Gallus sonneratii
Gallus sonneratii gallo.... da - www.birdingdiary.com
LUOGO DI ORIGINE
STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA
ESTINTO | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | NON A RISCHIO
GENERE GALLUS ( BRISSON, 1766 ) GALLUS SONNERATI ( TEMMINCK, 1813 )
GALLO GRIGIO o di SONNERAT
ORDINE...............GALLIFORMES.
FAMIGLIA............PHASIANIDAE.
GENERE..............GALLUS.
SPECIE................SONNERATII.
Il nome scientifico commemora Pierre Sonnerat (Lione 1749-Parigi 1814) che fu commissario della Marina Francese e corrispondente di gabinetto del Re, nonché naturalista, che incontrò per la prima volta questi galli durante un lungo viaggio (1774 - 1781), nelle Indie Occidentali. Nel 1831 Coenraad J. Temminck (1778 -1858) dedica la specie al suo scopritore convinto che fosse l'antenato del pollo domestico nonostante lo stesso Temminck già nel 1813 ricusasse categoricamente questa teoria.
ITALIANO = Gallo grigio o di Sonnerat | INGLESE = Grey junglefowl | FRANCESE = Coq de Sonnerati | SPAGNOLO = Gallo gris o Sonnerat | TEDESCO = Sonnerathuhn.
SPECIE: Monotipo < GALLUS SONNERATI > ( CITES-B )
SOTTOSPECIE: Nessuna sottospecie sino ad oggi classificata.
LUOGHI DI ORIGINE: La specie è endemica nell'India e chiamati dalle popolazioni locali "kato Koli". Non ha una grande distribuzione, ed è per lo più limitato alle aree sud occidentali del Paese.
HABITAT NATURALE e COMPORTAMENTO: Abitano preferibilmente le regioni costiere tra 500 e 2000 metri di altitudine, tuttavia sembrano adattarsi ad una grande varietà di ambienti caratterizzati da foreste pluviali primarie e secondarie dominate da decidui, ma sono piuttosto comuni anche in boschi misti con abbondante e presenza di bambù, terreni coltivati, in piantagioni incolte ed aree trascurate o lavorate alla periferia di villaggi e paesi. Normalmente frequentano sia zone pianeggianti che di bassa collina molto frastagliata, così come territori montani anche di un certo rilievo sino a circa 2000 metri. Nelle regioni meridionali dove si registrano anche le maggiori concentrazioni, la preferenza viene data alle arre costiere, mentre in quelle poste più a nord vivono nelle immediate vicinanze, quando non sovrappongono i loro territori a quelli dei Gallus gallus con i quali in linea di massima condividono gli stessi habitat, nonostante i Gallus sonnerati siano molto più portati a frequentare areali aperti, radure cespugliose con radi arbusti e ricche di affioramenti rocciosi favoriti anche dalla colorazione grigiastra del loro piumaggio che in questi ambienti risulta altamente mimetico, ed a differenza dei congenere volano con grande facilità. Come molte altre specie di fagiani che vivono nelle aree tropicali, alla ricerca del cibo dedicano la mattina ed il tardo pomeriggio, mentre nelle ore più calde si riposano nel folto della vegetazione, ad eccezione delle giornate nuvolose e/o non eccessivamente calde, durante le quali sono comunque attivi. In genere non sono molto socievoli preferendo vagabondare alla ricerca del cibo da soli, in coppia o tutt'al più riuniti in piccoli gruppi famigliari composti da 5-6 individui che alla sera si appollaiano però solitamente a distanza l'uno dall'altro sui rami di grossi alberi, con altri maschi e/o femmine anch'essi da soli, sugli alberi vicini nel tentativo di ripararsi sia dal freddo notturno, quanto dai numerosi predatori che li perseguitano. Favoriti dalle condizioni ambientali la riproduzione si protrae per gran parte dell'anno con i maschi che in questo periodo assumono un comportamento territoriale accoppiandosi con una o più femmine a seconda del carattere o vigoria fisica che contraddistingue ogni singolo individuo, lanciando i loro rumorosi richiami stanno appollaiati sui rami di grossi alberi sia per attirare le femmine che per dichiarare la loro sovranità sull'area conquistata. Generalmente il nido si trova a terra in una piccola e poco profonda depressione del terreno, trovata o scavata dalla stessa gallina nel mimetismo della vegetazione, e rifinito con materiali asciutti e morbidi trovati nelle immediate vicinanze, più raramente viene approntato in alto sfruttando piattaforme naturali, biforcazioni di grossi rami non troppo distanti dal suolo, vecchi tronchi ormai marcescenti, termitai ecc., ed ancora più occasionalmente vengono utilizzati nidi abbandonati di altri grossi uccelli che si trovano comunque nelle immediate vicinanze del terreno. Di norma la deposizione consiste in 4-8 uova per covata incubate dalla sola gallina, con il gallo che appare completamente disinteressato alle questioni famigliari. Per contro, nel caso di convivenza monogama, una volta nati i pulcini ritorna al nido unendosi al gruppetto, partecipando attivamente all'allevamento della prole ( tale comportamento rafforza, ma non certifica, le argomentazioni di chi sostiene che la specie sia monogama ). I piccoli sono molto precoci ed in grado di compiere brevi voletti alcuni giorni dopo la schiusa, ma prima di questo completano il loro “apprendistato” arrampicandosi letteralmente su cespugli o grosse rocce affioranti dal terreno, per poi saltare giù sbattendo nel contempo le ali. Durante tutto questo periodo il comportamento della madre è del tutto simile a quello delle chiocce domestiche, con i giovani che rimangono con quest'ultima o entrambi i genitori sino al raggiungimento della fase in cui completano il piumaggio da adulti e talvolta anche più a lungo.
STATO DI CONSERVAZIONE IN NATURA: Abbastanza buono, tuttavia sebbene il livello di incrocio con razze domestiche sia considerato minimo, la frammentazione geografica delle popolazioni di Gallus sonnerati causata dagli stravolgimenti ecologici conseguenti ad interventi umani, l'incontrollata pressione venatoria esercitata per la carne e/o le preziose piume usate in tutto il mondo per la fabbricazione di esche finte per la pesca di trote e salmonidi in genere, nonché la raccolta spesso smodata di uova, stanno portando la specie ad un lento ma inesorabile declino. Considerazioni che hanno indotto il governo indiano a proibire l'esportazione sia di soggetti vivi che delle loro piume.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI e DIMORFISMO SESSUALE: Caratteristica principale della specie, oltre alla voce molto particolare, è la straordinaria dilatazione della porzione del rachide nelle penne lanceolate della mantellina, groppone e copritrici sopra caudali. Questa dilatazione conferisce a queste ultime un aspetto squamoso ben diverso dalla norma. Durante l'estate le penne della mantellina mutano e nel frattempo vengono sostituite da piume corte di struttura normale; questa fase dura circa due mesi mentre la seconda muta risulta più leggera e meno visibile. Nonostante a circa 10-12 settimane si possa già determinarne il sesso, ed anche molto prima per i più esperti, il completo finissaggio della livrea adulta si ha solo nel secondo anno di vita.
( Descrizione di GHIGI. A. 1968 – GIAVARINI I. 1983 )
Nel maschio le penne del capo, del collo e della parte anteriore del dorso sono nere e frangiate di grigio, con una sbarra bianca ed una macchia subterminale giallo paglierino; il resto della schiena e del groppone comprese le copritrici minori della ali sono sfumate di purpureo, orlate di grigio con una stretta stria bianca lungo il rachide; le maggiori penne del groppone sono frangiate in aranciato e rossastro con le estremità delle penne ornata da macchie gialle a forma di fiamma; le copritrici mediane delle ali e le scapolari sono nere con strie bianco giallicce lungo il rachide dilatate all'apice in una grande macchia aranciata frangiata esternamente in rosso. Remiganti e loro copritrici bruno scuro. Parti inferiori grigie con penne le dei fianchi frangiate all'apice di rossastro. Coda nera sfumata di verde. La cresta è piccola con una lievissima dentellatura, orecchioni rossi, becco color corno e zampe giallo arancio intenso con tarsi dotati di speroni. Nella femmina tutte le penne del collo e del dorso hanno strie bianco gialliccio lungo il rachide, i vessilli esterni delle secondarie sono finemente macchiati di bruno sporco e nero. Le penne del petto risultano fortemente striate di bianco e di nero. La cresta è piccolissima e la porzione nuda del capo assai ridotta
VALORI FISICI:
MASCHIO: Lunghezza totale 70-80 cm.......lunghezza della coda 30-40 cm.......peso 0,800-1,200 kg.
FEMMINA: Lunghezza totale 35-45 cm.......lunghezza della coda 10-20 cm.......peso 0,700-0,800 kg.
STATO DI CONSERVAZIONE IN CATTIVITA': Relativamente comuni anche se purtroppo imbattersi in soggetti geneticamente puri è abbastanza difficile, infatti nella maggior parte dei casi pur assomigliando perfettamente alla forma nominale, altro non sono che ibridi. Inoltre quando sono ancora piccoli le differenze per i meno esperti non sono riscontrabili, dato che iniziano ad evidenziarsi una volta superato il primo anno di vita.
CARATTERE ed ADATTAMENTO ALLA CATTIVITA': La somiglianza con i polli domestici e l'apparente facilità di gestione, comunque non problematica essendo con i Gallus gallus i meno ostici fra tutti i congenere, possono trarre in inganno e lasciar credere che siano meno difficili da trattare rispetto a quello che sono in realtà, e per questo consigliabili a chi a già un minimo di esperienza d'allevamento. Pur vivendo a stretto contatto con l'uomo ed essersi ben adattati alla vita in cattività, mantengono caratteristiche e comportamenti da non sottovalutare, rimanendo d'indole diffidente e selvatica, preferendo vivere in semi-libertà piuttosto che chiusi in voliera. Con i Gallus gallus sono i più rustici rappresentanti il loro genere, nonostante questo possono dimostrare una certa intolleranza nei confronti delle basse temperature soprattutto durante il loro primo inverno, trascorso il quale sembrano sopportare meglio i rigori invernali. Per i soggetti geneticamente puri la riproduzione all'interno di piccole voliere o gabbioni può rivelarsi alquanto difficoltosa, con problemi di deposizione e/o fecondità delle uova, che solitamente si risolvono assegnando più spazio ai riproduttori o ancora meglio, soprattutto in riguardo a questa specie, quando le condizioni dell'allevamento lo consentono, lasciati vagare in regime di semi-libertà, che comporta però lo svantaggio di non poterli controllare sia in riguardo a possibili contagi, quanto ad indesiderati incroci con polli domestici.
ETA' RIPRODUTTIVA: Di norma entrambi i sessi raggiungono la maturità sessuale nel secondo anno di vita, però mentre i maschi sono solitamente sterili le giovani femmine già nel corso dei primi 12 mesi possono deporre, e uova feconde se accoppiate a galli maturi.
TIPO DI ACCOPPIAMENTO: Sono ritenuti poligami, nonostante allo stato selvatico siano stati accertati casi di monogamia. In cattività possono essere mantenuti in entrambe le condizioni, è tuttavia consigliabile formare almeno dei trii, in considerazione anche della focosità che contraddistingue i maschi, associando un maschio a due femmine. Mentre nel caso di coppia è necessario controllare che il gallo non spossi troppo la compagna.
PERIODO RIPRODUTTIVO: Dipendentemente dalle condizioni climatiche la deposizione solitamente inizia a marzo, e può protrarsi sino a luglio inoltrato nel caso le uova vengano levate.
TIPO DI NIDO: Le femmine sono generalmente dotate di un buon istinto materno, e pur prediligendo quelli posti ad una certa altezza dal suolo, si adattano ad utilizzare ogni tipo di contenitore e/o cassette nido venga loro messo a disposizione. In mancanza di queste è probabile che depongano in buche poco profonde scavate in angoli riparati e tranquilli di voliera e/o rifugio. Può altresì succedere che alcune galline prima di utilizzare i nidi appositamente preparati o di approntarseli, così come perché non predisposte alla cova, o insofferenti alla cattività, depongano le uova in giro per tutta la voliera. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Tipi di nido )
UOVA DEPOSTE STAGIONALMENTE: Trattandosi di giovani femmine la deposizione solitamente consiste in 4-6 uova. Per le adulte 6-12 nel caso vengano lasciate covare, ed anche 20-25 se regolarmente levate per destinarle ad altro tipo di incubazione.
PERIODO DI INCUBAZIONE e SCHIUSA: Di norma l'incubazione delle uova si protrae per 20-21 giorni, e le galline come spesso accade per le razze domestiche si rivelano non solo ottime covatrici ma anche stupende madri, con il gallo ed eventuali compagne, che ad eccezione di casi particolari possono essere lasciate tranquillamente in voliera con chioccia e pulcini senza che abbiano a dimostrare la benché minima aggressività nei loro confronti. Tuttavia sia con l'incubazione artificiale < temperatura pari a 37, 8 gradi, con circa il 55% di umidità > che attraverso la cova semi-naturale utilizzando gallinelle appartenenti a razze domestiche o fagiane, si possono ottenere eccellenti risultati. I pulcini di SONNERATI, ed in particolare quelli nati con incubazione artificiale, durante i primi giorni di vita possono manifestare una inaspettata timidezza, tanto che in alcuni casi possono addirittura stentare ad alimentarsi da soli. Trascorsi indenni alcuni giorni le problematiche appena descritte dovrebbero risolversi ed i piccoli crescere molto velocemente. I giovani in caso di necessità possono rimanere insieme nella stessa voliera sino alla primavera successiva a quella della loro nascita, è tuttavia consigliabile separare i sessi dato che i galletti pur non essendo ancora sessualmente maturi trovandosi in promiscuità con le femmine sono più portati a combattere fra loro.
ALIMENTAZIONE PER PULCINI e PULCINOTTI: Pur necessitando di un apporto proteico maggiore pari ad almeno il 25%, rispetto a molte altre specie di fagiani, non presenta particolari difficoltà potendo essere del tutto simile a quella dei polli domestici, ed attuabile attraverso normali composti commerciali ( mangimi bilanciati ) da somministrare a seconda dei tipi, ed in relazione ai periodi di vita. Con aggiunta di cereali, erbe, verdure e frutta, oltre a proteine, integratori alimentari e vitamine quando e se ritenuti necessari. A circa 2-3 mesi di vita è altresì possibile cambiare il tipo di dieta in uso, portandola inizialmente ad essere mista, cioè composta da mangime e granaglie spaccate o un buon mix per piccioni, in parti più o meno uguali in base alle preferenze personali, e successivamente, ammesso che ci si voglia orientare verso questo tipo di alimentazione, costituita esclusivamente da cereali spaccati e/o interi o dal mix per piccioni. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Alimenti e alimentazione )
ALIMENTAZIONE PER ADULTI e RIPRODUTTORI: L'alimentazione dei Gallus richiede un contenuto proteico piuttosto elevato pari ad almeno il 23-25%. A circa 4-5 mesi di vita si inizia a fornire quello che sarà l'alimento base per la maggior parte dell'anno, che soprattutto per praticità è solitamente costituito da un buon mangime granulare o pellet da mantenimento o riposo per fagiani al quale può essere aggiunta una manciata di granaglie spaccate e/o intere, del solo grano oppure un mix per piccioni. Come già precedentemente esposto è altresì possibile una dieta sia mista che costituita esclusivamente dai cereali o mix per piccioni. Con l'approssimarsi, e durante il periodo riproduttivo è preferibile sostituire il mangime in uso con un tipo specifico per ovaiole di fagiano. In ogni stadio della vita, periodo dell'anno e tipo di alimentazione, una buona integrazione con erbe, verdure e frutta è necessaria al loro benessere psico-fisico. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Alimenti e alimentazione - Progetti e attrezzature )
PULCINAIA e PARCHETTI PER SVEZZAMENTO: Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Pulcinaia e parchetti per svezzamento.
VOLIERA PER ADULTI: Pur essendo ben adattati alla cattività è preferibile che la voliera in cui vengono alloggiati sia almeno di 14-15 mq per una coppia, e non meno di 15-20 mq per una famigliola, mentre l'altezza non dovrebbe essere inferiore a 2, 00-2, 50 metri, tenendo tuttavia ben presente che più spazio assegneremo ai nostri SONNERATI, migliore sarà la loro esistenza, ed il comportamento molto più naturale ed equilibrato che può favorire una riproduzione meno problematica. Alla voliera è necessario annettere un rifugio possibilmente coibentato, che li possa comodamente ospitare e nel contempo proteggere dal gelo, pioggia e vento, così come durante i lunghi periodi di maltempo particolarmente umidi e uggiosi, o più semplicemente quando sono alla ricerca di tranquillità, con al suo interno alcuni posatoi sistemati a varie altezze. Mentre nelle regioni a clima temperato è molto probabile che non se ne debba fare uso, in quelle più fredde dovrà anche prevedere la possibilità di essere minimamente riscaldato garantendo una temperatura interna, che se pur di poco sopra lo zero, permetta di scongiurare probabili congelamenti a dita, cresta e bargigli. ( Approfondimenti in: PARTE GENERALE - Voliere per adulti - Gestione della Voliera - Tipi di rifugio )
Gallus sonneratii gallina....da - www.neolaki.net