante rispetto a quello dell’Ithaginis rocki così’ come le cere e pelle nuda attorno alle aperture oculari sono ( nella pelle ) rosse, crema camoscio in Ithaginis rocki. Nella femmina di Ithaginis clarkei il becco e le cere si presentano nero opaco ( nella pelle ); rosso, solo con cere e base estrema nerastra in Ithaginis rocki.
Rothschild considera l'Ithaginis clarkei una variante dell'Ithaginis geoffroyi, tuttavia Ithaginis rocki è un "collegamento" con l'Ithaginis cruentus, quindi, se così fosse, anche l’Ithaginis geofroyi dovrebbe essere ridotto a variante della forma nominale o trattarle tutte in modo binomiale; io ho adottato quest'ultimo corso per il momento 1*).
Dettagliatamente:
1° maschio: fronte nera; corona bianco brunastro sporco striato di grigio; cresta occipitale e copritrici auricolari costituite da lunghe e scomposte piume grigie come in Ithaginis geoffroyi.; collo, anch'esso caratterizzato da lunghe piume grigio biancastro bordate di grigio ardesia; dorso, così come la maggior parte delle piume grigio ardesia pallide della groppa presentano rachide bianco con larghe strisce lungo lo stesso; scapolari più o meno fortemente soffuse di verde mela con le lunghe penne sulla parte inferiore della groppa bordate di cremisi; timoniere dalla colorazione e rachidi striati di bianco con i due terzi esterni fortemente saturi di verde chiaro; primarie e secondarie ardesia scuro grigio con strisce e bordi esterni bianchi; redini e ampia fascia sopracciliare nera; guance, mento e gola cremisi scuro, ciascuna delle piume con una linea del rachide color camoscio ( bruno giallastro ) e rachide camoscio opaco; parte superiore del petto marrone rossiccio terroso con la metà esterna di ciascuna piuma e bordi della metà basale delle piume grigio chiaro; fianchi inferiori di petto e addome verdastro-camoscio-grigio soffuso e orlato; metà superiore del petto con alcune grandi macchie sparse dalla colorazione cremisi; cosce grigio ardesia, con linea del rachide bianca su ciascuna piuma; copritrici sottocaudale e area che circonda la zona cloacale le cui piume cremisi presentano apici biancastri e rachide bianco.
2° maschio: corona, guance e gola nere; guance e gola che risultano leggermente slavate con striature rossastre e striature del rachide più chiare; parti superiori grigio ardesia più scuro; petto grigio ardesia con alcune piume leggermente slavate di camoscio verso la base e solo alcune tracce di due macchie rosse; addome e parte inferiore del petto soffusi di verde mela
3° e 4° maschio: fronte e guance nere; corona e cresta grigio chiaro, gola e guance alquanto soffuse di rosso.
Femmina adulata: fronte e corona rossastre bordate di marrone; occipite e cresta grigio ardesia leggermente sfumate di marrone; dorso, groppa, ali e timoniere bruno sfumato di grigio densamente lentigginato di grigio camoscio; primarie bruno intenso; parte inferiore bruno grigiastra lentigginata più chiara; mento rosso. Iris giallo arancio; becco nero; zampe e piedi scarlatti; artigli marrone scuro.
Questa è una scoperta molto interessante in quanto per la prima volta constatiamo che due forme di Ithaginis possono trovarsi nella stessa area e Ithaginis c. clarkei condivide gli stessi territori con l'Ithaginis kuseri 2*).
Penso che comunque, alla fine, si scoprirà che l'Itaginis kuseri vive in una diversa zona faunistica rispetto a quella in cui alberga l'Ithaginis clakei.
1 * ) George Forrest sembra aver commesso molti sbagli, sia descrittivi quanto, soprattutto, nel riconoscimento delle forme che man mano collezionava attribuendole, con estrema superficialità, forse incompetenza, all’una o altra sottospecie in un susseguirsi di errori. Inesatto, perlomeno in quello che lui vorrebbe provare, anche quando contraddice lo stesso Rothschild che considerava l'Ithaginis c. clarkei una variante dell'Ithaginis c. geoffroyi. Infatti dice: “…tuttavia Ithaginis c. rocki è un "collegamento" con l'Ithaginis cruentus, quindi, se così fosse, anche l’Ithaginis geofroyi dovrebbe essere ridotto a variante della forma nominale o trattarle tutte in modo binomiale; io ho adottato quest'ultimo corso per il momento…”. Innanzitutto, tutti gli Ithaginis, come logica, dovrebbero avere un progenitore comune, quindi più o meno essere correlati gli uni agli altri. Invece, dal come si esprime, parrebbe che Forrest considerasse Ithaginis c. cruentus la forma basale. Forse perché nominale ? Non credo si riferisse al fenotipo, sarebbe un ulteriore errore, in quanto sia Ithaginis c. rocki che ithaginis c. clarkei per evidenti caratteri sono molto più correlabili all’Ithaginis c. geoffroyi.
2 * ) All'epoca ( ma anche ai giorni nostri ) come Ithaginis kuseri era, ed è, inconsapevolmente inteso l'ancora sconosciuto Ithaginis c. holoptilus. Beebe descrisse una forma basandosi sulla pelle collezionata in Francia, che denominò Ithaginis kuseri. O meglio, vi è una sorta di, più o meno inconscio, parallelismo tra quest'ultimo e la forma tibetana descritta da Delacour. La considerazione di George Forrest, riguardante il fatto che due specie di Ithaginis convivono nella stessa area, avvalora ulteriormente la mia ipotesi che l'Ithaginis c. clarkei sia un ibrido naturale ed in considerazione alle nuove aree nelle quali, fotograficamente, ne è stata confermata la presenza. parrebbero da escludere altre possibilità come l'intergrado o la specie locale ( Speciazione allopatrica )
Da Kelly-Roosevelts Expedition:
È un peccato che Stevens abbia catturato un solo esemplare, poiché quello collezionato sembra essere alquanto intermedio e tendente all’Ithaginis c. geoffroyi. La gola è rossa, esattamente come nell’Ithaginis c. clarkei, ma al centro della parte inferiore del collo le lunghe piume sono più grigie e molto meno lucide, più simili a quelle dell’Ithaginis c. geoffroyi. Il petto, inoltre, è molto meno chiazzato di rosso e le macchie rosse stesse sono più piccole.
Sintetica descrizione di Delacour:
Il maschio assomiglia a I. c. rocki ma con colorazione generalmente più chiara, con meno rosso e cresta più lunga; parte superiore maggiormente marcata, con strie bianche che presentano bordi più larghi, pesanti e neri; fronte nera; gola e guance in rosso-fulvo, più pallido e meno brillante; copritrici auricolari e collo, grigi striati di bianco sfumato di rossastro alla base; parte superiore del petto con meno rosso rispetto a I. c. rocki; coda grigio biancastro. In generale la colorazione rossa è leggermente meno brillante rispetto a quest’ultimo.
La femmina è marcatamente grigia su cresta e collo, l'intero piumaggio è minuziosamente sfumato di grigio, ma completamente vermicolato di nerastro e marrone grigiastro chiaro; viso più pallido e colore generale meno fulvo rispetto alla conspecifica I. c. rocki.
Perché Ithaginis c. clarkei potrebbe essere un ibrido naturale e non una variante di Ithaginis c. geoffroyi: per ultima ho lasciato quella che per me è la forma più emblematica nel senso stretto del termine, probabilmente anche tra le “meno” sottospecie, della quale esistono solo pochissime immagini e neppure troppo buone, che ad oggi potrebbero essere le uniche di questa forma. Le Jade Dragon Mountain a Yulong Naxi Autonomous County, prefettura di Lijiang, Yunnan – Cina, oltre alla gamma storica per Ithaginis c. clarkei, comprendono anche parte di quelle attribuite all’Ithaginis c. holoptilus e, seppur più marginalmente, Ithaginis c. geoffroyi creando, in tal modo, i presupposti per l’interazione ed incrocio occasionale tra queste ultime due sottospecie, dando primariamente origine all’ibrido naturale descritto e denominato Ithaginis c. rocki i quali, accoppiandosi tra loro, potrebbero, oltre a diluire ulteriormente la colorazione del piumaggio di alcuni soggetti favorire la ricomparsa di caratteristiche distintive della specie originaria geneticamente dominante, in questo caso Ithgainis c. geoffroyi, dando vita ad Ithaginis c. clarkei. Oppure, ancor più verosimilmente, derivare dal re-incrocio, sempre occasionale, tra Ithaginis c. rocki ( di per se già ibrido ) e ithaginis c. geoffroyi. Per ultimo, ma non meno significativo, da considerare che le nidiate ibride più o meno numerose andranno a formare piccoli gruppi famigliari con esemplari che se fecondi, e ne avranno l’occasione, durante il periodo riproduttivo si accoppieranno principalmente tra loro dando vita a piccole popolazioni geneticamente non pure. Ciò andrebbe ancor più giustificare sia il fenotipo di Ithaginis c. clarkei, quanto la scarsità di immagini trovate. Tra l’altro, quest'ultimo, venne e viene, erroneamente mantenuto in tale status tassonomico attuale nonostante lo stesso Rothschild, colui che lo descrisse, lo ritenesse una variante di Ithaginis c. geoffroyi ( considerazione che non mi trova d’accordo per i motivi spiegati a seguito 1*). Convinzione, la sua, probabilmente dovuta anche al fatto di non avere altre opzioni credibili essendo all’epoca Ithaginis c. rocki, holoptilus e marionae non ancora “scoperti”. Tuttavia, l’indicazione di Forrest, riguardante l’Ithaginis c. clarkei che condivideva, e condivide, la gamma con Ithaginis c. kuseri ( ovviamente si tratta del "kuseri" di Beebe cioè, in realtà Ithaginis c. holoptilus ) avrebbe dovuto far riflettere sia gli autori del passato, quanto i contemporanei. Inoltre, le Laojunshan ( o Jade Dragon Mountain ) a Yulong Naxi Autonomous County, prefettura di Lijiang, Yunnan, gamma storica che Ithaginis c. clarkei condivide con i congenere Ithaginis c. holoptilus, e seppur marginalmente, anche Ithaginis c. geoffroyi, sono molto frequentate da turisti e fotografi di ogni tipo e livello, quindi sembra quantomeno strano, secondo la mia esperienza in merito, che vi siano così poche testimonianze fotografiche relative a questa “sottospecie”, considerato che dalla stessa area proviene una buona parte delle immagini con Ithaginis c. holoptilus e specie appartenenti ad altri generi, a dimostrazione che la zona è ben frequentata da fotografi, documentaristi e turisti.
1*) A mio avviso Ithaginis c. clarkei non può essere considerato una variante di Ithaginis c. geoffroyi, contraddicendo alla conclusione di Rothschild, per quanto non da escludere, soprattutto a causa del rosso cremisi presentato sia sotto che ai lati della gola nonostante, seppur raramente, alcuni esemplari ne possano essere privi. Tra le centinaia di foto esaminate ritraenti esemplari di Ithaginis c. geoffroyi, occasionalmente si notano maschi che presentano sulle parti inferiori ( zona alta di petto e fianchi ) alcune piume rosso-cremisi più o meno acceso o cannella camosciato ( vedere immagini a seguito ) di intensità variabile, però mai gola e/o lati della stessa rossi. E' altresì possibile che soprattutto in alcune aree, fotograficamente, Ithaginis c. clarkei possa essere scambiato per Ithaginis c. rochi o viceversa.
Inoltre, come già argomentato in "luoghi di origine", dalle ricerche e conseguente analisi delle immagini, risulta che Ithaginis c. clarkei, non si trova solo nella gamma identificata come tipica ( Jade Dragon Snow Mountain nella Prefettura di Lijiang o Likiang - Yunnan Cina ), ma occupa un areale ben più vasto che si estende da Diqing a Shangri-La e verso sud a raggiungere l'area tipica per poi piegare verso ovest-nord sino alle Baima Snow Mountain National Nature Reserve e, probabilmente anche in altri luoghi dove ci sia interazione tra alcune forme. Da rilevare che la maggior parte, se non tutte, delle comunque poche immagini ( e video ) trovate, sono state scattate e registrato ( video ) nell'area di Shangri-La.
Riassumendo: 1 ) Ithaginis c. rochi dovrebbe essere il risultato ( F 1 ) dell'incrocio tra Ithaginis c. geoffroyi e Ithaginis c. holoptilus.
2 ) Ithaginis c. clarckei dovrebbe essere il risultato dell'incrocio tra gli stessi F1 o tra questi e Ithaginis c. geoffroyi così come, successivamente, tra gli stessi Ithaginis c. clarkei giustificato, nel complesso, la grande variabilità che contraddistingue questa forma.
Foto da: 1-3 www.163.com - 2 www.swild.cn Authorr Guo Liang ( località indicata dai fotografi: Padacuo, Shangri-La, Yunnan 29-12-2020 Cina - 2 senza indicazioni, tuttavia l'ambiente che circonda il soggetto della foto 2 è lo stesso di quello che si vede nella foto 1 della successiva serie )
1 - Ithaginis c. clarkei 2 - Ithaginis c. clarkei 3 - Ithaginis c. clarkei
Ithaginis cruentus clarkei
Nota: Nella foto 1, scattata nello stesso giorno e località della 2 seppur da fotografi diversi, è raffigurato un maschio che per effetto della postura assunta al momento dello scatto fotografico risulta di difficile identificazione, ma parrebbe essere privo del rosso sotto alla gola. Caratteristica che, per quanto apparentemente non comune, viene menzionata anche nella descrizione originale di questa dubbia sottospecie. Invece, se dovesse trattarsi del conspecifico Ithaginis c. geoffroyi, sarebbe un ulteriore prova a conferma, data la vicinanza con la gamma dell’Ithaginis c. holoptilus, della natura ibrida di Ithaginis c. clarkei.
Foto da: 1-2 www.inselin.cn Autori: 1 Peng Jiangsheng - 2 Gema Jiang ( località indicata dai fotografi: 1-2 White Horse Mountain, Yunnan 07-12-2022 Cina - 3 senza indicazioni , solo Yunnan )
1 - Ithaginis c. clarkei ( ? ) 2 - Ithaginis c. clarkei 3 - Ithaginis c. clarkei
Ithaginis cruentus clarkei/geoffroyi ?
Nota: nelle successive 10 foto, facenti parte di una serie composta da 15 immagini, purtroppo senza alcuna indicazione di località, è ritratto un gruppetto, probabilmente una nidiata con soggetti ormai adulti non ancora separati, o gruppo famigliare con maschi, dei quali, perlomeno fotograficamente, 2 o 3 attribuibili all'Ithaginis c. clarkei, ed altri due o tre, che a causa della mediocre qualità delle immagini, e la conseguente impossibilità di stabilire con certezza la presenza del rosso su gola, soprattutto, e petto, sono da considerare come una delle varianti dell'Ithaginis c. clarkei, oppure degli Ithaginis c. geoffroyi. Tuttavia ciò non è determinante in quanto, perlomeno a mio parere, conferma la natura ibrida d questa forma. In definitiva, se dovesse trattarsi del solito effetto ottico con il rosso che in determinate situazioni appare come nero, sarebbero 2 o 3 maschi e 2 o 3 femmine oppure solo due coppie. Tuttavia, perlomeno i due maschi della foto 4, parrebbero essere privi di qualsiasi traccia di rosso.
Immagini:
1 - 2 ) Ithaginis c. clarkei................... : Probabilmente lo stesso maschio
3 ) Ithaginis c. clarkei/geoffroyi : Apparentemente senza traccia di rosso gulare e sul petto ( ma potrebbe dipendere da effetto fotografico )
4 - 6 ) Ithaginis c. clarkei/geoffroyi : Apparentemente senza traccia di rosso gulare e sul petto ( ma potrebbe dipendere da effetto fotografico )
5 ) Ithaginsi c. clarkei.................. : Apparentemente, allargando l'immagine, sembra di scorgere qualche piuma rossa sotto alla gola ( realtà o illusione ? )
7- 8 ) Ithaginis c. clarkei.................. : Prima immagine in assoluto con ritratti due maschi di questa forma
9-10 ) Ithaginis c. clarkei/geoffroyi : Apparentemente il maschio sembra presentare tracce di rosso sotto alla gola ( realtà o illusione ? ). Le femmine inclassificabili, quindi da ritenere come Ithaginis c. clrkei.
Foto da: 1-2-3 www.douyin.com Autore: @kuomailuoruo ( località indicata: nessuna , ma è evidente che si tratta dello Yunnan in data 14-02-2022 Cina )
1 - Ithaginis c. clarkei 2 - Ithaginis c. clarkei 3 - Ithaginis c. clarkei/geoffroyi (?)
Ithaginis cruentus clarkei/geoffroyi ?
Foto da: 4-5-6 www.douyin.com Autore: @kuomailuoruo ( località indicata: nessuna , ma è evidente che si tratta dello Yunnan in data 14-02-2022 Cina )
4 - Ithaginis c. clarkei/geoffroyi ? 5 - Ithaginis c. clarkei ( ?) 6 - Ithaginis c. clarkei/geoffroyi (?)
Ithaginis cruentus clarkei/geoffroyi ?
Foto da: 7-8 www.douyin.com Autore: @kuomailuoruo ( località indicata: nessuna , ma è evidente che si tratta dello Yunnan in data 14-02-2022 Cina )
7 - Ithaginis c. clarkei 8 - Ithaginis c. clarkei
Ithaginis cruentus clarkei/geoffroyi ?
Foto da: 9-10 www.douyin.com Autore: @kuomailuoruo ( località indicata: nessuna , ma è evidente che si tratta dello Yunnan in data 14-02-2022 Cina )
9 - Ithaginis c. clarkei (?) 10 - Ithaginis c. clarkei (?)
Ithaginis c. geoffroyi ( con piume rosso cremisi e/o cannella scamosciato sulla parte alta di petto e fianchi )
Nota: Nelle tre foto sotto poste, così come in altre non pubblicate per ragioni di spazio/pagina, scattate nella provincia del Sichuan ( Cina ), sono raffigurati dei maschi che presentano tracce di rosso sulle parti inferiori, né più né meno come mostrato nella maggior parte delle, poche, immagini trovate sino ad oggi di Ithaginis c. clarkei. Unica ma sostanziale differenza, come già menzionato, riguarda il fatto che negli Itahginis c. geoffroyi queste tracce di rosso sono esclusivamente limitate a petto e, parzialmente, fianchi.
Foto da: 1-3 www.163.com - 2 www.swild.cn Authorr Guo Liang ( le tre foto sotto poste, così come altre non pubblicate per ragioni di spazio/pagina, sono state scattate nella provincia del Sichuan. Quindi da escludere la condizione ibrida di questi soggetti che, data la località indicata, non potevano, in modo naturale, entrare in contatto con dei congenere dal petto e gola rossi )
1 - Ithaginis c. geoffroyi 2 - Ithaginis c. geoffroyi 3 - Ithaginis c. geoffroyi
** Importante: è doveroso sottolineare che in molte, se non tutte, le regioni cinesi si trovano località, montagne, fiumi ecc., con lo stesso nome, e ciò complica moltissimo sia il ritrovamento che l’identificazione di un determinato luogo. Lo Yunnan, cioè la provincia cinese che più delle altre è coinvolta nello studio in questione, abbonda di queste semplicisticamente definibili "contraddizioni", che però rendono particolarmente ardua il delineamento, quand'anche approssimativo, delle gamme.
Ithaginis c. holoptilus - ( Laojunshan , Yulong Naxi Autonomous County, prefettura di Lijiang, Yunnan – Cina )
Com'è facilmente intuibile, ed accade con buona parte delle immagini con Ithaginis c. holoptilus, la località indicata dal fotografo, Laojunshan ( area non lontana dalle Jade Dragon Snow Mountain ), Yulong Naxi Autonomous County, prefettura di Lijiang, Yunnan – Cina, comprende anche la gamma di Ithaginis c. clarkei, inconsapevolmente menzionata da George Forrest, creando i presupposti per l’interazione ed incrocio occasionale con Ithaginis c. clarkei, geoffroyi , e seppur indirettamente, anche con ithaginis c. rocki.
Foto da : 1-2 www.m.yunnan.cn Autore: Hu Shifang ( località indicata dal fotografo: 1-2 Laojunshan, Yulong Lijiang Yunnan - Cina - materiale fotografico pubblicato il 10-12-2021 )
1 - Ithaginis c. holoptilus 2 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis c. geoffroyi
Anche in questo caso la località indicata dal fotografo, Yulong Snow Mountain area panoramica - Yulong Naxi Autonomous County, prefettura di Lijiang, Yunnan Cina, comprende, oltre alla gamma storica per Ithaginis c. clarkei, parte di quelle attribuite all’Ithaginis c. holoptilus e Ithaginis c. geoffroyi. La prima delle due immagini sottoposte ( serie di 4 ) è stata scattata da una foto-trappola, quindi, come succede spesso in questi casi la qualità delle immagini è molto bassa. Ciononostante, sufficientemente nitida per riconoscere una forma ascrivibile all’Ithaginis c. geoffroyi non senza qualche dubbio, potendo anche essere Ithaginis c. clarkei. Ne dubito, ma data la scarsa qualità delle foto, non da escludere. Pure la seconda foto non è delle migliori, nonostante sia stata scattata da un fotografo, anche in questo caso dovrebbe trattarsi di Ithaginis c. geoffroyi, tuttavia, considerata l'immagine ed il gioco di luci ed ombre che confonde ulteriormente i cromatismi del piumaggio, potrebbe essere Ithaginis c. clarkei.
Foto da : 1-2 www.toutiao.com ( località indicata dal fotografo: 1-2 Yulong Snow Mountain area panoramica - Yulong Naxi Autonomous County, prefettura di Lijiang, Tunnan 19-04-2022 Cina )
1 - Ithaginis c. geoffroyi 2 - Ithaginis c. geoffroyi
Ithaginis c. geoffroyi < o clarkei nella foto 1 ? >
Due interessantissime immagini ( foto trappola ) non tanto per i soggetti immortalati, ma in quanto scattate sulle Jade Dragon Snow Mountain, e che, nonostante la pessima qualità offerta, potrebbero costituire una sorta di chiusura del cerchio relativamente allo status sottospecifico di alcune sottospecie.
Infatti, il maschio in primo piano della foto n° 1 parrebbe, sottolineo il parrebbe, un Ithagins c. clarkei mentre gli altri in secondo, sia maschi che femmine, dovrebbero essere degli Ithaginis c. geoffroyi. Per cui, dato che sino ad oggi le pochissime immagini, costantemente di scarsa qualità, ritraevano un solo esemplare, ed esclusivamente in un caso è stata immortalata una coppia, se si trattasse di un gruppetto di Ithaginis c. clarkei, nel caso probabilmente una intera nidiata non ancora separatasi, costituirebbe una novità assoluta, una sorta di record numerico mai visto prima. Quindi, presumendo l’origine ibrida di questa forma, è molto più probabile che si tratti di uno o due esemplari all’interno di un gruppetto fenotpicamente ancestrale. Meno difficile, ma non per questo scevro da dubbi, il riconoscimento dell’esemplare raffigurato nella foto n° 2 che, comunque, dovrebbe essere un maschio di Ithaginis c. geoffroyi.
Tuttavia, a quale sottospecie appartengono, pur essendo importante non è in questo caso prioritario dato che ad ogni modo, che si tratti di una o dell’altra forma, nella stessa località indicata dal fotografo, o comunque nella contea autonoma di Yulong Naxi, prefettura di Lijiang, provincia dello Yunnan, si trovano anche, come abbiamo già visto attraverso le immagini pubblicate su questa pagina, Ithaginis c. holoptilus e Ithaginis c. geoffroyi. Quindi vicino, se non sovrapposti alla gamma storica, Jade Dragon Snow Mountain, dell’Ithaginis c. clarkei. Da qui, il “passo” verso l’origine ibrida di quest’ultimo è molto breve. Perlomeno a mi avviso.
Particolare della foto n° 1 - Potrebbe anche trattarsi di effetto fotografico, ma nonostante la pessima qualità, sembra di scorgere del rosso sotto alla gola
Foto da : 1-2 www.article.xuexi.cn Autori: Gu Jinrong He e Wenqing He Wenxing ( località indicata dal fotografo: 1-2 Jade Dragon Snow Mountain Reserve, prefettura di Lijiang, Yunnan 15-05-2024 Cina )
1 - Ithaginis c. geoffroyi o clarkei ? 2 - Ithaginis c. geoffroyi o clarkei ?
Ithaginis c. holoptilus ( Baima Snow Mountain Nature Reserve....."anello di congiunzione" ? )
Nota: Qui pubblicate tre, di una serie costituita da 5 foto che, pur se di scarsa qualità, permettono comunque di identificare senza dubbio Ithaginis c. holoptilus per la colorazione del piumaggio in generale, il bianco sulla parte posteriore del collo ( colletto ) e le piume nere ( ciuffi ) ai lati della testa nonostante in almeno due di esse, come già spesso menzionato, il rosso della striscia sopracciliare, falsamente, appare come nero, ma si tratta di un noto effetto ottico. Per cui la conferma che Ithaginis c. holoptilus si trova anche sulle Baima Snow Mountain National Nature Reserve assume particolare importanza e conferma che nella stessa area si trovano ben tre sottospecie.
Foto da: 1-2-3 www. yu.people.com.cn Autore: Lai Jiandong ( località indicata dal fotografo: 1-2-3 Baima Snow Mountain National Nature Reserve < Wildlife Rescue Station > Yunnan 11-02-2022 - Cina )
1 - Ithaginis c. holopilus 2 - Ithaginis c. holoptilus 3 - Ithaginis c. holoptilus
Ithaginis c. clarkei e Ithaginis c. rocki...., entrambi da considerare sottospecificatamente distinti ?
Per ora, non potendo personalmente esaminare pelli o esemplari vivi, posso solo basarmi su quanto risulta dalle ricerche, analisi delle immagini ed informazioni relative alle località indicate dai fotografi, comunque già piuttosto esaustive e, non per ultimo, il buon senso.
Le foto qui sottoposte, scattate sulle Baima Snow Mountain Nature Reserve, e Baima Snow Mountain, queste ultime, senza ulteriori precisazioni, prima della formulazione di nuove teorie, pensavo ritraessero esemplari di Ithaginis c. rochi, nonostante l'area indicata dai fotografi, fosse piuttosto lontano da quella tipo di quest'ultimo. Tuttavia, dopo una più attenta analisi del materiale, compreso le località menzionate, riflessioni e domande sono divenute d'obbligo, rimanendo, nel contempo, solo alcuni dubbi nei riguardi di Ithaginis c. rocki. Ciò nonostante tutto induce a credere che si tratti di sottospecie tassonomicamente non valide, descritte come tali per ragioni tuttora incomprensibili.
Nella foto 1, un collage eseguito dallo stesso autore o sito web che ha pubblicato originariamente l'immagine, con due esemplari maschi fenotipicamente diversi fotografati nella stessa area. Il primo, a sinistra senz'altro riconducibile a Ithaginis c. rocki mentre il secondo, a destra nella stessa foto, è del tutto simile ad Ithaginis c. clarkei. Foto 1 e 3 con lo stesso esemplare. Quindi, mi è estremamente difficile ritenere entrambe le forme sottospecificatamente distinte. Tuttavia, per poterne essere certi andrebbero eseguite accurate ricerche sul campo ed analisi del DNA.
Foto da: 1-3 Autore: Staffan Widstrand - 2 www. flickr.com Autore: Ugly ( località indicata dal fotografo: 1-3 Baima Snow Mountain Nature Reserve - Yunnan 24-10-2017 - Cina - 2 Baima Snow Mountain - senza data e ulteriori precisazioni ma, è presumibile, come nel caso di pressochè tutte le foto scattate in questo luogo, che sia la Baima Snow Mountain Nature Reserve - Yunnan - Cina )
1 - Ithaginis c. rocki a sinistra e clarkei a destra 2 - Ithaginis c. rocki 3 - Ithaginis c. clarkei
Principali, nonché più evidenti, differenze tra le sottospecie di Ithaginis cruentus menzionate in questa pagina con aggiunto, come termine di confronto, anche Ithaginis c. geoffroyi:
Precisazione: nel proporre I particolari di testa e collo delle sottospecie esaminate, si è cercato di selezionare le immagini di esemplari che più corrispondono alle descrizioni originali, tuttavia non bisogna dimenticare che I. c. rochi e I. c. holoptilus sembrerebbero caratterizzati da una certa variabilità ( vedere alla pagina: Ithaginis c. sottospecie ), sempre e comunque se ritenessimo corrette le informazioni e/o descrizioni menzionate nella letteratura. In realtà, perlomeno da quello che raccontano le immagini, ithaginis c. rocki come da descrizioni, cioè con la fronte rossa e sopracciglio nero, appare fenotipicamente piuttosto uniforme. Ovviamente servirebbe attribuire una posizione agli esemplari che, come già ampiamente menzionato e proposto attraverso le immagini, vivono nella stessa area, presentano il piumaggio generalmente identico a quello di Ithaginis c. rocki, ma con fronte e sopracciglio ampiamente neri come in Ithaginis c. clarkei e Ithagins c. geoffroyi. Per contro I. c. holoptilus pur essendo contraddistinto da una certa variabilità, riferita ad alcune parti della livrea, che può presentare gorgiera nera, così com’essere solo accennata o del tutto assente, con linea sopraorbitale nera e rossa o solo rossa, ed il rosso sul petto più o meno ampiamente distribuito, in generale mostra comunque una buona uniformità che lo rende riconoscibile a prima vista.
Foto da: 1 www.birdnet.cn Autore: Blow shade - 2 www.inselin.cn Autore: Gema Jiang - 3 Autore: Dong Lei
1 - Ithaginis c. geoffroyi 2 - Ithaginis c. clarkei 3 - Ithaginis c. rocki
Foto da: 4 www.toutiao.com - 5 Njal Bergé - 6 www.flickr.com Autore: Chou Mo Yin Chu
4 - Ithaginis c. kuseri 5 - Ithaginis c. marionae (?) 6 - Ithaginis c. holoptilus
Nota: Come già precedentemente menzionato, il riconoscimento fotografico delle femmine Ithaginis e, nello specifico, le sottospecie considerate in questo studio, è piuttosto difficoltoso se non illusorio. Condizioni di luce diverse e/o angolazione della fotografia, possono far apparire la livrea cromaticamente diversa rispetto a quella che è in realtà, come si evince dalle immagini sottoposte. Oltre a ciò, può anche dipendere dal periodo dell'anno, stato delle piume, bravura del fotografo, eventuali ritocchi alle immagini, nostra percezione dei colori e altro ancora.
Tuttavia, e con i dovuti distinguo del caso, confrontando le immagini scattate più o meno nello stesso periodo dell'anno, quindi in analogo ambiente, condizioni di luce e stato del piumaggio, risulta, perlomeno fotograficamente, che le Ithaginis c. kuseri, marionae e holoptilus, siano cromaticamente piuttosto simili, mentre la Ithaginis c. rocki appare come una via di mezzo tra queste e le Ithaginis c. geoffroyi e clarkei. * Da notare le cresta estremamente lunga presentata dalla femmina di Ithaginis c. geoffroyi.
Foto da: 1 www.m.weibo.cn Autore: sandielii007@163.com - 2 www.iselin.cn Autore: Song Xuebao - 3 Autore: Staffan Widstrand
1 - Ithaginis c. geoffroyi * 2 - Ithaginis c. clarkei 3 - Ithaginis c. roki
Foto da: 4 www.cnbird.org.cn Autore: Zeng Kaixin - 5 Autore: Rajesh Panwar - 6 www.flickr.com Autore: Chou Mo Yin Chu
4 - Ithaginis c. kuseri 5 - Ithaginis c. marionae 6 - Ithaginis c. holoptilus
Conclusioni personali:
Ultimo aggiornamento del 01/03/2023 . Per ulteriori e più dettagliate informazioni vedere quanto argomentato nelle singole parti dedicate ad ogni sottospecie.
Introduzione: quello che traspare nel leggere osservazioni, considerazioni e descrizioni delle specie/sottospecie in generale, è che sia all’epoca, ma volendo, anche oggi, regnava una inimmaginabile confusione presumibilmente dovuta alla poca uniformità di analisi e giudizio degli autori, ed in particolare per quel che riguarda le specie analizzate in questo studio. Descrizioni spesso troppo approssimative da non essere determinati nell'identificazione di una forma; leggerezza ed approssimazione nel riconoscere sottospecie, o ignorare evidenti caratteri distintivi in altre, particolari importanti tralasciati o non valutati, forsanche perché passati inosservati ecc., hanno “permesso” di aggiungere alle collezioni, sia Museali che private, esemplari non appartenenti alla specie/sottospecie indicata nella documentazione che, a tutt’oggi, rimangono tali perpetuando all’infinito l’errore “originale”, perlomeno finché non verrà fatta chiarezza. Tuttavia, ciò che sembra più evidente, riguarda descrizioni ed assegnazioni sottospecifiche, in gran parte, fatte attraverso l’esaminazione di pochissimi esemplari, il più delle volte in pelle e/o aiutandosi attraverso il lavoro di colleghi, avendo quindi una visione estremamente limitata della forma presa in esame.
Visivamente, soprattutto se attraverso l’analisi delle immagini, i caratteri distintivi che differenziano le varie sottospecie di Ithaginis riguardano soprattutto: testa, collo, parti inferiori e marginalmente la colorazione verde o marrone delle ali. Visti da tergo le parti superiori di tutte le forme mostrano caratteristiche pressoché identiche. Volendo puntualizzare, è possibile disquisire sulla tonalità più o meno scura del grigio ed ampiezza delle strisce bianche sul dorso, tutte peculiarità comunque difficili da identificare fotograficamente.
Ancora da definire, ammesso che mai si riuscirà a farlo, dove e da quale forma abbia avuto origine questo genere. Dando credito a quanto appurato, o per meglio dire, presunto con buona probabilità, in riguardo ai Phasianus colchicus, sarebbe lecito presumere che tutto abbia avuto inizio da qualche parte in Cina e la possibilità che Ithaginis c. geoffroyi possa essere la forma basale in questo genere. Definibile fenotipicamente unico, in quanto considero Ithaginis c. clarkei e Ithaginis c. rocki ritenendoli entrambi probabili ibridi, con una gamma che si trova pressoché al centro, formando una sorta di ampissimo divisorio, tra i territori attribuiti alla maggior parte dei congenere. A nord gli Ithaginis ad “ala marrone” ed a sud, sud-ovest, compreso lo stesso Ithaginis c. geoffroyi, quelli ad “ala verde” e petto più o meno cremisi. Da notare che sia in Ithaginis c. cruentus che in Ithaginis c. tibetanus, il verde alare è appena accennato a volte obsoleto. Oltre a ciò, la gamma di Ithaginis c. geoffroyi parrebbe essere anche la più estesa comprendendo partendo da nord, le province cinesi del Gansu, est Qinghai, est Tibet, Sichuan, estremo ovest Chongqing, Yunnan e probabilmente anche l’ovest di alcune province ad est di quelle menzionate. Che significato abbia e quali siano i rapporti sottospecifici che legano le varie forme, solo un approfondito studio sul campo e relativi esami del DNA potrebbero accertarlo. Ma credo che rimarrà solo un’utopica speranza.
Tuttavia, per quanto meno probabile, ma non impossibile, l’origine e conseguente percorso di espansione potrebbe essere iniziato ad ovest e poi proseguito verso est, esattamente al contrario rispetto all'andamento delle frecce indicate nella mappa del Tibet nella parte dedicata all'Ithaginis c. kuseri.
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B ) Ithaginisi c. kuseri:
Riepilogo: la pelle conservata nel Museo d'Histoire Naturelle de Paris - Francia esaminata da William Beebe nel 1912 che servì da base per la descrizione di Ithaginis c. kuseri ritenuto all’epoca, quanto tuttora, come tale da autori ed ornitologi, non corrisponde all’attuale realtà sottospecifica e tassonomica delle forme coinvolte. In effetti Beebe, seppur inconsapevolmente, descrisse la specie ( pelle ) alla quale Greenway nel 1933 attribuì l’appellativo di Ithaginis c. holoptilus. Avendo sicuramente letto la descrizione di Beebe riguardante l’Ithaginis c. kuseri ( no tibetano ) e visto l’illustrazione, è strano che non si sia accorto di alcuni evidentissimi caratteri che accomunavano il suo “holoptilus” al “kuseri” di Beebe. Del resto, sia gli autori suoi contemporanei che successivi, se ne sono resi conto. Inoltre, dalla sintesi della ricerca e studio, comunque ampiamente argomentati su questa pagina, salvo nuovi aggiornamenti, risulta che la forma a tutt’oggi erroneamente identificata come Ithaginis c. kuseri, perlomeno non il "kuseri" descritto da Delacour, sia circoscritta in alcune aree sud orientali della provincia cinese del Tibet e fenotipicamente piuttosto diverso dal “kuseri” di Beebe.
Sia la ristretta gamma, quanto il risultato delle ricerche, suggeriscono che l’Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) sia sottospecificatamente strettamente correlato all'Ithaginis c. holoptilus. E' supponibile che, per motivi geografici e/o ambientali una piccola popolazione di Ithaginis c. holoptilus si sia trovata isolata nelle aree tibetane favorendo mutamenti morfologici e fenotipici ( Speciazione Allopatrica ) con le caratteristiche di Ithaginis c. kuseri ( no Beebe ). Tuttavia, alcuni caratteri del piumaggio parrebbero, perlomeno fotograficamente, ed a seconda dell’individuo, non ancora ben fissati 1*), potendo mostrarsi a seconda dei casi, più simili alla forma descritta da Delacour, ad Ithaginis c. marionae o Ithaginis c. holoptilus. Quindi, escludendo sgraditi effetti fotografici, comunque possibili, relativamente alla variabilità appena menzionata, si tratta di stabilire quale dovrebbe essere il fenotipo da nominare, ammesso che sottospecificatamente ce ne sia motivo. La forma descritta da Delacour, che comunque parrebbe in netta minoranza rispetto alle altre variazioni, ed in particolare quella con sopracciglio e redini più o meno spruzzate di nero, oppure una di queste ultime ? Come già ampiamente menzionato dalle descrizioni di E. C. Stuard Baker e dal capitano F.M. Baily non è possibile stabilire con certezza se gli esemplari catturati sulle Mishmi Hills, ed esaminati, appartenessero all’Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) oppure a Ithaginis c. marionae/holoptilus. Così com'anche per alcune pelli collezionate in tempi relativamente più recenti da Forrest. Quindi, sia per esclusione che da qualche prova fotografica, per quanto di scarsa qualità, è presumibile che sulle Mishmi Hills e aree circostanti vi si trovi Ithaginis c. marionae. Ciò renderebbe ancor più plausibile l’ipotesi che quest’ultimo sia solo una variante di Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ). L’aver trovato immagini di Ithaginis c. holoptilus nel nord del Myanmar al confine con la provincia cinese del Tibet ed area Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) danno maggiore credibilità alla supposizione.
Preso atto di quanto esposto, Ithaginis c. holoptilus andrebbe ri-denominato in Ithaginis c. kuseri ed il titolo di descrittore assegnato a Beebe, mentre il “kuseri” tibetano era, e resta tuttora, innominato. Quindi, nel mentre leggiamo la descrizione di Beebe relativa all’Ithaginis c. kuseri, in realtà dobbiamo idealizzare l’Ithaginis c. holoptilus. Tuttavia, se quanto sopra supposto dovesse corrispondere alla realtà, cioè che Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) e Itgainis c. marionae siano la stessa forma, il primo dovrebbe assumere l’appellativo di Itaginis c. marionae ed il titolo di descrittore spetterebbe a Mayr. In alternativa, propongo l’epiteto Ithaginis c. tibetanensis o magnificus.
1* ) Variabilità riscontrata in Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) che fotograficamente può essere sintetizzata a seconda di casi in:
1) Fronte rossa; base della cresta biancastro; sopracciglio, redini e ciuffi auricolari neri come da descrizione di Delacour. Variazione molto meno frequente rispetto alle altre sotto esposte.
2) Fronte rossa; base della cresta biancastro; sopracciglio rosso o rosso più o meno spruzzato di nero; copritrici auricolari nere. 3) Fronte rossa; base della cresta biancastro; sopracciglio rosso o rosso più o meno spruzzato di nero; copritrici auricolari, che in numero variabile si presentano bianco-grigiastre. 4) Fronte rossa; base della cresta sfumata in cannella-scamosciato; sopracciglio e copritrici auricolari come ai punti 2 e 3. 5) Gorgiera nera da molto a poco ampia, non uniforme, inframmezzata con piume bianche e rosse.
6) Collare sulla parte posteriore e lati del collo da molto evidente e quasi candido puro, a non particolarmente ampio né bianco.
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C ) Ithaginis c. marionae:
Riepilogo: sottospecie poco conosciuta ed ancor meno studiata probabilmente classificata per errore della quale sino ad oggi non ho mai trovato testimonianze certe, ho meglio, mai trovate se riferite a questa sottospecie in quella che è stata indicata come area tipica. Nel nord del Myanmar le pochissime immagini recuperate, pubblicate su questa pagina, ritraggono sempre e solo degli Ithaginis c. holoptilus. Dalle ricerche e le pochissime fotografie, spesso scattate in territori non propriamente adducibili a questa forma, ed altri svariati motivi già argomentati precedentemente, non per ultime le personali sensazioni, due risultano le ipotesi più percorribili:
La prima presuppone che tra Ithaginis c. marionae e Ithaginis c. kuseri tibetano ( non Beebe ) non vi sia distinzione sottospecifica. Come anche argomentato sia nella parte dedicata, quanto nel "Riepilogo" riguardante l'Ithaginis c. kyuseri. Colorazione in generale e soprattutto una delle variazioni osservabile nel “kuseri” tibetano ( no Beebe ), parrebbero indurre a tale conclusione.
Mentre nella seconda, data la località indicata come tipica, Nyetmaw Pass, al confine tra Birmania e Yunnan ( Gaoligongshan ), relativamente lontana sia dall’area tipica del “kuseri” di Beebe, quanto per il “kuseri” tibetano ( no Beebe ), suggerisce la variazione individuale occasionale di Ithaginis c. holoptilus, comunque direttamente correlata alla prima ipotesi. Diversamente, sarebbe difficile spiegare la presenza di Ithaginis c. marionae nel nord del Myanmar, perlomeno storicamente, non avendone mai trovato traccia, e nel contempo condividere l'area con il congenere Ithaginis c. holoptilus, la cui presenza è fotograficamente provata. Così come la promiscuità territoriale osservabile sui Gaoligonshan nel nord ovest dello Yunnan ( Gaoligong-shan < shan in cinese = monte, montagne > ) dove si trovano entrambe le forme, per quanto l’Itahginis c. marionae sia molto meno comune del congenere e fenotipicamente da stabilire. Probabilmente, come già ipotizzato, si tratta solo di variazione individuale occasionale. Proprio l'apparente distribuzione molto frammentata esclude che possa trattarsi di specie locale o geografica. Per ora è solo una supposizione, per quanto a mio avviso sia piuttosto realistica, ma è possibile che l’area di “differenziazione” ( mutazione/variazione ) che indusse al riconoscimento sottospecifico di Ithaginis c. marionae nel Myanmar, abbia avuto come “epicentro” i Gaoligongshan ( Yunnan - Cina ) con caratteri distintivi, visivamente attribuibili all'Ithaginis c. marionae, che si presentano in maniera del tutto casuale ed occasionale. Ciò spiegherebbe sia la promiscuità territoriale quanto l'essere piuttosto raro. Nel contempo l’espansione di Ithaginis c. holoptilus in altri paesi, come il vicino Myanmar, ha permesso a questi soggetti di manifestarsi anche in nuovi territori. Ithaginis c. marionae, oltre a sembrare molto poco rappresentato, mostra caratteristiche che potrebbero essere definite, perlomeno alla luce delle attuali conoscenze, più occasionali che stabili, quindi, se così fosse, non in grado di giustificare una distinzione sottospecifica. Ammesso che non venga accertata la correlazione con una delle variazioni di Ithaginis c. kuseri tibetano ( no Beebe ) la cui esistenza è assicurata dalle immagini.
Potrebbe anche essere stato l'Ithaginis c. marionae a raggiungere i Gaoligongshan e condividere i territori con Ithaginis c. holoptilus, ma ciò renderebbe ancor più complicato spiegare il perché sulla citata catena montuosa, ed a varie latitudini, occasionalmente possono presentarsi uno, o alcuni, esemplari fenotipicamente adducibili all'Ithaginis c. marionae, così come il perché dal nord del Myanmar, perlomeno sino ad oggi, non è pervenuta nessuna testimonianza fotografica della sua esistenza.
Inoltre, con tutta probabilità l'esemplare intermedio della Valle Adung ( nord Myanmar al confine con la provincia del Tibet - Cina ) citato da Mayr nella sua descrizione di Ithaginis c. marionae, altri non era che Ithaginis c. holoptilus.
Un maschio, fenotipicamente riconducibile all'Ithaginis c. marionae o una variante di Ithaginis c. kuseri ( no Beebe ) è stato immortalato da una foto trappola ( foto pubblicata su questa pagina ) in una località che è, o dovrebbe, essere compresa nella gamma di Ithaginis c. kuseri di Beebe, ad ulteriore testimonianza dell’errore reiterato sia nella letteratura, quanto nella comune opinione degli autori. Ciò significa anche che la maggior parte delle pelli che si trovano nelle collezioni di Musei e privati, in realtà sono state “riconosciute” e catalogate in maniera errata.
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D ) Ithaginis c. holoptilus:
Stato tassonomico: Paul Austin Johnsgard nel 1986 include Ithaginis c. holoptilus in Ithaginis c. rocki ed elenca 13 sottospecie in tutto. Come, Johnsgard, sia riuscito a trovare sinonimia tra le due forme resta, a me, incomprensibile, spiegabile solo dal fatto che abbia tratto le sue conclusioni dalla sola esaminazioni delle pelli, non considerando le descrizioni né tantomeno il materiale fotografico facilmente reperibile sul web. Dalle località indicate, pur avendone vista solo qualcuna in foto, si può presumere che buona parte delle pelli di Ithaginis c. kuseri, marionae, rocki e holoptilus, collezionate nei Musei, in questo caso, USA, non siano state correttamente riconosciute e catalogate. Quindi, l’esaminazione delle stesse non offre la possibilità d'analisi corretta, inducendo a conclusioni che ispirano gravi errori. Inoltre, avendo sufficientemente provato che fu la pelle di Ithaginis c. holoptilus ad essere studiata da Beebe, anche il suo "kuseri" andrebbe, come logica conseguenza, considerato sinonimo di Ithaginis c. rocki. Probabilmente se Johnsgard avesse approfondito in altri termini la questione, si sarebbe facilmente accorto dei particolari che rendono impossibile sinonimizzare le due forme sia in senso temporale che letterale/descrittivo, quanto per il fenotipo.
Quello che ho potuto constatare dall’osservazione di una grande quantità di immagini relative a questa forma, spesso in alta definizione ( purtroppo l’editor che utilizzo oltre a ridurre notevolmente il formato originale delle foto, ne pregiudica di molto la qualità ) è che primariamente Ithaginis c. holoptilus presenta, contrariamente a quanto ritenuto, una trascurabile variazione individuale riguardante soprattutto la gorgiera nera a volte solo accennata e raramente del tutto assente, o la quantità di rosso cremisi sulla parte alta del petto. Probabilmente si tratta di soggetti aberranti o, in alcuni casi, di sub adulti fotografati prima del completamento del piumaggio definitivo. Per contro, la gran parte dei soggetti presenta una ricca colorazione con individui che mostrano una pigmentazione particolarmente accesa dalla quale, apparentemente, dipende la quantità e l'intensità della picchettatura nera sopraccigliare, redini e base dell’apertura oculare, così come il numero di piume bianco-grigiastro a costituire le coperture auricolari nonché un vigoroso rosso cremisi sul petto. Tutti caratteri che per difformità non possono, in alcun modo, essere sinonimizzati all’Ithaginis c. rocki. A tale proposito vedere quanto argomentato nella parte relativa a queste due forme.
Confronto: i caratteri dissimili rispetto al congenere Ithaginis c. rocki rendono impossibile sinonimizzarlo con quest'ultimo. Per cui, se dobbiamo ritenere valida la distinzione sottospecifica tra Ithaginis c. sinensis, michaelis e berezoskyi, ad esempio, pur essendo pressoché indistinguibili l’uno dall’altro al punto che la loro classificazione fece sorgere non pochi dubbi, è incomprensibile il perché le caratteristiche molto più distintive, e se vogliamo, anche temporali e letterarie/descrittive, tra Ithaginis c. holoptilus e Ithaginis c. rocki, non permettano al primo di essere, definitivamente, elevato al rango che gli compete.
Un'altra conferma, se così la si può definire, viene involontariamente menzionata da George Forrest nella sua descrizione di Ithaginis c. clarkei, riguardante la femmina del congenere Ithaginis c. rocki: <…"Nella femmina di Ithaginis clarkei il becco e le cere si presentano nero opaco ( nella pelle ); rosso, solo con cere e base estrema nerastra in Ithaginis rocki"...> ( vedere quanto argomentato nella relativa parte ). Avendo avuto la possibilità di esaminare un gran numero di immagini mi risulta che l’elemento distintivo, per quanto apparentemente ben rappresentato, ma non per questo definibile comune, menzionato da Forrest è riscontrabile sia nella femmina di Ithaginis c. rocki quanto in quella di Ithaginis c. holoptilus, nonché di altre sottospecie ( foto nella relativa parte ). Ad ogni modo, caratteristica che ancor più avvalora, a mio avviso, l’esposta teoria sulla genetica ibrida di Ithaginis c. rocki, ma non considerabile come elemento distintivo dell'una o altra forma.
Incongruenze che probabilmente dipendono dal fatto che gli autori del passato, ma anche relativamente recenti, per quanto potessero essere esperti e bravi, ciò che nessuno potrebbe contraddire, non avendo a disposizione le moderne tecnologie d’analisi e l’impossibilità di esaminare foto e video, anche, in alta definizione, dovevano il più delle volte basare i propri lavori sull’osservazione di pelli, spesso vecchie e logore, conservate nei Musei o collezioni private, esemplari tenuti negli zoo o presso qualche avicoltore e meno frequentemente attraverso soggetti da poco cacciati o appena catturati. Quindi, il più delle volte, non in grado di effettuare i necessari confronti e parametrazioni attraverso la verifica di un adeguato numero di individui al fine di ottenere risultati che fossero il più veritieri possibile e nel contempo capire se, e quanta, variazione individuale poteva presentare la forma oggetto di analisi.
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E ) Ithaginis c. rocki e Ithaginis c. clarkei:
In riguardo a queste due forme, presumibilmente solo ibridi naturali, vedere quanto argomentato nelle relative parti. Riassumendo:
1) Ithaginis c. rochi dovrebbe essere il risultato ( F 1 ) dell'incrocio tra Ithaginis c. geoffroyi e Ithaginis c. holoptilus.
2) Successivamente a quanto presupposto al punto 1, gli Ithaginis c. clarckei ( F1 ) potrebbero accoppiarsi sia tra loro, quanto re-incrociarsi con le forme originali giustificando, nel complesso, la grande variabilità che contraddistingue questa forma.
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Un poco di storia: a seguito pubblicata la mappa con le località indicate da Joseph F. Rock e relative annotazioni:
N° 5. — Birds from Northwest Yunnan
By James C. Greenway Jr.
Il dottor Joseph F. Rock, dopo essere rientrato negli Stati Uniti per una breve visita e consegnare quanto richiestogli dallo United States National Museum, tornò in Cina su incarico del Museo di Zoologia Comparata. Questo è un resoconto degli uccelli che sono stati da lui inviati al Museo negli anni 1931 e 1932.
In agosto, al suo arrivo a Yunnan-fu, capitale della provincia più occidentale della Cina, scoprì che il governo locale era da tempo in guerra con la vicina provincia di Kwang-tung ( attuale Guangdong ), che tremila uomini erano stati mandati in battaglia, e la regione lasciata alla mercé dei fuorilegge. Quindi, dato che si riteneva molto pericoloso avventurarsi verso nord, ne seguì un lungo ritardo. Per questo, solo in gennaio poté condurre la sua carovana di trentacinque muli lungo il lungo, ma a lui familiare, sentiero che conduceva verso nord-ovest.
In circa tre settimane la spedizione arrivò a Likiang, sede del governo distrettuale, ma la popolazione Nah-si stava celebrando la festa del muan-mo (propiziazione del cielo) durante al quale non si doveva svolgere alcuna attività. Dopo aver obbligatoriamente indugiato, la carovana, con al seguito pochi soldati mal armati, si diresse a nord-ovest, nella valle del Mekong per poi girare verso nord nella valle del Salween a le sorgenti dell'Irrawaddy.
La spedizione venne divisa, con la raccolta vera e propria dei campioni, animali e vegetali, che iniziò ad aprile protraendosi fino a marzo dell'anno successivo. La collezione contiene oltre 1.800 esemplari mprendenti 216 forme con tre descritte come nuove: Ithaginis cruentus holoptilus e Erytkrina edwardsii ruhicunda, Erythrina vmacca ruhidior
Mappa del nord-ovest Yunnan - Cina, con località indicate da Rock.
Haba-ndsher-nvulu Snow Range: nord-ovest della grande curva dello Yangtze, sopra i 4.267 metri, abeti e abeti rossi con Arundinaria in crescita gennaio 1932.
Hasiao-wei-hsi: nord di Wei-hsi, sponde del fiume Mekong, settembre 1931. Kenichunpo, Mt. ( vedi Mt. Gomba-la ) La-shi-pa: ovest di Likiang, risaie, settembre 1931. Na-dza-gko: prato alpino, pendici del monte Satseto
Ithaginis cruentus kuseri Beebe 1912, p. 190 (Yunnan).
Un singolo esemplare maschio è stato prelevato sul monte Gomba-la o Kenichunpo ( attuale Gongshan - Yunnan ) nel sud-est del Tibet, ad un'altitudine compresa tra 4267 e 4876 metri nel giugno 1931.
Ithaginis cruentus holoptilus subsp. nov.
Tipo. — N. 160, 786 Museo di zoologia comparata di Chou-yugko, sopra Tao-mung-chung, sud-ovest di Lu-tien (Li-tien), distretto di Likiang; pendici orientali dello spartiacque Yangtze-Mekong, da 3960 a 4572 metri, collezionate nell'aprile 1931.
Caratteristiche: intermedio tra Ithaginis c. kuseri Beebe e Ithaginis c. rocki Riley. Nel confronto con Ithaginis c. rocki le redini risultano rosse punteggiate di nero invece di essere completamente nere, così come per la striscia sopracciliare; piume sulla parte posteriore e lati del collo bianche delimitate da stretta bordura grigia, anziché grigie con strette linee bianche sul rachide; parte superiore del petto con colorazione rossa e verde, piuttosto che rossa inframmezzata da cannella scamosciata, o solo di quest’ultima tonalità. Il carattere principale per il quale ho ritenuto di separata questa sottospecie, riguarda la trama delle piume della cresta, che si presentano con fattura normale e non scomposte come in Ithaginis c. clarkei, rocki e kuseri.
Il dottor Joseph F. Rock inviò tre maschi adulti e tre esemplari riconosciuti come femmine ( Ithaginis c. holoptilus ). Penso però che due di questi siano maschi immaturi poiché presentano accenni di piume rosse su collo e petto; tutti catturati a Chou-yu-gko, distretto di Likiang.
La gamma di queste sottospecie è ovviamente, molto poco conosciuta. Per quanto si sa, tuttavia, questa nuova forma ha una distribuzione intermedia. L'Ithaginis c. kuseri Beebe secondo Rothschild, è stato prelevato da Tseku, dove il suo areale confina con quello di Ithaginis c. rocki, la Salween Valley, Tengueh e lo Shweli-Salween Divide; Ithaginis c. rocki a nord sulle montagne di Ho-fuping e Ithaginis c. clarkei nei monti Likiang a ovest.
Oltre ad un singolo esemplare di Ithaginis c. clarkei ( Rothschild ) catturato nei pressi dei monti Likiang nel mese di maggio, ho esaminato due maschi e una femmina, sempre di questa forma, provenienti dalla stessa località, gentilmente prestati dal Museo Nazionale degli Stati Uniti ( United States National Museum ), nonché due maschi e una femmina di Ithaginis c. rocki dal monte Ho-fu-ping.
Ithaginis cruentus clarkei Bull. Rothschild. B.O.C, 40, 1920, p. 67 (Catena del Likiang, Yunnan).
Dieci maschi sono stati catturati a Mt. Satseto in gennaio e febbraio e uno a Gyi-na-loko in ottobre o novembre, due da Shwe-men-kam (gennaio) e uno ad A-dshwa in maggio. Sei femmine provengono dal Monte Satseto ( gennaio o febbraio ). Uno da Mt. Gyi-na-loko (ottobre o novembre) e uno da Shwe-men-kan (gennaio.
Nei prospetti sottoposti ( clicca per ingrandire ), a sinistra il riassunto dei caratteri distintivi relativi a 4 sottospecie di Ithaginis, considerati da Joseph F. Rock nelle sue annotazioni originali. A destra la traduzione da gbp.bio con in rosso le parti che non corrispondono ( più ) a quello che è il kuseri tibetano no Beebe in quanto, all'epoca di Rock, ma anche attualmente, non si sapeva che in realtà Beebe aveva esaminato pelli di Ithaginis c. holoptilus e rocki denominando quella appartenente alla forma che successivamente venne descritta e denominata come Ithaginis c. holoptilus da William Beebe.